Sedici anni pesano come macigni appesi al collo, se sei solo come un cane a badare a una famiglia distrutta, e a Mycroft, capelli rossi e naso un po’ a patata, nessuno glielo ha mai insegnato come si fa a crescere tutto d’un colpo. Così lui improvvisa.
“Mimì”, una vocina piccola così lo raggiunge dal corridoio. Mycroft stacca delicatamente le dita dalla finestra (e il tic tic tic della pioggia è già lontano) e si volta. Il suo fratellino si strofina gli occhi con dita piccole minuscole che si incastrano tra i riccioli neri. “Mimì”, ripete piano, avanzando verso di lui. Mycroft tende le mani e lo solleva, prendendolo in braccio e portandolo davanti alla finestra.
“Mimì, usciamo?”, il bambino si volta di scatto verso Mycroft e lo fissa con degli occhi chiari grandi enormi.
“Vuoi andare fuori, Sherlock? Sotto la pioggia?”.

Quando Mycroft Holmes e Sherlock Holmes vogliono delle cose, quelle cose dovrebbero cominciare a fuggire a gambe levate e nascondersi nel buco più remoto della terra.
E quando quelle cose si chiamano John Watson e Gregory Lestrade, la faccenda si complica. A DISMISURA.
(Attenzione: si ride! O almeno spero...)

Sherlock e John, Jim e Sebastian, Mycroft e Lestrade e il Natale, perché c'è sempre un attimo in cui le nostre vite tornano nelle nostre mani e forse è proprio quando credevamo di averle perdute.
Post Reichenbach, con tanto amore e tanta speranza, per tutte e tre le coppie

"...Perché forse, Shiro Fujimoto,
è davvero l'unico che riesce a capirlo.
Ma soprattutto, a volerlo.
E non si parla di semplice rapporto carnale.
Il loro, è ben altro.
Il loro, va ben oltre. "

"Li riconoscerei tra mille, i suoi occhi." / "Non volevo dimenticarmi di te..." "Lo so, piccolino, lo so."

E per la notte più infestata dell'anno una raccolta di flashfic, in cui i nostri protagonisti sono mostri o creature magiche.
Benvenuti alla Vongola Hunted Accademy, seguite il nostro adorabile stregone mentre stipula contratti e tenta di non morire e/o impazzire nell'impresa!

La prima volta che Sherlock incontrò John, si chiese se il vecchio Mike non si fosse bevuto il cervello a colazione. Un maschio Alpha reduce di guerra? Nello stesso appartamento con lui? Avrebbe declinato gentilmente l'offerta, senza dubbio, sperando con tutto sé stesso che il rifiuto non oltraggiasse troppo l'Alpha. Collaborando con Scotland Yard aveva imparato a sue spese cosa significava contrariare uno di quei tipi.
[...]
La prima volta che John mise piede nell'appartamento, emise un sospiro liberatorio. Niente a che vedere con il condominio sovraffollato dove si era adattato ad abitare fino a quel momento. Nessuna famigliola felice che gli lanciava sguardi stillanti pena, nessun Omega adolescente che appestava l'ascensore con i suoi feromoni regalandogli un'erezione indesiderata.

L'homunculus dischiuse lentamente gli occhi disturbato da un fastidioso fischio in lontananza.
"Marmochio del cazzo. Mi tormenti anche nei sogni."
Non era la prima voltra che quel ricordo si insinuava nella sua mente durante il sonno, eppure ogni volta che accadeva si risvegliava scombussolato e più stanco di quando si era addormentato.
Si sfiorò le labbra con le dita sorridendo mentre indugiava sul ricordo del loro secondo bacio e ultimo bacio.

Tante storie raccontano di figli dei nostri eroi ma mai nessuna storia racconta un ipotetico figlio delle due supernova.
E' una Male Pregnant avvisati.
Pairing: Law x Kidd, Killer x Penguin
Dal capitolo 1
“Assomiglia sempre più al padre più che a te capitano.”
Rido di gusto.
“Forse è giusto così, sai Bepo.”
Lui mi sorride e il bimbo si accuccia meglio sul mio petto.
“Però ha i tuoi stessi occhi, l’unica cosa che non capisco è il carattere di questa peste.”