Tratto dalla storia
In quel preciso istante, Julian pensò di essere il bastardo più fortunato di tutta Londra, e gli occhi di Melody...Erano occhi lucidi, quelli, occhioni fatti per commuovere.
Peccato che Julian non ne poteva più di sentire quella frase, dopo anni qualunque preghiera gli sortiva un effetto nauseante.
Che dannatissima seccatura.
«Credi che mi importi qualcosa di tuo fratello, Melody? O di te?»
Melody sobbalzò per lo shock «Lasciarmi parlare chiaro, angelo, se sono disposto a pagare così tanto è per vederti ubbidire ed essermi fedele come un cagnolino, non per altro.»
I loro volti erano ancora vicini; Julian temette di vederla crollare a terra tanto che era impallidita ma rimase lì, a pochi centimetri dalla sua bocca, a fissarla crudelmente.
Capisci, angelo, cosa si prova a sentirsi impotenti davanti a qualcosa?
«Io…Non..n-n»
Il conte aumentò la pressione esercitata dalle dita sul suo mento, procurandole una smorfia di dolore «cosa dovrei farmene di questi balbetti, esattamente?»
Melody si aggrappò con le unghie alla gamba di Julian, nascondendo la testa nelle pieghe del pantalone: strano come cercasse protezione proprio dal suo carnefice.

"Sentii improvvisamente un respiro su di me.
Aprii di scatto gli occhi e cercai di fare un passo indietro, ma il muro non me lo permetteva.
Davanti a me c'era lo sconosciuto che mi stava fissando in sala."
" -Ora che ti ho trovata, non ti lascerò più andare.- sussurrò quasi a sé stesso.
Gli guardai per un attimo la bocca, e per un secondo credetti di aver visto i suoi canini allungarsi, ma era semplicemente impossibile."
"Quel bacio sapeva di sangue. Il mio sangue."

" Ci si innamora non trovando la persona perfetta, ma vedendo perfetta una persona imperfetta. "
****
Anno 1942, Seconda Guerra Mondiale.
Una ragazza, Un ragazzo.
Miriam, Philipp.
Lei ha 16 anni, Lui 19.
Lei è il lato positivo, Lui è sul lato oscuro.
Lei è un'ebrea, Lui un ufficiale delle SS.
Eppure, si trovarono a vicenda, Loro troveranno l'amore.

I suoi occhi ardevano, ancora di un colore indefinito, mentre mi fissava con astio.[...] Il mio sguardo rimase intrappolato dal suo, mentre tentavo di identificarlo alla luce fioca della stradina male illuminata. Era giovane, poteva avere pochi anni più di me, ed era inspiegabilmente minaccioso[...]
“Adesso vai a casa. E corri, se non vuoi che qualche altro ubriacone ti violenti” allungò una mano, sfiorando con le dita una ciocca dei miei capelli e sistemandola dietro l'orecchio.[...]“Stavolta non vengo a salvarti, principessina” rise prendendo fra le mani i lembi del mio vestito di jeans per poi sollevarlo fino al ginocchio. Tremai a quel contatto, congelandomi. Sentivo le morse del panico attanagliarmi le viscere, e i muscoli diventare improvvisamente spugnosi. Poi le sue dita mi lasciarono e le sue labbra premettero sulla mia mascella. Le gambe risposero e allora mi voltai e corsi via, incespicando sulle pietre sconnesse della strada.
***
"Posso?" sussurrò ad un centimetro dalle mie labbra. [...]
"Harry..."cercai di richiamarlo. [...] Non volevo che mi baciasse, non ero pronta. Ma lui si avvicinava sempre più, chiudendo gli occhi...
"Ti prego" implorai.
NUOVO TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=0KJdI3SHd7o&feature=youtu.be

Scoprire che tua madre frequenta un "uomo" più giovane di lei attraverso i giornali non è bello.
Scar odia la madre, farebbe di tutto per farle patire quello che lei ha sofferto dopo aver scoperto una situazione del genere.
Cosa accadrà?
Scarlett sarà "buona" o si vendicherà in qualche modo?

Mia Colucci è una bellissima ragazza sedicenne, intelligente, perspicace, intuitiva, intraprendente, spregiudicata, a tratti cinica e dall'incredibile sicurezza e determinazione. La sua filosofia di vita? Dedicarsi alla vita mondana, divertirsi, tanta ironia, sarcasmo, seduzione e... sesso fino allo sfinimento.
Manuél Aguirre è un ragazzo dalle grandi doti matematiche. Ombroso, tenebroso e oscuro, la sua personalità è sempre rimasta avvolta in un alone di mistero che mai nessuno è riuscito a varcare.
Che succede nel momento in cui Mia, con qualche problema nella materia in cui Manuél è un genio, si ritrovare a dovergli chiedere forzatamente aiuto?
Spregiudicatezza e seduzione incontrano il loro miglior nemico, l'affascinante e intrigante enigma...
"Avverto il suo respiro, affannoso, gli occhi mi scrutano, si perdono nei miei; sono così scuri, pare quasi che entrino dentro me e permettano che i meandri della mia mente eccitante e sessualmente perversa li avvolgano. La mia mano, dapprima sulla spalla, si sposta, sempre rimanendo sulla stoffa della sua camicia, accarezzandolo, provocandogli brividi che capto subito. Arrivo al suo viso; il mio pollice, poggiato delicatamente sulla sua guancia, inizia a muoversi, con delicatezza. È tuo, Mia, è tutto tuo. Non potrà dirti di no adesso."

Questa è la storia di una giovane ebrea che dovrà tener testa al peggiore dei tedeschi, un uomo di ghiaccio che non conosce pace.
I caratteri forti dei due protagonisti renderanno tutto più interessante e coinvolgente, riuscirà Rosalie a resistere? O sarà Dimitri a domarla?

xx:ehi marizzita*mi accarezza il viso*non inviti me alla festa?
marizza:forse perchè doveva farlo mia?*falso sorriso*
x:io volevo l'invito da parte tua però..*si avvicina a me*
marizza:pablito caro io gia non voleva invitarti non rendere le cose piu schifose di quanto già non lo siano *lo allontano*
pablo:che capelli lunghi che hai fatto*se li fa scivolare fra le mani*sono adorabili..
marizza:aaw ma quanto sei dolce*ironica*

Tutto è iniziato per gioco. Un gioco piuttosto pericoloso; perché si sa .. quando si gioca con i sentimenti qualcuno finisce con lo scottarsi. Ma nessuno dei due ha fatto i conti con il destino. E se uno dei due alla fine perdesse? Cosa potrebbe succedere? e soprattutto l’altro come reagirebbe?
Manuel:scommetteresti?
Mia:cosa?
Manuel:che ti potrei far innamorare di me..
Mia:non ci riusciresti mai *ridendo*

Non ricordo da quanto tempo sto in questo luogo,so solo che questa angoscia mi sta togliendo la vita. Non sono mai stata una tipa triste,stanca della vita, almeno non fino ad adesso. Prima ero diversa. Avevo una villa gigante, tanti, troppi abiti, amavo cantare e ballare e trascorrevo parte del mio tempo con gli amici e la famiglia.
Tutto questo prima di quel dannato incidente, l’incidente in cui i miei persero la vita. Ma c’è una cosa che ancora non mi quadra, il fatto che i loro corpi non siano mai stati ritrovati, ma ormai nulla ha più senso senza di loro…

-SOSPESA!
I suoi baci alternati alla lingua stanno invitando la mia lucidità ad andare a farsi un giro. E mi sa che non tornerà tanto presto. Su Mia fai ciao ciao alla tua adorata lucidità. Bah poco male. Sarei una vera masochista a sottrarmi a questa dolce tortura.
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Manuel: non dirmi che credevi davvero che tra noi c'era qualcosa*ridendo*
Più che altro ci speravo. Fisso il suo ghigno divertito: possibile che non gli importi niente?
Mia: ma figurati..avevo solo dimenticato il giorno della mia liberazione. Finalmente non ti ho più tra i piedi*falso sorriso*
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Mia: per te..era solo..*deglutendo*sesso?
Manuel: e per te?
Mia: i-immagino di..si*sospirando*