“Guido gli faceva ricordare l’unica e sola cosa che Leone dimenticava sempre: che, nonostante tutto, fosse anche lui un ragazzino.”
-
Leone Abbacchio è maledetto dal destino, ed è fermamente convinto di due cose: di ricordare sempre tutto, e di non avere nulla da poter insegnare.
Questa è la storia di come si sia sempre sbagliato su entrambe.
[MisAbba; pre-canon][15500+ parole]

"Aveva la profonda sensazione che Guido Mista dovesse essere suo."
Bruno è un buon Capo, ed ha davvero tanto da insegnare ai suoi sottoposti.
-
[BruMis][3900 parole]

"La prima volta che Pannacotta Fugo si è sentito davvero felice, è stato con Guido Mista."
[Mista/Fugo][7.937 parole]

"[...] quel pomeriggio sarebbe stata la sua condanna a morte, perché era stato struccato, in sbornia e con addosso i pantaloni di una tuta grigi, che aveva conosciuto Giorno Fottuto Giovanna."
Di come Leone abbia fatto degli errori e di come ne abbia pagato le conseguenze.
-
[AbbaGio, GioMis accennata][Modern!AU, 25.500+ parole, light dom/sub undertones]
[c'è tutta la BucciSquad]
[cap 2/2]

Sasuke vive a Seattle, Naruto a Pasadena.
A tenerli separati ci sono duemilatrecento miglia e tante scelte sbagliate, ma le loro vite sono destinate ad incrociarsi, intrecciarsi, e a non dividersi mai più.
-
[capitoli 5/5, 46.000+ parole; slowburn (ma parecchio, perché sono idioti)]

"Sasuke lo fissò per un po’, in silenzio. Poi, come aveva sempre fatto dal momento in cui l’aveva conosciuto, semplicemente gli disse: sì."
[NaruSasu]

SouMomo week, giorno 2: Proposta
Momo si diploma e Sousuke reclama un ricordo.

Rin non si arrabbia. Non si sente triste. Si rannicchia soltanto su un fianco ed ascolta il proprio respiro.
Nessuno somiglia al successivo, ma si succedono anche quando smette di pensarci.
Respira anche senza ordinare al proprio corpo di farlo. Si chiede se smettere di nuotare gli farà perdere anche quella facoltà. Se smetterà davvero di respirare o riprenderà, nel panico che precede il soffocamento.
Ormai anche muoversi tra un evento e l'altro della propria esistenza non dipende più da lui.

Rin si nutre di illusioni;
Seijurou fa scelte sbagliate;
Aiichirou cerca di mettere insieme i pezzi.

Dal testo:
Alla fine anche Draco lo avrebbe ringraziato, non per avergli fatto raggiungere l’orgasmo migliore della sua vita, ma per essere riuscito a vedere qualcosa di bello dentro di lui.
Qualcosa che nemmeno Draco, per quanto l’avesse cercato, era mai riuscito a trovare.

Ho solo mescolato un po’ le carte dei loro sentimenti. Senza successo, per altro. Una delle ormai solite shot che escono in momenti casuali da luoghi casuali della mia testa. Niente musica a ispirarmi, solo parole.
“Uno scatto, poi un altro. Butta fuori il fumo dai polmoni. Uno scatto, un altro. Pausa. Lo riapre, lo richiude.
«Basta.» Basta! Basta, basta! Dio, basta!”
[Mello♥Near oneside] [Mello♥Matt oneside]
{Alla Mari}

Sì, allora. Questa Shot non è molto piacevole, immagino. Non la consiglio per nulla a chi ama le storie rose e fiori e non mi assumo nessuna responsabilità per chi rimanesse deluso da questa robaccia.
“Ah, Near, ti inciderei le ossa, affinché per sempre si possa sapere che tu sei mio. Mi appartieni come l’odio di cui vivo, io, io che son morto di te.”
[Mello♥Near]

Naruto ride contro il suo collo, dandogli piccoli baci bagnati di pioggia. Qualcuno gli ha insegnato che non c'è dolce, senza amaro e che solo chi conosce l'amaro è in grado di apprezzare al meglio il dolce.
"E allora baciami" lo incita, pregustando il sapore dolce della sua bocca.

"Gli dèi necessitano di rispetto, di incutere timore. Non hanno bisogno di nessuno, a parte di impauriti e fedeli seguaci, ovviamente.
Però, chissà perché, ogni volta che Ryuzaki rivolge quello sguardo indecifrabile ma carico di parole a Watari, non può fare a meno di pensare a come dovrebbe essere sentirsi amato senza alcuna costrizione, solo per puro affetto."
Raccolta ispirata al Challenge “Alphabet!Challenge - 26 lettere per dire ti amo”