La routine quotidiana di Jensen e Jared viene sconvolta dai continui incubi di Jared. Jensen indaga....

Quando sono vicina alla meta, ricevo uno schiaffo in pieno viso.
Ayleen e Ville sono sotto un solo ombrello davanti alla sala prove.
Ho sempre pensato che condividere un oggetto in due, sia qualcosa di molto intimo.
Come se questo non bastasse, pochi secondi dopo divento spettatrice di una scena che mai avrei creduto facesse così male. Si baciano.
Un vero, romantico e passionale bacio sotto la pioggia battente.
Sento il cuore frantumarsi in mille pezzi. E di colpo lo scrigno del mio cuore si apre e mi spiattella in faccia la verità più cocente.
Io.
Amo.
Ville.

Mio padre ancora non sapeva nulla della storia. Un punto a sfavore.
Non avevo ancora trovato la chiave di quella porta comunicante. Altro punto a sfavore.
Il ragazzo che si sarebbe finto il mio fidanzato era, oltre che un gigolò professionista, anche un tipo fastidioso, cinico e maledettamente sensuale, che odiavo con tutta me stessa. Quindi Tre a Zero per la sfortuna.
Il suo lavoro, poi, non consisteva solo nel fingersi innamorato di me -cosa già difficile in sé per sé- ma avrebbe dovuto anche insegnarmi le tecniche della passione e, quindi, in un modo o nell'altro riuscire a fare eccitare entrambi. Cosa impossibile. Quattro a Zero.
Qualcos'altro? Ah, sì! Dovevo sorbirmelo per oltre un mese..!
Cinque a Zero. Avevo nettamente perso..

Apocalisse, demoni, angeli in impermeabile...ogni cosa sfumava rapidamente in una macchia indistinta se ci si perdeva negli occhi verdi di Sam Winchester. Mi lasciai cadere contro di lui e trattenni un respiro sottile: era impossibile credere che fosse così morbido, quel corpo che mi era sempre apparso come scolpito.

Salve ^^ Eccomi con una nuova fanfiction .__.
Dalla trama:
“Ruba la luna per me e giuro che uscirò con te” disse secca la ragazza, trattenendosi a stento dalla voglia di ridere davanti alla faccia attonita di James.
“Evans … come faccio a rubare la luna secondo te?”

Fred Weasley si è stufato della soverchiante serie di voci e stereotipi che lo riguardano, e vuole far sentire la sua voce. Tanto per cambiare. Sparerà a zero su ogni cosa che l'abbia fatto andare fuori dai gangheri e che pensa non lo rispecchi.
Per cui prendetevela con LUI, non con me. Io sono uno strumento.
Prima fic, siate clementi! (O picchiatemi piano, quantomeno).

Lei ha un pessimo ricordo di lui. E odia gli uomini per questo.
Lui ha un segreto inconfessabile, oltre che una miriade di problemi. Aggiungeteci dei cugini/amici ficcanaso, del rancore che va avanti da ben dieci anni, un capo tremendamente all'antica, cioccolato e pastelli a cera...e capirete che, a volte, il destino sa essere veramente perfido!
ULTIMO CAPITOLO POSTATO

«No!» esclamò esasperata Hermione. Erano ore che Ron suggeriva nomi assurdi e terribili. «Dobbiamo trovare un nome adatto» ribadì stancamente, dopo l’ennesima proposta inaccettabile. Ron sorrise, abbracciando sua moglie, seduta accanto a lui sul divano. Adorava stringere lei e quell’enorme pancione che conteneva la loro bambina.
Fluffuosa Ronmione, la prima che scrivo. E la mia quarantesima storia. ♥
Spero possa piacere.
Buon lettura!

Daniel è un ragazzo preciso e metodico, che ama l'ordine e le regole. E' abituato a pretendere la perfezione, da se stesso e dalle persone che sceglie di frequentare.
Valery Tutcher, invece, è il suo esatto opposto. Lei è piccola, nera e potenzialmente pericolosa. Sembra essere stata creata apposta per portare il caos ed il disordine. E' la variabile impazzita; l'outsider destinato a far crollare tutte le certezze di Daniel.
Era tutto ciò che lui non era. Ed era anche tutto ciò che lui temeva. Caos. Passione. Perdizione.
- REVISIONATO FINO CAPITOLO 3 -

Ad ogni azione corrisponde una reazione, uguale e contraria. Era questo il postulato del secondo principio della fisica; no, era il terzo principio! Comunque non era quello il momento di pensare alla dinamica fisica. Ma allora perché le era venuto in mente? Oddio, il cervello era ormai andato e questa ne era la prova evidente! Dannata fisica!
Doveva pensare piuttosto alla meccanica cardiaca, il suo cuore pompava troppo velocemente il sangue e non si contraeva a sufficienza, rischiava di entrare in fibrillazione ventricolare e poi passare allo stadio successivo: l’arresto cardiaco! No, doveva liberarsi della presa delicata – ma maledettamente seducente – di quel ragazzo!
ATTENZIONE: La storia contiene scene di sesso a tre.

Sigurd poggiò il calice sul tavolino e si alzò, per poi avvicinarsi con passo lento e misurato alla padrona di casa. Margherita si stupì di trovarlo così alto, un gigante che l'avvolgeva con la sua ombra, la incantava con quegli occhi esageratamente chiari. Dovrebbe essere vietato avere le iridi così azzurre, pensò, essere così affascinanti aveva qualcosa di diabolico.

[...]Scorpius si passa una mano sul mento spigoloso, ridendo di se stesso. O forse di me, non so.
-Hai creduto veramente che io fossi gay?-
Questa volta sono io a sbarrare gli occhi senza capire- vuoi dirmi che non lo sei?-
Il biondo lascia scorrere lo sguardo su Lily che mantiene il fiato, in estasi da quella vicinanza poi si concentra su me: - no, no che non lo sono.-
Mi sento avvolgere dal panico iniziandomi a chiedere cosa volesse dirmi.
Io pensavo di sapere. Io ero convinta di conoscere. Ero certa che lui fosse quello che io pensavo e che provasse quello che sapevo sentisse per Al.
Ma se lui non è Gay, se Al non è Gay, se lui non mi vuole violentare e se io non so veramente niente allora cosa vuole da me?
-Sono innamorato di te, Weasley, ecco cosa ti volevo dire.-[...]
© Manu

E se all'improvviso nella vita già incasinata dei Winchester venisse catapultata una specie di strana sorellina minore? Una ragazza/cacciatrice europea, rapita da un angelo ribelle che forse non sa a cosa sta andando incontro... E se la chiave per mettere fine all'Apocalisse giacesse proprio in questa ragazza solitaria e sarcastica, che sembra celare molto più di quanto colpisca l'occhio?
-You’re in danger! Leave now!- [...]
-Dimmi il tuo nome e forse ti ascolterò!- esclamò la ragazza, quasi inveendo contro lo zucchero.
Questa volta, la voce rispose, una singola parola:
-Castiel-