(NaruSasu)
Le storie di fantasia e le fanfiction non sono la vita reale, Sasuke lo sa. Lo sa, ma lo capisce davvero solo quando incontra qualcuno perfetto per una fanfiction yaoi a luci rosse: Naruto Uzumaki. Il quale, con la sorella gemella e il fratello minore, si trasferisce nella sua stessa scuola. Il giovane Uchiha comprende subito una cosa: se quel ragazzo è gay, sarà suo.
“[...] “Ti è rimasta una sola settimana...e poi sarai costretto a fare tutto quello che voglio. Quindi non ti va di insegnarmi qualcosa prima di allora, senpai?” […]

Volete sapere come ci si sente a nascere con solo metà dell'anima?
Beh, non vi mentirò: è un bello schifo. Il cuore fatica il doppio, i polmoni lavorano la metà e potete aspettarvi di vivere parecchi anni in meno rispetto a chi nasce tutto intero.
Sembra una gran rottura, e spesso lo è, ma a volte le cose possono andare nel verso giusto.
Ad esempio se l'altra metà della vostra anima ce l'ha Sasuke Uchiha.
[Sasuke x Naruto][Soulmate!AU]
[Secret Santa 2020] [Buon Natale Akiho Sakurai!]

Ogni essere vivente ha un'anima gemella, ma in mondi tanto vasti è difficile che tutte le coppie riescano a incontrarsi. Per questo, a ogni neonato di ogni pianeta viene regalata una bussola speciale, l'ago punta solo in direzione del proprio spirito affine. Le anime gemelle condivideranno ogni sensazione fisica almeno finché non s'incontreranno e potranno stare insieme.
"Sasuke credeva di aver ricevuto una bussola rotta. Sentiva le sensazioni dell'altra persona su di sé, poteva percepirla, era viva, esisteva, ma l'ago continuava a girare a vuoto come se non riuscisse a trovarla, e Kathréptis era un pianeta fin troppo piccolo perché questo fosse possibile. Ma forse era proprio Kathréptis il problema.
[AU!Soulmate][La raccolta potrebbe contenere delle OS]

NaruSasu: Modern!AU - Outsider!Sasuke - Fotoreporter!Naruto - Age gap
"Hai mai desiderato qualcuno, Sasuke?"

"Sasuke Uchiha ha ventitré anni, frequenta il quinto anno di Medicina e Chirurgia, si laureerà in corso con il massimo dei voti – è ovvio – ha già ricevuto molte offerte di tirocinio, una delle quali dal Dott. Orochimaru, suo professore, sempre che non vorrà ucciderlo dopo tutto il baccano che ha fatto durante quella lezione, ma è anche vero, e non può negarlo, è che non vede un caz*o (di una persona viva, si intende) da più di un anno e mezzo.
È vero, certo. Ma questo non lo fermerà dall’uccidere Suigetsu appena finirà la lezione."

"La mente di Naruto era corsa lontano, di nuovo a Konohagakure: alle estati troppo calde, ai pomeriggi trascorsi vicino al fiume dove coi suoi amici si ritrovava per fare il bagno, alle botte che si era dato con Kiba, tornando a casa pieno di lividi, a quelle che aveva preso da Sakura e da Ino, quando lo avevano scoperto a sbirciare mentre si cambiavano i costumi. Quella notte era estate, ma era lontanissimo da casa, ancora più lontano dall'essere un ragazzino di dodici anni: eppure lì con Sasuke era come essere ancora bambino a Konoha. "

Sasuke non poteva credere che Naruto l'avesse tradito. Ma gliela avrebbe fatta pagare... il divorzio era solo l'inizio. Se c'è una cosa che un Uchiha sa fare è distruggere completamente qualcuno. E avrebbe ignorato le piccole fitte di rimorso, perché sapeva di aver ragione, giusto?

Si mise a scribacchiare al telefono. Sasuke lo guardò con un ghigno divertito, senza commentare.
Di certo Sachi-chan non sarebbe venuta, visto che non esisteva. Ma prendere per il culo Naruto fingendosi una ragazza su quella chat idiota, era un ottimo modo per sfogare la sua frustrazione. Per l’appunto, voleva bene a Naruto, ma i suoi commenti omofobi avevano acceso tutta la sua voglia di vendetta, così aveva creato quel profilo falso sulla chat a cui Naruto si era precedentemente iscritto, e aveva cominciato a scrivergli.
La parte più triste e al contempo divertente, è che non aveva finto di essere una persona adorabile, dolce e affettuosa. Come Sachi-chan scriveva ciò che voleva scrivere, chattava con Naruto così come avrebbe fatto normalmente, non aveva ammansito il suo carattere, né addolcito le sue parole taglienti, aveva solo usato un nome finto.
Eppure Naruto era rimasto comunque affascinato.

Soulmate!AU in cui si vede in bianco e nero fino all'incontro con la propria anima gemella.
Sasuke non credeva a queste favolette per bambini idioti, ma il primo colore che ha visto è stato il blu. Forse è per questo che è il suo preferito.
[SasuNaru] [PWP]

Sasuke Uchiha aveva diciotto anni, i capelli neri gli scivolavano sul viso pallido e gli occhi d'ebano erano incorniciati da un paio di occhiali dalla montatura argentata. Stava leggendo un romanzo di cui ancora non aveva compreso appieno il significato, narrava di amore ed anime gemelle – ma lui sapeva bene che quelle stronzate non erano reali. Era un sentimento per gli sciocchi che non avevano un obiettivo nella vita e allora si perdevano nel pensare a vivere felici.
«Tsk.»

Non è che Naruto Uzumaki avesse sfortuna con le ragazze.
La vera sfortuna di Naruto Uzumaki era il suo migliore amico: Sasuke Uchiha.
E il signorino Sasuke Uchiha era un grande, grandissimo, colossale stronzo.
Ma che Naruto avesse sfortuna con le ragazze, proprio no.
______
Un Naruto alle prese con un "adorabile" problema di ipercontrollo dell'ancor più "adorabile" Sasuke.
Un Sasuke super impegnato a stronzeggiare amabilmente per un motivo che conosce solo lui con un Naruto ormai sull'orlo dell'esasperazione.
E un sacco di ragazze che in tutta sincerità... non servono a niente!
NaruSasu

Sasuke e Naruto si incontrano. A Parigi. Per caso
[SasuNaru]
[OroSasu]
[NaruSasu]
[Leggero spoiler capitolo 694]

Naruto non crede a certe stronzate. E' più il tipo da “Non ha funzionato? Non voglio più vederti.” Perciò si fa negare al telefono. E ha cambiato persino numero del cellulare.
| SasuNaru | [ Happy Birthday, dobe! ]
Scritta e pensata - con un po' d'anticipo - per il Compleanno di Uzumaki Naruto.

Un professore e il suo alunno, dipinti e sguardi che bruciano come l'inferno.
"Naruto non l’ha mai visto sorridere prima, e se ci pensa ora vorrebbe non averlo visto mai. Perché adesso sa che gli sarà impossibile lasciarlo andare."

Roxas dormiva ancora profondamente, fermo nella posizione in cui lo aveva visto addormentarsi, e posando sul guanciale un biglietto con su qualche saluto ed un paio di scuse, Axel si chinò a baciargli leggermente le labbra – era questo il regalo che desideravi tanto, Axel?
Quando Roxas si svegliò, la finestra aperta che lasciava entrare l’aria fresca che carezzava i lembi delle tende, afferrò il biglietto sul quale si trovò premere la faccia, con un mezzo sorriso. Axel si era preso le sue sigarette, e buona parte dei soldi racimolati coi regali di Natale. Non aveva idea che si fosse rubato anche un bacio.