«Era questo che stava nascondendo? » chiesi con un mezzo sorriso sghembo
«Mmh» fece lui. «Non proprio. » Tornò a baciarmi, non mi accorsi di nulla, ma ad un tratto sentii la mia mano venire trascinata verso il basso e poi chiudersi in un qualcosa di duro e intrappolato nella stoffa, ormai aderente, dei pantaloni.
«Si prenda cura di me, Watson. »

«Felicity», articolò, la voce roca.
«Oliver», disse lei, a mo’ di saluto.
Lui inspirò, gettando un’occhiata disperata al soffitto, proprio mentre la biondina lo sfiorava per dirigersi verso le scale.
«Felicity», ritentò, questa volta implicando nel suo nome una preghiera: “resta”.

“Ma tu chi sei? Perché dovresti farlo?”
“Perché sei una mia responsabilità da quando hai messo piede in questa città. "
Cross-over Arrow-Person of interest

L’unica nota stonata in tutto questo è…
“Vuoi vedere le sue stanze?”
Ecco, appunto, l’americano!
E poi c’è ancora chi dice che sono pregiudizi… no maledizione, non lo sono! Gli americani sono sguaiati e privi di classe, non si sanno comportare e soprattutto, come ha ben dimostrato il qui presente… come ha detto di chiamarsi?! Robbie?... ah, no, Robert! Si chiama Robert! Non ti lasciano un secondo in pace.

(Dalla storia) “Non è poi così ottuso, come lo vuoi far sembrare!” disse Mycroft e io, impercettibilmente, sorrisi.
La frase del fratello è il pretesto per scoprire qualcosa in più su come Holmes consideri il suo amato Boswel...

Fanfiction ambientata nel secondo film di Sherlock Holmes - Game of Shadows, di Guy Ritchie.
Pov del fedele ed affascinante Dottor Watson.
Quali sono state le vere emozioni del dottore quando il brillante Sherlock Holmes ha rischiato di morire sul treno che poi avrebbe portato la compagnia in Svizzera? Cosa pensava John, quando Sherlock pareva non risvegliarsi più?
E dopo? Se durante una loro conversazione si trovassero a parlare e John confessasse? Confessasse cosa, poi?
Dal prologo:
« Ma ciò che John Watson ancora non sa, è che la mente di Holmes, indubbiamente affascinante e seducente, non perdona. E tutti, prima o dopo, ne cadono vittime, come un qualunque insetto cade vittima della tela di un ragno. E se ne cade vittima, poi non ne esce. Anzi, ne rimane catturato per l'eternità. »
Dal primo capitolo: « Watson si sentiva già uno di quei sopravvissuti: Gli occhi vacui, traboccanti di ciò che la vita aveva mostrato loro fino a quel momento e la consapevolezza che da quel momento in avanti, come loro, avrebbe dovuto vivere con mezzo corpo. »

Oggi non è un giorno come tutti gli altri: il dottor Watson lascia Baker Street e Sherlock Holmes si ritrova a dover fare i conti con sé stesso...
Prima classificata al: "Salva-fandom contest"
Seconda classificata al contest: "Recensiamocela (il mio genio incompreso) di Aleyah

A qualche mese dall'accaduto del Reichenbach, il corpo di Sherlock Holmes viene ritrovato in fondo alle cascate e, per volere del fratello Mycroft, viene celebrato un secondo funerale. John Watson assiste, insieme alla moglie Mary Morstan, attraverso un flusso di pensieri, che lo porteranno, finalmente, a rivelare a sé stesso l'unica grande verità che da sempre si era negato, scoprendo anche qualcosa che lo lascerà senza parole...
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Post Reichenbach

-Devo ritornare Di Sopra, Crowley.- La stretta delicata della mano dell’angelo parve rinsaldarsi. -Il Metatron mi ha contattato, mi rivogliono in Paradiso. In maniera permanente.
[Aziraphale/Crowley]

"Quel giorno, erano esattamente passati due anni dalla morte di Sherlock, e John non aveva fatto altro che trascinarsi da un posto all’altro, fingendo un falso interesse per ciò che lo circondava, poiché la sua mente era rimasta ferma al momento in cui, alzandosi dal letto, si era reso conto di che giorno fosse, poiché la sua mente era rimasta ferma al Reichenbach e a quella camera. Così, non appena aveva potuto, era passato a posare la sua valigetta da medico a casa, dicendo a Mary che sarebbe andato a fare la solita passeggiata, che faceva ormai da due anni a quella parte; Mary, ovviamente, aveva risposto che non c’erano problemi, come sempre, ma sapeva, aveva sempre saputo, ma non gli aveva mai detto niente per non farlo soffrire ulteriormente, questo a John era chiaro: sua moglie era troppo intelligente per credere a una simile storiella, così come Mrs. Hudson."
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Post Reichenbach

A differenza di quanto tutti credano, Jude era presente alla premiere di Iron Man 3 a Londra.
E non era solo.
Ma cosa è successo, dopo l'evento?

Va bene, lo ammetto, questa frase è stata presa e ripresa un'infinità di volte... Ma chi sono io per non poterci scrivere sopra?
Universo parallelo al mio, in cui Mary Morstan esiste e John Watson si sposa con lei. Quest'ultimo chiede una sera a Holmes, in vista delle imminenti nozze, una lezione di ballo.

Holmes sbuffò con aria di sufficienza.
“Ormai non fate nient’altro che parlare di lei…”.
“Non sarete mica GELOSO?”.
“No, geloso non è la parola giusta, solo che un uomo come voi si meriterebbe si qualcosa di meglio…”.

«Sa, Holmes? Appena l’ho vista entrare, ho subito notato qualcosa di strano nella sua espressione.»

“Come at once if convenient. If inconvenient, come all the same.”
Di nuovo quelle parole, di nuovo quella grafia. Era possibile che avessi perso davvero la ragione?