Aveva promesso a Merlin che non si sarebbe più avvicinato; non esageratamente almeno. Ma come poteva farlo quando toccava a lui servirlo?
Aveva promesso di non toccarlo, sfiorarlo e fargli alcunché. Ma erano le sue mani a vestirlo, lavarlo e a curargli le piccole ferite.
Lo sfiorava in modo impercettibile, leggiadro.
Lo toccava con gesti delicati, attenti. Il calore delle esili dita si trasmetteva sulla sua pelle ed esse scivolavano sul suo corpo con gentilezza. Tocchi premurosi sulle ferite lievi, piccoli sorrisi di incoraggiamento e cortesia. Gli occhi luminosi e vitali.
Ma c’era troppa frustrazione e disagio tra loro. Era tutto così palpabile da poter essere tagliato con un coltello.
Merlin non mentiva ai suoi occhi, non negava quello che era successo e non poteva dimenticare come credeva avesse fatto lui. Semplicemente tentava di non pensarci.
I suoi sorrisi, le sue attenzioni e la sua fedeltà erano sincere, ma non poteva ignorare quando il valletto tremava leggermente nel momento in cui si avvicinava troppo o il contatto diventava troppo intimo.
Poteva vedere quelle immagini scorrere nei suoi occhi, vive e reali.
Poteva vedere le sue pozze chiare inumidirsi ed il tocco rallentare e vacillare.

Il mio nome è Michel Holbrook Penniman Jr. Sembra un nome molto importante da portare sulle spalle, e le mie spalle, sebbene credo siano abbastanza forti, non hanno molta voglia di essere sempre così pesanti. Per questo motivo ho scelto un altro nome, un nome meno complicato, uno che tutti possano ricordare per quanto è corto. Un nome semplice, simpatico, colorato: Mika.
Una canzone diversa per ogni capitolo per dare vita ad una storia a volte triste, a volte allegra, che ha come protagonista un ragazzo - o forse un uomo? O forse un bambino? - che deve vedersela con il suo mondo colorato, in cui le combinazioni di colore non sempre sono perfette.

« Tu sarai un grande re, Artù Pendragon, principe di Camelot. Hai dimostrato il tuo valore in numerose situazioni, ma la tua preparazione è ancora incompleta. »
Merlino aveva un pessimo presentimento.
« Dovrai affrontare delle prove.. »
Artù emise un gemito di disappunto.
« .. altre?? »
« .. prove che ti guideranno alla scoperta di te stesso e verso ciò che veramente conta. »
*
Come una giornata di caccia può dare una scossa al destino dei nostri eroi. Un incontro nel bosco, qualche profezia e la promessa di un impegno: Artù e Merlino si ritroveranno con dodici prove da portare a termine.
Tra paludi maledette, mostri, domande senza risposta e bellissime donne, un viaggio alla scoperta di quello che giace nascosto nell'animo dell'uomo e del valore del Re.
[pre-slash o slash velato]

Mi voltai e mi trovai davanti alla cosa più bella che avessi mai visto. Due occhi verde smeraldo, morbidi ricci castani che gli ricadevano sul viso, un sorriso mozzafiato e due fossete che erano la fine del mondo. Non riuscivo a togliere gli occhi da tanta perfezione, ma poi mi accorsi che mi stava guardando. «tu sei..?» mi chiese sorridendomi, stavo andando a fuoco. «M-Megan..» «è nuova ed oggi è il suo primo giorno qui» disse Liam salvandomi dall'imbarazzo.

A detta di Merlin Arthur è un borioso ed arrogante somaro regale, egoista e viziato, che si preoccupa solo di se stesso e non ha a cuore nessun altro.
Dal canto suo Arthur pensa che il suo servitore sia incapace, idiota e logorroico, oltre che totalmente inutile; però entrambi sanno che senza l'altro la loro vita risulterebbe incredibilmente piatta e monotona.
E se a sconvolgere questa monotonia ci pensasse un mago in cerca di vendetta contro il regno di Camelot, decidendo di mischiare le carte dei loro destini, scambiando le loro vite?
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Si voltò cercando il se stesso e lo vide avanzare reggendo qualcosa tra le mani: uno specchio.
Prima ancora che potesse dire qualsiasi cosa l'altro Merlin gli aveva praticamente spiattellato l'oggetto sul naso.
«Adesso… mi vuoi… stare… a sentire?!»
Merlin batté le palpebre, dimenticandosi di respirare.
Di fronte a lui la superficie riflettente gli rimandava l'espressione pallida e sconvolta di Arthur Pendragon.
Un attimo di comprensione, poi accadde.
Merlin urlò.
Si era trasformato nel regale Somaro!
[Naturalmente Merlin x Arthur *-*]
(Capitolo 9 finalmente online!)

Ho deciso di scrivere questa fanfiction su Bulma e Vegeta dalla fine della saga di Freezer, fino alla fine di Dragon Ball Z, spero di potervi trasmettere la passione che ho per questi due personaggi (a mio parere i migliori di tutte la serie).
La storia è una raccolta di tutti i momenti che sono e non sono stati raccontati tra i due, ma soprattutto una storia su come tutto sia sbocciato e traboccato poi nella passione che noi fan possiamo solo immaginare. La fanfiction si alternerà a momenti introspezione, umorismo e passione.
Vi auguro una buona lettura, sperando che le mie storie siano di vostro gradimento. Attendo vostri commenti per migliorare eventualmente i miei testi. Grazie e tutti!

Arthur emise un ruggito spaventoso e lo colpì di nuovo in viso. Merlin pensò di svenire e di abbandonarsi al pavimento, ma l’altro lo trattenne in piedi afferrandolo per le spalle. − NON SVENIRE! −
Quando brami qualcosa, combatti per averla.
Quando il futuro è incerto, ti aggrappi ai cardini del tuo mondo eleggendoli a reliquie.
Quando la terra in cui vivi è attaccata, poni il tuo corpo come scudo.
Quando ami qualcuno, lo baci e lo consumi d'amore.
Quando non puoi amare, nascondi il tuo dolore sotto la pelle.
Quando il tuo segreto è scoperto, hai pochi istanti per chiarire chi sei.
Questa non è una grande storia d'amore: questa è la storia del Re che imparò ad amare uno Stregone per ciò che era: un essere umano.
Arlin ; Future!Fic ; LongFic