Dopo la misteriosa scomparsa del fratello, il buon comportamento di Alice, si trasforma in completo menefreghismo verso tutto e tutti. Per questo motivo i suoi genitori decidono di mandarla in un collegio, tentando così di allontanarla dalle cattive amicizie.
Ma siamo sicuri che quello sia un normalissimo collegio come altri?
Chi incontrerà?

‘Sei un cretino Bieber, non provarci mai più’
‘Io non ci provo Allie, tu sei già mia.'

Hope è una ragazza particolare e diffidente che tenta sempre di allontanare le persone, un giorno incontra un ragazzo che le farà cambiare idea sulla vita e sull'amore.
***
‘Sei appena andato via. Tu sei pazzo!’ Gli sussurrai una volta arrivati in camera mia.
‘Sì, di te’ Mi baciò e il nostro pomeriggio continuò come se lui non se ne fosse mai andato.
***

una storia d ' amore fra un professore e la sua alunna.
dalla storia:
-Se ne vada ! Mi ha già detto tutto .- Sussurrò asciugandosi le lacrime con la manica della divisa.
-Non è vero , non ti ho detto una cosa.-
Con un passo la raggiunsi annullando così le distanze .La baciai. Il dolce suono delle nostre labbra che si toccarono, era abbastanza da farmi cadere nell’oblio.
Mi abbracciò con forza, le dita strette sulla mia pelle, all’altezza del collo per cercare di approfondire ancora di più il bacio, la sollevai senza fatica trovandoci così alla stessa altezza.
Afferrò i miei capelli con rabbia, facendovi scorrere le dita e strattonandoli con forza.
Ringhiai, e con un ansito disperato, le nostre labbra si aprirono appassionatamente.
Lussuria, confusione, rabbia e agonia, tutte presenti contemporaneamente nel nostro bacio.
Alla fine, le nostre labbra si separarono cercando di far tornare alla normalità la nostra respirazione. Appoggiai la mia fronte calda contro la sua .
-Ecco che cosa non ti ho detto.- Sussurrai sorridendole e nel suo volto si dipinse in un bellissimo sorriso. Il più bel sorriso che io avessi mai visto.

“Questa sarà la tua prima schiava, ho aspettato anni affinché fosse lei a servirti, figlio mio,” replicò il re ecclesiasticamente.
“Te l’ho già detto, io non voglio una schiava.” Proferì Harry, facendo abbassare la temperatura di qualche grado sotto lo zero.
“Ne devi avere una Harry, guardala,” il re mi indicò. Non appena Harry si girò per guardarmi mi sentii avvampare, i suoi occhi incontrarono i miei per la prima volta.

“Skyler, andiamo via.” Impugna il volante e cerca di accendere la macchina. “Merda, mi hanno bucato le ruote.” Da’ un pugno al sediolino. “Sei fottuto Marco, sei fottuto.” Preme il grilletto. Urlo.
Scendo dall’auto e inizio a correre, una mano fredda mi prende per il braccio.
“Dove credi di andare?” ride. “Da-da nessuna parte. Anzi, voglio solo andare a casa.” Deglutisco. Mi prende in braccio e mi porta nella sua macchina.

Lei è una semplice ragazza diciannovenne che studia e lavora, bella, dolce, simpatica, intelligente e testarda, convinta che quel sentimento chiamato 'amore' non esista.
Lui è il suo migliore amico, capitano della squadra di basket, ragazzo amato da tutte ma innamorato solo di una ragazza: la sua migliore amica.
Lui ha un compito:farle cambiare idea sull'amore.
Riuscirà nel suo intento?
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-Perché non ci provi?-
-A fare cosa?-
-Ad amare.-
-Non esiste l'amore.-
-E se riuscissi a farti cambiare idea?-
-Non ci riusciresti.-
-Sottovaluti i miei poteri, piccola.-

'Ora sei mia' mi disse con malizia guardandomi negli occhi
'Non sarò mai tua' gli disse con un filo di paura nei occhi
Se volete cosa e sucesso in seguito..seguite la storia.

''La mia vita è piena di rischi,ogni giorno rischio la vita,il nome e la mia ragazza''

"chi sei?"sussurrò "il tuo peggior incubo"rispose

Caitlin è una ragazzina di 17 anni,alta nella media,capelli castano scuro,occhi color miele,fisico snello ma con forme ben definite.
frequenta il liceo artistico e sta per diplomarsi con voti sufficienti. lei era un autolesionista ma ora grazie alla sua forza di volontà ha smesso. non fuma,non beve,non ha problemi nella vita, tranne la sua poca autostima.
all'inizio dell'nuovo anno scolastico conoscerà Justin che porterà molti cambiamenti nella sua vita,ma non tutti positivi.

Dopo avermi riferito le sue ultime parole si portò la sigaretta alla bocca,ne assaporò ogni minima parte come se quella fosse la sua unica consolazione al momento;poi tossì,tossì così forte come se stesse per vomitare l'anima.

«A tredici anni incuriosivo dei ragazzi, senza rendermene conto.
A diciannove non li incuriosivo. Li facevo dannare.
A tredici anni mi piacevano i ragazzi, le storie sdolcinate e tentavo di esser ricambiata.
A diciannove non dovevo semplicemente piacere ai ragazzi. Dovevo sedurli.. e poi ucciderli.»
Avevano due facce, l’una l’estremo dell’altra, e mai se ne sarebbero disfatti. –Double Face

SOSPESA PER IL MOMENTO