Dal decimo capitolo, Death:
Avrei tanto voluto che lui fosse stato la mia salvezza. Avrei tanto voluto non fingere quella sera, ma non potevo. Avrei tanto voluto avere una relazione normale, ma non potevo. Avrei tanto voluto che lui fosse stato il mio eroe; ma mentre facevo la lista dei 'avrei tanto voluto che' compresi che non volevo più che David fosse tutte quelle cose, ma volevo che Liam fosse la mia salvezza, il ragazzo che non mi avrebbe mai chiesto di fingere, il mio eroe, la mia relazione normale. Non sapevo che, molto presto, tutti - purtroppo - i miei desideri si sarebbero avverati.
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Trailer: http://m.youtube.com/watch?v=_nekQKzHrCMa
Liam/Death-Danielle con l'aggiunta di Louis/Harry, Zayn/Megan e Niall/Brett
Het || Slash
È una continua lotta tra Fluff || Angst
*La ff tratta atti di violenza e tematiche delicate (autolesionismo, bulimia, suicidio, depressione, etc.), se siete particolarmente sensibili, non leggetela.
**Scene di sesso esplicito in alcuni capitoli.

«Ti porteranno via da me, lo so. E devo allontanarmi; non voglio rimanerne scottata.»
Le accarezzò i capelli con una mano, alzandole il viso, tagliando la distanza tra le loro labbra, incrociando le loro mani e legando le loro anime.
«Nessuno ti porterà via da me, Madelaine. Nessuno ti farà del male, non lo permetterò.»
«Sarai tu a farmi del male, sarai tu a buttare il mio cuore tra le fiamme ardenti. Me lo sento.»
Sarà vero?
ATTENZIONE: TEMATICHE DELICATE.
Trailer: http://www.youtube.com/watch?v=7M4bimcp9J8

«Quali sono le tue certezze, Lena?».
Stringo i denti e socchiudo di poco le labbra, mentre una leggera brezza notturna mi sferza il viso e mi fa rabbrividire nella mia felpa gigantesca. Lo guardo più del solito, con i suoi occhi curiosi che brillano, con le sue mani intrecciate sul suo addome come se stesse per addormentarsi sulle mie gambe, con il suo respiro pesante che sa di alcool e di marijuana. Quali sono le tue certezze?

-so che probabilmente rovinerò tutto-abbassò la testa sospirando. Gli accarezzai la schiena per incitarlo a parlare
-quella ragazza di cui sono innamorato sei tu- non potevo credere alle mie orecchie. Il mio migliore amico era innamorato di me.
-c…cosa?-domandai sperando che fosse stato tutto frutto della mia immaginazione.
-non dovevo dirlo,ma è più forte di me- era tutto vero, la faccia distrutta di Niall mi colpii due volte.
-io con Louis sto bene,lo sai- cercai di essere il più dolce possibile per non ferirlo.
-tranquilla-sospirò-adesso è meglio che vada-
-Niall- lo chiamai correndo ad abbracciarlo –sarai sempre il mio migliore amico- dissi con voce ovattata
-ti voglio bene-
-ti amo-
*
-perché mi fai questo?- mi distruggeva vederla così –adesso che stavo dicendo quello che sento. Ti amo- mi si riempì il cuore nel sentire quelle parole ma era ubriaca.
-però non possiamo tornare insieme perché ho paura di soffrire ancora-
-piccola ti giuro che l’ultima cosa che voglio e farti soffrire-
-ti prego abbracciami- non ci pensai due volte e nonostante fosse bagnata mi attaccai a lei
[…] –buonanotte amore-sussurrai prima di andare
-non andare, domani sarò sobria e non avrò più il coraggio-

ATTENZIONE: LA STORIA NON E' MIA, MA E' SOLO UNA TRADUZIONE DEL TESTO ORIGINALE.
I suoi occhi erano scuri, famelici, determinati.
Era evidente che sapeva quanto fosse spaventata mentre un sorriso compiaciuto gli attraversa il volto.
"C-cosa vuoi da me?" Chiese Bella coraggiosamente.
Allora l'afferò per la vita, forzandola contro gli armadietti.
Tutti sentirono, ma nessuno ebbe il coraggio di incrociare il suo cammino.
"Ti voglio."

Nonostante Megan abbia solo 24 anni, conosce già troppo bene cos'è il dolore. E il suo corpo ne è testimone.
Per tutta la sua vita, Megan ha sempre messo al primo posto gli altri e mai se stessa, a partire dalla sua famiglia, che l'ha costretta a sposarsi con un uomo di 16 anni più grande di lei.
Ma è quando incontra Zayn, un ragazzo di 26 anni dipendente di suo marito, Megan scopre un altro lato di se stessa, che non sapeva esistesse.
Si scopre egoista, ribelle ed innamorata.
Sospesa

ad Harry e Alex sono sempre piaciuti i silenzi,
a loro è sempre piaciuto guardarsi e stuzzicarsi
fino ad urlarsi contro.
" - Sei lunatica e stronza fino al midollo.-
- E allora siamo fatti l'uno per l'altra.-"

Megan era stata rapita quando aveva solo 17 anni. I suoi genitori erano stati uccisi davanti ai suoi occhi.
L'avevano addestrata per uccidere e dimenticare il passato e i sentimenti.
Zayn era innamorato di lei, non aveva dimenticato e la rivoleva.
Harry era stato rapito e addestrato come Megan e anche lui se ne era innamorato.
Ma se per caso Zayn e Megan si incontrassero di nuovo? Se tutto il loro amore non fosse mai svanito? Lei sceglierebbe la sua nuova vita con Harry e Niall o quella vecchia con Zayn e Liam?
*IN FASE DI RIVISITAZIONE. SE TROVATE INCONGRUENZE NELLA STORIA E' PERCHE' STO CERCANDO DI RENDERLA MENO INFANTILE.*

Attraverso i rami dei mandorli filtra una scia argentea, nella quale le stelle sostengono la luna bianca, cui luminosità illumina lo sguardo verde Parigi di Harry che, attirandomi a se con fare austero, mi cinge mediante braccia calde e protettive. ‹‹Concedimi questo ballo, Maria››, sussurra, comprimendo le labbra a forma di cuore sull’incavo del mio collo nudo.
Sussulto al tocco morbido e delicato.
‹‹Avresti dovuto dirmi la verità sin da subito, Harry››, sussurro, asciugandomi una lacrima con il dorso della manica.
Lui annuisce, ed esala un respiro candido. ‹‹Promettimi che ti ricorderai di me, anche se dovessi scomparire per sempre››.
‹‹Ma cosa dici?››.
‹‹Quello che temo, Maria››
[...]
Lui voleva solo riportarle i ricordi alla ragione,
ma lei si era innamorata perdutamente.

La vita è come un libro. La si giudica dalla copertina, si aspetta con ansia il finale e quest’ultimo alla fine ti sorprende sempre. Puoi piangere, urlare, chiudere il libro e riaprirlo, ma niente cambierà: è già stato tutto scritto.
Gelosia.
Vendetta.
Possesso.
Perché io volevo lei.
Lei e basta.
Non ci sarebbe stata nessun’altra a parte lei.
Era quello il problema: ero pazzo.
Folle, imprevedibile. Drogato di soldi, fama e donne. Potevo avere tutto quello che volevo, bastava solo schioccare le dita. Avevo tutto, ma non era quello che cercavo.
La mia migliore amica era una droga per me. Non me n’ero mai accorto, ma giorno dopo giorno lei diventava il mio ossigeno. Ne ero innamorato nel modo più folle. Non mi ero mai sentito così.
Aveva letto a riguardo, ma nei libri era tutta finzione. Nessuno poteva neanche lontanamente immaginare cosa si provasse. Neanche i film più fantasiosi ci erano andati vicino. Era un circolo vizioso che non aveva mai fine.
Il mio destino era lei. La mia pazzia era lei. La mia follia era lei.
Ero pazzo d’amore.

Mi fermai all’angolo della strada solo per riprendere fiato .Una mano da dietro l’angolo mi strinse il polso facendomi sbattere contro il muro. Le sue iridi verdi , anche se oscurate dal buio sembravano piene di odio e per un attimo incrociarono le mie celesti .
“Sei uno sbirro, vero?!”
Mi ringhiò contro facendomi sobbalzare .Io uno sbirro? Ahhahahahahah, no
“No , non lo sono ma ora lasciami “
Alzai il tono di voce. Anche se sapevo che era più forte di me mi piaceva sfidare la gente.Lui strinse più forte la presa sui polsi facendomi sussultare.
“Mi fai male , lasciami”
Sono presenti atti di violenza .Quindi se non vi piacciono questo tipo di storie vi consiglio di stare alla larga

Come si fa a capire quando una cosa è giusta o sbagliata?
Ad esempio rubare è sbagliato, lo sanno tutti, ma quanto si può ritenere sbagliata una cosa che alla fine ti ha cambiato la vita?
***
Si frugò nelle tasche con la mano libera, l‘altra era ancora sul mio collo, poi mi mise la mano sotto la felpa e infilò qualcosa nel mio reggiseno:”per questo” disse prima di fiondarsi sulle mia labbra, che succhiò avidamente. Quando si staccò, sputai per terra. Scoppiò a ridere:”sei aggressiva, mi piace”. Finalmente mi liberò dalla sua presa:”ci vediamo domani, farai meglio a venire”. Mi diede un leggero buffo su la guancia e poi se ne andò:”coglione!” gli urlai dietro.
Tanto bello, quanto stronzo! Mi infilai una mano nel reggiseno per vedere cosa ci aveva messo dentro. Erano soldi. ‘Per questo’ aveva detto e poi mi aveva baciata. Che figlio di…..mi ha pagata per il bacio! Come fossi una prostituta!.

[TRADUZIONE by waywf] - Questo è un sequel, quindi vi consiglio caldamente di NON leggerlo se prima non avete letto "Let's Play Pretend". (E in tal caso fermatevi qui ed evitate anche il resto dell'introduzione causa SPOILER)
Se invece l'avete letta, probabilmente alla fine vi sono rimaste molte domande: che cosa si nasconde nel passato di Kurt e Rachel? Cosa succede dopo che ha bussato alla porta di Blaine? Cosa riserva il futuro al nostro trio? Avranno mai il loro lieto fine?
Questa storia risponde a tutte.

Questa non è la classica storia della ragazza innocente casa e chiesa perseguitata dal ragazzo cattivo. Niente brava ragazza, niente perfezione nella sua vita. Forse è più pericolosa lei per sè stessa di quanto lo siano gli altri. Ma se incontrasse un ragazzo del suo stesso stampo? Totalmente simili ma totalmente diversi.
Chi sarebbe lui? Bhè lui è...
Ah prima di iniziare chiedetevi se vi piacciono le bad girls, perchè lei le supera tutte.
*****Tratto da un capitolo********
I: oh tesoro tu non hai la minima idea di chi sono io... ti stai cacciando in un mare di guai.- gli sussurai all'orecchio mantenendo il contatto visivo con i suoi occhi.
x: mi piacciono i guai.- mi prese per la vita avvicinandomi ancora di più al suo corpo caldo.
I: allora sarai pazzo di me!- dissi iniziando un gioco che lui avrebbe perso già in partenza.
Trailer ff: http://www.youtube.com/watch?v=Zdc4yNipX84&feature=youtu.be

INCOMPIUTA
Quando sentii due colpi alla porta, per poco non cacciai un urlo.
«Chi è?» esclamai.
Non ottenni nessuna risposta.
«Chi è?» chiesi di nuovo; la voce mi tremò un paio di volte.
Non avevo il coraggio di guardare dallo spioncino.
Non rispose nessuno. Mi accasciai a terra, tenendomi la testa tra le mani.
Sentivo il cuore sbattere violentemente contro il petto, il battito mi assordava, mentre le mie gambe iniziarono a tremare.
[...]
«Ti apro» dissi cercando di controllare il tremolio della voce.
Quando spalancai la porta – dopo aver tolto catena, chiavistello e aver dato tutte le mandate possibili – mi ritrovai davanti un Louis stranito.
«Va… va tutto bene?» chiese insicuro.
Seguii il suo sguardo e vidi che stava osservando il coltello che avevo in mano. E il mascara colato sulle guance.
Scossi il capo in modo confuso, per poi annuire decisa e stamparmi un sorriso falso in faccia.
«Benissimo» dissi, sperando non avesse notato la mia voce incrinata.
«Lyn… sei sicura? Insomma… hai un coltello in mano» disse con fare ovvio.
«Oh» mormorai. Dovevo sembrargli una fuori di testa. In fondo lo ero. «Io… stavo cucinando».
«Piangendo?»
Inarcò un sopracciglio.
«Cipolle» dissi in fretta.