Non riesco a credere in quello che mi è successo in meno di un mese. Sono senza un padre, mi sono innamorata di un ragazzo che non ricambia i miei sentimenti e che tra l’altro è lo stesso ragazzo di cui è innamorata la mia migliore amica. Mia madre ha un compagno mafioso e violento che farebbe di tutto pur di arrivare ai suoi scopi. Sono vittima di bullismo... La mia vita fa schifo!

E quelle parole erano diventate una promessa, da rispettare, ogni giorno, da far funzionare in ogni modo possibile, nonostante i problemi, le difficoltà. Erano diventate il loro legame, quel sottile filo invisibile che li univa saldamente l’uno all’altra per non dividerli, il filo dell’amore.
Non si erano mai promessi grandi cose, si erano semplicemente accontentati di vivere la vita così come veniva, con i suoi momenti a volte belli, altri brutti, altri addirittura catastrofici o irripetibili. Istanti di gioia e di rabbia, di tristezza e di felicità, di malinconia e, soprattutto, di amore.
I’ve got only forever and forever is fine.
Ho solo per sempre e per sempre va bene.
Non era molto. Era come se quel per sempre non avesse tanta importanza. Ma entrambi sapevano che non era così. Che quel per sempre era importante, più di tutto il resto. Era la promessa di amarsi, l’unica scelta che avevano. Una scelta che non si sarebbero pentiti di rifare, mai.

A volte non puoi fare niente, se non aspettare che arrivi il tuo turno.

«Che fai, scappi?» sentii una voce fare eco.
Avevo paura.
Deglutii.
«Andiamo, Abbie.» la sua voce era sempre più vicina a me.
“Come fa a sapere il mio nome?” pensai, terrorizzata.
«Lo sai che ti troverò.» iniziai a sentire alcuni rami scricchiolare quando i suoi piedi si posavano al terreno.
«Io ti troverei sempre.»

Justin lavora per un uomo, un uomo molto potente che affiderà lui un compito. 
Il compito che riceverà questa volta sarà però differente dai precedenti. Piacevole, oserà pensare lui. 
Porterà il nome di una ragazza: Rain.

Faccio scorrere la carta oramai vecchia e piena di imperfezioni tra i polpastrelli del pollice e del dito medio, scorrendo lo sguardo tra le varie pagine scritte in una lingua a me sconosciuta.
Sto per chiudere delusa il misterioso libro quando intravedo una scritta sfumata di nero in alto a sinistra sulla pagina, è il nome di mia madre affiancato a quello di mio padre, mi chino maggiormente verso il libro riuscendo a leggere un' altro nome, questa volta sconosciuto: "Bieber".

La mente doveva prevalere sul cuore,e non il contrario,perchè con Justin era un bivio,un'incrocio in mezzo all'apocalisse,in mezzo alla fine del mondo,e una volta scelta una direzione,non si sarebbe più tornati indietro,e se ci avessi mai provato,sarei ritornata senza cuore,senza anima,senza voglia di vivere.
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*TRAILER: http://www.youtube.com/watch?v=Ev3UbFaYE4c&feature=youtu.be*