"«Lascia andare la ragazza, ora.» una voce calda e ferma riecheggiò nell'aria.
L'uomo lasciò andare immediatamente Hermione, che cadde a terra dalla stanchezza, e alzò le braccia il segno di resa.
«Ecco, così. Ho avvertito le autorità quindi goditi l'aria fresca finché puoi perché farò in modo che non esca mai più dalla cella in cui ti richiederanno.» disse appena prima di lanciargli contro un Immobilus. Il suo salvatore fece per raggiungerla quando sferrò un pugno dritto sui denti all'aggressore.
«Non pensavo che un gesto babbano potesse soddisfarmi così tanto.» E si girò nella direzione del corpo riverso a terra della strega.
«Hermione stai bene?»
Un mix di foglie di the e tabacco le invase le narici. Quel profumo inebriante lo avrebbe riconosciuto anche in mezzo a milioni di persone. Riuscì a pronunciare solo il suo nome appena prima di svenire per l'insieme di emozioni."
Baci,
G.

Dal Testo:
"Draco Malfoy era sconvolto. No, non sconvolto.
Scandalizzato era il termine più appropriato.
Erano appena tornati ad Hogwarts e già era tutto oscenamente assurdo.
La Sala Grande era affollata nonostante la guerra fosse finita da pochi mesi e tutto sembrava quasi tornato alla normalità.
O almeno, quasi tutto."
Nuove prospettive.

Un anno dopo la guerra il mondo magico è in rovina, le vie sono continuamente pattugliate dai Mangiamorte e la resistenza si sta sgretolando sempre di più.
Se in tutto questo due paia di occhi si incontrassero e cambiassero il destino di tutti?
Dal capitolo 2
"Non mi hai ancora detto il tuo nome."
Lei strabuzzò gli occhi a quella domanda, non l'aveva riconosciuta?
[...]"Va bene, ti chiamerò Lilith finché non vorrai dimmi il tuo vero nome. Dammi l'altro braccio."
[...]Draco a vide arrivare e credette di sognare, aveva preso la Mezzosangue.
Dal capitolo 22
"Pensi che abbia finto?! Sono i miei amici! Gli voglio bene e sono costretta a vederli soffrire e morire!"
- - - - - - - - - - - - - - - -
Storia pubblicata anche su Wattpad e FanFictionZone

“Un’ultima volta” gli sussurrò.
“Un’ultima volta.” dichiarò Sirius guardandola negli occhi dorati.
Era almeno la terza volta che Hermione e Sirius facevano l’amore per l’ultima volta. In quei sei mesi si erano uniti come note dissonanti in un concerto di pianoforti scordati: avevano cozzato fin da subito, continuando a tirare avanti in nome dell’unica cosa che li accomunava, l’incapacità di rimettere insieme i pezzi, l’incapacità di trovare una spiegazione a tutto quel dolore che stavano subendo e che avrebbero subito di lì a poco.

Aprì Witch a pagina dieci e la vide: Ginevra Molly Weasley, della piccola dolce e determinata Ginny non vi era più niente ne negli occhi ne nell'ateggiamento. Dopo la guerra si erano ritrovati tutti a Hogwarts, lei, Harry, Ron e i loro amici a finire l'ultimo anno, mentre Ginny e Luna a rifare il sesto; le due amiche si erano progressivamente allontanate durante i sei mesi di accademia Auror della riccia e l'ultimo anno di scuola della rossa.
L'occhio le cadde sull'allegato degli oggetti sequestrati nella missione, e un lampo le passo negli occhi quando lesse: Giratempo.
"No"sentì pronunciare dal suo partner.
Lo guardò stranita, ricambiando il suo sguardo intenso "No cosa Malfoy?"
"Conosco quello sguardo, stai progettando qualcosa, qualcosa che rovinerà le nostre ferie"
Hermione si morse il labbro, poi prese la sua decisione: avrebbe salvato la sua amica o almeno capito il perché di quel cambiamento.

Tratto dal 2° capitolo.
Odiava tutta la mia Casa, eppure con me era sempre gentile, un vero e proprio galantuomo. È arrivato al punto di aprirmi le porte qualche volta, di prestarmi i suoi appunti, di mandarmi un fascio di rose per ogni compleanno. [...]
Nonostante tutta quella cordialità, che talvolta sconfinava persino nella galanteria, Scorpius è sempre stato freddo e distante con me. Soltanto quando siamo diventati Prefetti si è sciolto un po', arrivando persino a sorridermi qualche rara volta.
Eppure, in tutti quegli anni, non c'è stata una volta in cui io abbia desiderato che lui fosse qualcosa di più di un... amico? Ma non eravamo amici, eravamo conoscenti, e lui era semplicemente molto educato e molto ricco, e forse mandava un fascio di rose anche alle sue domestiche.
È cambiato tutto quando l'ho visto piangere, senza immaginare perché, senza sapere cosa fare, senza capire per quale motivo anch'io stessi andando in pezzi. E lui, che avrebbe potuto finalmente tendermi la mano dell'amicizia, mi ha scacciato con parole gocciolanti veleno.
E, come ciliegina su questa torta di fiele, stamattina credo stesse per baciarmi. O forse no.
Storia in revisione.

Quando Silente decide che per sconfiggere il male bisogna "unire" il bene al male stesso, i primi a venirgli in mente non potevano essere che Ginevra Weasley e Draco Malfoy... ma questa "unione" come sarà vissuta dai due ragazzi che vedono le loro vite sconvolte senza preavviso?
Se volete sapere non vi resta che leggere!!!
Siate clementi è la prima fanfic che scrivo!
Un bacio, ci sentiamo nelle recensioni, ciao!!! ^,^

Cinque anime.
Cinque anime dannate e corrotte. Cresciute con la convinzione di essere migliori, di essere le uniche a contare qualcosa. Con l'idea indimenticabile di non poter tradire i principi dei padri, che andavano difesi ad ogni costo e a qualunque prezzo.
Erano diventati grandi in ambienti affini, dove "affetto" era solo una parola senza valore. Erano stati plagiati a diventare qualcosa che non volevano essere, costretti ad obbedire a folli imposizioni.
Rovinati, non si sarebbero mai opposti. Avrebbero fatto qualsiasi cosa per raggiungere un obiettivo a cui non tenevano minimamente, forse sperando di conquistare un sorriso da austere labbra paterne.
Non importava cosa dicesse loro il cuore, la mente, la ragione. Avrebbero fatto quello per cui erano stati messi al mondo, come automi senz'anima.
E ora si trovavano lì, rinchiusi come fiere in gabbia.
Nobili decadenti e senza un futuro. [...]
Al centro della stanza, un corpo: Harry Potter, l'Eroe di tutto il Mondo Magico, giaceva senza vita su un tappeto damascato, il viso sereno e gli occhi verdi schiusi nell'estasi della morte.

Sono spregevole, è vero.
Ho dato la caccia ai suoi errori per sfruttarli a mio vantaggio.
Perché la desidero, perché ogni volta che mi passa davanti in corridoio la smania brucia in maniera insopportabile.
Perché odio Harry Potter, l'eroe. E perché l'idea d'insudiciare il suo angelo, il suo amore, mi ha sempre fatto raggiungere orgasmi inimitabili.
Sono un maledetto bastardo, mai negato.
E adesso ho anche la pretesa che la ragazzina si lasci andare e si diverta con me, il suo ricattatore.

Eppure alcune volte, ma soltanto alcune, le pareva di scorgere il suo viso tra le ombre del castello, che le sorrideva placido, sornione, come a voler dire:"credi davvero di riuscire a cancellare me?". Appoggiato alla parete, impalpabile eppure così vivo, le infiammava il sangue, e, nonostante i suoi occhi fossero freddi e tristi come una violenza già subita troppe volte, lei si ritrovava a smaniare la sua compagnia.
Eppure lui non tornava, non tornava mai.
Questa storia si è classifica prima al contest "La fantasia è la nostra arma" indetto da Hece e giudicato da Alchimista93.

La guardo, ma non la vedo.
Non riesco a vederla con quei vestiti stirati in modo maniacale, come non riesco a vederla tra le braccia di Potter.
Non la Granger, non la stessa donna - sarebbe persino ridicolo parlare di ragazza, a questo punto - che mi ha rovinato la schiena di graffi mentre mi esortava a spingere di più, a non preoccuparmi di farle male, ma semplicemente a godermi lei e quel momento.
Non lei.
Lei è... sporca.
Sporca dentro.
E mi chiedo perché mai abbia scelto me.

E poi c'era Ronald, il mio Ronald. Quei capelli rossi, quegli occhi celesti. Era così testardo, e talmente imbranato! A mio modo, lo amavo, lo amavo molto. Avevo aspettato anni che si accorgesse di me ed ora, puff, eccomi lì, appesa al suo braccio abbronzato, una ragazza dal sorriso molto malizioso, riccioli caramellati oltre la metà della schiena e uno sguardo dorato che era uno schianto al cuore, a sentire il suo fidanzato.
Ma io ho sempre avuto un'anima oscura, e un segreto inconfessabile. Nessuno l'ha mai capito, o così credevo.
Mi ero infatuata, molto tempo addietro, di una persona terribile. Di quelle che, quando le incontri da sola, è meglio se abbassi gli occhi, per non attirarne l'attenzione e non scatenarne le voglie.
Il soggetto in questione era niente di meno che Draco Malfoy, puttaniere professionista, figlio di Mangiamorte, verme bugiardo, razzista, dei capelli così belli e così chiari da farmi venir voglia di piangere.

Il cuore prese a martellarle nel petto, non sapeva perchè, ma succedeva ogni volta che lui la guardava. -Sei in anticipo- la sua voce strascicata era tremendamente sexy. -Anche tu- avanzò verso di lui. Arrivò a pochi centimetri da lui e si abbassò mettendosi alla sua altezza, e continuando a guardarlo gli tolse lentamente il bicchiere dalla mano, bevendone qualche sorso. -Non dovresti essere qui- disse lui severo. -Nemmeno tu- -Dovremmo smetterla- sapeva lui per primo che non sarebbe mai accaduto. -Se io sono qui è perché tu mi ci vuoi- lei lo baciò sensualmente accarezzandogli i morbidi capelli

E' una vendetta la mia o una sconfitta? Ho fatto bene a desiderare di farle provare tanto dolore? No, tutto è andato male. Io sono diventato il suo schiavo, ma lei è rimasta la Regina. Ferita e debole sul suo trono di diamanti e orgoglio, ma con lo scettro in mano. Non lo ha ceduto a me e non sono riuscito a rubarglielo. Ha vinto e io ho perso. Ancora.

La guerra è finalmente conclusa, ma ora si apre un nuovo capitolo: i processi agli assassini che per anni hanno minacciato o distrutto la vita delle persone…cosa accadrà a Draco??? E che ruolo avrà Ginevra in tutta questa storia??? Io provo a dare una mia versione dei fatti…