Ci sono momenti in cui Loki e Tony hanno bisogno di stare insieme.
Passare un'interminabile notte insieme tra le braccia dell'autodistruzione, consolarsi a vicenda come meglio sanno fare, è l'unico modo in cui questi due adolescenti danneggiati riescono a superare la pressione insopportabile dei sentimenti intrappolati dentro di loro.
Per questo, periodicamente, dopo una telefonata si incontrano: perché durante la notte possano distruggersi, ricostruirsi, e riguadagnare la forza per continuare questo ciclo all'infinito.
IronFrost AU.
Warnings inside.

La fanfiction è ambientata prima della dichiarazione dei due protagonisti, Misaki e Usui, nel Anime/Manga.
"Lei voleva lui.
Lei voleva imparare ad amare.
Lei voleva lui come maestro d'amore.
Lei voleva lui perchè nessuno l'amava come l'amava lui.
Lei, preferiva scappare dall'amore piuttosto che affrontarlo."
Dal primo capitolo: "il sole splendeva fuori senza nessuna nuvola che lo coprisse. [...] l'aria era rinfrescata da un leggero venticello. Questo spostava le foglie degli alberi senza provocare alcun rumore."

Tony Stark detestava l’opera.
Per sconosciute ragioni il fato aveva deciso che, la sua compagna dovesse invece andarne matta. A causa di ciò si era spesso ritrovato moribondo, su una di quelle irritanti poltroncine di velluto rosso, con la morbosa necessità di un improvviso attacco terroristico.
[...]
“Nessuno ti ha mai consigliato di non aprire la bocca quando non hai nulla di intelligente da dire, Stark?”
“Primo, tutto ciò che dico è altamente intelligente. Perle di saggezza. Punto secondo, quanto dura questo strazio?”
Loki controllò il libretto, prima di rispondere con un sorrisetto sadico al miliardario “Tre ore e mezza”

IN REVISIONE
Dal capitolo 1 (REVISIONATO):
Avevo sempre avuto paura dei temporali. Una paura assurda, irrazionale e decisamente stupida a mente lucida.[...]
Lo osservo da lontano e lo sento mentre piano scivola nel sonno e il suo respiro si fa lento e regolare. So il motivo per il quale sono qui, posso comprendere la natura delle paure del mio piccolo padrone.[...]
Dal capitolo 8:
-Sebastian ho una domanda da farti.- disse con un'aria particolarmente seria.
-Mi dica pure.-
-Cosa provi per me?-
-Bocchan, perché all'improvviso mi fa queste domande?- mi chiese, palesemente sorpreso, Sebastian.
[...]
-Ecco..- “Tre, due, uno.”- TU MI PIACI! - gli urlai, nascondendomi subito dopo sotto le coperte, sia per celare il mio volto completamente arrossito, sia per non vedere la reazione, sicuramente negativa, del mio amato maggiordomo.
Dal capitolo 11:
Non ebbi bisogno di parole per fargli capire quello che pensavo. La sua risposta fu semplice.
-Andiamo a fare fuori quegli stronzi, death~- mi disse sorridendo malignamente e facendo il suo solito gesto con la mano.
[SebastianxCiel]/[WilliamxGrell]

[post Iron Man 3- post The Avengers]
Tony sorrise e si ritrasse, alzandosi in piedi. Gli piaceva giocare con lui, molto. Si intendevano. Si arrabbiavano allo stesso modo, reagivano nello stesso modo. Loki, lo afferrò con determinazione, forzandolo a tornare sul divano. Stark lo guardò, sorpreso.
-Fallo! ordinò il dio, supplicandolo con lo sguardo, ma mantenendo un tono autoritario.
-Chiedimelo per favore...
-Io non chiedo per favore...
-Non volevi cambiare vita...
-Maledizione, sta' zitto! esplose il più alto, sdraiandosi quasi addosso all'altro e premendogli il proprio naso contro il suo. Tony ridacchiò, sorpreso, prima di passare una mano sulla schiena del dio.
[TonyxLoki]

Scritta per il p0rnfest#6 con il prompt ORIGINAL M/Underage!M, Sfere di Ben Wa
Mattia, quindici anni, ha una relazione con Fabio, venticinque anni. Relazione principalmente basata sul sesso, ovviamente. Ma Mattia ha un piccolo problema, e Fabio vuole risolverlo.
Dal testo:

Quelle sono sfere di Ben Wa. Non ne hai mai sentito parlare?
In molti casi sono usate nell’autoerotismo, per penetrarsi con un oggetto che regala un piacere leggero e costante, ma hanno anche un utilizzo terapeutico. Se tenute a lungo, permettono di controllare le reazioni del proprio corpo quando sollecitato da gesti erotici, in modo da rendere più lunghi e intensi i rapporti sessuali.

Dalla storia:
Magnus aveva deciso che doveva dimenticare Alec.
In qualche modo, soprattutto dopo l’ultima visita di Jace, aveva capito che doveva succedere. In effetti, non poteva veramente vivere tra i cartoni dei take away, ignorando il Presidente e un minimo d’igiene.
La prima cosa - il primo passo verso una vita nuovamente vuota - che avrebbe fatto sarebbe stata organizzare una festa. Forse non sarebbe stato sufficiente, ma poteva almeno provarci. Si sarebbe distratto, almeno.
Ne sentiva il bisogno impellente: trovare una distrazione.
Al resto avrebbe pensato dopo.
Mai pensarci troppo tardi, quando il tuo ex ragazzo ubriaco ti aspetta al varco.
Buona lettura!

« E quello? » Domandò ad un tratto, notando dei morsi sul suo interno coscia.
Il dio ghignò, dissipando poi l’espressione per sostituirla con una riflessiva.
« Che cosa vuoi chiedermi, Stark? »
[Ironfrost]
[Storia classificata seconda al “Give me a Kiss~ Contest” indetto da yuma92 giudicato da T i h a]

Come promesso ecco la Malec rossa come le guance di Alec :) Una raccolta di momenti scarlatti per raccontare tutto quello che la Clare non ci direbbe mai! :)
Maledette scommesse, lo fregavano sempre.
Recuperò dal mucchio un boa di piume rosso che si girò attorno al collo ed iniziò a muovere i fianchi a tempo. I pantaloni già slacciati scesero leggermente lungo le ossa del bacino e Magnus ammiccò in direzione di Alec facendo roteare il boa.

“La ami davvero” disse Will; non era una domanda.
Jem si rigirò in modo da trovarsi faccia a faccia con lui; i loro occhi si incrociarono.
“Amo anche te” sussurrò.
Will allungò le braccia per stringere Jem a sé e seppellì il volto nell'incavo della sua spalla.
“Lo so.”
Prima classificata al contest "Three Days Grace" di TheGreenKnight_; partecipante al contest "No Words" di Audrey_24th.

Aprì la boccetta, e immediatamente un odore acre e sgradevolmente chimico si diffuse nella stanza; Tony arricciò istintivamente il naso, tirò su il pennellino intriso di smalto e osservò una goccia particolarmente grossa che minacciava di cadere da un momento all'altro.
«Dio, questa roba manda una puzza immonda. Sicuro che non sia tossica?»
La goccia si staccò dal pennello e cadde sulle coperte, dilatandosi in un alone scuro e piuttosto brutto da vedere ‒ specie considerando la somma imbarazzante che doveva essere stata spesa per quelle lenzuola di seta. Loki fece spallucce come se la cosa non lo riguardasse.
«Finalmente avrò una scusa per farmele cambiare. Cominciavano ad annoiarmi».
{Ironfrost}
{Scritta per il p0rnfest di Fanfic_Italia}

Liar, capo dei demoni ed il più forte dei loro. Dalle sembianze di un ragazzo dai capelli mori.
Andrè, suo fratello, poco più giovane di lui. Cieco e frustrato dalla superiorità del maggiore, cercherà di batterlo ad un gioco dove crede di essere il più bravo.
Dedicata a Madness, Sonia e Fabio ( oltre che Joey )

Dio, non so come sia potuto accadere.
Ricordi confusi.
Deve essere colpa dell’alcool. Ho bevuto troppo ed ho fatto un’inconcepibile, immane cazzata. Che al momento divide il letto con me, studiandomi senza fiatare.
Mi sono sco***o Loki.
[Partecipante alla challenge DirtyDrabble di Yggdrasill_Ita]
Possibile OOC di Loki e Tony, entrambi con le caratterizzazioni evinte dai rispettivi moviverse. Presenza di parolacce ed espressioni volgari, discontinuità di trama e stravolgimenti parziali, in base alla tabella utilizzata.

[...]Forse non era mai arrivato a dare direttamente e in termini medici dello psicolabile conclamato a qualcuno, non a qualcuno con cui vivesse a stretto contatto, comunque – e sì, fino a relativamente poco tempo prima non viveva a stretto contatto con nessuno ma in ogni caso era abbastanza certo di non averlo mai fatto. L'idea brillante di iniziare con un semidio vendicativo ed ex-supercattivo-forse-non-così-ex la diceva lunga su quanto le aspettative di vita di Tony fossero state sempre calcolate con troppa indulgenza, perché prima o poi avrebbe fatto seriamente incazzare qualcuno che non andava fatto incazzare e dubitava di superare i cinquant'anni, onestamente. Anzi, forse non avrebbe superato nemmeno l'anno in corso, anche se mancavano quattro giorni alla sua fine, perché erano più di trentacinque ore che Loki non era nell'Avengers Tower e nessuno sapeva dove fosse e nemmeno Thor era riuscito a rintracciarlo e trentacinque ore, per un cervello di quel tipo, erano un lasso di tempo più che sufficiente a mettere a punto con un margine d'errore tragicamente basso una strategia di distruzione di massa.
[Legata a "Glucosio" e "Cloruro di sodio"]

[ CONCLUSA ]
Dopo la cattura di Loki, il suo scettro è stato affidato a Tony Stark, l'unico che abbia resistito alla sua magia soggiogatrice, e Loki consegnato ad Asgard, dove viene detenuto in attesa di giudizio. Quando fugge, i Vendicatori si preparano ad affrontarlo, convinti che il suo primo obiettivo sarà senza dubbio riappropriarsi dello scettro sconfiggendo Tony, ma quest'ultimo scoprirà che per una volta è Loki ad aver bisogno d'aiuto. Il semidio lo porrà di fronte a più di una scelta: vita o morte, verità o menzogna, amore o qualcos'altro, sullo sfondo di una guerra per garantire la pace sulla Terra.
Non sempre è tutto bianco o nero.
[ IronFrost ]