Hogwarts, ultimo anno di scuola dopo la guerra.
Due diari gemelli, due anime spezzate dalla guerra che trovano conforto l'uno nell'altra, nella garanzia dell'anonimato.
Hermione Granger torna al castello per completare gli studi e come lei, molti studenti che non hanno potuto sostenere i M.A.G.O. durante il regime dei Mangiamorte fanno altrettanto.
Per ordine del Wizengamot, Draco Malfoy e altri Serpeverde sono obbligati a ripetere il settimo anno come condizione per essere reintegrati in società.
I docenti elaborano un programma per incentivare la cooperazione tra Case, dando il via alla formazione di nuove amicizie e nuovi legami che sfidano i dissapori passati e gettano le basi per un futuro migliore, nei confronti del quale il mondo magico nutre profonde speranze.
Il tutto mentre una nuova minaccia incombe sul castello e mina l'equilibrio appena ristabilito dopo gli eventi orribili della guerra e i buoni propositi degli studenti.
| DRAMIONE (slow burn) | Personaggi leggermente OOC

Forse era normale. Nel giorno in cui ci si legava per sempre ad una persona, forse era giusto, quasi fisiologico, ripercorrere tutte le altre persone con cui era stata nella vita, tutte le sue storie, i suoi amori e le sue delusioni. Gettarsi indietro il passato e voltarsi verso il suo radioso e splendente futuro. Con...Michael Corner.

"Restò immobile, totalmente spiazzata, mentre Draco affondava il volto tra i suoi capelli.
Lo sentì inspirare ed espirare profondamente e rabbrividì quando il suo respiro caldo colpì il suo collo, provocandole una sensazione di calore che si diffuse in tutto il corpo.
«Ovviamente dovevi essere tu» sussurrò con voce roca, riconoscendo chiaramente il suo profumo."
(Dal testo)
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STORIA IN 2 PARTI | DRAMIONE.

“Hai idea di cosa mi hai fatto?” sussurrò Draco e il suo respiro le arrivò dritto in viso, caldo. “Ti sei mai chiesta come sia stato per me, dopo quel bacio che non sono riuscito ad impedirmi di darti, nella Stanza delle Necessità? Quando anche l’ultimo brandello di certezza che avevo nella mia vita è andato in fumo e ho capito che non sarei mai più riuscito a starti lontano e che non avevo alcuna speranza di poterti avere veramente?”
DRAMIONE

Le iridi erano bianche e luminose, i capelli biondi sembravano quasi bianchi, ma era lui. Gli stessi lineamenti, lo stesso volto.
Anche lui sembrò realizzare chi lei fosse, per poi scuotere la testa. «Tu.» la voce sembrava alterata, nello stesso modo in cui lo era la sua.
Hermione sentì la magia strattonarla dall’interno, e quasi spontaneamente aprì le mani, lasciando che l’attraversasse. Fasci dorati uscirono dai suoi palmi mentre si avvicinava quasi involontariamente.
«Sei tu.» ripeté lui.
Qualcosa le urlava nelle orecchie, chiedendole di andare più vicino, molto più vicino di così. Hermione tentò di lottare contro quella sensazione, invadente e troppo forte anche per lei. Un passo avanti. Poi un altro.
Si rese conto che ormai tutto il suo corpo scintillava di magia, perché anche quello di lui lo faceva.
«Che sta succedendo?» riuscì a sillabare, con una voce che non era sicura fosse la sua.
Non ebbe il tempo per pensare. Qualcosa le artigliò il viso, mani incandescenti di magia, e lei vi posò le sue sopra. Mentre la magia bruciava, sentì le labbra di lui sulle sue. Ed il mondo esplose.
A/B/O senza i tratti animaleschi che tanto odio. Nessuno morde nessuno.

Questa storia ha inizio con un labirinto di spigoli – arzigogolato, tentatore, spregevole – e con un silenzio che – per uno strano e tacito accordo – parrebbe dover essere rotto a turni ma, soprattutto, ha inizio con Draco Malfoy, Hermione Granger e un treno: cinque insospettabili elementi che, in una frazione di secondo, sconvolgeranno la vita di più persone.
La ricetta è semplice, gli ingredienti pochi e il risultato incerto, dunque, senza troppi indugi, vi do il benvenuto tra le schiere dei ragazzi del settimo – e ultimo! – anno ad Hogwarts: non abbiate paura, gli anni del terrore sono giunti al termine e non vi è ragione di temere i banchi scolastici... dico bene?
Ma, prima che vi gettiate a capofitto tra i corridoi del Castello, è necessario che vi rammenti poche questioni che, per prudenza, è meglio non dimenticare mai, per nessuna ragione:
1) Mai affrontare una Serpe come farebbe un Grifone;
2) Mai credere alle voci di corridoio;
3) Mai esprimere un desiderio a cuor leggero, poiché potrebbe avverarsi sul serio.
(storia presente anche su Wattpad: @roseriver3)
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«Leggi per me.»
Hermione non aveva mai condiviso un racconto ad alta voce con qualcuno.
Pagine che parlavano di ignoto e poi di casa – letture e riletture – erano state compagnia nella cameretta di una figlia unica e confortevole isolamento in un dormitorio sconosciuto.
Erano calore nel letto vuoto di un’adulta.
Rappresentavano una certezza irrinunciabile, come quella che Draco Malfoy ad ascoltarle non fosse mai stato previsto.
[Questa storia è in nomination per la 'Miglior sceneggiatura non originale' agli Oscar della Penna 2022 indetti sul forum Ferisce più la penna.]

«Hogwarts sarà ospite, in occasione delle festività di Capodanno, di un Ballo dedicato alla Rinascita di questa scuola. Per noi è simbolicamente l'inizio di un nuovo anno, di una nuova vita e di una nuova epoca. Sarà un evento che vi vedrà protagonisti in tutto e per tutto perché voi otto, voi Caposcuola insieme, provvederete all'organizzazione. Inviti, addobbi, musica, cena, tutto quello di cui c'è bisogno. Il mio desiderio è che ci lavoriate tutti insieme proprio per scongiurare qualsiasi tipo di conflitto e divisione. Finora, ce ne sono state fin troppe. » scoccò un'occhiata penetrante verso i Serpeverde, e soprattutto all'aria non troppo felice del Caposcuola Malfoy e poi i Grifondoro, verso Harry, che ovviamente non colse.
AVVISO: 10/03/2021. La storia è stata revisionata e migliorata, ed i capitoli 19,20 e 21 sono stati del tutto modificati. Si è resa necessaria l'aggiunta del capitolo 22.
La storia è ora ufficialmente conclusa e questa è la versione definitiva.

Dal testo:
(...) Nonostante si sforzasse di cancellare l’immagine di sé che aveva visto, dando la colpa al lavoro e agli impegni di una vita vissuta senza respiro, non poteva più nascondersi dietro un filo d’erba. Persino un cieco si sarebbe accorto che c’era qualcosa di sbagliato, in quella ragazza che sembrava dimostrare molti più anni di quanti ne avesse in realtà.
Hermione Jean Granger, a trent’anni, aveva tutto ciò che si potesse desiderare secondo i canoni di una vita senza difetti. - Ma l’apparenza spesso inganna, perché la vita di Hermione poteva sì sembrare meravigliosa, ma celava un segreto che premeva sul suo collo come una spada di Damocle.
Ciò che aveva odiato più di tutto, nel riflesso impietoso che le aveva restituito lo specchio quella mattina, era proprio quello: la menzogna in cui continuava a credere e che la stava lentamente e inesorabilmente consumando. (...)
Non fatevi ingannare dalle apparenze, in questa storia niente è come sembra. Siete pronti per vivere con noi questa nuova avventura?
[Questa storia partecipa alla "Challenge delle Parole Quasi Intraducibili" organizzata da Soly Dea sul forum di EFP]

"Questa storia partecipa al contest "Una crociata per la Dramione IC" indetto da BessieB sul forum di Efp"
Erano passati solo due giorni, anzi anche di meno. Solo 37 ore e 40 minuti. Eppure un’eternità sembrava essere trascorsa dalla morte della sua Astoria. O almeno così pareva a Draco. I secondi si erano tramutati in giorni, i minuti in anni. Gli sembravano già lontani gli ultimi suoi sguardi, le sue parole di conforto, i dolci e leggeri baci a Scorpius, le carezze gentili con cui aveva asciugato le lacrime che Draco aveva versato. Astoria Malfoy, prima di tutto Astoria Greengrass, perché dei Malfoy non aveva mai avuto nulla: lei, buona, gentile, caritatevole Astoria. La luce della sua vita, strappatagli così repentinamente. “Perché nella mia vita c’è posto solo per tragedie e disastri?” si interrogò Draco.

Erano il bene e il male, angelo e demone, positivo e negativo. Tutto ciò che era diverso. Eppure erano così diversi da scontrarsi ma così necessari per completarsi.
Dal testo:
Lo guardava negli occhi. Quelle iridi argento in cui si infiltravano fili dorati, che sembravano i raggi di un timido sole, le ricordavano tanto il cielo nuvoloso prima di una tempesta.
Hermione lo guardava come se fosse la prima volta e timidamente allungò le dita per sfiorare quella pelle diafana e ne constatò la morbidezza.
«Tutto questo è tremendamente sbagliato.» gli soffiò il proprio respiro sulle labbra sottili.
La guardava, le iridi sprigionavano un coraggio che lui non aveva mai avuto. Gli sembrava di osservare fiamme ardenti crescere sempre di più e poté, nella follia più totale, sentire un calore avvolgerlo come se quelle stesse fiamme lo stessero bruciando.
Draco portò le dita su quelle di lei e con una lentezza estenuante, che fece girare la testa della ragazza, ne sfiorò la superficie.
«Rendi la mia vita migliore e permettimi di stare al tuo fianco. Sono stanco di tutto questo. Cambia la mia vita, Granger.» le rispose con la disperazione di un angelo che per troppo tempo aveva vissuto nell'inferno.

Hermione in accordo con l'Ordine, per un motivo a lei mai spiegato, tornerà a scuola lasciando a Harry e Ron il compito di cercare gli Horcrux. Purtroppo le cose non si metteranno come aveva immaginato; incontrerà un Draco Malfoy, che inizialmente avrebbe voluto strangolarla con le sue stesse mani, ma finisce con l'abituarsi alla sua presenza e a provare rancore...

La prima volta che lo vide entrare nella stanza per la seduta, perse un battito. Aveva vinto la guerra, doveva esserne soddisfatta, felice, doveva varcare i corridoi della scuola con aria trionfante, partecipare alle nuove attività scolastiche e recuperare le lezioni, cominciare la sua brillante carriera al ministero, stare con Ron. E invece era stata ricoverata in ospedale in mezzo ai pazzi e agli idioti. Con lui.

Hermione Granger pensa che la sua vita possa considerarsi realizzata. E' diventata Auror per appagare sia la sua sete di giustizia, che il suo inesauribile bisogno di risolvere misteri ed enigmi. Nella sua vita privata invece lei e Ron sono andati a vivere insieme, anche se ultimamente il rosso passa molto tempo fuori casa avendo cominciato a giocare con la famosa squadra di Quidditch dei Chudley Cannons. L'esistenza della donna viene destabilizzata dall'ingresso in squadra di Draco Malfoy e da un'inquietante visione che Hermione ha avuto la notte prima di rivedere il biondo.
Dal prologo. ”Hermione in questa visione era vestita con un lungo abito da sera, come se dovesse partecipare ad un ballo. Si vedeva riflessa in una vetrata, era felice, rideva tra le braccia di un uomo. All’inizio non era riuscita a riconoscere l’individuo, ma sicuramente quel ragazzo non era Ron. Aveva le mani fini, le dita affusolate quasi da pianista e nell’immagine lui aveva il volto completamente sprofondato nell'incavo del collo di Hermione, e le sussurrava parole dolci. La prima cosa che colpì la donna fu il colore dei suoi capelli, biondo platino."

Io non ho mai rinunciato a qualcosa per amore, non mi è mai capitato, ma a loro si.
A cos’hanno rinunciato? A TUTTO.
Dal capitolo 19
“Rinuncerò al mio nome, potrei chiamarmi amore.”
“E' Romeo e Giulietta! E' babbano!”
“Si, L'ho trovato tra i tuoi libri e l'ho letto.”
Dal capitolo 27
Draco si addormentò e lei rimase sveglia ad accarezzargli i capelli.
“Un autore babbano ha detto “Ogni scelta ha un rovescio cioè una rinuncia, e così non c’è differenza tra l’atto di scegliere e quello di rinunciare.”. Serve solo capire a cosa si è disposti a fare a meno. Per amore ognuno dovrebbe rinunciare a qualcosa per l’altro e io l’ho fatto, ho rinunciato a molto per te. Non me ne pento Draco. “Non rinunciare a cogliere una rosa solo per timore che una spina ti punga.”, questo mi ripeteva sempre mia madre, aveva ragione.”
Detto ciò si sdraiò a fianco a lui e lo raggiunse nel sonno.
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Storia pubblicata anche su Wattpad