Userei questo spazio per presentarci: Siamo El & Giuls, due ragazze sognatrici, si definiamoci così, ci siamo conosciute grazie a Facebook circa due anni fa, e grazie alla musica siamo diventate tanto amiche, nonostante non ci siamo mai viste e viviamo a tipo 12432432543 km di distanza, in quanto io (El) vivo in Toscana e Giuls in Sicilia! Siamo vicine vero?! ahah Comunque questa è la nostra prima Fan Fiction scritta a quattro mani, perciò abbiate pietà! Love El & Giuls ♥

"Il Signore mette al mondo per noi un'anima gemella. Certe volte in uno sconosciuto, certe volte in un amico.. altre volte in persone molto vicine.. ad esempio un fratello."
Sorrisi.
Ero innamorata di mio fratello.

Questa storia è nata quando, guardando l'ultima intervista di Justin per radio Kiss Kiss e notando la sua fobia nei confronti di quelle indifese lastre di vetro, ho capito che sarebbe stato divertente raccontare le avventure del BiBo viste da un'angolazione tra la follia e la più assoluta demenza (ci tengo a precisare che non è una parodia). (lol)
E' un rating rosso, ma la cosa prenderà forma verso metà della storia, quindi non aspettatevi scintille già al primo capitolo.
Dal secondo capitolo:

"-Perché continui ad arrampicarti fino alla mia finestra?- domanda. –Perché non mi chiami al telefono come fa la gente normale?
-Io non sono una persona normale, Natalie-.
-Questo è certo,- replica. –E come fai a sapere il mio nome?
-Dovrebbe essere un segreto?- Avanzo di un passettino verso di lei, facendomi ombra con la mano.
-Fermo-, ordina lei.
Un altro passettino. –Non voglio farti del male-.
-Ho detto di fermarti!-.
Obbedisco.
Natalie abbassa un po’ la torcia, ma continuo a non distinguere il suo viso. –Che cosa vuoi?- domanda ancora.
Faccio un respiro profondo. –Voglio che tu mi faccia entrare da quella finestra-."

Charlie, diciasettenne britannica, costretta a muoversi e a viaggiare sempre a causa del lavoro della madre.
Un maschiaccio nel vestiario, nessuno ha mai notato che dietro quella stoffa, si nasconde una ragazza con una grande passione e un gran talento per la danza.
Arrivata nel nuovo paese, avrà dei problemi con i bulli della scuola.
***
Charlie raccolse una matita che era finita sul pavimento, ma quando si rialzò si trovò davanti Liam che l’osservava a braccia incrociate.
Solo allora notò che indossavano la stessa giacca.
La ragazza lo guardò spaventata, e il biondo l’afferrò alzandola da terra.
-Ci vediamo fuori.- sussurrò, facendola poi cadere e allontanandosi con il resto del gruppo.

Emma non ebbe bisogno di alzare del tutto lo sguardo per capire chi fosse: soltanto una persona a scuola aveva la pelle ambrata di quella perfetta sfumatura che ricordava il miele, solo un ragazzo era talmente incurante delle regole da fumare a meno di un metro dalla porta d'ingresso e, sopratutto, soltanto dallo sguardo di un ragazzo, Emma, si sentiva trapassata da parte a parte. Non aveva bisogno di alzare gli occhi per incrociare quello sguardo, lo sentiva perfettamente su di sé senza bisogno di vederlo.
* Non c'era niente in lei che esprimesse disordine, o caos, che invece per lui erano parole all'ordine del giorno.

“Ti ricordi di quando ci siamo conosciuti? Era proprio qui”
Come poteva dimenticare quel momento così importante?
“Certo che me lo ricordo. Ti detto che i ragazzi erano nascosti dietro al cespuglio e poi mi avete fatto giocare con voi”
Justin sorrise, ricordando quel momento, ricordando quanto fosse bella Grace.
La ragazza smorzò una risata: “Già, mi avevano detto che avevo barato e così ti ho fatto contare”
Ci fu un attimo di silenzio.
Tutti e due stavano ricordando il momento in cui si erano innamorati davvero.
Era stato il cosiddetto colpo di fulmine, ma una era sempre stata troppo orgogliosa per esprimere i suoi veri sentimenti e l'altro era sempre stato troppo innamorato per accorgersi che anche lei provava le stesse cose.