Correvo, sapendo che Mikasa stava rischiando la sua vita per me. E tutto questo accadeva per colpa mia. Ero stato io a scatenare quel mostro assassino. No, questa volta sarebbe andata in un modo diverso. Nessun altro sarebbe morto per causa mia. Mi voltai. Avevo deciso: non avrei più permesso a nessuno di sacrificarsi al posto mio.

Riflessioni introspettive di un uomo che nell'arco di un nulla, ha perso le persone che inconsciamente considerava parte della sua unica famiglia, una in particolare...

Poi, quella mattina a scuola, era arrivato lui.
Capelli biondi e occhi neri, giacca sportiva e stivali da motociclista. Le aveva sorriso, lui, e Stephanie era indietreggiata finendo per andare a sbattere contro il mobile della biblioteca. Le aveva sorriso, puntandole quella maledetta pistola alla testa, e le aveva chiesto se credeva in Dio. Proprio così, le aveva domandato «Credi in Dio?» e aveva inclinato la testa.
A Stephanie erano passate milioni di immagini in mente -tutte all’improvviso, tutte di fretta e di corsa-: il sole che bruciava contro la sua pelle come la punta di una sigaretta accesa; l’odore della lacca per capelli e quello fastidioso dello smalto nero per le unghie; la mano di Kevin fra le sue cosce, sempre più giù; gli occhi che la seguivano ovunque, fantasmi e residui di sensi di colpa. Tutte stronzate, tutta merda a cui Stephanie non credeva.

Un istituto esclusivo in Canada, due ragazze legate da un rapporto di amore-odio, il loro primo incontro, il progressivo intrecciarsi e scontrarsi delle loro personalità opposte e delle loro vite e, infine, una riflessione sul senso della vita, sul valore dell'amore e sul significato della morte.
"No, non era invidia la sua, anche se all’inizio volle farmi credere che fosse così.
C’era molto altro dietro il suo astio, dietro i suoi 18 anni appena compiuti e dietro i suoi occhi così diversi dai miei, eppure con lo stesso buio dentro.
Questa è la storia di quel buio e degli occhi di Darleen Silk."
Storia classificata quarta al contest "Citazione necessaria" indetto da (Gaea), con la citazione "Se guardi nel buio a lungo, c'è sempre qualcosa."

Diede le spalle alla propria famiglia, portandosi una mano sulla guancia - ghiacciata - e poi sul soffice tessuto della sciarpa che Eren le aveva donato alcuni anni addietro, quando il freddo era cominciato.
Quando aveva compreso che il mondo era crudele.
[Mikasa centric | Accenno Eren/Mikasa | Basata sull'episodio 5 dell'anime | 175 parole]

Tony e Lucy. Due ragazze che frequentano lo stesso collegio di suore. Lucy, carina, di buona famiglia, femminile nel modo d'essere e nel vestire, rispettosa bene o male delle regole;Tony, misteriosa, solitaria, androgina in tutto e per tutto è completamente diversa da lei, il suo pane quotidiano è infrangere le regole e cercare di evadere disperatamente da quel mondo che non le appartiene. Cosa può unire due persone apparentemente così diverse tra loro? Qualcosa nello sguardo di Tony catturerà Lucy sin dal loro primo incontro, i suoi modi e quel suo aspetto così insolito faranno scattare dentro di lei qualcosa di mai provato per nessuno, e per nessuna ragazza...
"Mi voltai e vidi una ragazza con i capelli corti che fumava una sigaretta. Aveva degli occhi scurissimi, quasi neri. Decisamente penetranti."

Sembrava una missione come tante altre per Maya, assassina professionista al servizio di un'organizzazione segreta. Eppure nei diciassette giorni in cui Maya ha osservato il suo bersaglio, qualcosa è iniziato a cambiare. Come può terminare la missione, quando il suo bersaglio è una donna che è inspiegabilmente riuscita a farle battere il cuore come nessun altro prima? Maya deve capire cosa conta di più per lei: l'amore verso quella donna misteriosa, o la lealtà nei confronti dell'organizzazione?
[ Questa storia si è classificata terza al concorso Love (Never) Fails]

[Tate] SPOILER 1x08
“Sono innamorato.” Il sorriso enigmatico di Violet gli riempiva la mente, quel sorriso impietoso che lo faceva sanguinare ogni volta. Lei le sue sigarette nascoste nel cassetto dei calzini, le cicatrici sui polsi e la parola “cazzata” sempre in bocca.

Nella galassia tanto, tanto lontana i punti di interesse di una gita fuori porta sono decisamente grandiosi. 760 parole.