[...] «Ailee...» «Taemin.» sussurrò in modo ovattato, ma deciso, tenendo la sua bocca contro la sua schiena, mentre stringeva quel corpo, prendendo un respiro profondo di quella maglia bagnata dalle sue lacrime «Tu mi hai reso pazza...» sussurrò, piano, stringendo le mani al ventre di lui, che abbassò il capo, lasciando scivolare i capelli neri sul suo viso «Se vai via...» [...]

"Si fermò di colpo, sbattendo un paio di volte le palpebre quasi a voler essere certo di quello che vedeva, aveva raggiunto il ponte e lì a metà di esso si stagliava una figura filiforme, sarebbe passato facilmente per una ragazza se non fosse stato per le sue spalle leggermente più larghe di quelle di una qualsiasi ragazza, ma non fu quello che Minho notò, non notò neanche il viso dai lineamenti dolci, no Minho era stato colpito dai movimenti di quel ragazzo."

Mark compose velocemente il numero sulla tastiera del telefono. Dopo sette squilli a vuoto interruppe la chiamata e lanciò il cordless sul divano. Si passò la mano sul viso, il cuore sempre più pesante. Non sapeva se essere arrabbiato o tremendamente preoccupato per quell'idiota che sembrava sparito nel nulla. Guardò fuori dalla finestra: pioveva, da giorni ormai tutto lo stato di Washington era in allerta meteo e la gente si preparava per una possibile alluvione. E quell'idiota, quell'emerito coglione si era volatilizzato.

Un temporale, un faro solitario, Hanamichi e Kaede improvvisamente insieme nel mezzo della tempesta...
“Do’aho”.
Hanamichi s’irrigidì, senza osare voltarsi. Non era possibile che ci fosse...
“Rukawa!”
Il grido pieno di sgomento gli era sfuggito subito dopo il suo scatto improvviso. Sakuragi era convinto che quella voce fosse stata solo un parto della sua mente, ma si era sbagliato. Il giovane che aveva di fronte era fin troppo solido per essere uno scherzo della sua immaginazione. A Sakuragi parve che tutta l’aria della stanza fosse venuta a mancare. Non respirava. Il cuore martellava così tanto che era sicuro che tra poco gli sarebbe schizzato fuori dal petto.
Il panico lo sommerse.
Cosa doveva fare? Cosa doveva dire? Cosa?

Che dire, per presentare? No, queste cose non sono mai state il mio forte. Credo che per non travisare bisogni leggere. Ma dato che questa, come presentazione, su EFP non vale...
E' una breve, brevissima fic. Non posso dirvi di che parla, dato che bene non l'ho ancora capito... Una ragazza. Questo sì. Forse. E forse anche qualcosina di me... la poesia omonima mi ha rubato il cuore. E' dedicata a quella, ed anche un po' a tutti noi

Un dì lontano nel tempo (:P) Akane andò con la sottoscritta alla Fiera del fumetto a Milano con una maglietta dove, bianco su nero, capeggiava codesta scritta che poi mi ispirò il titolo e la fanfic: "Vuoi un mondo pulito? Scopa!". Credete forse che io lasciavo cadere nel vuoto questa provocazione?
Giammai!!!
E questa fic è il risultato.
Buona lettura gente e...meditate: Occhio alle magliette che indossate, specie se in giro c'è uno come Kaede.

Kain Wise è un uomo normale. Ha un lavoro, una fidanzata, è intelligente e di buona cultura ed ha un discreto senso degli affari. Fino a pochi giorni fa la sua vita era perfettamente comune, ma ora è cambiata improvvisamente.
Perché pochi giorni fa Kain Wise ha comprato la Morte.

A volte bastano anche pochi secondi per far sì che un momentio infinitamente piccolo ci cambi la giornata o addirittura l'intera vita.

Miyu e Hisashi...è davvero tutto finito o c'è ancora una speranza?