"Appena il sole fu alto nel cielo e la nebbia fu svanita, mi voltai cercando quell'uomo. Era sparito nelle acque o tornato sui suoi passi.
Mi riavviai verso casa, passando davanti al fioraio.
Comprai un crisantemo bianco."

Vecchissima,però ci sono affezionata.Corta ma secondo me abbastanza espressiva.Penso sia facile da comprendere.
"E allora perchè non affrontare il dolore faccia a faccia e cercare di salvare quella piccolissima parte che è ancora in grado di amare?Cosa ti resta da perdere?
Cosa ti resta?"

«Scrivevo silenzi,notti,notavo l'inesprimibile,fissavo vertigini» A.Rimbaud
Pensando a questa frase questa "storia" è scivolata su carta da sola e senza sforzo.
Credo sia abbastanza forte,e non so quanto possa piacere,però ecco...ci provo.
Non bisogna leggere solo ciò che c'è scritto,bisogna sforzarsi di andare oltre.

Descrivere "Ketamina" mi fa sorridere...l'ho stesa velocemente dopo aver letto la descrizione della ketamina,e mi sono chiesta che effetto potrebbe dare e l'ho messa su carta.Poi rileggendola mi sono chiesta...perchè no?Corta,frammentaria,assurda,senza senso...mi somiglia.
"Completamente.Totalmente.Beatamente.Anestetizzata."

"Mi inchino alla mia pietà,sono alla mercè di me stessa.
L'Inquisizione valuterà.Non so che condanna dovrò subire,ma certamente sarà più lieve e accettabile di quella che la mia anima stà subendo."
L'ho scritto un pò di tempo fa,ispirata da una persona che ha sempre saputo dove colpirmi per farmi aprire e farmi capire le cose.Non ha molto senso,è un flusso continuo,come la maggior parte di quello che "scrivo"...tra virgolette perchè mi sembra un verbo troppo nobile per quello che pubblico.