Oikawa conosce la soluzione perfetta per calmare i bollenti spiriti del suo testardo migliore amico.
[UshiIwa]

A vent’anni, Michele conosce Emil Nekola ed è odio a prima vita. Per un anno, non fa altro che maltrattarlo in tutti i modi che gli vengono in mente. Nonostante i rimbrotti continui da Sara, e quelli dell’allenatore, non riesce a trattarlo in maniera civile. I giornali s’ingrassano sulla notizia, parlano di una rivalità fra l’ormai esperto pattinatore italiano e l’astro nascente ceco. Michele non smentisce, è Emil a farlo, ad ogni intervista, con quel sorriso idiota che gli fa venire i nervi.

[Michemil, perché ce ne sono decisamente troppo poche] [talmente fluff da fare schifo]
«Michi! Michi! Ma tu mi vuoi bene?»
«Michi, tu non me lo dai un bacio per complimentarti?»
«Non ho sonno, Michi...»

Questa FF è il regalo di Natale per le mie lettrici, e in quanto tale, dovrete aprirla per sapere che c'è dentro! ;)

{Piccola raccolta Nespino ♥} {Sapore di fluff e di Natale} {Questa storia partecipa al contest “Christmas Game – Puzzle Time” a cura di Fanwriter.it!}
*
1. Probabilmente l’odore persistente della vodka alla fragola doveva averlo inebriato più del dovuto.
2. «Vedi di non farci troppo l’abitudine…»
3. Non avrebbe mai e poi mai immaginato di ritrovarsi una scena come quella davanti.
4. «Mi devi un favore!»
5. A Michele venne quasi un infarto quando, gli occhi ancora impastati di sonno, se lo ritrovò davanti con addosso un pigiama. E che pigiama.

Seokjin e Namjoon lavorano in un bar, stranamente vuoto per essere un martedì pomeriggio.
E se l'arrivo improvviso di due clienti, decisamente rumorosi e un po' su di giri, desse il coraggio a Seokjin per dichiararsi alla sua cotta storica?
Come reagirebbe Namjoon? E Hoseok e Taehyung, spettatori non troppo silenziosi di quella dichiarazione?
[Namjin, accenni Vhope]

“Yo, Tsukki!”
Tsukishima finse di non averlo sentito, non gli sarebbe nemmeno stato difficile simulare dato che aveva le cuffie sulle orecchie e l’aria stanca di chi aveva appena finito un intenso allenamento.
Non era affatto normale, si ripeteva il middle-blocker.
Non gli aveva detto che sarebbe venuto a trovarlo, e Tsukishima Kei odiava quel genere di sorprese.
Per vedere Kuroo Tetsurou, il biondo aveva bisogno quanto meno di un giorno intero di preparazione psicologica a ciò che avrebbe dovuto sopportare.
[KuroTsuki] [BokuAka]

"Quando Jin varcò la soglia di quel loft, ritrovandosi davanti tre ragazzi, capì subito di aver interpretato male l'annuncio trovato su internet"
-
[NamJin] [YoonSeok] [TaeJiKook]

Nel pomeriggio, il telefono squillò un paio di volte più del solito.
« Oi »
« mmh mh! »
« Hanno cancellato la mia lezione di Taiko »
« mmmh? Mmh mhhmmh! »
« Non tentare di parlarmi con la bocca piena! »
Oikawa deglutì, tossicchiò, e tornò al cellulare con la sua voce brillante.
« Vieni da me?? »
« Arrivo »
(Gusari / Kokokara Dokonimo Ikenai / Missing Moment)

Raccolta di One Shot erotiche sulla coppia JHope x Jimin. Altamente rosse.
Dal primo capitolo:
Il cellulare di Hoseok si illuminò, producendo il suono tipico delle notifiche. Quando lo prese in mano un messaggio proveniente da Jimin riempiva la maggior parte dello schermo.
-Hyung ho bisogno di te- c'era scritto semplicemente.

Jungkook si trasferisce dal bosco alla città, con il suo libro sotto braccio e tutta l'estate davanti. Jimin lo farà crescere.
***
{jikook} {un po' fantasy ma non troppo}
 

"In stazione verranno lei e Jimin a prenderci" continuo a mangiare "Chi sarebbe?" chiedo leccandomi le dita e immergendole di nuovo nel sacchetto. "Quante volte l'ho già ripetuto? Jimin è suo figlio." Annuisco. "Ahhhh non mi ricordavo" Davvero non ricordavo quel nome, comunque stupendo, mi toccherà averci subito a che fare. VMIN

"Jin si sporse di più dalla finestra, premendo il binocolo sulla faccia talmente tanto che l’altro ragazzo temette gli stesse per entrare nelle orbite, quando il giardiniere, un ragazzo dai capelli chiari, con un bel fisico, jeans vecchi e scoloriti e una larga canotta grigia, entrò nel giardino.
«È mio» affermò frettolosamente senza staccare gli occhi dalla figura dell’altro."
-
Namjin [Side YoonSeok, perché non ne posso fare a meno]

Anche Jungkook fissava il corridoio che aveva percorso, ma senza vedere davvero nessuno, il viso seminascosto dalle mani. Stava enumerando tutti gli errori che aveva commesso durante delle esibizioni dal 2013 a quella sera. Quando Jin li raggiunse l’espressione del più giovane si era fatta più scura. Sembrava assolutamente demotivato.
Suga Hyung aveva seguito Jin, e si era messo in disparte, appoggiandosi al muro, senza dire una parola.
Lo sguardo di jungkook si soffermò su di lui solo per un momento. Anche il suo hyung era stato perfetto sul palco, soprattutto lui ai suoi occhi. Non voleva neanche guardarlo in faccia.

Hoseok presenta Jimin a Jeongguk, e ora lui non riesce a pensare ad altro.