Autrice: Lady Arien. Trama: la mia fanfic si ispira al libro e, di conseguenza, al film "Il Cacciatore di aquiloni" che ho amato molto. Nella mia versione, però, avviene qualcosa di molto imprevisto per cui il piccolo hassan non sarà cacciato da Kabul e avrà un'esistenza diversa da quella avuta nel libro. Non scrivo a scopo di lucro e personaggi e situazioni della mia ff appartengono a Khaled Hosseini e ai registi e produttori del film tratto dal libro.

[ UN PONTE PER TERABITHIA ] - E se Leslie non fosse morta? Sono passati quattro anni dal suo arrivo a Lark Creek. Lei, Jess e tutti gli altri hanno ormai 16 anni e qualcosa sta per cambiare per i due sovrani di Terabithia...

Chiusi la confezione e mentre il gatto lappava avidamente il suo spuntino, mi avvicinai alla finestra del salotto, scostando le tende azzurrine.
Sbirciai in strada e lo vidi dall'altro lato della strada, intento a fissare nella mia direzione.
Chi sei? Che vuoi? Avrei voluto urlargli.
Be lo avevo fatto, ma lui rispondeva sempre in quel modo assurdo. Gli lanciai un'occhiataccia. Malgrado abitassi all'ultimo di cinque piani non mi sfuggì il suo ghigno.
Ero talmente abituata ai suoi gesti, tanto erano ripetitivi, che da distante potevo vedere se ghignava divertito o seducente.
Era questo che faceva: Ghignava. Tutto il tempo.
Sempre e solo queste espressioni vedevo sul suo volto abbronzato. Nei suoi occhi potevo sprofondare per l'eternità senza trovare un'emozione a cui appigliarmi.
Era frustante.

Raccolta di one shots tutte molto diverse tra loro. Storie vecchie e nuove, romantiche a diversi livelli, talvolta introspettive, talvolta crude, spesso erotiche, ma altrettanto spesso violente. Un unico filo conduttore: osservare l'amore omosessuale attraverso un caleidoscopio, accantonando, almeno per una volta, gli stereotipi.

"... Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sarà come illuminata. Conoscerò un rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiù, in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me, è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color dell'oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticata. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano..." La volpe tacque e guardò a lungo il piccolo principe: "Per favore... addomesticami," disse.
[Antoine de Saint-Exupéry, "Il piccolo principe"]
Può la forza di una promessa intaccare il buio di chi ha perso tutto, anche la speranza?
"A volte il cuore vede cose che gli occhi non vedono."

Diciassette anni e non lo sa. Zingara. Additata come Strega, accusata ingiustamente e torturata per mesi. La pazzia si è intrufolata nella sua mente in punta di piedi. Non ha assolutamente niente da perdere, adesso.

non e un granchè, è solo una storiella così (tra l'altro non è finita!). Parla di una ragazza, Robin, trascinata dai genitori in vacanza, dove conoscerà Gil.....

Una ragazza, semplicemente una ragazza. Sogna l'amore, ma la realtà è diversa.
Una one-shot semplice semplice che mi è saltata in testa come già scritta ieri mentre non ascoltavo una lezione.
Ci sono parolacce. Se la cosa vi offende, non leggete.

-E’ oggi vero
mamma? 
È una bambina di soli sei
anni che pronuncia queste parole.
-Sì, piccola mia,
è oggi. 
La bimba, così piccola, tende
la manina alla madre. Lei, dal canto suo, le sorride debolmente.  
-Mamma, perché stai
piangendo? Oggi è un giorno felice, no? L’hai
detto tu. Oggi conoscerò il mio papà.
La donna scuote i suoi capelli biondi,
così lunghi, forse troppo lunghi. Pensa alla bimba che ha
accanto. È per lei che sorride dietro le lacrime. Per lei,
che sorride dietro il dolore. Solo per lei. E anche per lui, certo, ma
lui questo non lo saprà mai. Mai più.
E' il 2012. Una donna sta portando una bambina a conoscere suo padre. Un padre che ha visto
quand'era troppo piccola per ricordarsene. Un padre di cui, ora, non si
dimenticherà mai più.

"...Come se si fosse resa conto che qualcuno la stesse osservando, Strawberry rivolse il suo sguardo verso il biondino, seduto a pochi metri da lei, e gli sorrise. Un sorriso appena accennato, malizioso, complice. Un sorriso che rivolgeva solo a lui, ma solo quando era sicura che nessuno intorno potesse vederla e coglierla in fragrante…perché nessuno doveva sapere. Ryan la fissò intensamente negli occhi prima di risponderle anch’egli con un sorriso. Continuò a sorridere impercettibilmente mentre abbassava lo sguardo poggiando la tazza che aveva tra le mani sul bancone… Quella che stava vivendo il giovane americano era una situazione che non avrebbe mai neanche lontanamente immaginato nei suoi sogni più segreti…"