In un tranquillo villaggio in mezzo a una foresta, un cucciolo di volpe cambierà per sempre la vita di un ragazzino. Ma in meglio, o in peggio?

Introduzione:
Facendo luce con la torcia, potè vedere una ragazzo piegato su se stesso che prendeva fiato.
Questo non appena vide la luce, in tono garbato ma anche leggermente impaurito, gli chiese di spegnere la luce.
Senza farselo ripetere Naruto, spense la torcia.
Na:”hai bisogno di una mano?”
Rag:”chiama la polizia per favore, sono inseguito”
Questo fù il primo incontro dei due ragazzi. Che li portera ad inamorarsi. Però l'amore all'inizio non verrà ricambiato perchè dietro a uno dei due si celerà un mistero. supereranno pericoli e combatteranno contro se setessi. come andra a finire? scopritelo leggendo questa storia. buona lettura

Salve gente!=) questa è una "piccola" one shot!!
« Sai qual è l’ultima moda fra noi ragazze? » Naruto scosse la testa in segno di diniego « Baka, non sai mai nulla! Sono i boy’s love.»
« Boy’s love? Cosa sono? » disse Naruto che nel frattempo si era seduto a terra con le gambe incrociate.
« Sono storie d’amore tra ragazzi » poi Sakura corse verso il suo zaino alla ricerca di qualche cosa « Trovato! Tieni, leggilo, è un normale manga»

“So che molti di voi sanno chi sono, così come moltissimi tra voi sono assolutamente indifferenti alla mia presenza qui. Non vi biasimo, non è rilevante chi siamo o da dove veniamo, o dove torneremo dopo queste poche ore. Ciò che importa è esserci.
E credo che di questo siamo tutti consapevoli.
Sono Sasuke Uchiha e sono qui per raccontare come la mia vita è cambiata”.
Per non dimenticare.

Una storia narra che tanto tempo fa una bestia si divertisse a distruggere villaggi e terrorizzarne e mangiarne gli abitanti, fino a che un giorno una donna si recò a far visita alla bestia nella sua tana. –Cosa ci fai qui umana? Sai benissimo che potrei ucciderti con una sola zampa! – lo minacciò la bestia. -Io non ho paura di te – rispose l’umana, tendendo una mano – sei davvero bella, non voglio lasciarti - e accarezzò la bestia. L’animale sentì la dolcezza di quella carezza e la volontà della donna di non abbandonarla e decise di seguirla.
Da quel momento i due divennero compagni.

"E così" disse suo fratello Itachi, accendendosi una sigaretta, "ti vedi col figlio superdotato del tuo datore di lavoro".
"Non mi vedo con Naruto" sospirò Sasuke, appoggiandosi al finestrino. "Se mi dice vieni a mezzanotte, io vado a mezzanotte. Il fatto che sia sexy, provocante e che mi abbia intrinsicamente promesso di scoparmi in tutte le posizioni non c'entra: deve dimostrarmi non so che cosa".

Vorrei dedicare questa piccola cosuccia a Red Fox.... spero ti piaccia!
"Naruto era diventato rosso per la vergogna e dopo che aveva assimilato bene la risposta di sasuke lo sbatte violentemente giù dal letto.
-b.. rutto teme pervertito..
Gli aveva urlato prima di coprirsi con le coperte.
Voleva affondare o scomparire.
Quel pervertio di un Uchiha.
Sasuke ghigno ancora dopo essersi massaggiato il sacro fondoschiena Uchihanoso.
È si… era proprio come un bambino a volte."

Mia prima ff.. scritta ascoltando "fumo e cenere" e "ricordi" dei Finley."Dovevi per forza fare l’eroe.. Dovevi per forza salvarmi.. Stupido, idiota di un dobe.. Adesso cosa faremo senza il sole che ci illuminava questi giorni bui! Anche il cielo piange la tua mancanza..
Mi guardo intorno.. Saresti stato felice.. Tutto il villaggio piange per te.. Perche non ci sei più.."

-Se vuoi scopare il mio bel culo e vincere la scommessa, devi innamorarti di me. E sarà un piacere provare a vincere la scommessa che ho fatto io perchè sai.. Io sono innamorato di te già da parecchio tempo.- aveva detto il biondino, qualche ora prima. Aveva provato l'impulso di picchiarlo. Lui era Sasuke Uchiha cazzo, lui non si innamorava. Non si era mai innamorato e mai sarebbe successo.
Mai.
Doveva inventarsi qualcosa, perché lui quella scommessa doveva vincerla. Ma non avrebbe mai amato Naruto Uzumaki. A costo di smettere di scopare.

-Scusa ma tu... chi sei?- chiese.
I tre si raggelarono.
-N-non sai chi sono?- balbettò il moro, shoccato.
-Non ti ho mai visto prima.- replicò Naruto.
Il medico, estremamente preoccupato e con un terribile sospetto, si rivolse a Sasuke.
-Vi conoscete?- domandò.
Il moro annuì.
-Stiamo insieme...- sussurrò sconvolto.
Il medico annuì, i suoi sospetti erano esatti. -Naruto, quanti anni hai?-
-Tredici.- rispose il biondo.
Il dottore guardò la cartella, triste. Uzumaki Naruto, nato il 10 ottobre 1992 a Tokyo, ospedale di Beika, anni 19...
Sospirò. Decisamente la botta alla testa aveva fatto danni.

Sasuke si avvicinò di un passo al biondo e, sussurrando in modo davvero osceno, disse «spogliati.»
Naruto ne era certo: quel bastardo stava giocando con lui!

Tutto intorno a lui c'è solo acqua ed Itachi non può fare altro che provare a respirare, in apnea, farsi crescere le branchie. Vivere a contatto con suo fratello e con il suo fidanzato sexy e sconsiderato è un po' come morire a poco a poco in totale mancanza d'aria da respirare. Gli stanno strappando via l'aria dai polmoni.

-Cosa vuoi, Dobe?- disse il giovane Uchiha, spazientito. Sapeva quello che Naruto voleva e sapeva anche che non avrebbe potuto darglielo. Allora perchè diavolo gli stava chiedendo di dirglielo?
-...Sasuke.- rispose il biondo, imbarazzato.
-Che c'è?- replicò il compagno.
-Voglio Sasuke.- sussurrò deciso l'altro.
Sasuke e Naruto stanno insieme e sono felici. Almeno finché..

Prima Classificata al contest "Wicked and Lovely... incantevole e pericoloso (seconda edizione)" indetto da The forgotten dreamer sul forum di Efp
[OrochimaruxNaruto]
La prima vittima sacrificale fu fatta stendere sull’altare. Orochimaru gridò quella che sembrava un’antica preghiera rituale, poi sfoderò un pugnale dalla lama ondulata, lungo quasi una spanna. Il metallo brillò sotto i raggi del sole come una fiamma incandescente, e qualcuno, tra gli astanti, sussurrò parole di apprezzamento. Naruto, pietrificato dall’ansia, deglutì.
Non l’avrebbe fatto. Una cosa del genere non era nemmeno lontanamente concepibile.
La lama si sollevò, alta, perpendicolare al petto della vittima. Ansimava e si dibatteva, ma due inservienti lo avevano immobilizzato con corde robuste, impossibili da spezzare a mani nude.
E poi, il sibilo.
L’urlo.
Il sangue.

Il principino rimase incantato da quella figura, oscurata dal sole cremisi che il cavaliere aveva alle spalle, e da quella sensazione di tristezza che gli trasmetteva con quella scia perlacea sul volto che nessun’altro avevano notato perché troppo terrorizzati.