Louis fa tatuaggi. Harry ne vuole uno.
Harry continua a fuggire dallo studio finché non trova in Louis un motivo per restare.
Harry/Louis. AU.

Doveva toccarlo. Questo pensiero lo colpì come un fulmine e, come se lo avesse detto ad alta voce, Harry alzò gli occhi su di lui. Un sorriso con tanto di fossetta gli spuntò sul volto.
Harry/Louis. Sostanzialmente Smut, con un pancione di mezzo. ♥

“Non immagini cosa avrei voluto farti sul palco, stasera” gli sussurra all’orecchio Louis, senza smettere di muovere le mani. “Lou me la pagherà, lei e quelle treccine tentatrici.”
Larry|OS|Fluff al quadrato|

Stanno per diventare papà.
Nove mesi, nove piccoli momenti.

Una volta davanti allo specchio, non può che lasciarsi sfuggire un lamento. Gli occhi sono cerchiati di scuro a causa della nottata insonne e quando prova a sorridere, quello che vede riflesso è solo un ammasso di ferraglia.

Sono le dieci di venerdì sera ed è sola, in pantofole, nella lavanderia del campus. Tra le mani tiene la cesta con i suoi vestiti che sono diventati tutti di un pallido color rosa e, in cima alla pila, un maglioncino rosso che non è suo.

Quando Louise le siede accanto in mensa o pretende di stare in squadra con lei, durante l’ora di ginnastica, Harriet diventa un groviglio indistinto di parole che si accavallano e le sue guance si colorano di qualche tonalità più scura.
Quindi non sa esattamente che cosa l’ha spinta a volersi dichiarare proprio il giorno di San Valentino.
Scalata [Primo livello]

Se ci pensa ancora più attentamente, Harry non saprebbe nemmeno dire il giorno, il mese, l’ora, i minuti, i secondi esatti in cui Louis Tomlinson è entrato nella sua vita. Crede che ci sia sempre stato, nel cono d’ombra della sua vista e che poi sia solamente entrato. Con gentilezza.

“Amore, che succede?” chiede preoccupato, mentre lo aiuta.
Niall alza gli occhi su di lui e con il respiro pesante sentenzia: “Credo che ci siamo, Haz.”
Lo sguardo shockato che Harry gli rivolge fa ricredere Niall. Non è proprio tutto sotto controllo.

Non credeva che Louis fosse così, almeno non quando gli aveva chiesto di uscire, in modo un po' brusco, circondato dai suoi compagni della squadra di calcio. Invece scopre che Louis è davvero dolce.

Louis si guarda intorno e fissa concentrato le decorazioni che scendono dal soffitto: sono dei barattoli di vetro, tre per ogni lampadario, dipinti con le tipiche maschere di Halloween. Ci sono fantasmi, zucche, vampiri, lupi, streghe e anche un barattolo dipinto con la faccia di Frankenstein. [...]
“Fammi capire, ieri mi hai dato buca per preparare queste?”

Le emergenze sono una costante del suo lavoro. Ormai dovrebbe esserci abituato, la gente muore ogni giorno. Incidenti, sparatorie, malori improvvisi, ne ha viste talmente tante che dopo un po' la cosa ha cominciato a sembrargli quasi normale. Quasi.

Harry sapeva che essendo sordomuto la sua vita non sarebbe stata esattamente come quella di tutti gli altri ma, nonostante questo, non smetteva di sorridere. Perché nel silenzio aveva trovato Louis.

Di quel giorno Louis ricorda relativamente poco, perché il pianto disperato di Harry aveva coperto tutto il resto.
È una cosa progressiva, avevano detto i medici. Ma la perdita sarà totale. Le diamo quattro mesi.

"Infermiere Styles, il dottor Tomlinson la richiede d'urgenza".
Doctor!AU, Larry (con accenni Ziam)