Draco Malfoy le prese le mani e il vero Draco quasi riuscì a percepire il piacevole contatto fra loro due. Si chinò sul suo viso e le depositò baci tremanti sulle labbra. Draco chiuse gli occhi immaginando le labbra di lei muoversi sulle sue per approfondire il bacio. Passarono secondi, minuti. Draco riaprì gli occhi. Non era così che si aspettava che andasse e sentiva chiaramente il suo povero cuore aumentare furiosamente i propri battiti cibandosi dell’ idea che anche lei lo amasse. Immaginava di essere deriso, insultato, picchiato persino. Mai e poi mai avrebbe pensato che lei, lei lo avrebbe lasciato fare. Il suo cuore aumentò ancora i propri battiti. Non poteva permettersi di sperare che lei ricambiasse i suoi sentimenti, non avrebbe mai trovato il modo di aggiustare i pezzi infranti del suo cuore quando lei da un momento all’altro avrebbe gridato : ‘’Riddikulus’’ Ma non sentì alcun ‘’Riddikulus’’ risuonare nell’aria. Poteva giurare di sentire le urla silenziose di scandalo dei suoi compagni nell’aria, ma nessuno emetteva parola. Poi Hermione Granger alzò il suo sguardo su di lui, e non sul Draco che aveva di fronte e restituì il bacio. Ci fu come un lampo, il molliccio scomparve e Draco, che non riusciva a capire come avesse fatto a muoversi così velocemente, si ritrovò al suo posto. Labbra contro labbra. Pelle contro pelle. Draco annegò dentro quel bacio e pregò di morire così fra le braccia di lei.

Quando si cresce, non sempre le cose vanno come vorresti. Anzi, tutto sta nel saper affrontare le avversità, nell'andare avanti nonostante e malgrado tutto. Forse quel che ci aspetta non è peggiore di quello che lasciamo, spesso quel che pensiamo sia giusto è sbagliato e viceversa, spesso la vita ci ostacola e spesso ci è amica..

"La passione alberga in tutti noi, sopita, in agguato e sebbene indesiderata, inaspettata si eccita, spalancherà le mascelle e griderà" Rodulphus Lastrange entra nel salotto di casa sua e trova la moglie Bellatrix intenta a leggere un libro di Magia Oscura. I loro sguardi si incrociano ed è desiderio puro... E' la prima volta che scrivo una ff d questo genere, fatemi sapere cosa ne pensate. Saluti, HiL

Esisteva forse un modo per fare l'amore con lei senza toccarla? ‘’Ti amo Hermione’’ Lei spalancò gli occhi sorpresa. E lui capì per la seconda volta di non essere riuscito a trattenere i suoi pensieri. ‘’Tu mi ami?’’ ripeté lei visibilmente incredula. ‘’Guardami negli occhi Hermione’’ Lei obbedì. Gli occhi di lui la lasciarono senza parole. Erano di un grigio così profondo e intenso, splendente e dolce che rimase senza fiato. ‘’E ora dimmi che non mi ami anche tu,se puoi’’ Lei continuò a guardarlo,ma rimase in silenzio. --------------------------------------------------------------------- " Mezzosangue, tu non ti rendi conto di ciò che mi fai, se continui così sarò costretto a stuprarti, lo capisci questo?" " Sì.." rispose lei, senza accennare a smettere la sua lenta tortura. " D'accordo Granger, l'hai voluto tu, ricordati Hermione sei tu che hai deciso di farmi diventare un animale" Bramava di sentire il corpo di lei sotto il suo più di qualsiasi altra cosa al mondo. Le gambe di lei allacciate ai suoi fianchi, quella bocca carnosa sussurrare il suo nome, quelle mani così delicate arrampicarsi sulle sue spalle, quegli occhi dorati socchiusi per l'ecitazione, i capelli appiccicati alla fronte per il sudore mentre lui la faceva sua.. Era una visione. Una visione dannatamente bella a cui non avrebbe MAI PIU' potuto rinunciare.

Draco si ribella a suo padre e alle sue decisioni ed Hermione deve aiutarlo, costretta da Silente. Cosa accadrà? Ovviamente è una DracoxHermione!

Ronald Bilius Weasley aveva un piccolo, sciocco, insignificante vizio... il miele.

Il paradiso è davanti a me, e sei tu che mi hai condotto fin li.

Ho immaginato Draco alla presa di una lista di motivi per Hermione!! Cosa avrà scritto? Mi è venuta questa idea e non sono riuscita a frenarmi... Fatemi felice e lasciate un commento!!! Baci Dublino

Draco era stufo. Stufo di essere il ‘Signorino Malfoy’. Stufo di essere il ‘Principe di Serpeverde’. Non gli bastava più. Lui voleva diventare il ‘Re di Hogwarts’. E per raggiungere il suo obiettivo, doveva compiere un gesto eclatante, seppur semplice nella sua logica: diventare il ragazzo di Hermione Granger, la Sanguesporco Regina dei Grifondoro e dell’intera scuola.

Ecco una nuova Dramione! poco prima del termine della guerra magica i due si troveranno in una situazione di pericolo... come finirà? spero vi piaccia!

"-Ma... Hermione... che tipo di impegno cerchi?- mi lascio sfuggire un nervoso colpo di tosse.
-La mia conclusione è che la nostra famiglia ha un estremo bisogno di allargarsi.-.
Allargarsi? Vuole forse farmi ingrassare?
Sono perfetto così, grazie.
Devo dire due paroline a Potter, mi sa che ieri sera hanno decisamente bevuto troppo insieme. Dovrei smettere di darle il permesso di frequentare certa gente."
Interamente dedicata a Barbara e a Morena (Per esserci state quella sera. Grazie di cuore.). Fatemi sapere cosa ne pensate, buona lettura a tutti, bacioni, Hermione92.

- Allontanati da me!
- Allora non avvicinarti tu.
Sussurro io, beffardo, quando la vedo fare un passo in avanti per superarmi o comunque, convincermi a spostarmi.
- Voglio andarmene!
- Non mi importa.
E tu rimani immobile, tesa, senza parole.
Il silenzio scende su di noi, avvolgendoci entrambi nella sua presa gentile.
E poi, dopo qualche minuto, divertito e provacatorio mi lascio cadere sui cuscini, senza staccarti gli occhi di dosso.
- Danza per me, Mezzosangue.
E tu sgrani gli occhi.
 Mi guardi, allucinata, tremi d'indignazione, indietreggi...
Finchè confusa e preoccupata non mi ricominci a sputare addosso il tuo rancore.
- Tu sei malato, Malfoy!
Per tutta risposta lascio ricadere la mia testa all'indietro, prendendo a ridere sinceramente divertito... sotto il tuo sguardo esterefatto.
Poi però... quando riporto la mia attenzione su di te, ti guardo negli occhi,
 deciso, implacabile, determinato... serissimo.
- Se lo fossi allora non sarebbe intelligente, da parte tua, sfidarmi, non credi?
Serio e tuttavia provocatore.
Tu rimani in silenzio per un istante, schiacciata dal peso del grigio intimidatorio dei miei occhi. 
Non mi scapperai, Mezzosangue.
Non stasera.

Proprio mentre stavi per andare nel nostro grande lettone, ti chiamo. Sono passati undici anni da quando ci siamo sposati e, purtroppo, devo ammettere che la nostra vita matrimoniale sembra solo una routine. Una routine che sapeva che sarebbe venuta, ma che fin dall’inizio avevo cercato di non far avvenire.