Un piccolo momento improbabile e umoristico. Spock torna a casa e viene accolto dalla madre...

Non so bene, non so come, ma ecco che mi viene in mente la storia di "Cenerentola". E allora ho pensato: perchè non... ispirarmi? Quindi, storia che prende molto spunto da quella fiaba, anche se, come noterete, molte cose sono diverse.
Avvertimento: universo alternativo e personaggi un pò (tanto) sfasati, anche se ho cercato di mantenerli abbastanza IC. Altrimenti non riuscivo a far andare avanti la storia!
[partecipante alla challenge "D'infiniti mondi e AU" indetta da AleDic sul forum di EFP]

Un'unica frase per descrivere una giornata di neve.

Kirk riceve un dono da un rappresentante del pianeta Karsha (puramente inventato di sana pianta). Come usarlo? A qualcuno è venuta in mente un'idea...

Sensazioni dopo la perdita dell'amante.

Come cadono i petali di un giglio bianco,
così a te, Compagno, mancano le forze.

Per la prima volta ho voluto cimentarmi in una poesia. Ovviamente i protagonisti sono sempre i miei amati Spock e Kirk.
IMPORTANTE: l'ispirazione mi è venuta leggendo il capitolo 13 della storia di Eian "Attorno al fuoco e dintorni".
P.S. Poichè sono in vena di "poesie", ho deciso che qui pubblicherò anche le altre che seguiranno. (Causa del cambio di titolo.)

Quando Spock ha male ad una spalla, Kirk non può fare a meno di approfittarne.

Spock non si era mai lasciato trasportare in questo modo dalle emozioni, ma dopo aver sentito il suo corpo freddo tra le mani, nemmeno i suoi alti scudi vulcaniani poterono resistere.