Halloween non è proprio come lo raccontano.
Non c’è quel sentimento di giocosità, di sorpresa gradita e comprensiva, non a Uxieville.
L’aria sembra rarefatta da quanto è statica l’atmosfera: sa di sospiri trattenuti e porte sigillate e paura che cresce e logora la mente. È un’aria difficile da respirare.
È tutto in sospeso, anche la gioia insieme alla speranza.
Nessuno mai esce di casa.

La sagoma era più nera del buio stesso. Da essa uscirono tentacoli viscidi che si avvolsero intorno alla ragazza trascinandosela via

[Questa storia partecipa al contest "Halloween Party – La Grande Zucca” a cura di Fanwriter.it!"]
Dicono che quando di notte sorge una luna rossa qualcuno morirà.

Ah, i ricordi, ammetto che guardando le vecchie foto mi sono sempre sentito bene, forse perchè la mente umana guardando al passato cerca sempre di trovarne i lati migliori...

2 PAROLE NON FARLO

Londra, 1821. Mary Jane, fanciulla della buona borghesia inglese, sta per andare in sposa a un uomo che non ama e che ha già un’amante. Infelice la ragazza si rassegna ad affrontare il suo destino quando una strana malattia la colpisce. Consunzione dicono i medici, ma la verità è molto diversa, quello che ha colpito Mary Jane è un male vecchio come l’uomo e toccherà all’uomo che non la ama ma a cui è promessa in sposa cercare di capire cosa stia davvero succedendo prima che sia troppo tardi.
Partecipa al contest: C'è posta per te di iaia86@

Una vecchia signora che osserva il suo calmo paesino da una finestra, ma sarà veramente così?

Le sirene della polizia erano ovunque, Sara non è mai stata trovata...

Funny è una ragazza molto sola che non è capace di ridere, più precisamente è apatica, ma la sua situazione non è destinata a durare per sempre, perchè qualcuno si presenterà da lei per offrirle aiuto....

Attraverso poche pagine di diario è scritta la storia di una donna di inizio anni '50; del suo incontro con uno strano essere che l'ha convinta a compiere delle scelte irreversibili. Compare anche una breve lettera del figlio.

Erano passati veramente tanti giorni, talmente tanti che la nonna, seduta sul polveroso divano, aveva chiuso gli occhi e non si era più rialzata.
Strano passatempo, pensò la piccina.
Ma la bambina aveva altro per la testa, non era quello il problema che la assillava.
Si sentiva sola, non abbandonata, semplicemente sola.

Bianco.Non vi è un colore più orribile al mondo. La gente accosta il bianco alla purezza, alla neve candida e alla luna.
Io l'accosto alla depressione. La faccia pallida di una persona che sta morendo. Le mura degli ospedali. Le pastiglie.
Il bianco è il colore che usano per colorare gli ospedali.
Come se dipingere le pareti di un colore così chiaro possa dare serenità a chi è malato.
Ma la verità è che il bianco è un colore opprimente.(...)
Ah, a proposito mi chiamo Willow White. Ironia del destino.
Ho 21 anni, una casa mediocre e nuova, una nuova città e un futuro incerto.
Ciò che è certo del mio futuro è che domani andrò a recuperare mio fratello all'istituto psichiatrico dopo 6 anni di internamento forzato.

-Siamo cresciuti in un buco oscuro...- questo si ripetè da solo il bambino mentre affondava il coltello degli addomi dei famigliari -Una prigione senza condizionale-
-CI AVETE RINCHIUSO!- affondò il la lama nello stomaco del zio -AVETE RUBATO LE NOSTRE ANIME!- infierì sul cadavere.
Songfic basata sula canzone "go tell aunt Rhody" presente nel trailer di Resident evil 7.

< Mmm… a cosa pensi, Josh? >, gli domandò Marlon, con un sospiro rassegnato. < Alieni? Zombie? L’ultima volta, se non erro, hai dato la colpa ai licantropi. Sbaglio? >
< Sì, ridi pure >, ghignò Joshua. < Ma vedrai che in questo caso ho ragione. Un vampiro, Marl. Un vampiro! Ecco chi è l’assassino che si aggira tra noi. E credo anche di sapere chi sia. >
Marlon, d'improvviso, era divenuto attento, e la voglia di ridere sfumata come acqua a contatto con una fiamma.

-Astrid-le diede una leggera spinta,ma niente lei continuò a disegnare-Astrid cazzo-ringhiò,spostò la sedia e la ragazza continuò a disegnare,ma questa volta sulle sue gambe,graffiandole e ferendole,l`uomo le tolse la penna dalle mani e prese la figlia in braccio,la portò in bagno,la mise nella vasca da bagno ed aprì l`acqua fredda.
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-Madonna che puzza forse ci sarà un topo morto-spalanco gli occhi e prendo coraggio,rientro nella stanza cercando di respirare il meno possibile,accendo la luce e vede un orrenda carta da parati,mia madre mi segue e le nostre facce hanno entrambe un espressione schifata,ma non parliamo,vedo unn pezzetto di carta staccarsi e vado subito a strappare la restante,spalanco gli occhi