Nadine, la sorella di Nina, ha scoperto di essere stata adottata. E ora Nina pensa che non voglia più essere sua sorella. Ma lei vuole ancora essere la sua...

A furia di spodestamenti, poi finisce che diventa routine.

[C'è chi piange per le cipolle e c'è chi piange per le patate. Suvvia, chi potrebbe versare delle lacrime per quest'ultime? Eppure quel qualcuno esiste: il sottoscritto!]

Un padre, una bambina e una canna da pesca con un'esca particolare.

[Alzo l'arma, appoggio il dito sul grilletto e prendo la mira...]
Breve racconto con finale a sorpresa.

Tutto parte da una tradizione scema e da un calendario dell'avvento cucito a mano che abbiamo in casa.
Io e mia sorella Kim ogni anno, a turno, ci regaliamo il calendario dell'avvento a vicenda: riempiamo le caselline a forma di calza con su cucito il numero del giorno, mettendoci tutte le fesserie più disparate che troviamo in casa. L'anno scorso sono stata io a organizzarlo, quest'anno è stata lei, e così ogni giorno fino al 24 dicembre dovrò scartare i pacchettini e scoprire gli oggettini che ci sono dentro.
Ma non è tutto!
Quest'anno Kim mi ha sfidato a scrivere una drabble al giorno, usando come prompt l'oggetto che trovo nel calendario dell'avvento. E sapete cosa? È un'idea divertentissima e stupenda!
Quindi questa raccolta è tutto merito suo e gliela dedico ♥
- Le drabbles 3, 5, 12 e 20 partecipano alla challenge "Drabbles, Drabbles e ancora Drabbles", mentre la 9 e la 21 partecipano alla "Infinity Prompt Challenge" - entrambe di HarrietStrimell - sul forum di EFP.
- Le drabbles 6, 15, 17 e 23 partecipano alla "Real life challenge" indetta da ilminipony sul forum di EFP.

Un bambino scrive una letterina a Babbo Natale per chiedergli un regalo decisamente inusuale.

Dal testo:
"Anche senza vedersi, solo sentire per sbaglio la voce o l’odore di qualcuno ci dà conferma della sua presenza.
Ma la conferma più bella rimane quella degli occhi..."

Colton sta passando uno dei momenti più difficili nella vita di qualsiasi persona: la pubertà. Oltre ai cambiamenti del corpo, deve fare i conti anche con sentimenti, reazioni e desideri mai provati prima; ma quello che crede essere soltanto un subbuglio ormonale tipico di qualunque adolescente si tramuta ben presto in ossessione. Incapace di gestirla, Colton inizia a cambiare il modo di approcciarsi agli altri e si insinuano in lui paura e lussuria in un mix che lo porta a dubitare persino del proprio orientamento sessuale. Anche il rapporto con Willis, suo migliore amico da sempre e suo unico appiglio sicuro, comincia a vacillare quando tra di loro si mette una ragazza. Così Colton decide di reagire nell'unico modo che lo fa stare bene, per quanto sbagliato possa essere, e lascia che sia il desiderio carnale a prevalere per risolvere ogni suo problema.

Noi siamo fiamme che illuminano la notte,
noi siamo fiamme che scaldano nel gelo della coltre bianca.

Ho pubblicato questa storia esattamente due anni fa col vecchio profilo, oggi la ripropongo.
Buon Solstizio a tutti voi!

Ieri era il tuo compleanno , nonno.
Era il tuo giorno e soltanto tuo , che però ormai da 3 anni non puoi più festeggiare con noi, con me .

Salve!
Questa è una raccolta di fan fiction mitologiche.
Vi chiedo solo una cortesia: prendete il contenuto così com’è; sono solita scrivere di getto e per sfogo creativo.
Spero apprezziate. Buona lettura!

Alex e Cesenatico, tra ricordi e presente. Tra vacanze e dipendenze.
Quarto classificato al Contest “Calendario dell’Avvento”, indetto da Carmaux e Soul_Shine sul Forum di Efp.

Tre piccole drabbles per raccontare un'amicizia nata tra i banchi di scuola.
1. «La ragazza accanto a me disegna. Un ciuffo corvino le copre la fronte e gli occhi verdi, nascosti da un paio di occhiali da vista dalla sottile montatura nera, sono concentrati sul quaderno.»
2. «Mi poso l’indice sulle labbra per intimarle di abbassare la voce, la professoressa sta spiegando e se ci scopre ci uccide.
Vittoria è così, ha una voce allegra e un fare esuberante.»
3. «Io e Vittoria siamo sorridenti, lei con i suoi grandi occhi scuri spalancati e io col mio immancabile ciuffo sulla fronte.»