Claire torna a Craigh na Dun, esitante, consapevole di tutto ciò che ha perso e amato nei suoi viaggi nel tempo. Quando la sua mano sfiora la pietra centrale, un ronzio familiare la travolge, trascinandola in un altro tempo. Atterra confusa e stordita, e davanti a lei c’è Jamie, il suo cuore, il suo destino… e quell’intensità che solo lui sa evocare. Tra sguardi che parlano più di mille parole e un incontro che mescola desiderio, pericolo e magia, Claire capisce che alcuni ritorni non sono mai innocenti.

Non erano abituati a concedersi troppe vacanze.
prequel di You could always count on me

Quello che stava per fare era forse la cosa più crudele che le fosse mai capitata ma non aveva alternative.
1950, Claire Fraser decide che l'unico modo per non impazzire è lasciarsi la Scozia, il marito Jamie e la figlia neonata Brianna alle spalle sperando che col tempo le cose migliorino
1968, Brianna Fraser nonostante sia cresciuta in una famiglia insolita è pronta per l'università di Edimburgo, quando il repentino ritorno della persona da lei più odiata cambia tutto.
Tra rancori, odi sepolti e sentimenti che non dovrebbero esistere Brianna cerca di continuare la sua vita anche se nulla sarà più come prima

[Jamie/Claire]
[Ambientata tra la fine della seconda stagione e la terza]
Piccola what if in cui Claire incinta di Brianna rimane nel passato

Brianna chiuse gli occhi e strinse con forza la staccionata, sforzandosi di scacciare ricordi e sensazioni.
Questa storia partecipa alla "Corsa delle 24 ore - IX Edizione" organizzata dal forum "La torre di carta"

[Questa storia partecipa al Writober 2021 di Fanwriter.it]
[Ambientata nei primi episodi della terza stagione.]
I pensieri di Jamie e Claire dopo essersi separati.
Dal testo:
Ormai era passato quasi un anno da quando era tornata. Jamie era morto … morto e sepolto da ben due secoli, ma allora perché le mancava così tanto che quasi non riusciva a respirare? Perché non poteva guardare sua figlia senza vedere il volto dell’amorevole marito?
[...]
Ma come poteva andare avanti quando vedeva la sua Claire ovunque? Ovunque. Insieme alle donne che facevano il bucato, nei campi a raccogliere erbe, in qualunque parte svolgesse lo sguardo la vedeva e quando poi si rendeva conto che lei non era davvero lì, i polmoni si svuotavano lasciandolo col solo peso del suo cuore dolorante.

Alexander, quando aveva pronunciato quel nome la mente di Jack Randall non aveva pensato al corpo dello scozzese che giaceva accanto a lui e che l’aveva assecondato solamente perché non aveva altre alternative.
Warning: non con Jack Randall/ Jamie Fraser, menzioni incest

Non ne era entusiasta, nient’affatto
una Jamie/lord John what if, scritta per la bad wrong wek 2020 di landedifandom

E se a viaggiare non fosse mai stata Claire, ma Jaime? E se Craigh na Dun permettesse il viaggio nello spazio, oltre che nel tempo? Una sequenza infinita di possibilità e di realtà parallele si aprirebbero innanzi agli occhi del viaggiatore che continua a parlare scozzese, che continua a non avere molto più di vent'anni, ma che non è più solo vincolato alla sua epoca. La difficoltà di adeguarsi, di comprendere e di dissimulare la sua diversità. Passato, presente e futuro si mescolano nel salto spazio/tempo che lo porta verso un destino del tutto inatteso.

In un momento di sconforto, oppressa dalla promessa fatta a Frank, Claire scrive una lettera a una Brianna ancora piccola, raccontandole di Faith.

Approdo in questo fandom per pura casualità: non lo avevo amato particolarmente, quando l'ho visto, ma uno dei prompt del mio writober, Cerchio, mi ha dato un'idea sul personaggio che meno sopporto, Claire. E niente, ho voluto provarci, chissà cosa sarà venuto fuori? Ditemelo voi.
Claire osserva il tramonto con Adso in grembo e si trova a riflettere.
Il sole al tramonto tingeva il cielo di mille sfumature rosate e violette e a guardarlo sembrava un’enorme palla di fuoco, un cerchio perfetto, il primo che l’aveva vista venire al mondo e al contempo solo uno dei tanti cerchi che aveva cambiato la sua vita.

“Bel vestito, devi sposarti di nuovo?” commentò accomodandosi al suo fianco.
Brianna indossava un vestito chiaro ed elegante, abbinato perfettamente al colore dei suoi occhi e ai suoi lineamenti.
Piccolo momento tra Brianna e Lord John, ambientato durante la quinta stagione.
Questa storia partecipa alla "Corsa delle 24 ore - VII edizione" organizzata dal forum la "Torre di carta".

I rispettivi natali di Jamie e Claire dopo che quest'ultima è tornata nel futuro.
Dal testo:
Non che avesse qualcosa contro Frank, anzi aveva cresciuto Brianna come fosse sua ma... Claire non sapeva se era colpa del suo viso troppo simile a quello di Jack Randall o al fatto che... non era Jamie.
Jamie le mancava infinitamente e ogni volta che guardava Brianna il suo cuore si spezzava.
Jamie non c'era più, era morto. Duecento anni li separavano eppure... come poteva continuare ad amare un fantasma?
[...]
Dio come gli mancava Claire.
«Claire...» bisbigliò mentre si apprestava ad ascoltare la sorella, in fondo aveva ragione.
Cos'era diventato da quando la sua amata Sassenach non c'era più? Un corpo senz'anima.
Claire sarebbe stata così delusa da lui...

[Questa storia partecipa al #Writober2019 di Fanwriter.it]
Dal testo:
Claire si era abituata a tutto o quasi: a non parlare se non interpellata – in fondo era solo una donna! – spesso ci riusciva, a volte non riusciva proprio a tenere la bocca chiusa e parole non proprio appropriate le uscivano fuori come un fiume in piena, per fortuna Jamie non era così bigotto da pretendere che si chiudesse la bocca e alla fine le loro compagnie si erano abituate. A lasciare che gli uomini si prendessero qualsiasi libertà – No, quello no. Quello mai. – agli sguardi furtivi quando arrivava in luoghi nuovi – che fosse Castle Leoch, Lallybroch o Parigi poco importava – ma non era ancora abituata agli sguardi impauriti o curiosi che le venivano rivolti.

[Questa storia partecipa al #Writober2019 di Fanwriter.it]
[Brianna&Roger]
Dal testo:
«Mi dispiace.» sussurrò Roger «Mi dispiace davvero per quello che ti ha fatto Bonnet. Se ce l’avessi davanti agli occhi lo ucciderei senza pensarci troppo.»
«Siamo dei sopravvissuti.» rispose Brianna.
Era così bella, col sole che filtrava tra i suoi capelli rossi facendogli assumere le stesse sfumature del fuoco.
E ogni volta che pensava a Stephen Bonnet, a quell'uomo viscido che aveva stuprato la donna più bella su cui i suoi occhi si erano mai posati una furia cieca incendiava il suo sangue facendogli perdere ogni ragione.