Questa storia partecipa all'iniziativa del Secret Rainbow del gruppo Facebook «Prompts are the way ~».
“Achille lo guardava.
Si era fatto grande Patroclo: il suo piccolo gufo aveva indossato penne nuove e più forti, dopo l’inverno. Lo sguardo del suo compagno, il suo therapon si era fatto più acuto, anche se spesso sfuggiva, rifiutandosi di vedere l’ovvio, era diventato quasi un uomo, un bel giovane di sedici anni. Nonostante avessero passato gli ultimi tre anni fianco a fianco, di giorno e di notte, Patroclo si comportava sempre come se fosse in difetto, indegno, rispetto a lui. Non riusciva proprio a “vedere”, vedere davvero cosa animava il petto di Achille, cosa faceva accelerare il suo cuore, cosa solleticava i suoi sensi la notte, sotto le coltri, in quello stretto giaciglio che li portava a condividere ben più che il solo sonno e i nomi delle stelle e delle costellazioni sopra le loro teste.”

θεράπων (therápōn): compagno d'armi legato ad un principe da un giuramento di sangue e amore.

Ed è lì che so. È lì che capisco. Non mi è mai interessata una breve vita di gloria ed onori.
L'immortale esistenza accanto a Patroclo è tutto ciò che desidero.
«Patroclo» pronuncio. Pa-tro-clo. «Raccontami delle stelle» gli chiedo.
E lui racconta.
***
Sleeping At Last - Saturn

Patroclo arriva finalmente nell'Ade, dove Achille lo aspetta

Achille e Patroclo vivevano con Chirone da un po' di tempo e in quel posto isolato dove lo sguardo della madre di Achille non può arrivare, prende piede la loro meravigliosa storia. Racconto uno spezzone di quel periodo idilliaco e tranquillo prima che tutto precipitasse e li conducesse alla loro inesorabile fine.

[Achille/Patroclo]
E se dischiudo le labbra
tu respiri.
E se abbassi lo sguardo
sono perso.
[Storia partecipante alla sfida di scrittura indetta dal gruppo facebook "Caffè e Calderotti"
Questa storia è candidata agli Oscar della Penna 2022, indetti sul forum "Ferisce più la penna"]

PatrocloxAchille
Reincarnation!AU
Oneshot
Dal testo:
"Si avvicinano curiosi di scoprire chi rappresentano quelle due figure che si proteggono. Sono uomini, pensano entrambi. Uno dei due colpito da una lancia, mentre l'altro giace a terra in ginocchio, angustiato. Non si toccano, sono vicini ma inesorabilmente distanti."

Prompt preso dal gruppo Hurt/Comfort Italia - Fanfiction & Fanart
Prompt:
Nonostante B lo avesse avvertito del pericolo, quel testone di A continua a fare quello che stava facendo e si fa male.
B lo medica teneramente, nascondendo tutto tra un rimprovero e l'altro!
Dal testo:
"Te lo avevo detto, ma tu devi sempre fare di testa tua... Come faccia una persona intelligente come te ad essere anche tanto stupida è un mistero... Ti saresti potuto fare veramente male... Cosa ti dice la testa io veramente non lo so..."
Continuava a borbottare senza posa, mentre esaminava il taglio sul braccio dell'altro.
Sangue scuro, sul suo muscolo abbronzato."
1.143 parole | Patroclo x Achille

Scritta per l'event del gruppo Facebook We Out For Prompt del 20-22 marzo 2020 con proroga al 23.
Prompt di Glass Heart: Patroclo contava tutte le sue lentiggini prima di addormentarsi.

Scritta per l'event del gruppo Facebook We Out For Prompt del 20-22 marzo 2020 con proroga al 23.
Prompt di Chara H. Kennedy: "Posso baciarti?" / "Dovresti chiedermi il permesso per non farlo."

Scritta per l'event del gruppo We are out for prompt del 13-15 marzo 2020. Prompt di Angela Red Longobardi.
Patroclo/Achille: Perfino dormire aveva un altro sapore, con lui.

Scritta per l'event del gruppo We are out for prompt del 13-15 marzo 2020.Prompt di Frida Rush: "Patroclo/Achille: insegnare a difendersi".

Scritta per l'event di San Valentino del Gruppo Facebook We Are Out For Prompt.
Prompt di Venda J. Croft= Patroclo/Achille: stesi al sole.
Patroclo ama ammirare Achille.

Dal testo:
"Mi è sempre piaciuto guardare Achille dormire. Sembra così tranquillo, così pacifico, così innocente. La sola idea che qualcosa di orribile possa accadergli si direbbe impossibile."

[PATROCHILLE] - Una calda giornata estiva, i due godono del loro tempo assieme portando a galla affetto e qualche insicurezza.
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«Eravamo come dei all'alba del mondo e la nostra felicità era così abbagliante che non potevamo vedere altro che noi.»