Harley Quinn ormai è vecchia, sta per lasciare questo mondo, si trova in una casa di riposo, tutta sola e triste.
Quindi comincia a raccontare la storia della sua vita, a partire dal suo primo lavoro ad Arkham.

Arkham Asylum,una seria casa in un serio suolo come recita una famosa graphic novel di Grant Morrison e Dave McKean. E' innegabile che il manicomio criminale di Arkham e Batman siano da sempre legati indissolubilmente così come lo sono l'uomo pipistrello e i sinistri inquilini di quell'oscuro luogo. Questa storia è un viaggio allucinante nelle menti dei più famosi di questi folli personaggi,per scoprire non solo il legame che essi hanno con Batman ma anche e soprattutto chi essi siano in realtà. Ogni capitolo riporterà dunque i pensieri di uno dei più famosi criminali che Batman si è ritrovato a fronteggiare così da costruire un incredibile e folle mosaico. Spero possa piacervi e ovviamente vi dia anche voglia di darmi qualche parere o recensione sui singoli capitoli.

Questa storia racconta gli "effetti collaterali" delle rigide regole morali che comportano la crociata del Cavaliere Oscuro.

Un poker d'Assi. Un Poker con la P maiuscola, quando entrano in gioco i due personaggi più amati di sempre, Batman e Joker, accompagnati dalle rispettive compagne, in due one-shot sul gioco d'azzardo per eccellenza:l'Amore.

[Barbara Gordon]
- after/ispirata a Batman Chronicles #5
Mettere il freno alle ruote è la prima cosa di cui deve preoccuparsi, lo ha già imparato in ospedale questo.

Anche Harley Quinn è umana.
E sopporta tutto, in silenzio.

Non si può mai sperare eccessivamente nei se.
[comic!verse, Bruce Wayne/Selina Kyle]

Gotham è una città oscura, una città vampiro, malata di crimine, ma la sua cura, umana e invisibile, agisce per mezzo della sua gente, salvandola dalle malvagità che la mente e il dolore possono causare...

Tutti loro hanno delle richieste, ma non sempre Bruce ha la capacità di soddisfarle.
[comic!verse; Bruce Wayne, Dick Grayson, Jason Todd, Tim Drake, gen.]

Faceva freddo quel giorno.
Bruce girava per le strade vuote di Central, cercando un buon negozio in cui comprare un bel regalo alla sua ragazza.
Natalie.
Di lei aveva capito, che i vestiti la rendevano felice.
Era una ragazza a cui piacevano i tessuti e i colori.
-Premetto: Non sono un nuovo autore, posto solo con un altro Nick Name v.v-
La dedico agli ammiratori di Robin (Dick)
-Si attiene un pò alla realtà ?riadattamento'- Buona lettura e recensite pease ^^^

in una buia e fredda notte di Gotham city, ecco che una bella gatta si intrufola nella torre dell' orologio, ed questo è ciò che vede...

La mia pazzia è genialità.
E tu manchi di genialità, sai? Ne sei totalmente privo.
Non riesci a scorgere il mio volto, vero? Certo che no, e come potresti?
Non riesci a riconoscermi. Ma se non mi conosci, come puoi giudicarmi?
Come puoi definire pazzo qualcuno che ha fatto solamente ciò che gli sembrava giusto.
Dimmi, cosa provi adesso? Disgusto per me, o per te stesso?

il povero Bruce si trova costretto in uno dei momenti più imbarazzanti momenti della sua vita....decidere di cambiare look, a volte può rivelarsi controproducente XD

Dimmi, hai paura di me?
E’ comprensibile sai? In fondo dicono che sono pazzo.
Io.
Il Joker.
Pazzo.
[Flashfic incentrata su Joker, sulle note di Hellrider dei Judas Priest]

Con il suo sguardo abbraccia l’intera città.
Le case illuminate, le strade piene di gente, i grattacieli svettanti verso il cielo.
Persino il manicomio criminale di Arkam.
[drabble su Batman. Lievemente Nonsense. Scritta a tempo perso.]