Dopo la mia piccola Arwen ritorno con la versione del "il ritorno del re" da parte di Merlino
Dateci pure un occhiata ^^
ogni parere è ben accetto :)

Anno 2156, Londra. Il mondo intero è sotto l’oppressione di un regime militarizzato che ha assoggettato le menti di tutti i popoli della Terra. Solo un gruppo di pochi ribelli si oppone all’Esercito, cercando di resistere strenuamente. Hanno trovato la loro forza e la loro guida in uno stregone millenario, la cui magia sta per estinguersi, ma che continua a lottare, anche fino ad un passo dall’annientamento. Ma ormai sono più di quindici secoli che Merlin attende invano il ritorno del suo re, e la speranza sembra affievolirsi ad ogni respiro.
Dal testo:
-“È quasi buffo pensare quanto a lungo ho sperato che tu potessi ancora tornare e fare luce sul mondo. Non avevo ancora vissuto tutto questo. Non pensavo che l’uomo potesse arrivare ad un odio tanto scellerato. Non credevo possibile che degli esseri umani potessero godere della disumanizzazione dell’individuo, e che il mondo potesse ridursi al silenzio di masse ordinate che lavorano come ingranaggi, all’interno di un sistema apparentemente perfetto e così tremendamente marcio al tempo stesso.” Sentì le lacrime affiorargli dagli occhi, bruciando e appannandogli la vista sul soffitto grigio. “Mio Dio, forse davvero, ora è tutto perduto.”-

Allora è una merthur è una di quelle notti in cui servo e sovrano si ritrovano a tu per tu, un angolo di verità in un mare di bugie

[Spoiler seconda stagione.]
Morgana ha paura. Le succedono cose strane, che non è in grado di spiegare, ma Merlin lo è. L'amore per lady Morgana lo anima dalla prima volta che l'ha vista al fianco di Uther nella sala del consiglio del castello. Cosa succederebbe se Merlin insegnasse a Morgana cos'è la magia? E se le confessasse i suoi sentimenti?
"Non voleva aiutarla per altruismo, voleva aiutarla perché da quando la aveva vista con il viso angosciato e gli occhi lucidi una morsa gli stringeva lo stomaco e la gola, sembrava di avere un peso addosso, non era neanche in grado di respirare."

Salve a tutti :) ritorno con un'altra FF su Merlin e Arthur. Spero vi piaccia vi auguro una buona lettura.
Dopo una lunga giornata, divisa fra allenamenti e doveri, neanche un lungo bagno caldo poteva donargli pace. Perché si sa, quando è la mente ad essere invasa da pensieri non c’è cura, se non quella di cedere agli enigmi che la nostra ragione ci presenta.

Morgana, pupilla del sovrano di Camelot, potrebbe sembrare, agli occhi di tutti, la ragazza più ricca e fortunata del regno ma la realtà è tutt'altra: Morgana è infelice. Non riesce ad essere pienamente se stessa, sentendosi talvolta in gabbia. Si può essere prigionieri di se stessi? Forse. Morgana sa perfettamente di essere prigioniera del suo cuore che, maledettamente, batte per due persone diverse. Allo stesso tempo.
Dal testo:
« L’amore rende liberi. Vi libera la mente, ma riempie il cuore. L’amore ci fa credere di aver trovato il nostro posto nel mondo e ci fa sorridere senza che noi lo vogliamo. E’ normale pensare di poter amare due persone, ma credetemi è impossibile. L’amore, quello vero, può toccarci solo una volta e si capisce di averlo trovato quando si è certi di essere nel posto giusto, quando non si ha più voglia di voltarsi indietro. »
[ Terza Classificata  al contest My Favourite Character II Edizione indetto da Fanny_rimes ]

Il giorno in cui Merlin sfidò Uther Pendragon.
Quello, era un sabato mattina di Maggio, esattamente come tutti gli altri...

Salve a tutti!! :D Una One shot Merthur. prendo direttamente un pezzetto del testo! Spero vi possa piacere
Abitava da solo in quella casetta in campagna, ormai aveva passato la cinquantina. Però ogni giorno puntuali arrivavano le due figlie dei vicini, gli adiacenti alla sua casa erano persone simpatiche, educate, gentili e mandavano sempre le loro bambine da lui per non farle stare sempre in casa. A lui non dispiaceva affatto, anzi...

Sai, io vi invidio a voi finte bionde. Fate sembrare le vere bionde facili e oche, oche starnazzanti per la precisione. Mi piacerebbe tantissimo tirarvi il collo come si fa con le oche, con quelle vere. - Danielle Cradwford
In questa i personaggi sono in AU moderno, e non sono neanche proprio uguali (ad esempio la Ginevra moderna non ha le stesse caratteristiche fisiche della Gwen della serie tv) e ho introdotto un nuovo personaggio, con una storia riconducibile anche alla leggenda che spero vi piaccia!
Dal primo capitolo:
"Sai qual è il problema degli stronzi come te? Che hanno una faccia tosta che mi fa venire voglia di contemplare l'omicidio! Ma non ti preoccupare Dowson, farò in modo che sia una morte lenta e dolorosa, possibilmente un suicidio indotto, non potrebbero mai risalire a me," detto questo prese il bicchiere di limonata che un poveretto aveva in mano e glielo versò in faccia.
"Spero i tuoi occhi brucino come l'inferno, così ti ci abitui. Stronzo"

Una giovane ragazza che scopre di avere qualcosa di speciale, qualcosa di magico, che giunge a Camelot per scoprire il suo destino..

Salve a tutti una FF sul Merthur :D La storia tratta di una vecchia rimpatriata tra amici, una sera d'inverno fredda che fa sorgere vecchi ricordi, quattro risate, un po' di vino, una mela, un'atmosfera calda e la neve. Se vi ho incuriosito un pochetto venite a leggere, un bacio ;*

Arthur Pendragon ha 28 anni. Lavora nell'azienda di suo padre, insieme a sua sorella, Morgana. Da quando Merlen, una giovane tutto pepe, viene assunta come sua segretaria personale, il giovane perde la testa. S'innamorano e vanno a vivere insieme, anche se Arthur non è un tipo da coppia. Un giorno, rimane vittima di un incidente e la sua vita cambia, per sempre.
*
Siate gentili, è la prima Merthur che scrivo!
[ Settima classificata al contest I'll look after you indetto da Chloe R Pendragon sul forum di EFP]
Vincitrice del premio speciale "The Fray's Sig

"Gli toglie l’armatura, veloce, esperta come solo la figlia di un fabbro potrebbe essere, non le importa del sudore, del sangue, lo vuole."
dategli un occhiata, accetto pomodori in faccia e punizioni capitali :*
(Merlino/Artù solo accennato)

Pensieri di Arthur in un momento di totale impotenza.