E Hana, ancora indietro, procedeva a passo leggero, osservando tutto con occhi sereni e tornando indietro con la mente a quando un quadro del genere le era sembrato impossibile e la strada davanti a lei molto più solitaria.
Ora, rifletté, sebbene colei che aveva cambiato tutto in meglio sarebbe partita, non si sentiva più così sola. Dopo tutto, non era più quella la ragazzina di una volta; non era più soltanto Hanajima.
[Questa storia partecipa alla To Be Writing Challenge indetta da Bellaluna sul forum Ferisce la Penna]

“Non posso sorriderti; sono arrabbiata,” disse con tutta la serietà che poté. Gli angoli della bocca, però, si sollevarono suo malgrado e Kyo colse il sorriso dietro quel maldestro tentativo.
“Tanto non riesci mai a restare arrabbiata con me,” le ricordò.
[Raccolta di drabble che segue le avventure di Kyo, Tohru e famiglia partecipante alla Corsa delle 24 ore indetta da Torre di Carta]

Quattro stagioni per esplorare il rapporto tra Kyo e Tohru prima e dopo la maledizione.

Salve questa é la mia prima fan fiction su Fruit basket spero vi piaccia adesso non mi dilungo ma vi lascio subito ad un breve tratto del primo capitolo...
Camminare da sola non mi era mai piaciuto tanto, c’era stato un tempo dove sono sicura di aver camminato a fianco a qualcuno, di aver tenuto stretta la mano di un’altra persona ma oggi non ne sono piú tanto sicura…
“Akito che fai qui fuori e soprattutto vestito in quel modo?” mi chiese guardandomi con astio, abbassai lo sguardo verso il mio corpo vedendomi con addosso un bellissimo kimono con delle margherite, mi piacciano le margherite pensai sorridendo, uno schiaffo mi prese in pieno viso facendomi cadere rovinosamente a terra sporcando quel bellissimo kimono di terra, terra marrone che copriva i colori caldi dei girasoli su di esso, “Madre” sussurrai sollevandomi ma lei non cambiò il modo di guardarmi, mi afferrò con forza costringendomi a rientrare in quella che era la mia camera spingendomi sul pavimento con poco garbo, “Cambiati subito, se qualcuno dovesse vederti sarebbe la fine, una donna non può essere un capofamiglia, tu sei è resterai per sempre un uomo agli occhi di tutti” mi disse lasciandomi sola.

Sappiamo che Tohru ha potuto incontrare i Sohma, conoscerne la maledizione, legare con tutti loro ed infine innamorarsi di Kyō perché orfana e senza una casa. E se né Katsuya né Kyoko fossero morti, come sarebbe stata la sua vita? Il destino l’avrebbe condotta alla fine del filo rosso che la lega al ragazzo?

E smuove qualcosa in lui. Qualcosa di nostalgico e di caro, che lo fa sentire lieto e sopraffatto. È un dolore al petto che non sa spiegare a parole. È un po' come guardare il suo cuore camminargli di fronte. Lui ha Tohru adesso. Lei l'ha scelto, ha lasciato che fosse sua, per un contorto colpo del destino – ma Kyo è sicuro che continuerà a desiderarla come se ciò non fosse mai accaduto.
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In cui rubare i vestiti del tuo ragazzo è un'arte, e Tohru Honda ne è maestra.
[Traduzione]
Scritta originariamente da miss_coverly

[Stagione 3 episodio 5]
Yuki ha capito che Machi non è solo la tesoriera, non è solo una compagna di scuola – lei è molto, molto di più. Per questo deve vuotare il sacco, deve confessarle quello spaventoso segreto che da troppe generazioni colpisce alcuni membri dei Souma, deve rivelarle di essere impossessato dal Topo dello Zodiaco. Perché, almeno lei, deve saperlo.
… E se Kimi non spalancasse quella porta? Se gli altri membri del Consiglio non li interrompessero? Come andrebbe avanti quella timida e dolorosa confessione?

Cosa ne dite se oltre alla famiglia Soma c'è un altra famiglia che pur non essendo colpita da una maledizione possiede delle particolari capacità che possono aiutare la famiglia Soma a rompere finalmente quella maledizione che li ha costretti a una vita di sofferenza sia a causa del loro capo famiglia sia perché non sono liberi di amare le persone che vogliono, in quanto se abbracciati si trasformano negli animali dello zodiaco cinese. E se alcuni membri di questa famiglia si innamorassero perdutamente di alcuni membri della famiglia Soma come la prenderebbero i rispettivi capi famiglia, saranno costretti a reprimere il loro amore per il volere delle loro famiglie o non gli importerà nulla di ciò che pensano. Beh se volete saperlo leggete e scoprite che cosa succederà.

******Nuovo - nuovo capitolo******
Raccolta di piccole avventure e momenti della vita insieme di Kyo e Tohru dalla fine del manga.
Non mancheranno momenti in cui ritroveranno anche gli altri membri della famiglia Souma.
Perché la parte più bella inizia proprio ora!
Rating arancione/quasi rosso per secondo capitolo!

“Non ci credo che tu non possa esserlo!” sbottò a un certo punto.
Voleva che lui fosse felice; si ritrovò a desiderarlo con un’intensità inaspettata che portò calde lacrime agli angoli dei suoi occhi, poco prima di farla scoppiare in un pianto a dirotto come un bambino.
Paring: MayuHatori
Ispirata alla puntata numero 12 della seconda serie dell'anime, questa storia partecipa alla Hurt/Comfort Time indetta dal forum Torre di Carta.

Piccolo racconto su un imbarazzato momento tra Kyo e Tohru.
Ambientato dopo l'abbraccio sul terrazzo il giorno dell'anniversario della morte di Kyoko.
- Tohru era seduta sul grande letto che Shigure le aveva comprato, le ginocchia portate al petto le nascondevano il volto rigato dalle lacrime. Alzò rapidamente lo sguardo quando sentì la porta aprirsi e con sgomento vide Kyo avanzare rapidamente verso di lei. Le farfalle nello stomaco iniziarono a volare vorticosamente... -

Dal testo: "La guardo e lei mi sorride.
È così bella che mi confonde. Così dolce che penso che nulla potrà andare male nella mia vita finché avrò lei al mio fianco.
Mi piace così tanto da farmi male".

[Storia partecipante alla challenge angst vs fluff the war indetta dal gruppo facebook il giardino di efp]
“Kyo, guarda una stella cadente!” esclamò, indicando quella scia luminosa, sperando che il fidanzato la vedesse.
“Sì, l'ho vista. Esprimi un desiderio.” le sorrise dolcemente. E Tohru annuì, all'estasi della felicità.

[Dannazione. Sapeva di dovere stare attenta. E eccola qui a dargli dell’ingenuo nel più perfetto doppio senso che potesse tirare fuori...].Un aiuto non richiesto, un insolitamente soddisfatto Hatori e una Mayu più innamorata e confusa che mai, per un lieto fine per niente scontato....

I gatti e i topi si odiano, fin dalla notte dei tempi.
Non è possibile cambiare la natura delle cose: Kyo e Yuki non potrebbero mai andare d'accordo, neanche se volessero.
Il gatto se ne sta nell'ombra, osservando da lontano il bagliore del topo, orgoglio e vanto della famiglia Sohma. Lì, in quello spazio ricolmo di luce, dove a Kyo non è permesso andare.
Per questo si disprezzano.
Ma, in fondo, esisterà pure un luogo in cui possano sentirsi a casa. Un luogo dove non debbano per forza fingere di odiarsi davvero.
[Sesta classificata al contest "sull’amicizia" indetto da eleCorti sul forum di Efp].