Zacky Vengeance è un ottimo chitarrista.
Zacky Vengeance è anche un bravo cantante.
Zacky Vengeance sa giocare a baseball e anche improvvisarti ballerino;
ma se c'è una cosa che Zacky proprio non sa fare è : usare un computer.

Posò prima le labbra sulla gola calda di Zack, poi vi affondò i denti.
Sentiva la sua paura mischiata al sangue che scorreva veloce dentro la sua bocca affamata.
Urlava e si dimenava Zack, senza speranza, senza successo.
Lo beveva Brian, ascoltando il battito rapidissimo del suo cuore affievolirsi come la fiamma della candelina su una torta di compleanno.
Zack si dimenò ancora per qualche minuto, frustrato, arrabbiato, spaventato, debole.
Un ultimo battito sordo e fu tutto finito.

Allooora...Questo è il seguito di "Come back to me"..
Perchè sono stata pirla e insomma,l'ho diviso in due parti..XD
Mi auguro che lo leggiate tutto..
"No Jimmy..
Non è così facile tornare da te..
Fa così male..
Però la mia vita è vuota senza di te..
Questi due mesi sono stati senza colori,senza vita…
E tutto questo perché tu non c’eri..
Perché tu non eri accanto a me a rallegrare ogni mia giornata.."

Saaaaaalve..Questa breve fic,l'ho scritta,ispirata dal testo di "Almost Easy".. E voglio dedicarla alla mia mitica cognatina..
"“Jimmy..Sta volta è davvero troppo..Questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso…
Io ti amo…
Ma devo anche avere un po’ di rispetto per me stessa…
Lasciami stare..
Addio Jimmy!”
lei se ne va…
E io rimango inginocchiato per terra come un idiota..
Fisso il vuoto…"

Eravamo io e Matt. Io che leccavo l’angolo della bocca a Matt e lui che faceva una faccia stranissima. Era stato poco prima che lo facessimo sul pavimento.

-Ma che cazzo hanno tutti da ridere?!-

Era una normale, almeno apparentemente, giornata di fine ottobre; Zacky e Synyster erano già in sala prove, aspettando l'arrivo degli altri per iniziare una consueta e intensa full immersion nella registrazione del nuovo cd. [...] "Ehi ..." disse ad un tratto Johnny guardando il calendario, che si era casualmente
trovato davanti "...Oggi è 31 ottobre. HALLOWEEN!"

Sorseggiava il suo caffè immerso nella penombra della cucina.
Non si alzava alle sette del mattino fin dai tempi del liceo.
Cercò di affogare il pensiero di Brian che respingeva le sue labbra con disgusto nel caffè bollente.
Si, sapeva che in una Ceres ghiacciata sarebbe annegato meglio e molto più in fretta, ma non gli sembrava proprio il caso di mettersi a bere di prima mattina.
E poi, boom!, il viso assonnato di Brian entrò come una bomba nel suo campo visivo.
Grugnì impercettibilmente, sperando con tutto sè stesso di essersi soltanto immaginato l'imbarazzato buongiorno del suo coinquilino e lasciandosi scivolare in gola un'altro goccio caldo di caffè.

Legato a una sedia con dello spago talmente stretto sui polsi, che sono sicuro mi lascerà i segni. La benda sugli occhi è nera, mi impedisce di vedere. Il mio respiro è normale al momento, ma data la situazione che mi fa venire in mente pensieri poco casti, la mia voglia di lui sale in fretta.

Camminava avanti e indietro per il backstage da almeno mezz'ora, mordicchiandosi le pellicine delle unghie e cercando di canticchiare qualcosa per rilassarsi.
Faceva sempre così Zack. E sul palco alla fine, paranoie pre concerto a parte, era sempre il migliore.
Brian sorrise.
"Agitato?"
Zacky sollevò gli occhioni azzurri dal pavimento, sputacchiando una pellicina sul pavimento ormai quasi consumato dalle suole delle sue scarpe. "Me lo chiedi prima di ogni concerto da almeno undici anni Bry...non si vede che sono nervoso?"
L'altro chitarrista sosopirò. "Si, si vede"
"Allora non farmi domande cretine"
Brian scosse la testa, aprendo le braccia. "Dai, vieni qui"

Questa storia narra un episodio realmente accaduto ed e dedicata alla mia Zacky (Vale Vengeance Sevenfold).
Questa è la mia prima storia,quindi,se non vi piace,vi capisco; Voglio migliorarmi u__u Inoltre,le recensioni son ben accettate,però non devono essere presenti insulti.Grazie ancora e buona lettura! ;D
NdAmministrazione: secondo il regolamento, l'introduzione deve contenere un accenno alla trama o una citazione significativa ripresa dalla storia. L'autore deve perciò provvedere a modificare questa introduzione (può contemporaneamente cancellare in autonomia questo messaggio)

Ciao sono Juliet Sanders e non sopporto mio fratello.

"Brian! Psst...Brian!"
Il ragazzo arrossì. "M...Matt..."
"C'è una scala di là", bisbigliò Matt indicandogli con il dito l'enorme scala che i muratori avevano abbandonato quell'estate dopo aver ristrutturato per intero la villetta dei Sanders.
"Io...dovrei arrampicarmi fino alla tua stanza?"
"No, devi salire sul tetto e sistemarmi l'antenna del satellitare"
"Fanculo"
"Dai sbrigati, mia madre ha il sonno leggero!"
Brian, soffocando l'istinto di guardare giù ad ogni gradino, riuscì ad arrivare incolume sul davanzale della finestra di Matt e a saltare nella sua stanza con un balzo leggero.

-M-Matt, Jimmy è...
-Cos... Cosa c'entra Jimmy?
Non riuscì a finire la frase, aveva bisogno di un riparo, di un rifugio. Per questo si buttò nelle braccia di Matt senza pensarci, e ritrovò quel calore che la faceva stare bene. Lui, dal suo canto, non poté fare altro: la strinse a sé, come aveva sempre fatto. Mentre le sue mani calde la tenevano per la schiena, Valary sussurrò qualcosa che lui riuscì appena a percepire.
-...Jimmy è morto...
[InOnoreAlMigliore.]