Oltre ad essere vicini di casa, Arthur e Merlin frequentano la stessa piscina.
Arthur è un nuotatore che vuole vincere le Olimpiadi, Merlin è un istruttore di nuoto per bambini.
Arthur è una persona decisa e sicura di sé, Merlin è all'apparenza un ragazzo fragile e solitario.
Possono due persone così diverse andare d'accordo?

Dopo mille anni di attesa, il re del passato e del futuro dorme ancora tra le acque di Avalon. Merlin ha solo una richiesta per la Dama del Lago.
“Fammi dormire. Consenti anche a me di dormire finché non sarà quel tempo. Ho vissuto tanto a lungo e la mia immortalità è una maledizione se tutto ciò che posso fare è attendere l’altra faccia della mia medaglia. Allora fa dormire anche me, permettimi di svegliarmi quando sarà il momento giusto.”
“Merlin…” la Dama apparve titubante. “Sei sicuro di ciò che mi chiedi? Hai detto bene le tue parole?”
Il mago non capì. “Sì… non saprei in quale altra maniera formulare tale richiesta.”
“Le parole sono importanti, Merlin. Ciò che mi chiedi sarà esaudito ma ci saranno delle conseguenze.”
L’uomo serrò la mandibola e represse ogni paura. “Sono pronto alle conseguenze…”
[Future-fic post 5x13]

Quando le onde del mare sostituiscono i verdi prati e i maestosi castelli si trasformano in navi imponenti, nel regno di Albione i cavalieri della Tavola Rotonda non sono più valorosi guerrieri a cavallo, bensì abili e temerari marinai che solcano i mari alla ricerca di avventure.

La vita spesso non va come programmato. Un gruppo di amici che vive negli alloggi interni di un campus universitario lo imparerà a proprie spese.
Merlin è gay ma non ha il coraggio di dirlo ad Arthur, il suo migliore amico di cui è innamorato.
Gwen e Lancelot stanno insieme da quasi tre anni ma forse lui dovrà andare via.
Morgana sarà costretta a guardare in faccia le sue insicurezze e a fare i conti coi pregiudizi propri e altrui.
Arthur dovrà trovare il coraggio di ribellarsi e mettere sottosopra tutto il mondo in cui è vissuto fino a quel momento.
Nemmeno per tutti gli altri sarà facile, tra delusioni, problemi familiari, futuro e sentimenti.
La vita spesso non va come programmato, ma diversamente non sarebbe vita.

Il primo giorno di scuola, Merlin conosce un ragazzo prepotente di nome Arthur e questo incontro gli sconvolgerà la vita.

Una raccolta di 31 drabble, flashfic e brevi one shot che esploreranno le riflessioni, i pensieri, le emozioni, le leggende di vari personaggi della serie.
Questa raccolta è stata scritta in occasione del Writober 2024 di Fanwriter.it – Lista pumpFLOWER

Merthur ||Young prince Merlin|| Young prince Arthur|| Merlin wizard
Dal capitolo III:
{Merlin nuotò velocemente e dopo poco lo raggiunse e fecero una piccola lotta scherzosa, un po’ sott’acqua e un po’ fuori. Una lotta senza quartiere, fatta di risate a crepapelle e nuovi attacchi giocosi ed energici. Arthur era senza dubbio il più forte e quando lo agguantava, Merlin non aveva scampo. Ma il più veloce e il più agile a sottrarsi e a contrattaccare era di gran lunga il più magro.
Alla fine, spossati, si sedettero presso la riva
Merlin, ancora ansimante, osò: “Sei strano Arthur, ma mi piaci…”
“Vedi? L’hai detto e il cielo è ancora al suo posto!”}

MERTHUR - SLOWBURN - YOUNG ARTHUR - MERLIN DECLARED WARLOCK - PRESUMED THREESOME.
Dal Capitolo I
[Poi si avvide delle vesti dell’uomo. Portava un ampio mantello nero e sul davanti intravide un altro strato interno rosso. Rimase a bocca aperta dallo stupore nel comprendere che era stato proprio quell’uomo a salvarlo, l’uomo di cui nemmeno ricordava il nome.]
Dal capitolo V
[“D’accordo. Ma Arthur è mio ospite. Mi aiuterete a trattarlo come si conviene?”
“Allora è vero che gli vuoi bene?” disse la madre con gli occhi lucidi.
“A-hem!” Arthur tossicchiò per palesare la sua presenza e il volto di Merlin divenne color amaranto.
“Non volevo disturbarvi. Rispondi pure a tua madre, Merlin…” disse il principe con un grande sorriso sul viso.]
Dal capitolo XIII
[Il mago aveva capito. Era ingenuo ma non fino a questo punto. Il trucco di guardare le labbra per fare capire a qualcuno che hai intenzione di baciarlo, lo conosceva. L’aveva usato lui stesso.]

Dal capitolo 4
[Dei, l'aveva colpito. Così forte! Con tutta la forza che aveva. Aveva colpito quel viso così delicato, così fragile, come fragile era tutto di Merlino. Il suo corpo esile. Il suo cuore sensibile. Come aveva potuto colpirlo così?
Lui era da sempre il suo servo più fidato, il suo suddito più entusiasta ed era suo amico.]
["Che volete Artù?"
"Volevo chiederti perdono!"
"Vi perdono, ma sapete meglio di me che lo schiaffo di oggi non era per la risata" disse serio.
"Cosa vorresti dire?"
"Spiegatemelo voi, sire. Siete voi che siete cambiato nei miei confronti"
Di nuovo Artù si soffermò a guardarlo. Nudo sembrava ancora più fragile, ancora più indifeso ed ora che lo aveva vicino pensò che fosse un uomo incredibilmente attraente, sia per la sua nuova bellezza appena scoperta ma soprattutto per ciò che il ragazzo significava per lui.]
RACCOLTA di one shot dove oltre al Merthur, l'elemento in comune è la presenza quasi magica dell'acqua.

Dopo secoli di attesa finalmente Merlino e il suo Arthur si rincontrano in quel di Venezia. Con loro si ritroveranno vecchi e nuovi amici e nemici. Riusciranno le due facce della stessa medaglia a terminare ciò che avevano lasciato in sospeso un millennio prima, oppure la tela del destino li separerà nuovamente? Beh, più che destino, diciamo “nemico” pronto a proporre un patto allettante ad entrambi per assicurarsi che la loro storia abbia un "per sempre felici e contenti"..-.piú o meno

Una breve raccolta di flash-fic dedicata ai cavalieri della Tavola Rotonda. Ogni capitolo riporta pensieri ed emozioni di ciascuno prima di essere nominato cavaliere.

Dal capitolo 1: "...Sta mentendo.
Ha voluto che fossero loro due da soli, dopo talmente tanto tempo che Merlin neanche più ricorda come sia essere ancora Merlin e Arthur - gli inseparabili, le due metà indivisibili che un Fato crudele ha legato con il filo spinato del segreto, un segreto che li ha feriti fino a dissanguarli senza rimedio".

Un incontro inatteso tra due fanciulli dà il via a una serie di eventi che porterà entrambi a fare i conti con la sfida più grande della loro vita. E, mentre Merlino e Artù compiono il loro destino, lo stesso accade anche per i giovani Doryan e Lucan, intrecciando la loro storia con quella del re di Camelot e del suo fedele servitore.

Nel corso della loro vita a Camelot, Merlino e Artù si sono ritrovati ad affrontare innumerevoli avventure, colme di pericoli di ogni sorta. Stavolta, però, il nemico da combattere sarà diverso e incredibilmente difficile da contrastare rispetto al passato. Per sconfiggerlo, non avranno che un’unica arma a loro disposizione: il suono della propria voce.

Nella foresta di Ascetir la spada Excalibur, ancorata ad una roccia, attende che re Artù giunga a reclamarla.

"...Voglio la tua magia. Non è forse mia? Fatta per me.
Sostiene il suo sguardo – ancora sofferto – affinché legga ogni parola, ogni sillaba. Lo vede capire, i tratti che si distendono appena, intanto che scruta e afferra il significato di ciò che Arthur gli sta suggerendo, pur tacendo".

È trascorso molto tempo dall’ultimo saluto ad Artù sulle sponde del lago di Avalon, quando Merlino si trova a riflettere sulla sua vita e sul suo futuro.

Dopo aver fatto uno strano sogno, il piccolo Merlino cerca conforto tra le braccia di sua madre Hunith.

In un momento di tristezza, Merlino decide di rendere onore al ricordo del suo amico Lancillotto. Il suo gesto, tuttavia, porterà a un evento inaspettato…

La morte di Ygraine getta Uther nello sconforto. Nonostante il lieto evento della nascita di suo figlio Artù, il re non riesce a darsi pace. Quel dolore, così indomabile e incessante, lo porterà a prendere una drastica decisione che cambierà per sempre le sorti del regno di Camelot.

Una bella giornata di sole.
Approfittando del fatto che Merlino si é appisolato Artù prova a togliersi una curiosità.
Verrà colto in fallo?

...“Non voglio che mi lasciate andare. Mai più” soffia, ed è una verità tremenda ma inesorabile. Forse si pentirà di avergliela detta, ma resterà comunque tale.

{Soulmate!AU in cui ogni persona fin dalla nascita conosce il segreto più grande della propria anima gemella, senza però sapere di chi sia. Ovviamente Merthur.}
“Taci”, gli avrebbe voluto dire, “taci, non lo voglio sentire”, ma lui non disse niente e Merlin continuò.

Merlino inspira a fondo, si sente sciogliere e trema… trema come una foglia battuta dal vento che non sa se resistere o lasciarsi andare e cadere a terra. Non trema per la paura… invece, oh sì, trema anche per quella.

{Soulmate!AU, Merthur, una sorta di "5 volte in cui"}
“Esistono più colori di quelli che puoi vedere adesso”, diceva spesso sua madre. “E quando li inizierai a vedere, seguili.”
Merlin aveva impiegato un po’ a capire cosa volesse dire; aveva dovuto attendere di scoprire cos’era un’anima gemella, aveva dovuto farsi spiegare come si poteva trovare, anche se nessuno era mai riuscito a dirgli cosa esattamente avrebbe dovuto vedere di diverso dal solito.
“Te ne accorgerai”, diceva Hunith, “Vedrai le sue tracce.”

{Soulmate!AU, Merthur, il ventesimo anniversario dell'incoronazione di Arthur visto da una bambina OC}
-Come sai, ognuno di noi ha una persona inevitabile, un’anima congiunta alla propria dai fili del Fato. Quando una coppia destinata si tocca per la prima volta, possiamo vedere la Prima luce. [...] Si dice che più la Prima luce è forte e brillante e più gli Déi favoriscono la coppia. E si dice anche che quando il Re e il Principe Consorte si sono toccati per la prima volta, tra le vie di Camelot sia scoppiato un sole.

{Soulmate!AU in cui ogni persona nasce con due nomi, una della persona che più amerà e l'altra del suo peggior nemico, senza sapere quale è quale; accenni sia Mergana che Merthur}
Doveva essere o il suo amore o la sua persecuzione, e in fondo per un re le due cose erano quasi identiche: la prospettiva di una tenerezza che non gli sarebbe mai stato permesso di provare gli pareva orribile almeno quanto quella dell’odio più sincero. Che trovasse il proprietario di quel nome non era nei piani; tanto valeva dimenticarlo e dimenticare cosa poteva rappresentare – “Al diavolo i nomi, i sogni e i presagi”, non l’aveva detto lui stesso una volta parlando con i cavalieri?

“Merlino! Che vuoi?” rispose Artù scocciato. Il suo servo subnormale, non vedeva che era occupato? Che stava baciando Ginevra? E che lei ci stava? Dov’era finita la vecchia solidarietà maschile?

"Merlin, vieni subito qui!" Il tono è inconfondibile.
"Che succede questa volta?" Entra nel salotto ancora con lo strofinaccio in mano. "Se si tratta ancora di quella televendita di finti tappeti persiani, è ancora un no."
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Non toccare mai davvero terra per sfuggire, perdersi e dimenticare. Cadere e rialzarsi nelle trame della vita e scoprire che non è mai davvero tutto un sogno. Arthur lo sa bene. Merlin lo sta per scoprire.
Due mondi, due vite, intrecciate da un punto di non ritorno sarà l’amore o quello che ne rimane quando il sogno finisce fino a svelare le verità non dette?