| Kagehina
Kageyama non se lo spiega, com’è che millisecondo dopo millisecondo quell’idiota dai capelli arancioni si sia scavato un posto così pericolosamente vicino al suo cuore. Hinata è capace di mandargli il battito fuori fase con un solo sorriso – quel peso piuma ha reso lo scorrere del tempo una maledizione e Tobio impreca all’idea di non poterlo riavvolgere.
("Questa storia è candidata agli Oscar della Penna 2025 indetti sul forum Ferisce più la penna")

[Tobio centric]
"La giornata è nuvolosa. Nemmeno un accenno di luce.
È buio, anche se è giorno, e il cielo sembra riflettere esattamente lo stato d'animo di Tobio in quel momento. Cupo, oscuro e ostile.
Eppure è una giornata piacevole. Tutti intorno a lui stanno festeggiando, perché è il diploma di scuola media. La fine di un percorso.
Tra poco meno di un mese andrà al Liceo, e il mondo gli sembra troppo grande[...]"
Questa storia è candidata agli Oscar della Penna 2025 indetto nel forum "Ferisce la penna"

"Il mondo per come Shoyo lo conosce sta cambiando fra quelle quattro mura spoglie e qualcosa dentro di lui inizia a muoversi."
Oneshot scritta per il KageHina day 2024.

[UkaTake - Missing moment dell’episodio 1x14]
Appoggia la testa contro il vetro della porta e chiude gli occhi, sbadigliando: non direbbe di no ad una cena calda…
E ad un pisolino nel suo letto.
O nel letto di Take-chan…
Ma ha ancora tanto lavoro da fare: se tutto va bene in un paio d’ore potrebbe aver finito. Sempre che riesca a risollevare la testa dalla porta.
L’ultima cosa che si sarebbe aspettato di vedere, schiudendo appena un occhio, è il sorriso del professor Takeda, che lo saluta con un gesto appena accennato.
“Take-chan?”. Torna finalmente in posizione eretta e, facendo finta di niente, cerca di cancellare con la manica della felpa l'impronta lasciata dalla sua fronte sul vetro. “Cosa ci fai qui? Non sei tornato a casa?”, gli domanda facendosi di lato per farlo entrare.
“Stavo tornando a casa”, ammette il professore. “Ma poi ho pensato che se tu puoi darmi una mano in palestra, io posso darti una mano in negozio”.

[iwaoi, 3563 parole, partecipa all'Italian P0rn Fest #18 - The Age of Coming]
Iwaizumi aggiorna mentalmente la lista delle cose che lo fanno incazzare a bestia – far parte del comitato studentesco, scrive. E non solo perché è un cacamento di coglioni infinito, ma soprattutto perché se ci è finito in mezzo è tutta colpa di Oikawa.

Questa flashfic partecipa alla challenge del weekend ‘You’ll never know’, sul gruppo FB Non solo Sherlock
“Quando corro, i pensieri smettono di ruotarmi intorno in maniera eccentrica e si mettono in ordine sulla mia scia. Ciascuno, sulla base della sua intrinseca importanza, acquista una sua priorità. In questo momento, mentre corro, ce ne sono due in particolare che mi stanno alle costole, il primo ha dirette conseguenze sul secondo, il primo implica il secondo.
Correre. Devo correre, per fare in modo che il primo pensiero - che è una preoccupazione - e il secondo - che invece è una speranza - mi restino ben incollati alla schiena.”

Ti ho trovato. E mi hai scelto.
(OS scritta per la challenge #vorreiincontrartitracentanni indetta dal gruppo Facebook Non solo Sherlock - gruppo eventi e multifandom)

Dal testo: - La stanza in penombra risuonava dei loro gemiti e dei loro ansiti. Ed era stato Wakatoshi a trascinarlo in quella camera, a spogliarlo, a spingerlo su quel letto e amarlo come avevano desiderato entrambi da anni. -
Challenge: “Dirige l’orchestra il maestro Beppe Fanfiction” indetta da Ame Tsuki sul gruppo Facebook “Komorebi Community - Fanfiction Italia”

Questa storiella partecipa alla challenge ComeAsYouAreNot2025 sul gruppo FB “Non Solo Sherlock”.
Protagonisti Daichi e Asahi e prompt “Poteva andare peggio” di Clau Albertini
Dal testo” Daichi ha la pelle d’oca mentre Asahi, che ormai è inginocchiato di fronte a lui, gli tira giù i pantaloncini con un unico gesto secco e perentorio che si trasmette alle sue spalle come una vibrazione nascosta e profonda.
Asahi ha una schiena magnifica, pensa Daichi incidentalmente, mentre la punta di uno spillo gli striscia appena un po’ sulla carne.”

[DaiSuga]
"Daichi lo sapeva che non era una buona idea. Ovviamente.
Anzi, a dirla tutta, da che ne avesse memoria, non era mai una buona idea assecondare le idee di Suga. Fin dalla notte dei tempi, aka quando anni addietro si erano messi insieme ai tempi del Liceo.
Oltretutto, in quella particolare situazione, una parte di colpa doveva essere imputata anche a sé medesimo.
Sì, perché dopo tutti quegli anni non poteva non essersi ancora liberato da quel particolare kink (e Koushi, ovviamente, lo sapeva molto bene).
Oh, andiamo! Voleva dire esser malati.
Ma cosa ci poteva fare il povero Daichi se quando Suga lo chiamava “Capitano” i suoi neuroni smettevano di collaborare?
Anzi, di funzionare del tutto[...]
La prima volta era capitata al terzo anno di Liceo.
Koushi non lo chiamava mai “Capitano”, chiaramente, ma un giorno che Daichi era particolarmente assorto prima dell’inizio degli allenamenti e non rispondeva ai suoi richiami, ecco che Koushi, un po' bonariamente, un po' no, per attirare la sua attenzione lo aveva apostrofato in quel modo. E da lì la trasformazione di Daichi[...]"
Questa storia partecipa alla challenge #comeasyouarenot indetta nel gruppo fb italiano "Non solo Sherlock"

[ushioi, 4631 parole, partecipa all'Italian P0rn Fest #18 - The Age of Coming]
Padre Wakatoshi riserva alle confessioni un pomeriggio extra ogni mercoledì, dalle 16 alle 18, per far contenti giusto un paio dei suoi devoti. Il terzo quella volta non se lo aspettava. Entra senza chiedere permesso, si schiarisce la voce, “Ehm… Questo è il momento in cui dico Padre perdonami perché ho peccato?”

Hinata e Kageyama in un rilassato momento di intimità estiva.

Scritta per il pornfest 2021 con il prompt "subito dopo la cerimonia del diploma", ma più che sozza mi è venuta malinconica. E' sempre brutto essere quello che resta, e Aakashi ci deve fare i conti quando il loro anno di differenza fa sì che Kotaro se ne vada da scuola prima di lui.

— Kageyama, gli altri sono andati tutti a casa, muoviti a uscire da quel bagno! Non ci credo che hai il cagotto: tu non hai mai il cagotto!
— Sparisci, gamberetto, non sono fatti tuoi.
— Sparisco solo quando ti vedo uscire di lì tutto intero.
— Ma io sono tutto intero, deficiente, ci siamo allenati insieme fino a dieci minuti fa.
— Appunto!
— Appunto cosa? Sto bene, microbo, vattene.
— “Quelli che non badano alla propria salute non dovrebbero fare gli sbruffoni”, eh? Senti chi parla!

Storia scritta per Giovanna Morrone in occasione della challenge Secret Santa del gruppo facebook "Non solo Sherlock"

"Il corpo di Shoyo era acceso da un bisogno che non riusciva a controllare.
Le sue mani scivolarono lungo la schiena di Kageyama, le sue dita si conficcarono nei muscoli, spingendolo più vicino. Si muovevano insieme in un ritmo frenetico e aggrovigliato, ogni bacio, ogni tocco, aggiungevano solo benzina sul fuoco che già bruciava tra loro.
Tobio si sentiva come se stesse perdendo il controllo, ogni parte di lui gridava per liberarsi, per qualcosa di più. Qualcosa di più profondo… ma si stava prendendo il suo tempo, esplorando il corpo di Shoyo con un tocco lento e misurato.
Ogni tocco era una domanda, ogni carezza una sfida.
Shoyo gemette piano.
- Tobio mi stai facendo impazzire. – ecco che sussurrò, ridendo, tra un bacio e l'altro.
Gli occhi di Tobio brillarono, le stelle più belle del firmamento, con un misto di divertimento e desiderio nel suo sguardo.
- Mi piace quando perdi il controllo. – lo stuzzicò di nuovo Shoyo.
- Oh, non hai ancora visto niente. – Tobio ostentò una sicurezza che non era poi così sicuro di poter ostentare, ma non importava – Ho bisogno di te, Sho. – ecco che rivelò, dolce[...]"
Per Giorgia ed Erika❤️‍🔥

[One side love!Kuroo|Future!fic|Hurt/Comfort]
Il campanello della porta suona solo due volte e poi c’è di nuovo silenzio. Kuroo non aspetta visite, soprattutto un mercoledì sera di inizio dicembre, quindi è leggermente sorpreso da quella novità che sta facendo in modo di trasformare la sua monotona serata in qualcosa di più interessante.
Prima di poter aprire, il suono del campanello riecheggia ancora una volta e solo pochi secondi dopo il proprietario dell'appartamento domanda chi sia alla porta.
Un attimo di silenzio e la voce che più gli fa scaldare il cuore lo sorprende. "Sono Tsukishima" dice semplicemente la persona dall’altro lato.

[kurotsukki, 1160 parole]
ovunque tu sia, in questo momento nel mondo / che tu sia felice o triste, vuoto o pieno / poi un giorno trovami, vieni qui e raccontamelo / raccontami ogni cosa / di ogni ovunque e di ogni momento in cui io non c’ero

Dal testo: - Sorrise fra sé quando lo sentì arrivare silenzioso come un gatto alle sue spalle, anche se era una aquila. E la mano grande e ruvida posarsi sulla sua pelle calda, lasciata scoperta dalla maglia nera e verde acqua. -
Challenge: “May I Write 2025” - challenge mensile - organizzata dal gruppo Facebook “Non solo Sherlock - gruppo eventi multifandom”

[Bokuaka] [Questa storia partecipa alla challenge "Fissa un obiettivo (e superalo)" e al "Calendario dell'Avvento" indetti dal forum Siate Curiosi Sempre]
Bokuto riesce sempre a tranquillizzare Akaashi quando è di cattivo umore.

Una cicatrice contro al petto e il cuore che batte solo per chi non dovrebbe nemmeno guardare. Aveva giurato che non lo avrebbe mai più rivisto e invece è tornato: più adulto, tenace, vero.
Cosa resta, quando la rabbia non basta più a nascondere il bisogno? Cosa succede quando due anime fragili si riconoscono e non riescono più a lasciarsi andare?
Perché a volte l’amore non cura. A volte, ti spara dritto al cuore.
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Shigeru significava perfezione, eleganza, bellezza, ma anche meraviglia di perdere e di lasciarsi andare. E lui ci credeva nell’accezione di quei significati: un sorriso sul volto e la bellezza di vivere un’esistenza di rimpianti che non gli apparteneva affatto.
[...]
Non esistono obiezioni, ma solo scelte prese con la consapevolezza di avere una lama puntata alla gola.
[...]
“Pensi che vi rivedrete mai?”
[...]
“Perché ti ho baciato non lo so nemmeno io, ma sta certo che non mi piaci, anzi. Mi fai schifo!”
Kyoutani sbuffò una risata dal naso, l’aria da cattivo ragazzo: “quindi se lo rifacessi mi respingeresti?”
[...]
Gli omosessuali come te vanno all’inferno, lo sai questo?
[...]
“Viviti la vita, perché è una sola.”
__________________________
| Kyoutani/Yahaba | ~ 28.7k |

Un pomeriggio tranquillo a casa Tsukishima, ma con l'aggiunta di Kuroo.
***
“Devi pesare lo zucchero.”
“Poi lo faccio, prima voglio vedere quanto tempo impieghi a tornare del tuo colore naturale.”
“Molto divertente!”
“Oh sì, davvero molto divertente! Eddai Tsukki…”

Storia collegata a "Il nugolo che trova forma", ma non è indispensabile leggerla per godersi al shot.
Kei e Tadashi "festeggiano", a modo loro, i dieci anni dalla vittoria del Karasuno sullo Shiratorizawa.

Storiella scritta per la Reverse Challenge e la Six Characters Challenge del gruppo FB “Non solo Sherlock”
Dal testo:«”Era in paradiso, una doccia da re senza dover fare prima la fila e sorbirsi il fracasso di tutti i suoi kohai e di almeno un paio di senpai.
Ma quando era ormai asciugato e rivestito, davanti alla porta dell’antibagno si beccò un’altra doccia, stavolta fredda: la serratura era bloccata. Eppure non aveva chiuso a chiave!”»

Storiella scritta per il ComeAsYouAreNot25 del gruppo “Non Solo Sherlock”
Personaggi: Keiji Akaashi, Kenma Kozume e prompt “Giocare insieme” proposti da Bombay

Terza parte, ma leggibile come OneShot , di un improbabile incontro tra Daichi e Osamu.
Prima parte - Sotto le palpebre https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=4046866&i=1
Seconda parte - Senza traccia di ironia https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=4065069&i=1
Aprì gli occhi in una stanza semibuia. Dalla penombra sopra di lui, emergevano le forme di travi di un basso soffitto sconosciuto. Dalla sua sinistra proveniva un fascio di luce grigia, da una parte in cui non avrebbe dovuto esserci alcuna finestra e il materasso sotto la schiena gli era estraneo. Confuso, tastò sperimentalmente intorno a sé, finché non sfiorò, con la punta delle dita della sinistra, pelle calda e liscia. Si immobilizzò, mentre le immagini della sera prima gli riaffioravano improvvisamente alla memoria.
Storia scritta per l'Advent Calendar della pagina Facebook Hurt/Comfort Italia - https://www.facebook.com/groups/337102974212033

Questa è la seconda che ho scritto per il pornfest 2021 sulla foursome dell'Aoba Johsai. Secondo me si sente tantissimo che al di là di questa giovanile parentesi di folleggiamento me li vedo a dividersi nell'Iwaoi e nel MatsuHana, e così è. Un bacino sulla fronte a Watari, che non si meritava nulla di tutto questo.

Hanamaki Takahiro/Iwaizumi Hajime/Matsukawa Issei/Oikawa Tooru - Iwaizumi compensa i centimetri che gli mancano in altezza in altri posti e i suoi fidanzati non lo prendono più in giro (Top!Iwaizumi) - queste due non sapevo se pubblicarle perché è una foursome in cui non credo veramente, ma è stato molto divertente scriverle, e comunque la resa dei personaggi è la più onesta possibile rispetto a come me li immagino nelle rispettive coppie - Iwaio e MatsuHana.
Hajime è il più vulnerabile tra loro quattro.

Kei Tsukishima è, come tutti gli adolescemi, selettivamente imbecille. La lucidità provvidenziale di Tadashi gli salva il weekend con casa dei genitori libera.

anche questa era scritta per il pornfest 2021 ma ho perso il prompt. Hajime fa molta fatica a gestire Tooru quando quest'ultimo esagera. Non è facile riconoscere quello che si prova per le persone che ci sono più vicine nella vita.

Dal testo: - “È finita” Era giunto il momento, avevo mille progetti in mente, ma il mondiale era appena iniziato. -
Challenge: “Drops - April Drizzle” - challenge del weekend - organizzata dal gruppo Facebook “Hurt/Comfort Italia”

STORIA SCRITTA DA muffin12
future|fic [yakulev]
"Una volta era un caso.
Due volte erano tentativi.
Ma tre... tre volte, forse, volevano dire qualcosa. E se Isak ed Ekaterina fossero stati un pizzico più svegli forse tutti quei fiori si sarebbero potuti risparmiare."

Dal testo: - L’ultima battuta in salto era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso. -
Challenge: “3 Frasi Fic” - challenge del weekend - organizzata dal gruppo Facebook “Hurt/Comfort Italia”

Dal testo: - L’impatto con l’asfalto era stato doloroso. Aveva un ricordo sfocato di quello che era successo. -
Challenge: “3 Frasi Fic” - challenge del weekend - organizzata dal gruppo Facebook “Hurt/Comfort Italia”

La partita contro il Karasuno.
La partita persa contro il Karasuno.
L'umore nero della squadra.
La colpa che si dà Oikawa e quella che si dà Iwaizumi.
Tutto come lo conosciamo, ma quella volta Oikawa è caduto male...
***
“Come stai?”
“Bene.”
Strinse le labbra sollevando un sopracciglio. Ovviamente Tooru era incazzato e deluso per la sconfitta, sicuramente si stava dando la colpa, chissà cosa stava macchinando quella testa bacata che si ritrovava.
“Skittykawa, non dire cazzate.”

Una sera nello spogliatoio, la fine dell'allenamento, il rientro a casa e i 'genitori' dei corvi che sono gli ultimi a lasciare la scuola.
***
Sollevando un sopracciglio l’alzatore incrociò le braccia al petto: “e chi sarebbe mamma corvo?”
“Tu.”
"E ti pareva! Perché io?”

Dal testo - Tooru si fece piccolo piccolo, per quanto la sua statura lo permesse, nel sedile della sala. Per quanto amasse Halloween, i film horror non erano proprio nelle sue corde. -
Challenge: “The most PUMPKINFUL time of the year indetta sul gruppo Facebook “Komorebi Community - Fanfiction Italia”

«Tobio guarda schifato il piccolo sedile dietro il sellino.
“E dove le metto le gambe?”
“Preferisci sederti sulla canna…? Ti avverto però che ho le braccia più corte delle tue…”
La bocca di Shōyō si apre in un sorrisetto sornione e Tobio arrossisce all’idea di farsi vedere in giro seduto sulla canna della bici del boke, semi abbracciato a lui come una fidanzatina con la gonna al vento.»
Questa cortissima One Shot partecipa alla challenge “What time is it” sul gruppo FB Non solo Sherlock

«Non bastava la pubblicità della crema solare?!» Esclamò Tsumu in preda a una crisi di nervi, «ci mancava pure le mutande!»
«Non riesco a capire se la tua sia invidia oppure gelosia,» disse Ushijima ponendo la questione di cui tutti volevano parlare ma che nessuno osava affrontare.
Beh, tutti eccetto Sakusa.
°° storia ri-editata°°