[Post finale stagione 1]
Alastor, le braccia incrociate dietro la schiena e il suo immancabile ghigno disegnato in viso, era a pochi passi da lei e la fissava con la sua classica espressione indecifrabile e vagamente inquietante.
Charlie si sorprese a sperare che in quella domanda, almeno per una volta, potesse celarsi dell’interesse sincero al posto del solito divertito sarcasmo.
(Accenni Chalastor | Pre-relationship)

Alastor x Vox | One-sided | Canonverse
Dal testo: “Forse il problema è che sono soli nella sua torre di cristallo. Forse il mix di alcol e qualche droga lasciata in giro da Valentino è eccessivo persino per lui. Forse il punto è che lo desidera da troppo e non riesce più a nasconderlo – nemmeno dietro il tubo catodico del suo volto.”

Valentino inala un’altra boccata di fumo, inclinando la testa. Ha una bella voce, Vox. Usa le parole con precisione, meglio di come lui usa le pistole. Non ha portato via con lo sguardo nemmeno un frammento del suo corpo nudo, offerto gratuitamente.
Da quanto non gli succedeva una cosa simile?
Trattiene la sigaretta tra le labbra e allunga pigramente la mano.
«Occupati delle cose noiose, e potremo diventare qualcosa, tipo… Collaboratori?»
Un piccolo flash illumina l’occhio sinistro di Vox. Le sue dita corrono al nodo della sua cravatta, lo sistemano. Il primo segno di debolezza.
«Potremmo diventare molto più che collaboratori, mio caro Valentino.»
***
Di come Vox e Valentino siano diventati qualcosa insieme, ma non siano stati capaci di dargli un nome.
***
[T.W. Rough sex/non consensual video recording/degrading]

Siete mai stati in Louisiana durante l’estate? Fa un caldo boia, laggiù. L’aria ti si appiccica addosso come le sanguisughe che strisciano in profondità nell’acqua stagnante, i vestiti madidi ti stritolano come spire di un serpente. Ad ogni passo che fai gli stivali affondano e fanno sguazzare la melma rimestata dalla pioggia, rivelando pezzi di tronco, carogne coperte di vermi, le bianche fauci spalancate di un bocca-di-cotone pronto a morderti. Ad ogni passo senti terrore ed eccitazione allo stesso modo, ti scopri in bilico, comprendi di essere una cosa a metà tra predatore e preda.
La adoro, la Louisiana.

|RadioBelle
Ci sono ancora momenti in cui, guardando Alastor, tutto quello che Charlie riesce a vedere è un mistero, oscuro e insondabile.
In altri, invece, dietro quel sorriso onnipresente, fa capolino per poco l’ombra del ragazzo che deve essere stato in vita.
Charlie quel ragazzo non lo ha mai conosciuto e questo non dovrebbe provocarle rimpianto.
Eppure.
(Post season 1)

Lucifero vede il suo falso riflesso in quel disperato tentativo di evasione. Gli ricorda quell’angelo ribelle che era un tempo, smanioso di azzardare e di sperimentare, incurante delle conseguenze. Una cosa è certa: quella figura, per quanto simile alla sua, non gli appartiene. Conosce i padroni di tutte le ombre dei demoni infernali. Il fatto è che… lui è un enigma, un mistero irrisolto, un fastidioso mistero irrisolto.
(Partecipante alla challenge Prime Volte indetta da Dylanation sul gruppo FB Komorebi Community - Fanfiction Italia)

Charlie ha detto di passare la serata come gli ospiti dell'Hotel preferiscono. Alla fine, al bancone del bar rimangono solamente Husk e Angel Dust. SPOILER ultimi episodi

[Hazbin Hotel]Scrollò le spalle, e i suoi capelli dondolarono nel vuoto, attorno al suo viso sottile.
Alastor respirò con calma, prendendo un lungo respiro: l’odore della pelle sudata di lui lo invase completamente, per depositarsi alla base dei suoi polmoni e non lasciarlo più. Voleva anche quello, di Lucifer – voleva tutto, proprio tutto, e non avrebbe lasciato niente indietro.
Si allungò appena in avanti, per avvicinare il proprio naso al suo collo, lì dove l’aroma si intensificava, lì dove scorreva più sangue. Socchiuse gli occhi e prese un secondo respiro. Il suo calore quasi lo accarezzava, e la sensazione di essergli così vicino con le labbra aumentava quel piacere fragile, fatto unicamente di promesse e aspettativa. Delicato, in un certo senso: era necessario gestire l’equilibrio del piacere, altrimenti non si poteva godere più niente.
[Gore/Splatter, AlastorLucifer]

«Ti sei scolato un whisky di troppo, credi a me.»
Il liquido ambrato oscillò pericolosamente vicino all’orlo del bicchiere prima che l’ennesimo brusco movimento lo facesse strabordare, andando a insozzare il già lurido bancone di legno.
«È così, ti dico!»
Un pugno chiuso calò poco lontano da quell’appiccicosa chiazza.
«Vuoi farci credere che un uomo bestia si aggira in città? Insieme al whisky devi aver buttato giù anche il cervello!»

[RadioApple] [Slow burn, ma very very slow]
Incontrare Lucifero più del dovuto era l'ultimo dei progetti di Alastor. Sfortunatamente un giorno si ritrovano bloccati in ascensore e con una ferita sanguinante sul petto.

Charlie scopre per caso che Lucifero e Alastor hanno una relazione segreta. Riuscirà a gestire la cosa?
«Sei davvero irritante» disse Lucifero. «Non continuare la recita. Charlie sa di noi.»
«Ah» fu l’unica risposta di Alastor.
L’atmosfera si fece ad un tratto tesa, pesante, anche imbarazzante.
«Bene, e ora?» sussurrò Vaggie. Charlie si morse il labbro.
«Già, e penso anche che formate una bella coppia!»
Aveva detto la cosa meno opportuna, ma lo pensava davvero e le era venuto spontaneo.
«Noi due? Sciocchezze. È successo tutto… per caso» rispose Lucifero.
«Non mi è sembrato tanto un caso quando mi hai baciato per primo» lo stuzzicò Alastor. «Per non parlare di tutto il resto. Ma non lo ripeterò davanti a tua figlia.»
«T-tu, bastardo. Se solo volessi, potrei distruggerti!»
«Appunto, se lo volessi.»
Questa storia partecipa all'iniziativa di scrittura Le 12 fatiche dello scrittore di fanfiction indetta da LadyPalma e Mati sul forum Ferisce la Penna

[Hazbin Hotel]
One Shot ambientata nel mondo di Hazbin Hotel incentrata sul personaggio di Alastor.
In un susseguirsi di interferenze nella mente del Demone della Radio si fanno strada stralci del suo passato mortale e della sua discesa verso la follia.

< Tu desideri lasciare indietro ogni dovere, per questo sei qui. Pensi che abbia preparato questo posto, per te, in una sola notte..? Non ricordi quante volte lo hai desiderato e chiesto? >
Tratto da tre tavole Radioapple, una storia one-shot raccontata dal punto di vista di Lucifero.

Husk ha un piccolo problema di gelosia.

{Radiobelle}
Charlie non avrebbe mai pensato di poter provare paura, almeno non di nuovo.
Era la notte prima dello sterminio, da poco erano passate le due, dopo festeggiamenti, sbronze e un'aria inzuppata da fin troppo ottimismo, l'Hazbin Hotel si era lentamente addormentato, Charlie si rigirava tra le coperte freneticamente...

- FanFiction ambientata la sera prima della grande battaglia finale -
“Senti, non so più in che lingua dirtelo, e io ne conosco un bel po’, Capisco che è difficile, come disintossicarsi dalla droga, ma appunto perché ci sei riuscito con la droga io sono sicuro che ce la puoi fare anche con Valentino”.
“Io non gli stavo per scrivere. Cioè, ho aperto la chat pensandoci, ma qualcosa mi ha bloccato dal farlo.”
“E cosa?”
Fu il turno di Angel di arrossire.
Come avrebbe potuto spiegargli che era lui la fonte della sua confusione?

[vox-centered, ft. charlie | un po' introspettivo, e reprise di "it starts with sorry" | prediction per la s2? kinda?]
❝Era una sensazione di vuoto che non si poteva sostituire in alcun modo, ed era da anni che non gli capitava di sentirsi così.❞

Per un momento Valentino si perde nell’osservare la brillante luce blu proveniente dal tubo catodico che Vox ha come faccia, la cui luminosità aumenta appena lo nota.
Accidenti, concentrati, Val.
“Signor Valentino! Mi stavo giusto chiedendo se ci saremmo visti stasera! Sono molto felice che sia riuscito a partecipare alla fine.” Vox lo saluta amichevolmente, dandogli una pacca sulla schiena.
Ma tu guardalo. Per come è vestito Valentino, e soprattutto per quanto è corta la gonna che si è messo solo e unicamente per Vox, si sarebbe aspettato un approccio, come dire, leggermente più intimo da parte dell’altro.
Ambientata nel passato, durante uno dei primi incontri di Vox e Valentino.

Ambientata pochi giorni dopo il quarto episodio
Angel Dust torna all'Hazbin Hotel dopo un'altra difficile giornata di lavoro e solo una persona può aiutarlo a ritrovare il sorriso

Vox lo osservava con attenzione, studiandolo, come un animale in gabbia. La voce con effetti statici era la stessa che ascoltava ogni mattina prima di andare a lavorare quando era ancora in vita; l'aveva memorizzata bene.
(VoxAlastor a senso unico)