Suddenly Something Happened di Krixi19 (/viewuser.php?uid=3504)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo Indice ***
Capitolo 2: *** Pansy Parkinson, Rosso Sangue ***
Capitolo 3: *** Luna Lovegood, Coniglio Bianco ***
Capitolo 4: *** Astoria Greengrass, Si innamorò così, come scoppiava a ridere o a piangere. Scoppiò ad amare (Andrea G. Pinketts) ***
Capitolo 5: *** Walburga Black, Carne della mia carne ***
Capitolo 6: *** Cygnus Black, Femmine ***
Capitolo 7: *** Ninfandora Tonks, Arance ***
Capitolo 8: *** Alastor Moody, Essere all’altezza, Obbligo di metterlo in coppia ***
Capitolo 9: *** Bellatrix Black, Attesa ***
Capitolo 10: *** James/Sirius, Bisogno ***
Capitolo 11: *** Gideon Prewett, Incantesimo, Rating: giallo, “Crack” pairing ***
Capitolo 12: *** Cho Chang, Genere malinconico, C'erano cose che volevo dirgli ma sapevo che gli avrebbero fatto male. Così le seppellii e lasciai che facessero male a me (JSF) ***
Capitolo 13: *** Hannah Abbott, C'è qualcosa dentro di noi, che è sbagliato e ci rende simili (La vedova bianca - Afterhours), Tazza di the/tisana/caffè/quello che volete, Ispirata ad un'immagine fornitaci ***
Capitolo 14: *** Ted Tonks, Mazzo di fiori, Genere: Fluff ***
Capitolo 15: *** Peter Minus, E’ normale che esista la paura in ogni uomo, l’importante è che sia accompagnata dal coraggio (Paolo Borsellino) ***
Capitolo 16: *** Ron/Hagrid, Stelle, Ispirata ad un'immagine, Fluff ***
Capitolo 17: *** Dudley Dursley, I figli iniziano amando i loro genitori, in seguito li giudicano. Raramente, se non mai, li perdonano (Oscar Wilde) ***
Capitolo 18: *** Fenrir Greyback, Novità ***
Capitolo 19: *** Albus/Gellert/Ariana, Sapore [Triangolo] ***
Capitolo 20: *** Rodolphus Lestrange, “Non illuderti: la passione non ottiene mai perdono. Non ti perdono neanch'io, che vivo di passione.” (Pier Paolo Pasolini) ***
Capitolo 21: *** Draco Malfoy, Maschera ***
Capitolo 22: *** Tom Riddle Senior, Occhi, “Quei maledetti occhi mi fottevano sempre. Ci facevo l’amore solo a guardarli.” (C. Bukowski) ***
Capitolo 23: *** Helena Corvonero, Pioggia ***
Capitolo 24: *** Andromeda Black, Famiglia ***
Capitolo 25: *** Sirius Black, Bocca ***
Capitolo 26: *** Priscilla Corvonero, Vuoto ***
Capitolo 27: *** Remus Lupin, Tremare ***
Capitolo 28: *** Fierobecco, Addio ***
Capitolo 29: *** Colin Canon, Polvere ***
Capitolo 1 *** Capitolo Indice ***
Poiché la raccolta è dismogenea ho deciso di
inserire un capitolo indice (come previsto dal regolamento).
1.
Capitolo Indice
2.
Pansy Parkinson, Rosso Sangue
3.
Luna Lovegood, Coniglio Bianco
4.
Astoria Greengrass, "Si innamorò così, come
scoppiava a ridere o a piangere. Scoppiò ad amare" (Andrea
G. Pinketts)
5.
Walburga Black, Carne della mia carne
6.
Cygnus Black, Femmine
7.
Ninfandora Tonks, Arance
8.
Alastor Moody, Essere all’altezza, Obbligo di metterlo in
coppia - (Moody/Sorpresa)
9.
Bellatrix Black, Attesa
10.
James/Sirius, Bisogno
11.
Gideon Prewett, Incantesimo, Rating: giallo,
“Crack” pairing - (Gideon/Dorcas)
12.
Cho Chang, Genere malinconico, "C'erano cose che volevo dirgli ma
sapevo che gli avrebbero fatto male. Così le seppellii e
lasciai che facessero male a me." (Jonathan Safran Foer)
13.
Hannah Abbott, "C'è qualcosa dentro di noi, che
è sbagliato e ci rende simili" (La vedova bianca -
Afterhours), Tazza di
the/tisana/caffè/quello che volete, Ispirata ad un'immagine
fornitaci
14.
Ted Tonks, Mazzo di fiori, Genere: Fluff
15.
Peter Minus, "E’ normale che esista la paura in ogni
uomo,
l’importante è che sia accompagnata dal coraggio"
(Paolo Borsellino)
16.
Ron/Hagrid, Stelle, Ispirata ad un'immagine, Fluff
17.
Dudley Dursley, "I figli iniziano amando i loro genitori, in
seguito
li giudicano. Raramente, se non mai, li perdonano" (Oscar Wilde)
18.
Fenrir Greyback, Novità
19.
Albus/Gellert/Ariana, Sapore [intesa come triangolo, non
come threesome]
20.
Rodolphus Lestrange, “Non illuderti: la passione non
ottiene mai perdono. Non ti perdono neanch'io, che vivo di
passione.” (Pier Paolo Pasolini)
21.
Draco Malfoy, Maschera
22.
Tom Riddle Senior, Occhi, “Quei maledetti occhi mi
fottevano sempre. Ci facevo l’amore solo a
guardarli.” (C. Bukowski)
23.
Helena Corvonero, Pioggia
24.
Andromeda Black, Famiglia
25.
Sirius Black, Bocca
26.
Priscilla Corvonero, Vuoto
27.
Remus Lupin, Tremare
28.
Fierobecco, Addio
29. Colin Canon, Polvere
30.
Hepzibath Smith, Collezione - la più brutta della
raccolta, vi sconsiglio di leggerla!
31. Barty Crouch Jr, Sentire
Se trovate errori nei collegamenti, per favore fatemelo notare,
così sistemo ^^
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Capitolo 2 *** Pansy Parkinson, Rosso Sangue ***
1. Pansy Parkinson, Rosso Sangue
Pansy non ce la faceva. Non poteva più sopportare quella
vista. Era come se improvvisamente tutti i colori fossero spariti,
sostituiti da una agghiacciante scala di grigi... Tutti, eccetto uno.
Il Rosso. Quello non se n’era andato, oh no, al contrario:
ovunque guardasse, il rosso, il colore del sangue versato, era
lì. A perseguitarla. Si sentiva impazzire. Tutta quella
morte, tutta quella distruzione... No, doveva finire. Subito.
Altrimenti sarebbe toccato a lei, se lo sentiva: ecco perché
i colori erano spariti, ecco perché riusciva a coglierne
solo uno...
In quel momento Pansy decise: avrebbe consegnato Potter.
Così tutto sarebbe finito. E lei avrebbe finalmente smesso
di vedere tutto quel rosso.
Ringrazio tantissimo
le care ragazze con le quali è nato tutto questo delirio:
EmmaWright, Acquamarine_, Meissa_, Viols e Futeki (alias Fede). Vi
consiglio di leggere le loro drabble
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Capitolo 3 *** Luna Lovegood, Coniglio Bianco ***
2. Luna Lovegood, Coniglio Bianco
Tra tutti i libri che sua madre le leggeva da piccola, ce
n’era uno che Luna adorava sopra ogni cosa: Alice nel paese
delle Meraviglie. Era un libro da babbani, sì, ma Luna era
convinta che ci fosse qualcosa di profondamente vero in quel libro. Era
impossibile che il mondo fosse così, semplicemente come
appare. No, nel mondo c’era qualcosa di più:
qualcosa di nascosto, segreto, più magico della magia
stessa. Luna era cresciuta con questa certezza.
C’era un mistero, sopra tutti gli altri, che lei agognava
svelare: quanto fosse
profonda la tana del bianconiglio.
Ripensandoci, col senno
di poi, avrebbe preferito non saperlo.
Con questo prompt
non potevo non scrivere di Alice, personaggio che io amo alla follia.
Per chi non lo sapesse: la profondità della tana del
bianconiglio è anche una metafora sulla vita stessa (esiste
anche il detto "toccare il fondo").
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Capitolo 4 *** Astoria Greengrass, Si innamorò così, come scoppiava a ridere o a piangere. Scoppiò ad amare (Andrea G. Pinketts) ***
3. Astoria Greengrass, "Si innamorò così, come
scoppiava a ridere o a piangere. Scoppiò ad amare" (Andrea G. Pinketts)
Astoria adorava i parchi giochi. C’erano così
tante cose: l’altalena, lo scivolo magico, la girabella...
Però la mamma diceva sempre che era troppo piccola per
andarci da sola. Quindi era costretta ad andare con Daphne. Ma Daphne
non faceva niente di divertente: pettinava solo le sue bambole con le
sue amiche, senza considerare Astoria. Così Astoria era
costretta a stare lì seduta con loro, senza nemmeno una
bambola da pettinare. Quel giorno però accadde qualcosa di
inaspettato. Un bimbo l’aveva vista imbronciata e le si era
avvicinato (e i maschi non si avvicinavano mai).
«Ti va di giocare al Fiumiguarda?»
E fu così che Astoria si innamorò.
Volevo terminare
questa drabble con : E fu così che Astoria Greengrass si
prese la sua prima cotta. Ma non ci stava, sarebbero state troppe
parole.
Girabella e Fiumiguarda sono parole inventate da me, ovviamente. Sono
convinta che i maghi conoscano un sacco di giochi che noi non
immaginiamo nemmeno u.u
Come sempre, mentre rispondo alla recensioni, mi viene in mente qualcosa da aggiungere alla note; quindi, eccomi qui.
Quando si è bambini, anche solo un anno di differenza può essere un abisso, se poi i caratteri differiscono o se una delle due "cresce" più in fretta, questa distanza aumenta; quindi Daphne non è necessariamente da vedere come la sorella snob, ma solo come una sorella più grande, che ha smesso di giocare ai giochi che piacciono ad Astoria e che è anche un po' infastidita dalla presenza della sorella più piccola (come spesso accade nella realtà di tutti i giorni).
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Capitolo 5 *** Walburga Black, Carne della mia carne ***
4. Walburga Black, Carne della mia carne
Spesso mi chiedo se non sia stato un errore. Molto spesso, a dir la
verità. Perché non è possibile che tu,
carne della mia carne, sia... così. Sono sicura che non ho
fatto errori allevandoti, sono sicura di averti dato la giusta
educazioni, i giusti valori, i giusti principi. Eppure sei uscito così.
E ci sto provando, credimi, ci sto provando a cambiarti, ce
la sto mettendo tutta. Ma niente, te ti ostini a frequentare
le persone sbagliate, a simpatizzare per quegli spregevoli babbani...
Sì, spesso mi chiedo se non sia stato un errore
metterti al mondo. E spesso mi rispondo di sì.
Su questa non ho
molto da dire. Ovviamente, io credo che Walburga si sbagli su tutta la
linea, ma il pov è il suo, quindi dal suo punto di vista lei
ce l'ha messa tutta.
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Capitolo 6 *** Cygnus Black, Femmine ***
5. Cygnus Black, Femmine
Cygnus era sempre stato orgoglioso delle sue tre bellissime figlie.
Molti ritenevano che avere tre figlie femmine fosse una disgrazia, ma
non Cygnus. Lui amava le sue bambine, lo rendevano orgoglioso; era
sicuro che sarebbe riuscito a combinare tre matrimoni vantaggiosi, che
avrebbero portato alla casata ancora più prestigio, denaro e
potere.
Il giorno in cui Andromeda gli disse di chi era innamorata, si era
sentito morire. Era stato un fulmine a ciel sereno. La sua bambina con un
sangue sporco? No, nessuna sua figlia avrebbe mai sposato una simile feccia. Se osava
fare una cosa simile... beh, allora quella non era
affatto sua figlia.
Cygnus era sempre stato orgoglioso delle sue due bellissime figlie.
Anche su questa non
ho commenti =)
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Capitolo 7 *** Ninfandora Tonks, Arance ***
6.Ninfandora Tonks, Arance
Perché, perché capitavano tutte a lei?
«Tonks, tutto bene?»
Certo che no, voleva morire.
Si può sapere perché ogni appuntamento
con ogni ragazzo
doveva andare storto? A quanto pare non era nemmeno una questione di
nazionalità, visto che persino lì, in Belgio, con un
ragazzo belga,
era successo di tutto.
Prima, mentre camminavano guardando la parata del Carnevale, era
inciampata. E caduta. Per ben tre
volte. Poi, un doberman travestito da barboncino aveva
deciso di inseguirla allettato dall’idea di morderle le
chiappe. Inutile a dirsi che ciò che ne era seguito era
tutto fuorché ammaliante o seducente. E adesso non una ma
ben sei arance l’avevano colpita in pieno viso.
Davvero, perché insisteva nel voler uscire?
Per chi non lo
sapesse, in Belgio al Carnevale ci si tirano le arance. Non chiedetemi
per quale recondito motivo. Beh, appena ho letto il prompt ho subito
associato Tonks a questa situazione xD
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Capitolo 8 *** Alastor Moody, Essere all’altezza, Obbligo di metterlo in coppia ***
7. Alastor Moody, Essere all’altezza, Obbligo di metterlo in
coppia
Spesso Alastor si sentiva fortunato. D’altronde, chi poteva
dire di avere trovato una cosa così preziosa? Sentiva di non
meritarla, sentiva quasi di non esserne all’altezza. Alcuni
la cercano per una vita intera, senza tuttavia trovarne traccia. Ma non
Alastor. Lui era stato davvero fortunato. Era ancora giovane eppure
l’aveva già. E ormai non poteva più
vivere senza, non poteva più farne a meno. Vedeva le cose
diversamente da quel momento, il mondo stesso gli appariva in un altro
modo, era tutto diverso. No, decisamente non vi avrebbe mai rinunciato,
nemmeno per tutto l’oro del mondo. Ormai non poteva più
privarsi del suo meraviglioso occhio magico.
Si. E' una
Alastor/occhio magico. Non ho altro da dire in mia difesa.
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Capitolo 9 *** Bellatrix Black, Attesa ***
8. Bellatrix Black, Attesa
Bellatrix aspettava. E aspettava.
Non poteva fare altro: era stato lui a
ordinarglielo. Quella sera, il suo Signore avrebbe eliminato
l’ultima minaccia. Lei avrebbe voluto accompagnarlo, ma lui
aveva scosso la testa, ridendo.
E’ una
sciocchezza aveva detto, ci metterò un attimo.
Tu aspettami qui.
Bellatrix aveva assoluta fiducia nel suo Signore, quindi non dubitava
mai. Se pensava fosse una sciocchezza, allora lo era. Però,
nonostante la sua fede, cominciava a essere preoccupata. I minuti
passavano, si sommavano, e si trasformavano in ore. Del suo Signore
nessuna traccia. Avrebbe voluto raggiungerlo, accertarsi che lui stesse
bene. Ma lui le aveva ordinato di stare lì.
E così Bellatrix aspettava. E aspettava.
Bah, questa
semplicemente non mi dice niente.
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Capitolo 10 *** James/Sirius, Bisogno ***
9. James/Sirius, Bisogno
Non sapeva esattamente quando era cominciato tutto. Era cominciato
tutto gradualmente, piano piano, senza che nemmeno se ne accorgesse.
Forse non era mai stata amicizia. O forse sì. Chi lo sa.
Sirius sapeva solo che di sicuro quella
non era più solo amicizia. Perché cercava sempre
la sua compagnia. Perché avevano una complicità
che tutti notavano. Perché quando James lo sfiorava si
sentiva attraversare da un desiderio, un bisogno, tanto intenso da
lasciarlo senza fiato. E più passava il tempo più
la situazione diventava insostenibile. Presto avrebbe ceduto, lo
sapeva. L’avrebbe baciato.
E così era stato.
Sirius non si aspettava di certo che James lo avrebbe baciato a sua
volta.
E' la prima slash
che scrivo. Iuppi xD
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Capitolo 11 *** Gideon Prewett, Incantesimo, Rating: giallo, “Crack” pairing ***
10. Gideon Prewett, Incantesimo, Rating: giallo,
“Crack” pairing
Gideon si trascinò, cercando di fare meno rumore possibile.
Era abbastanza sicuro che la gamba che era stata colpita
dall’incantesimo fosse rotta: il dolore era lancinante.
Però continuava a trascinarsi, un centimetro alla volta.
Scivolava su qualcosa di umido. Non voleva pensarci. Ma era
impossibile. Gli impregnava i vestiti, gli riempiva le narici, la
bocca. Non voleva sapere di chi era tutto quel sangue.
Sentì una risata crudele riecheggiare.
Era spacciato, lo sapeva.
Tuttavia non riusciva a pensare a sé. C’era solo
una persona a cui pensava.
Dorcas.
Ed era abbastanza sicuro che il sangue su cui strisciava fosse il suo.
Nuovo girone, nuove
drabble. Pacchetti (dal 10 al 12) selezionati da Emma che è
stata particolarmente malvagia (ma noi ti amiamo lo stesso).
Non ho modificato il rating della raccolta perché credo che questa drabble possa comunque rientrare nel rating verde.
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Capitolo 12 *** Cho Chang, Genere malinconico, C'erano cose che volevo dirgli ma sapevo che gli avrebbero fatto male. Così le seppellii e lasciai che facessero male a me (JSF) ***
11. Cho Chang, Genere malinconico, "C'erano cose che volevo dirgli ma
sapevo che gli avrebbero fatto male. Così le seppellii e
lasciai che facessero male a me." (Jonathan Safran Foer)
Quando Harry mi aveva chiesto di andare al ballo con lui, avrei voluto
morire. Non credevo che me l’avrebbe chiesto, pensavo che
avesse accettato uno degli inviti che le ragazze continuavano a fargli.
Non credevo che avrei avuto veramente una chance. E invece me
l’aveva chiesto. Ed ero stata costretta a dirgli di no, per
via di Cedric. Cedric.
Quando me l’aveva chiesto, conscia del fatto che Harry non
l’avrebbe fatto, mi ero ritrovata a dirgli di sì.
Poi le cose erano andate benissimo: ci eravamo anche messi insieme.
Però c’era una piccola voce dentro di me che
continuava a chiedersi come sarebbero andate le cose se avessi detto di
no. Ma ovviamente questo non potevo dirglielo, gli avrebbe fatto troppo
male. Così seppellii la vocina e lasciai che facesse male
solo a me.
Di solito quello che
si trova nelle storie è l'esatto opposto: Cho che mentre sta
con Harry pensa a Cedric. Ammetto che questa ipotesi sia la
più plausibile, ma ieri sera mi sono detta:
perché non stravolgere le cose? Perché non fare
qualcosa di diverso? Quindi è nata questa. Spero che questa
"rivisitazione" vi piaccia.
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Capitolo 13 *** Hannah Abbott, C'è qualcosa dentro di noi, che è sbagliato e ci rende simili (La vedova bianca - Afterhours), Tazza di the/tisana/caffè/quello che volete, Ispirata ad un'immagine fornitaci ***
12. Hannah Abbott, "C'è qualcosa dentro di noi, che
è sbagliato e ci rende simili" (La vedova bianca - Afterhours), Tazza di
the/tisana/caffè/quello che volete, Ispirata a
quest'immagine (che ci ha fornito Emma):
Hygrophobia.
Ecco, è questo il termine corretto. La paura dei liquidi, in
qualsiasi loro forma. Può sembrare una sciocchezza.
Può sembrare che non comporti particolari problemi. Vi
assicuro che scappare ogni volta che qualcuno si versa una tazza di the
non è divertente.
Anzi, è considerato piuttosto bizzarro. E contate
che sono inglese.
Questi qui bevono il the in continuazione!
E nessuno che capisce il mio problema. Tutti che ridono, scherzano,
fanno battute “Hannah,
vuoi qualcosa da bere?”
Così, quando quella volta ti ho visto fuggire a gambe levate
di fronte ad una tisana, ho capito. Siamo simili, io e te.
Hygrophobia.
Chi l’avrebbe detto che mi avrebbe portato l’amore?
No, io non sono
normale. Perché davanti ai prompt mi vengono sempre in mente
cose assurde? Ovviamente, non ci sono notizie che riportano questa
fobia di Hannah: ho inventato di sana pianta (ma trovo che le sia
addica, anche se non so esattamente perché). Va beh, mi
ritiro nel mio angolino.
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Capitolo 14 *** Ted Tonks, Mazzo di fiori, Genere: Fluff ***
13. Ted Tonks, Mazzo di fiori, Genere: Fluff
Ted non sapeva decidere. Continuava a guardarsi attorno, cercando di
scegliere quale mazzo di fiori regalare ad Andromeda. Le rose? I
tulipani? Le peonie? Gli sembravano tutti così banali,
inappropriati. Però doveva decidersi: non poteva certamente
presentarsi al loro primo appuntamento a mani vuote! Ed era anche in
ritardo! Era talmente nel panico che afferrò un mazzo a caso
ed uscì in fretta dal negozio.
Arrivò sul luogo dell’appuntamento; lei era
là, splendida come al solito. Senza dire una parola, le
sorrise e le porse i fiori.
«Margherite?»
Oh, cielo, cos’aveva combinato. Le aveva preso delle misere
margherite...
«Oh, Ted, sono
bellissime!»
Beh, dopotutto, i fiori
non erano così importanti.
Anche questo
pacchetto è stato creato da Emma. =)
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Capitolo 15 *** Peter Minus, E’ normale che esista la paura in ogni uomo, l’importante è che sia accompagnata dal coraggio (Paolo Borsellino) ***
14. Peter Minus, E’ normale che esista la paura in ogni uomo,
l’importante è che sia accompagnata dal coraggio (Paolo Borsellino)
Peter era sempre stato un ragazzino pauroso. La paura era una costante
per lui. Aveva avuto paura quando la McGranitt aveva chiamato il suo
nome il giorno dello Smistamento. Aveva avuto paura quando aveva dovuto
invitare la ragazza che gli piaceva ad Hogsmeade. Aveva praticamente sempre paura.
C’erano solo alcuni momenti in cui non ne aveva: quando era
al fianco di James e di Sirius. Quando era con loro, Peter si sentiva
coraggioso. A Peter piaceva non avere paura.
Forse è per questo motivo che si era avvicinato a lui.
Voleva sentirsi ancora più coraggioso. Ma non aveva capito
che era e sarebbe sempre stato un codardo.
I pacchetti dal 14
al 16 sono stati creati da me (in maniera abbastanza random,
perché non volevo riflettere sulla drabble prima delle altre
ragazze).
Io odio Peter e immagino che molti di voi condividano il mio odio.
Scrivere questa drabble è stato quindi molto difficile (e si
vede, perché fa pena).
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Capitolo 16 *** Ron/Hagrid, Stelle, Ispirata ad un'immagine, Fluff ***
15. Ron/Hagrid, Stelle, Fluff, Ispirata a questa immagine:
Hagrid aveva sempre adorato le stelle. Lo facevano sentire un
po’ meno solo. Lui, che era così diverso, che
veniva sempre dopo tutti gli altri.
Da qualche tempo però c’era qualcun altro che lo
faceva sentire meno solo, qualcuno che capiva come ci si sentiva a
essere sempre gli ultimi.
Era cominciato tutto per caso. Una sera Ron e Harry dovevano andare a
trovarlo per guardare l’aurora, uno spettacolo che si sarebbe
ripetuto non prima di mille anni. Ma Harry si era ammalato e
così erano rimasti solo Hagrid e Ron.
Avevano parlato, riso e chiacchierato. Così, sotto miliardi
di stelle, guardando l’aurora mano nella mano, era sbocciato
il loro amore.
Sì,
è una Ron/Hagrid. Sì, sono una pazza
perché questo pacchetto l'ho deciso io. Sì, non
ho niente da dire in mia difesa.
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Capitolo 17 *** Dudley Dursley, I figli iniziano amando i loro genitori, in seguito li giudicano. Raramente, se non mai, li perdonano (Oscar Wilde) ***
16. Dudley Dursley, "I figli iniziano amando i loro genitori, in seguito
li giudicano. Raramente, se non mai, li perdonano" (Oscar Wilde)
Dudley aveva un enorme grosso rimpianto nella vita. E quel rimpianto
era essere stato un ragazzino così idiota. Inutile indorarsi
la pilla: era un stato grosso bullo prepotente. E certo, aveva la sua
bella dose di responsabilità, ma non poteva fare a meno di
incolpare i suoi genitori. Perché viziandolo così
tanto non avevano fatto il suo bene, anzi. Aveva anche dovuto subire
un’operazione per pulire le arterie in giovane
età, il che non era stata certo una passeggiata, solo
perché non sapevano dirgli un misero no.
Ma c’era una cosa che, ora che era adulto, non riusciva
proprio a perdonare loro: come avevano trattato Harry.
Ovviamente, questo
è un Dudley adulto che parla, forse un Dudley padre.
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Capitolo 18 *** Fenrir Greyback, Novità ***
17.Fenrir Greyback, Novità
Fenrir si nutriva
delle nuove sensazioni, le bramava,
le ricercava.
Nella sua vita, ce n’erano state diverse.
La prima, la più importante: era stato morso.
Fin dalla prima trasformazione, aveva provato
libertà, assoluta. E ne aveva gioito, immensamente.
Nulla gli dava più piacere.
Fino a quando non aveva assaggiato
la carne umana.
E quel nuovo piacere aveva preso il soppravvento.
Era sempre alla ricerca di nuove prede
da mordere, infettare, sbranare.
Poi, aveva morso un bambino.
Aveva scoperto una nuova gioia.
Aspettava con ansia ogni mese, pregustandosi
il momento in cui ne avrebbe
addentato un altro.
Ma a Fenrir non piaceva aspettare.
Così aveva attaccato, senza pensarci. Da umano. Aveva
morso, strappato, dilaniato.
E gli era piaciuta anche quella novità.
Come wordcounter ho
usato fiumidiparole: le parole sono 110 esatte.
Non ricordo chi ha dato questo pacchetto, direi Meissa, ma non ne sono
sicura. Comunque, è stata una drabble sofferta e non mi
piace nemmeno molto il risultato. Come sempre, siete liberi di
smontarmi con una recensione critica.
See you soon
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Capitolo 19 *** Albus/Gellert/Ariana, Sapore [Triangolo] ***
18. Albus/Gellert/Ariana, Sapore [Intesa come triangolo, non come
threesome]
Il rumore del tuo naso che va in frantumi risuona come un tuono che
squarcia il cielo.
Il sangue gocciola, ti scivola sulla labbra, puoi sentirne il sapore.
Ma non ti asciughi, non ti muovi, paralizzato dal dolore.
Non è il naso a far male.
Lei non c’è più, e la colpa
è solo tua.
Ti eri accorto di come lei guardasse Gellert. Ti eri anche accorto di
come lui fosse affascinato da lei, dalle sue improvvise manifestazioni
di magia. Ti eri accorto che lui non ti guardava come tu facevi con
lui. Ma hai finto di non vedere, di non sapere.
Lei è intervenuta, frapponendosi tra voi.
Per salvare te.
O forse per salvare lui.
Come wordcounter ho
usato fiumidiparole: le parole sono 110 esatte.
Dunque, chiarisco giusto alcune cose. In questa drabble è
una sorta di missing moment: Silente è al funerale di
Ariana, ed è il momento in cui Abeforth gli rompe il naso.
Per chi non lo ricordasse, Ariana non riesce a controllare la sua
magia, che spesso si sprigiona all'improvviso, senza che lei possa
farci niente; ho pensato che Gellert, affascinato dal potere, potesse
essere affascinato da questo fenomeno, in quanto è
praticamente magia allo stato puro.
Ho anche immaginato che Ariana possa essere rimasta affascinata dai
modi di Gellert.
Ovviamente, queste ultime due cose sono mie invenzioni.
Come ormai sa benissimo chi mi segue, non mi piace parlare di tutti i retroscena (che io ho in testa), quelli che non rientrano nello scritto, mi piace che il lettore senta quel senso di vago e che possa immaginare lo scenario che preferisce o anzi, ancora meglio più scenari contemporaneamente. Ora vi dirò la mia visione, quella a cui pensavo mentre scrivevo, ma questa drabble si presta anche ad altre interpretazioni: Gellert non ama Albus e, in realtà, non ama nemmeno Ariana, che però lo affascina molto (come dicevo sopra), ma quasi come un oggetto, ecco. Mentre Ariana... non lo so nemmeno io. Di sicuro un po' ha ceduto alle lusinghe di Gellert, ma non so dire di più (sapete, quando i personaggi fanno un po' quello che vogliono senza dirtelo? Ecco). Ma, ripeto, ognuno può dare a questa drabble la sua interpretazione.
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Capitolo 20 *** Rodolphus Lestrange, “Non illuderti: la passione non ottiene mai perdono. Non ti perdono neanch'io, che vivo di passione.” (Pier Paolo Pasolini) ***
19. Rodolphus Lestrange, “Non illuderti: la passione non
ottiene mai perdono. Non ti perdono neanch'io, che vivo di
passione.” (Pier Paolo Pasolini)
Passione.
È il primo termine che ti viene in mente quando pensi a lei.
Perché lei è così, lo è
sempre stata: passione
fatta donna.
E a te andava bene così. Perché tu eri uguale a
lei, divorato dallo stesso fuoco.
Lussuria. Passione.
Eravate fiamme rosse che danzavano, si lambivano, si bruciavano.
Vi consumavate l’un l’altro.
Ma poi lei aveva trovato qualcuno di più potente, qualcun
altro per il quale farsi divorare dalle fiamme della passione.
Era la sua natura.
Non lussuria però, solo passione.
Ma non l’hai perdonata lo stesso. Alla fine, la passione era
ciò che ti aveva fatto innamorare di lei.
Su questa non ho
molto da dire. Il pov è quello di Rodolphus, ovviamente, la
donna di cui parla è Bellatrix e l'altro è
Voldemort. In questa drabble non parlo di un tradimento vero e proprio,
Bellatrix non inizia una relazione con Voldemort: parlo di passione per
la causa, per il potere, per il Signore Oscuro stesso, una passione che
ha messo in secondo piano tutto il resto.
Pacchetto proposto da Meissa =)
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Capitolo 21 *** Draco Malfoy, Maschera ***
20. Draco Malfoy, Maschera
Da bambino, ti hanno insegnato a non piangere in pubblico.
“Non
è così che si comporta un Malfoy, Draco”,
ti dicevano.
Ti hanno insegnato ad avere sempre contegno. Ti hanno insegnato cosa
era opportuno dire, cosa no. Ti hanno insegnato con chi parlare e come.
“È
così che si comporta un Malfoy, Draco”
E tu l’hai fatto: sei stato obbediente, hai imparato, sei
diventato un Malfoy.
Hai fatto tuo l’atteggiamento, i modi, il portamento.
Hai indossato la
maschera.
Tutti portano delle maschere, nessuno escluso.
Solo, alcune sono più facili da portare di altre.
Dunque, specifico
solo che non appartengo al partito che vede i genitori di Draco come
freddi e insensibili nei suoi confronti (Draco è viziato, gente), ma
che siano rigidi riguardo all'educazione e all'apparenza direi che sia
abbastanza certo (vedi la scena nella camera dei segreti, quella in cui
Lucius dice a Draco di fare attenzione di come parla di Harry Potter,
"non è prudente mostrarsi scontenti" [cito a memoria]).
Altra cosa: quando parlo della maschera mi riferisco non solo
all'educazione e agli atteggiamenti che Draco deve avere in pubblico,
ma anche al mascheramento dei suoi stessi sentimenti (NO, non mi riferisco al cliché dei sentimenti nascosti nei confronti di Hermione), come per esempio la paura e il non voler far
parte dei Mangiamorte.
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Capitolo 22 *** Tom Riddle Senior, Occhi, “Quei maledetti occhi mi fottevano sempre. Ci facevo l’amore solo a guardarli.” (C. Bukowski) ***
21. Tom Riddle Senior, Occhi, “Quei maledetti occhi mi
fottevano sempre. Ci facevo l’amore solo a
guardarli.” (C. Bukowski)
Cecilia aveva un modo tutto suo di ridire: piegava la testa
all’indietro, scuoteva i capelli, si portava la mano al
petto, e poi rideva. Rideva con una risata cristallina, che affascinava
Tom. Di più: lo stregava. Lo faceva sentire importante, per
essere riuscito a provocarla, speciale.
Ma c’era una cosa che faceva sempre, tutte le volte che
finiva di ridire.
Sbatteva le ciglia e lo guardava, con sguardo ammaliante, incantevole,
abbagliante, bellissimo.
Così Tom si perdeva in fantasticherie, non ne poteva fare a
meno.
E la baciava, la baciava e la ribaciava, con trasporto, con ardore, con
passione.
Consumato da un desiderio che solo uno sguardo può suscitare.
Ecco, di questa non
ho esattamente un'opinione. A tratti mi piace, a tratti mi sembra
banale. Comunque, non penso ci sia molto da dire a riguardo.
Spero vi sia piaciuta
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Capitolo 23 *** Helena Corvonero, Pioggia ***
22. Helena Corvonero, Pioggia
La pioggia cade.
Tic tic tic.
Lenta, inesorabile.
I capelli fradici le si appiccicano al viso pallido.
Le gocce gelate scivolano sulla sua pelle, solcandola.
Tracce invisibili che non evaporano.
Tic tic tic.
Vestiti bagnati che aderiscono al corpo.
Macchie che non vengono lavate via.
Lei rimane lì, immobile.
Mentre la pioggia continua a cadere su di lei.
Tic tic tic.
Sulla fronte.
Sul mento.
Sul naso.
Sugli occhi spalancati su un cielo plumbeo.
Tic tic tic.
Gocce salate si uniscono al dolce.
Mescolandosi e confondendosi.
Lacrime di un uomo pentito.
Drabble decisiamente
noir, un po' nonsense; quindi è un po' un esperimento visto
che sono le prime volte che mi cimento in questi generi.
Qualche spiegazione forse è necessaria, in questo caso:
Helena è morta, giace immobile distesa al suolo mentre la
pioggia cade su di lei, una pioggia che non è torrenziale,
che non riesce a lavare via tutto il sangue; accanto a lei, in
ginocchio, nel fango, il Barone, che si scontra con la
realtà dei fatti e con l'orrore del gesto compiuto; insomma,
questa era l'immagine che avevo in testa.
Spero vi sia piaciuta.
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Capitolo 24 *** Andromeda Black, Famiglia ***
23. Andromeda Black, Famiglia
Andromeda non aveva idea di che cosa significasse far parte di una
famiglia. Una vera famiglia. Piena di amore, affetto, gioia e
serenità. La sua più che altro consisteva in un
ambiente freddo, pieno di pressione, competizione, tensione e, spesso,
rabbia.
In realtà, per lungo tempo Andromeda aveva pensato che fosse
quella una famiglia. E quindi aveva deciso che lei non si sarebbe mai
sposata; non aveva importanza che tipo di contratto suo padre avrebbe
voluto fare, no, non si sarebbe mai sposata e non avrebbe messo su una
famiglia.
Poi però aveva conosciuto lui.
Così aveva trovato la sua famiglia piana di amore, affetto,
gioia e serenità.
Perché Ted
era la sua famiglia.
Drabble decisamente
fluffosa sul finale, sebbene l'inizio infonda una certa tristezza
(perlomeno, a me).
Ah, dovrei abituarmi a fare delle NdA più lunghe,
perché mi sono accorta che spesso il lettore ha bisogno di
qualche parola in più; ma questo bisogno si cozza con la mia
voglia di lasciare carta bianca al lettore, libertà di
immaginare. Cercherò una via di mezzo.
Su questa però non c'è bisogno di una qualche
spiegazione, no? Il clima che ci può essere in una famiglia
purosangue, soprattutto agli occhi di chi ha principi diversi, lo
definirei denso:
denso di aspettative, denso di pressioni, denso di pregiudizi; quando
parlo di rabbia e di tensioni mi riferisco proprio a ciò che
può portare avere un'adolescente "ribelle" in casa (per
quanto poi Andromeda abbia fondamentalmente ragione).
Ma alla fine Andromeda trova l'amore, che le infonde la forza per la
ribellione finale, la forza per staccarsi completamente da quella
famiglia e costruirne una nuova.
Okay, io ci ho provato.
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Capitolo 25 *** Sirius Black, Bocca ***
24. Sirius Black, Bocca
Chiudi quella bocca.
Era la tipica frase che sua madre gli rivolgeva. Tutte le volte che
Sirius diceva qualcosa, o anche solo faceva per aprire la bocca, sua
madre lo zittiva in quel modo. Inutile a dirsi, non funzionava un
granché e, anzi, Sirius a quel punto replicava con maggior
veemenza.
Chiudi quella bocca.
Glielo sussurrava anche Reg, senza guardarlo, lo sguardo fisso sul
piatto, senza farsi udire dai loro genitori; un sussurro
impercettibile, che doveva impedire a Sirius di replicare. Quello lo
teneva a bada per un paio di minuti.
Chiudi quella bocca.
Gliel’aveva detto anche James, subito prima di avventarsi
sulle sue labbra. Quella era stata l’unica volta in cui aveva
funzionato davvero.
Dunque, è
la seconda drabble che parla di Sirius che troviamo in questa raccolta,
e, come nella precedente, alla fine c'è un accenno di
James/Sirius. Ecco, non chiedetemi il perché. Non sono una
slasher, eppure mi è venuto naturale mettere questa
conclusione.
Fra l'altro, ho notato solo adesso che nella precedente era Sirius che
si avventava sulla labbre di James, in questa è James che si
avventa sulla labbra di Sirius... Evidentemente quando penso a questa
coppia mi viene in mente qualcosa di passionale.
Avevo detto che volevo impegnarmi nelle NdA, quindi ecco una
spiegazione dei miei intenti (che sieti liberissimi di saltare).
Nella prima situazione, troviamo la tipica atmosfera di casa Black,
situazione che ho già descritto nella drabble su Walburga:
è un ambiente completamente privo di dialogo. Nella prima
stesura della drabble, accennavo al fatto che inizialmente
Walburga zittiva Sirius solo quando era necessario, ovvero quando lui
diceva qualcosa di sconveniente/stupido (il che avveniva comunque
abbastanza spesso), poi era arrivata a zittire Sirius qualsiasi cosa
stesse per dire, anche un semplice, misero buongiorno; questa parte
è stata poi eliminata per poter rimanere nelle 110 parole e
per poter ampliare le situazoni successive.
Nella seconda situazione, invece, faccio un accenno ad una certa
complicità tra i fratelli Black, complicità che
siete liberi di interpretare come volete. Può essere che
Regulus zittisca Sirius solo perché stanco delle continue
litigate tra lui e i suoi, oppure può essere che lo zittisca
pensando al suo bene, desideroso di evitargli l'ennesimo scontro. Come
sapete, non ci è dato sapere quale fosse esattamente il
rapporto tra i due: sappiamo solo che Reg era il preferito, che si era
schierato con i Manigamorte, per poi disertare. Ecco, in
realtà, mentre scrivevo pensavo più ad una
complicità tra i due (per questo ho scritto Reg e non
Regulus), complicità che comunque non porta Reg a schierarsi
apertamente contro i suoi genitori e che non implica che Regulus
condivida le idee del fratello, anzi.
La terza situazione è la più semplice, che
stempera un po' i toni cupi delle precedenti; James è colui
che salva Sirius da quella famiglia, è ovvio che con lui le
cose siano diametralmente opposte: ho voluto creare un contrasto.
Spero vi sia piaciuta.
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Capitolo 26 *** Priscilla Corvonero, Vuoto ***
25. Priscilla Corvonero, Vuoto
Dicono che dovresti provare rabbia.
Dicono che dovresti provare odio.
Dicono che dovresti provare amarezza.
Dicono che dovresti provare delusione.
La verità era che lei non provava più niente.
Era vuota.
Rotta.
Spezzata.
Un dolore talmente forte da impedire qualsiasi sensazione.
Apatica.
Così piena da non poter provare nient’altro.
Così piena da non poter provare nulla.
Eccetto quel vuoto divorante di dolore.
Ogni attimo una sofferenza.
L’anima straziata.
Spaccata.
Per
l’eternità.
Non ne sarebbe mai uscita.
Così aveva smesso di vivere.
Così si limitava ad esistere.
Ed era vuota dentro.
Drabble completamente nonsense: non ci sono riferimenti temporali,
spaziali, nulla.
Sul lexicon ho letto che Priscilla/Cosetta/Corinna Corvonero
è morta di crepacuore, e con un prompt del genere questo
è stato il risultato. Sinceramente? Non ho la più
pallida idea di cosa pensarne. Un po’ mi piace, un
po’ per niente. La verità è che
è stata una drabble sofferta. Inoltre faccio molta fatica a
scrivere sui fondatori... non m’ispirano molto, ecco.
Comunque.
Avete presente quanto soffrite così tanto da non riuscire a
provare nient’altro? Da non riuscire a provare nulla,
veramente. Un tunnel senza uscita in cui si sente di non poter essere
più felici. Ecco, parlo di questa sensazione.
Il bello delle drabble nonsense è che ognuno dà
la propria interpretazione basata su esperienze e idee personali,
quindi non voglio dilungarmi in spiegazioni dettagliate, verso per
verso. L’unica cosa che chiarisco è che quando
dico “Così piena da non poter provare
nient’altro” intendo “piena di
dolore”, ma mi sembra scontato a dirla tutta.
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Capitolo 27 *** Remus Lupin, Tremare ***
26. Remus Lupin, Tremare
Tremando assumi nuova
forma.
È la prima volta che capita, e sei spaventato.
Impaurito, atterrito.
Ma non puoi fare nulla per impedirlo.
Così, ti limiti a guardare, terrorizzato.
La gola chiusa in un terrore cieco che ti impedisce di formare un
qualsiasi suono. Così, non emetti fiato, non puoi. Ma cambi,
muti, tremi, ti trasformi.
E vedi le dita allungarsi, le unghie crescere.
E vedi il corpo ingrandirsi, il pelo crescere.
E vedi Remus sparire, e il Lupo prendere il suo posto.
Tremando assumi nuova
forma.
Puoi solo sperare che non succeda ancora.
Ma sai già che non è così.
PureDrabble.
Ma ciao, miei cari lettori. Approffitto di questo spazio per salutarvi
e per chiedervi scusa se le mie pubblicazioni hanno subito un grosso,
grossissimo rallentamento. E' un periodo infernale, in cui non mi sento
più "sola con la scrittura", dunque è da
veramente tanto che non scrivo una riga. Avevo questa drabble pronta da
un po' e mi sono finalmente decisa a pubblicarla. E niente, oggi non ho
voglia di dilungarmi in note, dico solo che spero vi sia piaciuta.
Un abbraccio, a presto (spero).
EDIT: Questa storia ha partecipato al contest "la mia storia meritava
di meglio" di MmeBovary - che ringrazio! - classificandosi prima;
ecco il giudizio!
Prima
classificata
Krixi19
Tremando
assumi nuova forma
17/20
punti per la grammatica, lo stile, il lessico e la
leggibilità.
Niente
da ridire sulla grammatica: i tempi verbali sono corretti, non ci sono
errori d’ortografia, la sintassi è chiara, etc...
L’unica cosa che mi ha lasciata un po’ interdetta
sono le virgola, molto frequenti, che spezzavano spesso il discorso. Ad
esempio in “È la prima volta che capita, e sei
spaventato” non è necessariamente errore mettere
la virgola prima di una “e”, ma non mi sembra che
serva e mi pare anzi che spezzi la frase diminuendo la
leggibilità. Tutte le frasi sono brevi in generale e
spezzettarle toglie fluidità alla lettura. Nel complesso
tuttavia ho apprezzato molto la tua scelta di parole e frasi. Hai
analizzato la trasformazione di Lupin come terrificante e spaventosa
analizzando tutte le sfumature della sua paura, dalla gola chiusa al
tremore. Mi piace il close up sulle unghie e il pelo e adoro la
musicalità della frase “tremando assumi nuova
forma”. Adoro dirlo, scivola proprio bene! Nel complesso una
lettura davvero piacevole.
17/20
punti per la caratterizzazione dei personaggi e lo svolgimento della
trama.
Anche
qui ho poco da ridire, ma non ti do punteggio pieno perché
sebbene Lupin sia bene analizzato e la sua paura venga esaminata sotto
tanti punti di vista, alla fine di lui vediamo solo la paura.
È un bambino che si trasforma in licantropo per la prima
volta e mi immaginerei che stia provando un milione di emozioni, non
solo il terrore e la speranza vana che la cosa non risucceda. Inoltre
ci viene detto nei libri che quando si trasforma in licantropo perde il
suo lato umano e ragiona da lupo, mentre il tuo Lupin continua a
pensare da umano, ad essere spaventato, a sperare, fino alla fine.
Comunque,
per una drabble sei stata bravissima a mettere tante sfumature, tanti
dettagli, un’azione completa e una narrazione che ha un
senso. Spesso le drabble sono accozzaglie di frasi, mentre la tua
è effettivamente una storia e un’analisi di un
momento di cambiamento che trasforma una vita per sempre.
9/10
punti per il gradimento personale.
Ho
letto volentieri questa drabble e ho adorato la musicalità
del titolo e l’immagine che crea. Avresti potuto dire
“ti trasformi” e invece hai detto “assumi
nuova forma” che crea questa idea complessa di prendere quasi
in prestito un’identità che è
“nuova” perché mai assunta prima e
perché completamente diversa da quella naturale. La cosa
è poi rafforzata dalla frase “vedi Remus sparire,
e il Lupo prendere il suo posto” in cui il personaggio si
aliena da se stesso e diventa spettatore impotente del proprio dolore.
Una storia molto toccante che mi ha trasmesso molte emozioni. Ormai te
lo ripeto ad ogni storia, ma è davvero evocativa e mi piace
per questo.
Totale
43/50.
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Capitolo 28 *** Fierobecco, Addio ***
27. Fierobecco, Addio
Alcuni pensano che avere le ali ti dia libertà. Altri ancora
che siano
libertà. Ma, quella notte, mentre volava, mentre Sirius lo
spronava ad andare sempre più lontano, lontano da Hogwarts,
lontano dall’orto delle zucche, lontano da quella casupola,
lontano da Hagrid, Fierobecco si sentiva tutto meno che libero.
Perché, in cuor suo, lo sentiva.
Sentiva che non avrebbe più potuto tornare a quei luoghi, a
quella persona.
La vera
libertà consiste nell’avere un luogo in cui fare
ritorno.
E l’unico luogo in cui Fierobecco sarebbe voluto tornare era
a lui precluso.
Drabble piuttosto
strana e, a parere mio, malinconica. E' ambientata la notte della fuga
di Sirius, ma penso lo abbiate già dedotto ^^
La frase "La vera libertà consiste nell'avere un luogo in
cui fare ritorno", frase in cui sinceramente credo molto, la sentii per
la prima volta in Saiyuki, ormai parecchi anni orsono, quindi il merito
va a quell'anime meraviglioso.
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Capitolo 29 *** Colin Canon, Polvere ***
28. Colin Canon, Polvere
Le maledizioni volavano in tutte le direzioni, provocando esplosioni,
squarci, crolli, frane.
Colin correva, la polvere negli occhi, nella bocca, nel naso.
Colin correva, il braccio a coprirsi il viso.
Colin correva, l’altro braccio teso, la bacchetta stretta
talmente forte che non sapeva più dove finisse la mano e
dove iniziasse essa.
Colin correva, lanciando incantesimi, dubitando che qualcuno fosse
andato a segno.
Colin correva, respirando quella polvere che un tempo era casa sua.
Colin correva, ma non sapeva che correva incontro alla morte.
Colin correva, e cadde.
Intorno a lui tutto era ancora frenetico – maledizioni,
esplosioni, squarci, crolli, frane – mentre la polvere si
posava lentamente sul suo corpo inerme.
Drabble che,
sinceramente, non mi piace molto e non penso comunichi un
granché. Ma è l'unica cosa che sono riuscita a
produrre, quindi questa è. xD
Ovviamente, è ambientata durante la battaglia di Hogwarts.
Basta, fine delle NdA - wow, diventano sempre più brevi.
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