Recensioni di Sildoryl

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Recensione alla storia Sotto quali cieli ci ritroveremo - 22/12/18, ore 22:35
Capitolo 1: Sotto quali cieli ci ritroveremo
Sorpresa! Non ci credevo e invece sono riuscita a leggere e passo pure a recensire in giornata (sarà lo spirito natalizio, che dici?)
Mi è piaciuta molto questa edith e come sei riuscita a rendere chiaramente la sua ossessione per la ricerca spasmodica di quell'amore durato troppo poco e perso troppo in fretta. il ricordo di lui e del poco che hanno vissuto la perseguita più ancora che se lui fosse davvero un fantasma, forse perché saperlo vivo e non averlo al proprio fianco è peggio che saperlo morto, perché c'è una sottile e crudele speranza che non le consente di arrendersi, rassegnarsi e lasciarlo andare davvero.
E ho apprezzato molto il tono schietto e sincero, cinico e disilluso con cui edith ci parla di sé e della sua ossessione perché ne è vittima sì, ma volontaria e consapevole. E questa sua consapevolezza la rende un personaggio forte, tutt'altro che patetico.
Ho adorato il riferimento al Fantasma e pure la citazione della canzone che è bellissima e si adatta perfettamente alla tua storia, perché davvero Thomas vive nella sua mente e in ogni pagina, in ogni riga che ha scritto e in ogni ombra che ha inseguito in giro per l'Europa.
Ho trattenuto il fiato e ho divorato la parte finale con la stessa trepidazione e speranza e paura di Edith, perché sei riuscita a catturarmi completamente con il suo pov veramente perfetto. Ero davvero lì, in quella stazione affollata e fumosa, a scrutare freneticamente la folla in cerca della sua presenza, per cui non posso che farti davvero tanti complimenti. È la parte che più mi è piaciuta!
E per fortuna me l'hai fatta finire bene, sennò si sarebbe spezzato pure il mio di cuore insieme a quello di edith! ( e ti avrei tolto il saluto, sallo!^^)
Come sempre brava, perché è un what if plausibile e realistico, l'unico che consenta di lavorare su una storia altrimenti finita (e pure il finale che tutte noi avremmo voluto, diciamolo!)
Un abbraccio cara e a presto!
S.
Recensione alla storia In ogni pagina, riga e ombra - 10/09/18, ore 12:42
Capitolo 2: Il tempo
Finalmente eccomi (chiedendo umilmente perdono per il ritardo fotonico!!!)
il Tempo...azzeccatissimo il titolo di questo capitolo, in cui ci fai scorrere davanti agli occhi la vita di Edith. Il tempo è stato implacabile, con lei e con quella casa che è il simbolo della sua vita. Niente è rimasto più com’era allora, niente è rimasto uguale se non nei ricordi di un'Edith ormai anziana e disillusa.
E anche quei ricordi iniziano a sbiadire: Edith ha perso ogni giorno un pezzetto in più di Thomas: la speranza di un figlio suo e la casa, allora, e poi lentamente anche la sua voce, la sua immagine e infine persino i diritti sulla sua (sulla loro) storia.
Mi pare di cogliere un perenne andare e tornare di Edith da quella casa che insieme l’attrae inevitabilmente e la respinge, perché lì è dove è iniziata e al tempo stesso finita la sua vita. Il resto non è stato altro che un cercare in ogni altro uomo, e in ogni pagina scritta quell’amore brevissimo e perduto, ma impossibile da dimenticare.
E alla fine Edith torna a vivere in quella casa, e il fantasma di Lucille diventa la sua compagna silenziosa e inquietante di quelle giornate solitarie. E Edith ormai ha accettato quella compagnia silenziosa e invisibile al mondo, perché in fondo le due donne sono accomunate loro malgrado dall’amore che provavano entrambe per lo stesso uomo: venefico e malato quello di Lucille, e salvifico quello di Edith, certamente, ma alla fine la figura eterea e sbiadita della cognata è l’unica cosa che è rimasta ad Edith. L’unica prova che tutto è davvero accaduto, perché in fondo entrambe non fanno altro che aspettare lui.
Forse ho intuito in quale direzione muoveranno le prossime pagine, e sono davvero curiosa di scoprire se ci ho beccato...ma conoscendoti mi aspetto sorprese!
Intanto complimenti perché anche in un ristrettissimo “spazio di manovra” dato dal finale del film sei riuscita come sempre a creare una storia avvincente e toccante!!
a prestissimo (e con più puntualità nel recensirti, mi auguro!)
S.
Recensione alla storia In ogni pagina, riga e ombra - 30/07/18, ore 09:30
Capitolo 1: Sopravvivenza
Struggente, questa tua storia che prosegue le vicende di Edith e Thomas. E come potrebbe essere altrimenti, d'altronde, considerando la natura tormentata e dolorosa del loro breve, brevissimo amore?
Ho trovato un tocco originale, che Edith non sia rimasta incinta di Thomas: originale e terribile insieme, perché non le rimane veramente nulla di lui, nemmeno la consolazione di ritrovare il suo sguardo negli occhi di un figlio. E allora Edith lotta e perde quasi tutto per avere almeno il possesso della casa. Quella casa che agli occhi di tutti (Alan compreso) lei dovrebbe odiare e desiderare di radere al suolo. Ma ne credo sia per questo che Edith la vuole con quella disperazione. Lei la vuole per avere almeno un qualcosa di lui, perché quello che è stato tra loro, breve ed effimero, non svanisca perdendosi nel tempo come i vapori di un sogno ormai inafferrabile.
Ma neanche questo le riesce, e allora di Thomas che altro resta se non il ricordo inciso per sempre nella sua anima? E così Edith scrive.
Scrive di lui, di loro. Scrive per non dimenticare, per fissare con il nero dell'inchiostro quello che è stato, perché se lo scrive allora è reale, ed è successo davvero.
E scrive perché non può farne a meno, perché le parole sono lì e pretendono di uscire dalla sua mente, ed essere riversate sulla carta, perché altrimenti rischiano di soffocarla.
Mi è piaciuta molto questa immagine della scrittura come bisogno impellente, a cui insieme non si può e non si vuole rinunciare, perché l'ho trovata assolutamente realistica e credo possa essere pienamente condivisa da chiunque si sia ritrovato davanti ad un fogli bianco che aspettava solo di essere riempito(che fosse carta e schermo del pc).
E quando Edith ha finito di raccontare la loro storia, scrive ancora, e ancora. E anche se cambiano i protagonisti e i racconti, in fondo sta ancora scrivendo di lui, ed è il suo modo intimo e personale di tenerlo con sé ancora per un po'.
Ed è questo che il marito non capisce, o meglio capisce ma non riesce ad accettare. Pur sapendo che lei non lo amava, l'ha sposata forse sperando intimamente che con il tempo lo spettro di Thomas sarebbe evaporato e Edith sarebbe stata infine sua. Leggendo i suoi romanzi, si rende conto dell'illusorietà di quella speranza, perché è lampante che l'anima di Edith è legata per sempre ad uno spettro beffardo con cui lui, uomo in carne ed ossa, non potrà mai competere.
Perchè Edith è si, terribilmente e inesorabilmente sola, ma Thomas permea davvero ogni riga, ogni pagina e ogni suo pensiero.
Serve aggiungere che attendo un seguito??^^