Recensioni di OrnyWinchester

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia I Write Sins Not Tragedies - 18/04/24, ore 18:52
Capitolo 5: Caffè
Eccoci alla soluzione!
Quindi, sono stati davvero tutti drogati, anche se non si trattava di qualcosa che avevano ingerito, ma del gas tossico rilasciato dalla pellicola. Il fotografo era sembrato molto insistente fin dall’inizio, ma quell’aspetto fa parte del loro mestiere e ha celato bene le sue intenzioni. Sei stata molto abile a nascondere l’assassino tra gli eventi legati al matrimonio e un fotografo non poteva di certo mancare!
Se da una parte capisco il risentimento dell’assassino per la storia legata a suo figlio e a Benny (già nel primo capitolo non mi aveva fatto una buona impressione), dall’altra ha mostrato un’indole ben più vile, coinvolgendo altre persone nella sua vendetta personale. Prima l’ignaro fotografo scelto per il matrimonio, che ha dovuto tirarsi indietro, poi soprattutto suo fratello, reso addirittura complice dell’omicidio. E’ vero che anche questo avrebbe potuto farlo ragionare, anziché assecondarlo… Ad ogni modo, ancora una volta Steve e Susan hanno svolto un’indagine impeccabile e smascherato gli impostori.
Credo, poi, che tu abbia gestito bene la questione dei gemelli legata ad un giallo. Finora, non ho usato mai questa ipotesi nei miei gialli e quando mi è capitato di leggerne era perché l’autore l’aveva usata in un modo del tutto diverso e originale. Ma, in quest’ultimo caso, il livello era veramente altissimo.
Grazie per la citazione nei ringraziamenti e per aver condiviso questa storia.
Alla prossima!
Saluti!!!
Recensione alla storia I Write Sins Not Tragedies - 18/04/24, ore 18:13
Capitolo 4: Dolce
Ciao Swan!
Ho impiegato più tempo del previsto per recensire questa storia perché ho preferito aspettare, visto quello che avevo notato dopo la mia ultima recensione. Sicuramente, da abile giallista attenta ai dettagli quale sei, non ti sarà passato inosservato che un altro utente ha fatto copia/incolla delle mie recensioni per questa storia e anche per “Victorian”. E’ per evitare che diventasse un’abitudine poco rispettosa che mi sono presa un po’ di tempo prima di terminare la storia.
Passando al capitolo, ho trovato molto divertenti i battibecchi di Steven e Jonathan nella “seduta di psicologia”. Ha fatto venire fuori diversi aspetti del loro carattere, anche se non sono realmente una coppia! E, a mio parere, è servita anche per riflettere su qualcos’altro legato al delitto, ovvero la questione “soprannaturale” tirata in ballo. Quando si parla del tremolio delle luci, è al soprannaturale che si rivolge il primo pensiero, ma questo può essere causato anche da qualcosa che altera i sensi e fa percepire come tremolanti delle luci che in realtà sono rimaste perfettamente funzionanti per tutto il tempo. E l’alterazione può essere causata da moltissimi fattori, biologici o anche indotti da medicinali o altre sostanze chimiche. Lo stesso può dirsi per le voci o i presunti fantasmi. E il fatto che Jonathan vedesse la stanza come sotto l’effetto di allucinogeni potrebbe collegarsi proprio a questo. Probabilmente qualcosa tra quello che hanno bevuto o mangiato era contaminato proprio da allucinogeni o sostanze simili. In fondo, hanno mangiato tutti o quasi lo stesso cibo e bevuto la stessa acqua. Molti anni fa si diceva che bere l’acqua inquinata della laguna facesse questo effetto, ma dubito che si sia trattato di questo perché, in tal caso, colore e odore avrebbero lanciato più di un sospetto! Però l’acqua servita a tavola, una bevanda che tutti hanno avuto modo di bere, poteva contenere qualcosa e questo implicherebbe un coinvolgimento dei camerieri impiegati per il servizio. Se le voci e le eco sono riconducibili allo stesso motivo, la melodia mi spinge a pensare che ci sia anche dell’altro. Forse è l’assassino che cerca di portare Steve e Price su una falsa pista.
Alla fine Steve rivela (e l’autrice conferma!) che si tratta di due gemelli. Una deduzione che può trovare un riscontro quasi immediato. Anche negli anni 50 non doveva essere difficile verificare se qualcuno avesse un gemello. Il fatto che, poi, si riferisca a due “gemelli” al maschile e non a due “gemelle” restringe il campo dei potenziali assassini agli uomini. A questo punto escluderei il padre di Didy e Aisha perché, in quel caso, anche un loro ipotetico zio avrebbe dovuto trovarsi nella sala in qualità di invitato. Non ho un’idea precisa su chi possa essere l’assassino a questo punto, ma di sicuro si tratta di un personaggio più “defilato”, di cui non è fondamentale conoscere eventuali parentele.
Vado a leggere subito il prossimo ed ultimo capitolo.
Un saluto!
Recensione alla storia I Write Sins Not Tragedies - 16/03/24, ore 16:37
Capitolo 3: Secondo
Un saluto, SwanXSong!
Con questo terzo capitolo iniziano le accurate indagini di Steve e Susan e, come volevasi immaginare, i particolari prendono a “fioccare” da tutte le parti! E danno a chi legge tantissimi spunti di riflessione.
Innanzitutto, è interessantissima la storia della maledizione degli artigiani arrabbiati, ma in questo caso non credo che si tratti di soprannaturale, a meno che tutto non giri attorno a Trudy e alla puntata della nave fantasma di “Supernatural”! In fondo a Venezia di acqua ce n’è in abbondanza e i fratelli Winchester farebbero di sicuro un ottimo lavoro!!! Naturalmente, è solo una battuta e credo che i motivi dell’omicidio siano ben altri. Più che altro, concordo con il punto di vista di Chuck: ovunque vanno gli Sheppard ci scappa il morto! E’ una frase che ricorre molto spesso anche in diverse mie storie originali!
Comunque, complimenti per tirare fuori ogni volta qualche aneddoto riguardante le assurdità messe in atto da qualche papa. Anche se finora niente batte l’invenzione di Innocenzo VIII che hai riproposto nel Lupo.
Ed è molto simpatico il riferimento ad Adam, ma non ci sono delitti gemelli e l’assassino stavolta si è nascosto nell’armatura. Sicuramente aspettava Benny, a prescindere dalla macchia di vino. Ma c’è un’altra domanda che ha suscitato la mia attenzione. Benny e Didy, sebbene non ancora sposati, condividevano la stanza o erano in stanze diverse? Nel secondo caso, l’assassino avrebbe potuto restare nascosto anche per ore e, poi, mettere in atto il suo piano; nel primo, invece, se i due fossero rientrati insieme dopo la festa, l’assassino non avrebbe potuto uccidere Benny senza essere visto da Didy oppure avrebbe dovuto uccidere entrambi.
Mi sono anche chiesta se Benny e l’assassino non avessero un appuntamento, magari in un secondo momento. Forse Benny si sarebbe assentato ugualmente dalla sala con una scusa qualunque per raggiungerlo. E questo avrebbe potuto “sfruttare” quel tempo per introdursi in camera di Benny e cercare qualcosa. Ma l’imprevisto della macchia può aver complicato le cose e, quando Benny è rientrato in camera, l’assassino si è nascosto nel primo posto che ha trovato, l’armatura appunto, salvo, poi, approfittarne per mettere in atto il piano omicida.
Come per Kalispell, stento a credere che l’assassino provenga da fuori, o meglio che abbia affrontato un viaggio oltreoceano a sue spese solo per uccidere un uomo, senza contare che rimarrebbero tracce dei suoi spostamenti nel passaporto e nei registri delle compagnie aeree. Sono convinta che faccia parte del gruppo giunto a Venezia per le nozze. E credo anche che lo sparo sia stato fuorviante. Penso che quello che si è sentito abbia seguito di alcuni minuti quello che ha ucciso Benny (il silenziatore esisteva dal 1910) e abbia dato il tempo all’assassino di tornare alla festa, ma ciò implicherebbe l’esistenza di un complice. Forse il precedente fidanzato di Didy?
Vedremo dove ci porteranno le indagini nel prossimo capitolo.
Per ora ti ringrazio e ti rinnovo i complimenti per questo nuovo giallo. Sai come suscitare la curiosità del lettore!
A domenica!!!
Recensione alla storia I Write Sins Not Tragedies - 10/03/24, ore 19:40
Capitolo 2: Primo
Ciao SwanXSong!
Questo capitolo mi lascia un po’ sorpresa perché non immaginavo che la vittima sarebbe stata proprio Benny. Lo facevo più un potenziale assassino, per dirla tutta!
Ma procediamo con ordine. Sono sempre più divertita dai battibecchi di Steve e Jonathan, due personaggi che mi piacciono molto in questa tua serie di storie.
E’ stato divertentissimo quando Steve ha detto: “…il caso della contessa Perla O’ Neill …quello lo saltiamo. Se vi manca, recuperatelo!” E’ un ottimo espediente dell’autore per non rivelare niente su quel caso. E lo trovo giusto: se qualcuno non l’ha ancora letto e vuole conoscere tutti i dettagli, può andare a farlo subito!
La storia del ballo con Trudy mi ha immediatamente ricordato “Supernatural” e l’episodio della nave fantasma su cui hanno indagato con Bela Talbot. Se non ricordo male, Gertrude in quell’occasione era la stessa attrice che interpretava l’anziana Piper nell’ultima stagione di “Streghe”.
E scommetto che, se davvero Chuck e Susan andranno a cena allo Chalet, ci sarà un nuovo caso pronto ad attenderli, proprio lì, dove tutto è iniziato! Ma immagino che questo lo scopriremo in futuro.
Poi, tra balli e risate, ecco che si sente quello sparo e si scopre il cadavere di Benny riverso sul letto. Ma davvero è stato lo stesso sparo che si è udito ad ucciderlo?! O quello era solo un espediente per fornire un alibi all’assassino che in quel momento era già rientrato nella sala?!
Immagino che scopriremo anche questo tramite le accurate indagini di Steve e Susan e dell’assistente Chuck (sarebbe un ottimo ruolo per lui!).
A questo punto è ancora presto per congetture sui potenziali colpevoli, anche perché forse non conosciamo tante dinamiche, ma, se Didy era così preoccupata, forse sospettava qualcosa. O voleva mascherare la sua colpevolezza o conosceva chi poteva avercela con Benny. Suo padre, magari?!
Grazie mille per questa lettura piena di spunti e riflessioni. Sono curiosa di leggere il prossimo capitolo.
Un saluto e buona serata!
Recensione alla storia Furto a scuola - 06/03/24, ore 17:46
Capitolo 1: Furto a scuola
Ciao.
Questa storia mi è piaciuta moltissimo perché cela degli insegnamenti importanti, come il pentimento e il perdono. Ed è stato molto astuto il modo in cui il detective ha scoperto il colpevole del furto. Per certi versi mi ha ricordato un episodio di "Caro maestro", una serie che andava in onda quando ero piccola e che era tra le mie preferite. Ti ringrazio per avermela riportata alla memoria con questa narrazione.
Complimenti per la scrittura e per le trame sempre appropriate che proponi.
Un saluto!!!