Recensioni di WeirdoWriter96

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Recensione alla storia She will be loved - 11/11/13, ore 15:25
Capitolo 11: Mi destino es hoy
Finalmente!
Era ora!
Ok, ho trovato molte cose che a dire il vero mi aspettavo sarebbero accadute e altre invece mi hanno stupita.
Come per esempio la sicurezza improvvisa di Yumi e le frasi astiose di Jeremy.
Hai fatto un ottimo lavoro come sempre rendendo a pieno le emozioni dei personaggi, in modo particolare di Aelita che , se prima non potevo sopportare, ora mi fa anche un pochino pena.
Dunque, parti preferite:
1)Non ero brava ad approcciare con la gente,infatti esitai un istante prima di aprire bocca.
-E’ nuovo il pianoforte?-chiesi entrando nella stanza. I miei passi riecheggiarono nella sala vuota.
Il professore si voltò e scosse la testa.
-Oh no,l’ho semplicemente fatto spostare dal teatro. I ragazzi ne avranno bisogno.-gli diede una carezza affettuosa come se fosse un tesoro prezioso.
Annuii e accennai un sorriso.
-Comunque: cosa ti porta qui,Yumi?-continuò a ordinare i fogli senza guardarmi.
Aprii leggermente la bocca ricordandomi perché ero lì.
-Ehm…so che il tempo ormai è scaduto,ma vorrei tanto iscrivermi ai corsi di musica. Qui ci sono tutti i moduli firmati,e l’autorizzazione dei miei genitori.-tentai di risultare il più sicura possibile però la faccia perennemente accigliata di Jim mi metteva a disagio. Oppure mi sentivo in colpa per aver falsificato la firma dei miei.
Lui afferrò i moduli e li osservò con la sua solita faccia burbera,che spaventava gli studenti più piccoli.
Mi aspettai di essere liquidata con un “Scusa hai perso il treno”,invece Jim mostrò un sorriso soddisfatto ed esclamò:
-Finalmente Ishiyama!Avevo quasi perso le speranze!
Trattenni una risata poiché,probabilmente,ero una delle poche persone ad assistere a quella versione di Jim.
-Scommetto che è stato Stern a farti cambiare idea!-ipotizzò,già pronto a ricoprire di elogi Ulrich se fosse stato effettivamente così.


2)Aelita non aveva ancora le idee chiare riguardo i suoi sentimenti,però era certa di una cosa: non poteva perdere Jeremy. Lui rappresentava tutto quello che lei era stata un tempo,e non aveva intenzione di lasciarla andare.
-Ehi Jer. - lo chiamava così quando stavano insieme –Sono felice per il voto che hai preso,ma non so proprio come recuperare il mio. Mi dai una mano?
Si appoggiò allo stipite della porta della stanza di Jeremy e mostrò quegli occhi da cerbiatta che lo avevano sedotto in passato.
Lui stava uscendo per andare a studiare in biblioteca e non aveva assolutamente voglia di parlare con Aelita. Si sentiva tradito e si odiava per non aver intuito quello che stava succedendo tra lei e Odd.
-L’hai sentito Jim,no?Devi scrivere una canzone che lo emozioni. Prova a scrivere della “storia travagliata” che ha con la Hertz,magari lo fai pure piangere.-cercò di usare un tono duro ma invano. Chiuse la porta alle sue spalle e andò in corridoio.
Aelita sorrise leggermente,era raro che Jeremy facesse una battuta. Inoltre,inconsapevolmente,l’aveva aiutata.
-Grazie del consiglio. Dove vai con tutti quei libri?-gli si avvicinò,erano a un palmo di naso-Ero venuta qui per fare altro.
Lei sperava di riuscire a sedurlo,ma una parte di Aelita era cosciente che non ce l’avrebbe fatta.
-Aelita,no.-la allontanò delicatamente.-Non sono Odd,non funzionerà.
La ragazza si sentì persa. Per lei Jeremy era un porto sicuro,un luogo nel quale si sarebbe sempre potuta rifugiare nonostante le vicende. Odd era il ragazzaccio,l’avventura di una notte che poteva diventare qualcosa di più se solo lei fosse stata sicura.
-Jeremy sono venuta a cercarti per chiederti una seconda possibilità.- aveva gli occhi lucidi - Non ci credo che hai messo fine alla nostra storia. Siamo stati fidanzati un anno e mezzo e ne abbiamo passate tante...
-Un anno e mezzo di bugie!-gridò guardandola in faccia e facendola sobbalzare-Dimmi la verità: quando hai deciso di tradirmi con Odd?Quando ero troppo tonto per venire a letto con te?
Lei sgranò gli occhi incredula. Non voleva far soffrire nessuno,tantomeno Jeremy.
-Perché non riesci a perdonarmi?-evitò appositamente la domanda perché era una codarda.
Tuttavia Jeremy non insistette poiché,in cuor suo,nemmeno lui voleva una vera risposta.
-Perché quando ti guardo,non vedo più la ragazza della quale mi ero innamorato.-e se ne andò.
Aelita deglutì e trattenne le lacrime. Quelle parole la colpirono in pieno perché sapeva che aveva ragione,e non poteva tornare indietro nel tempo. Per quanto provasse a essere sempre la stessa persona,ormai doveva accettare il fatto che fosse cambiata.
Inizialmente aveva apportato quelle modifiche al suo look per sembrare una dura,ed era rimasta insieme a Jeremy perché lo amava. Ma poi Odd le aveva stravolto i piani,e la situazione le era sfuggita di mano.
Quest’ultimo si trovava alla fine del corridoio e aveva assistito alla scena. Non si preoccupò nel vederla così sconvolta,anzi lo rattristò perché aveva confermato la sua ipotesi. Lei avrebbe sempre scelto Jeremy,doveva accettarlo.
Anche Aelita si accorse del Biondo e lo raggiunse mostrando un finto sorriso.
-Credo che passeremo molto tempo insieme d’ora in poi.-annunciò entusiasta mettendogli le mani intorno al collo. Pensava che almeno quel legame nella sua vita non sarebbe cambiato,ma Odd era stufo di essere una ruota di scorta.
-Smettila con tutte queste moine. Quel che è successo alla festa non si ripeterà.-le comunicò allontanandola bruscamente.
Inizialmente fu spiazzata dalla reazione di Odd. Lui non viveva senza il sesso,quindi perché la stava respingendo?
-Oh andiamo. Non sei mai stato un tipo serio. Cosa ti è preso adesso?-gli rivolse quella domanda più per curiosità che per interesse.
-Mi è preso che volevo cambiare,per te. E c’ero quasi riuscito,ma poi mi sono reso conto di una cosa.
Aelita restò in silenzio per qualche secondo e poi si permise di chiedere:
-E cioè?
Odd alzò gli occhi al cielo spazientito.
Non è ovvio?,pensò.
-Ho capito che nonostante tutti i miei sforzi,tu non avresti mai smesso di vedermi come mi avevi sempre visto: un gioco.
-Non è vero.-obiettò subito lei.-Sai di essere molto di più.
A quel punto Odd non sapeva se prenderla a schiaffi per la sua sfacciataggine o stare zitto.
-Grazie per la dimostrazione!Quando ti avevo chiesto di scegliere speravo vivamente che tu lo facessi. Invece cosa è cambiato da allora?!Proprio niente!
Aelita indietreggiò spaventata.
-Odd io…-non riusciva a trovare le parole adatte. Forse non esistevano parole adeguate in una situazione del genere.
-Non c’è bisogno che tu dica nulla. Inoltre voglio troppo bene a Jeremy per fargli questo. Mi deve già odiare abbastanza.



Ci sentiamo al prossimo aggiornamento che spero non tardi anni ad arrivare ahahahah
-WeirdoWriter96.
Recensione alla storia Così mi ferisci.. - 04/11/13, ore 17:29
Capitolo 15: Cap 15: Point of No-Return
Davvero perfetto.
Scritto in modo impeccabile come mi aspettavo da te u.u .
La parte iniziale è molto realistica anche io, nei panni di Sissi, avrei reagito così, forse anche peggio u.u -
Per quanto riguarda il tuo ritardo, sei giustificata , e , ti capisco, anche io ho iniziato il quarto ed è qualcosa di improponibile !
Detto ciò, passo alle mie parti preferite u.u :
1)Tra le lacrime riesco a intravedere la figura di Ulrich che si irrigidisce.
Un po’ appannata, mi giunge anche l’immagine del suo volto sconcertato e anche.. ferito, quasi.
Non mi interessa.
No, non mi interessa minimamente: può guardarmi con quell’espressione ferita quanto vuole, è stato lui a ferirmi per primo.
- Ma Sissy.. cosa succede? – il tono non è più urgente come poco prima, ma continua ad essere preoccupato.
La domanda che mi fa, sottintesa, è “Cosa ti ho fatto?”
Non mi farò impietosire dal suo tono, no, non succederà. Non sono una povera cretina, che cede ad un paio di occhi tristi e una voce da cucciolo bastonato.
Per quanto mi riguarda lui può fare tutto ciò che vuole, anche tornare da Yumi.
Mi fa soffrire. Non mi interessa.


2)- Senti… io non volevo ferirti, dico davvero. Non… non sapevo che fossi lì ad ascoltare, e… - si passa una mano tra i capelli, in imbarazzo – Non è vero che ti ho presa in giro. Forse non ho ancora chiuso completamente con Yumi, non lo nego, ma il tempo passato insieme a te è stato davvero bello. Su questo sono sincero. -
Gli lancio un’occhiata timida, sfregandomi gli occhi con il braccio.
- Come faccio a fidarmi? Mi hai preso in giro tante volte….-
So di aver colpito nel segno, perché incassa il colpo con una smorfia.
È vero, e lui lo sa. Lo so anche io, lo sanno tutti alla Kadic. Sono diventata lo zimbello di tutto il collegio più e più volte per questo, come dimenticarmene?
Eppure io ritentavo sempre, anche ora. Sono una stupida.
- Non lo so. Penso che dipenda da te decidere. Ma, te lo giuro, non sono mai stato così sincero.-
Non rispondo, pensandoci su.



Che situazione strana. Non credevo che mi sarei mai trovata seduta accanto a Ulrich, con la sua giacca sulle spalle, a cercare di decidere se fidarmi o meno di lui.
È tutto così surreale…
Non pensavo che il mio appuntamento sarebbe degenerato fino a questo punto.
- Allora ti piaccio davvero?- chiedo, esitante.
A questa domanda arrossisce un pochino, cercando di mantenere un’espressione da duro.
Annuisce impercettibilmente, senza neanche guardarmi. Mi basta. Sono troppo innamorata di lui per odiarlo per oltre una manciata di minuti.
Sono davvero una stupida.
- Va bene, mi fido.-
E prego silenziosamente di non dovermene pentire di nuovo…



3)Ecco, si sta tirando indietro.
Da che lo conosco fa sempre così.
Di questo passo non sarà mai pronto.

- Ma se io non volessi aspettare? -
Con un guizzo improvviso di vita torno ad essere la vecchia me, quella che si prende subito ciò che vuole, che non si lascia addomesticare da nessuno.
Quella che non esita ad afferrare Ulrich per la maglia e a baciarlo.


-WeirdoWriter96.
Recensione alla storia Così mi ferisci.. - 27/10/13, ore 16:35
Capitolo 14: Cap 14: Sissy, dove sei?!
Questo capitolo mi ha fatto provare pena per Sissi,non credevo sarebbe mai stato possibile.
Allora , che dire?
Mi piace moltissimo... Come sempre ovviamente, c'era da aspettarsi un lavoro egregio da te e infatti non mi hai delusa u.u
Non lo fai mai .
Allora, le mie parti preferite:
1)Incrocio per caso la rosa, a braccetto con Jeremy, mentre passeggio per ingannare l’attesa.
Lei è vestita in modo decisamente appropriato alla serata e sembra a proprio agio, appesa al braccio di Belpois.
Il caro Einstein invece è vestito come al solito: l’unica differenza è una felpa blu al posto del solito maglione.
Per completare l’opera il suo viso è color rosso fragola.

- No, è da un po’ che non la vedo. Pensavo che ti stesse aspettando in giardino.-
Mi impensierisco. – Lì non c’è. –
Vedo la mia migliore amica riflettere un secondo, una mano sotto il mento.


- Beh, forse si è stufata di attendere lì e ci sta aspettando davanti all’ingresso del concerto.- ipotizza, ignorando bellamente il mio “ho tardato solo di cinque minuti!”.
- Si, probabilmente è così. Andiamo? -


Mentre ci incamminiamo mi accosto a Jeremy.
- Sei rosso come un gamberetto, Einstein.-
Lo vedo imbronciarsi appena, ancora più imbarazzato.
- Guarda che i gamberetti non sono rossi.-
Liquido la sua affermazione con un’alzata di spalle, come a sottolineare quanto il dettaglio sia irrilevante.

- E comunque per quanto riguarda gli appuntamenti non te la cavi meglio di me. - aggiunge, per ripicca.
- Touchè.- ridacchio, anche se la mia è una risata nervosa.
Sono inquieto.
- Beh, forse dovreste prendere entrambi delle lezioni da Odd. – si intromette la rosa.

- Ehilà, salve gente!-
Quando parli del diavolo…
Subito dopo il saluto vedo sfrecciarmi davanti Sam che trascina il nostro amico dalla pettinatura assurda.
- Dai, Odd, andiamo! Sta per cominciare!- sbuffa la ragazza, accelerando il passo.
- Ciao Sam. – sorridiamo.
- Ciao ragazzi! -



2)Afferro saldamente la vanga, avanzando lentamente.
Per quel che ne so potrebbe essere una nuova minaccia mandata da Xana.
Meglio essere prudenti.

- Chi è là? Fatti vedere!-



Man mano che mi avvicino mi accordo che quel rumore non è uno squittio, ma un..
Un..
Un singhiozzo…

La vanga mi cade di mano quando vedo l’autore del suono misterioso.

Sissy.
Sissy è raggomitolata per terra, sull’erba umida.
Si volta per guardarmi, rivelando gli occhi rossi e gonfi.

- Sissy! Che è successo? Stai bene?!- mi allarmo, controllando che non sia ferita.
A parte i segni del pianto, è illesa.

- Vattene… via …- mugugna, dandomi le spalle.
- Cosa?-
Sbatto le palpebre, shockato.


- Vattene via!-


Questo è quanto.... Bè, aggiorna presto .
Un bacio.
-WeirdoWriter96
Recensione alla storia Così mi ferisci.. - 27/10/13, ore 16:31
Capitolo 1: Così mi ferisci..
Ciao Rae,
Sono io, Silkye53 .... Ho dovuto cambiare account purtroppo e ora devo recensire di nuovo tutte le fic.
In modo particolare ci tenevo a recensire la tua.... Passerò da questo capitolo direttamente all'ultimo scritto che non ho potuto commentare.
Quindi, del tuo modo di scrivere sai già cosa penso, lo trovo magnifico, hai un'enorme capacità di narrare cose in un modo a dir poco perfetto.
I personaggi sono molto fedeli a quelli della serie.
I sentimenti presenti in ogni capitolo mi colpiscono sempre nel profondo, e rileggere tutta questa fic mi ha profondamente segnata, insomma diciamo che mi ha spinto a voler ricreare questo account e ha riniziare a scrivere.
Quindi ti ringrazio.
-WeirdoWriter96
Recensione alla storia She will be loved - 27/10/13, ore 16:24
Capitolo 10: Broken Hearts
Wow che capitolo!
Mi hai fatto trattenere il fiato dall'inizio alla fine, questo è talento allo stato puro.
Dunque, finalmente Jeremy è venuto a conoscenza dell' "inganno" di Aelita e Odd, non mi aspettavo che sarebbe avvenuto così in fretta, ma meglio così, la situazione doveva evolversi in qualche modo no?
Yumi , povera la mia cucciola, Ulrich ha lo stesso tatto di un elefante in una cristalleria , poteva girarci un po'attorno, anzi no , forse poi sarebbe stato peggio ... Mh .... Però il suo comportamento proprio non mi va giù , e nemmeno quello di Sissi u.u
Parti preferite:
1)Quando tornai a casa trovai una sorpresa inaspettata. Entrai nella mia stanza e vidi una grossa scatola beige chiusa con un fiocco.
Sopra c’era un biglietto.
“Yumi,
Mi dispiace di non essermi fatta sentire molto nelle ultime settimane,ma sono stata occupata con la galleria d’arte.
Qualcuno molto vicino a te mi ha detto del Ballo imminente e volevo che fossimo vicine in qualche modo.
Spero che il regalo ti piaccia.
Ti voglio bene tesoro,
Mamma”
Aprii immediatamente la scatola e pensai che non potessi ricevere un dono più bello. Mia madre mi aveva regalato un vestito meraviglioso: era ricamato in pizzo bianco sul busto e la parte inferiore era lilla.
Mi portai una mano alla bocca per lo stupore.
Non mi aveva emozionata la bellezza smisurata dell’abito,ma il gesto della mamma. Lei adorava fare queste cose.
Infatti non potei fare a meno di pensare a quando mi aveva spedito il diario all’inizio del mio viaggio.
Oh quanto mi mancava. Avrei tanto voluto che fosse stata qui per darmi un consiglio,e non è la stessa cosa parlarne per telefono.
Ricacciai indietro quella sensazione di nostalgia e mi concentrai su ciò che sarebbe accaduto tra pochi giorni.

19 ottobre 2013, 5.45 PM
“Caro diario,
Oggi c’è il Ballo. Sono così nervosa che mi tremano le mani e probabilmente la mia calligrafia non risulterà bellissima come al solito,ma al tempo stesso sono felice. Non ho mai preso parte a un evento del genere,e avere un amico come Odd al mio fianco mi aiuterà a rilassarmi.
Lui è stato molto vago riguardo a cosa pensa di fare per attirare l’attenzione di Aelita. Eppure ultimamente l’ho visto malinconico,non so se dovrei preoccuparmi.
Ho preferito ignorare la faccenda dei voti perché mi avrebbe innervosito ancora di più. Voglio vincere. Devo vincere. Perché se Ulrich spera che gli racconti la verità,vorrei farlo con una coroncina in testa.”
Non ebbi il tempo di terminare di trascrivere i pensieri degli ultimi giorni. Erano quasi le 6.00 e Odd sarebbe passato alle 7.45.
E creare il look non fu facile.
Inconsciamente mi ritrovai a sorridere davanti allo specchio una volta ultimato il lavoro.
Il vestito mi calzava a pennello e avevo arricciato i capelli fermando due ciocche con un fermaglio bianco. Mi truccai in una maniera più appariscente del solito ma si trattava di un’occasione speciale.
Nel mio armadio avevo trovato un paio di scarpe col tacco bianche che si abbinavano perfettamente all’abito.
Sentii bussare alla porta.
-E’ arrivato il tuo cavaliere per il Ballo!-esclamò Hiroki affacciandosi con un sorriso incoraggiante.
Afferrai la borsetta e uscii dalla stanza.
Odd mi aspettava alla fine delle scale e dovetti ammettere che non stava affatto male in smoking.
Ci salutammo con un bacio sulla guancia e dopo essermi sistemata al suo fianco,Hiroki cominciò a pensare cosa dire.
Intuivo sempre quando una situazione lo metteva in difficoltà: aggrottava talmente tanto le sopracciglia che sembravano una sola.
Effettivamente la nostra situazione era buffa. Odd e io non formavamo una vera coppia, per cui non avremmo fatto la foto sull’uscio di casa e Hiroki non ci avrebbe augurato tante care cose come nei telefilm americani.
-Beh è un piacere conoscerti Odd, sono felice che qualcuno tenga d’occhio questa pazzoide mentre è a scuola.-riuscì a esprimersi mio fratello porgendogli la mano.
Il biondo rispose alla stretta accennando una risata,mentre io mi limitai a scuotere la testa e ad alzare gli occhi al cielo.
Odd non era il mio babysitter,noi avevamo un fine comune. Questo ci rendeva…alleati? No,forse il termine giusto per definirci era amici.
Nonostante ci conoscessimo da poco più di un mese,lo consideravo tale poiché era riuscito a trasmettermi speranza e a darmi la forza necessaria quando tutto sembrava perduto.
-Mah per il momento non mi ha fornito troppi grattacapi.-scherzò Odd incrociando le braccia al petto.
Quello scambio di battutine mi stava urtando i nervi,infatti decisi di interromperli.
-Scusaci Hiroki ma noi dovremmo andare adesso. Il programma “Prendiamo in giro Yumi” andrà in onda un’altra volta.-afferrai Odd sottobraccio e ci incamminammo verso la porta.
-Aspettate!-gridò lui facendoci fermare all’improvviso. Mi voltai e Odd fece lo stesso.-La mamma ti ha regalato il vestito ma anche io ti ho preso un pensierino.
Mi diede una scatolina rossa e quando l’aprii trovai una collana con scritto Dreamer. Sognatrice.
Mi spuntò un sorriso da un orecchio all’altro. Non me l’aveva regalata per caso: io ero una sognatrice.
-Ricorda: ogni storia ha bisogno di un dettaglio memorabile.
Lo abbracciai calorosamente.
-Grazie.


2)Aelita aveva accettato la proposta di Odd,la quale implicava farsi possedere da lui. Infatti se la stavano spassando nel bagno dei maschi quando l’inevitabile accadde.
Jeremy aprì la porta e non poté credere ai propri occhi.
Entrambi indossavano solo la biancheria intima e mentre Odd stava per slacciarle il reggiseno,lei si accorse di Jeremy.
-Oh no.
Scansò bruscamente Odd e si affrettò a infilarsi il vestito per raggiungere il fidanzato,che aveva già lasciato la stanza.
-Jeremy aspetta!-urlò lei col fiato corto e riuscì ad afferrarlo per una spalla.-Posso spiegare!
Lui si voltò e la squadrò come mai prima d’ora.
Arrivò anche Odd,che non si era ancora abbottonato la camicia.
Solitamente in questi casi scoppiano le risse tra i due pretendenti,ma Jeremy non era un tipo aggressivo.
-Cosa vuoi spiegare?Che ti facevi le sveltine con il mio migliore amico?!-esclamò risentito.
Per la prima volta dopo molto tempo Aelita non sapeva cosa dire. Lei,la ragazza con la battuta sempre pronta,rimase lì in silenzio.
Si comportò così perché era in torto.
Spesso si diceva che un giorno la verità sarebbe venuta fuori e che avrebbe gestito la situazione. Ma era accaduto nel peggiore dei modi,quindi tutti avrebbero sofferto.
-Jeremy io…-provò a intervenire Odd.
-Tu non provare neanche a parlare!Non sei migliore di lei. Forse dovevo dare ascolto alle voci di corridoio le quali dicono che sei una troia,mi sarei risparmiato una sofferenza.
Le grida fecero incuriosire gli altri studenti,che accorsero vicino al portico. Milly e Tamia ripresero tutto con la videocamera.
-E’ finita.-tagliò corto Jeremy per non fornire altro spettacolo,e sparì rapidamente da lì.
Aelita aveva la bocca leggermente spalancata. Nascondere le proprie emozioni sembrava sempre più difficile.
Scelse di non seguirlo,perché non gli avrebbe dato retta.
Milly si avvicinò e le domandò con la sua solita vocina irritante:
-Quel che ha detto Jeremy è vero?Tu e Odd stavate insieme segretamente?
Lei guardò dritto dentro l’obiettivo della telecamera,poi spostò il capo verso la ragazzina.


3)Rientrai nella sala solo per prendere le mie cose e andarmene. Nonostante il mio cuore fosse già a pezzi,mi imbattei in Sissi.
-Ehi non piangere perché non hai vinto. Ci saranno altri balli.
Quel suo finto tono preoccupato mi urtava i nervi,quindi decisi di smascherarla.
-Smettila di fingere Sissi. Ulrich non è presente.
Secondo il mio modesto parere l’unico motivo per il quale Crudelia si comportava così era a causa di Ulrich.
-Perché dovrei fingere di essere gentile con una mia compagna?-continuò lei facendo finta di non capire.
Socchiusi leggermente gli occhi.
-Oh andiamo. Sai esattamente perché. Non hai dimenticato quel che è successo tra noi il primo giorno. Ti faccio i miei complimenti,sei riuscita a umiliarmi davanti a tutta la scuola.
Finalmente si mostrò per quella che era: una ragazza senza cuore.
-Vuoi sapere se mi ha reso felice? Immensamente. Quando mi è giunta voce che ti eri candidata,ho subito pensato che fosse l’occasione giusta per darti una lezione. Seriamente speravi di poter competere con la figlia del preside?
Aggrottai le sopracciglia tentando di intuire ciò che non stava dicendo.
-Hai truccato le elezioni?
Lei rise di gusto e incrociò le braccia al petto.
-Non ne ho avuto bisogno. Tutta la scuola è dalla mia parte,incluso Ulrich. Questo ti fa male più del dovuto giusto?Perché ti piace. Non sono stupida.
Abbassai un attimo il capo e poi arrivai alla conclusione che non mi sarei fatta mettere i piedi in testa da una ragazzina viziata.
-Ora arriva il momento nel quale mi obblighi a stare lontana da lui?-la canzonai spudoratamente.
Sissi accolse la sfida.
-E’ lui che vuole starti lontano. Dice sempre che sei una persona così noiosa e insicura. Ogni volta che gli mandi un messaggio sbuffa.
Scossi la testa. Non credevo alle sue parole. Conoscevo abbastanza Ulrich per saperlo.
-Lui non lo direbbe mai,per cui sono io ad avvertire te: se lo fai soffrire ti stacco la parrucca. A suon di calci,non so se mi sono spiegata.
Minacciare la gente non era nel mio stile,ma quando vieni ferita nel profondo non capisci più nulla.
Non le diedi il tempo di controbattere poiché me ne andai urtandole la spalla volontariamente.
Nessuna delle due aveva vinto quel round,però la guerra non era ancora finita.

Occhio non vede,cuore non duole.
Meglio guardare da un’altra parte,dicono.
Mettere la testa sotto la sabbia,come fanno gli struzzi.
Però perché cambi qualcosa bisogna agire,bisogna uscire dalla città di cristallo...Aprire gli occhi e avere il coraggio di vedere.
Anche se ciò che devi vedere ti distrugge il cuore.

-WeirdoWriter96