Recensioni per
Danza la Notte
di Tawara

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
24/04/12, ore 12:16
Cap. 1:

Ciao!
Ho messo questa poesia tra le mie preferite, e devo dire che non smetto di leggerla, e finalmente ho preso coraggio per recensirti.
E' davvero molto bella, sarà che anche a me piace molto la mitologia in generale ed il tuo stile ricercato è davvero pazzesco.
Per la sillaba in più, beh, che dire, avendo notato che era un sonetto me n'ero accorta, ma capirai, sono dei fiscalismi fin troppo rigidi e a mio dire la variatio ci sta tutta.
Ecco, ora inizio a fare le critiche letterarie come al liceo, anche se non ho fatto il classico però me ne hanno fatto fare al linguistico (inglese, francese, spagnolo e un po' di tedesco) quindi, se fatte bene tutte le scuole sono pesanti.
Ma se poi ti escono dei componimenti così splendidi allora vale la pena di frequentare un istituto "tosto" per così dire.
Non ho nulla da dire, se non che è splendida dall'inizio alla fine.
Di solito faccio critiche precise, però mi inchino a tanta bravura, non da invidiare ma da ammirare, davvero, i miei complimenti.
Mi sento leggera, avendo letto la tua poesia, mi ha colpito nel profondo, davvero brava.
Spero di aver tempo di leggere altro di tuo, alla prossima,
Layla_Aspasia.

Recensore Veterano
22/04/12, ore 10:50
Cap. 1:

Per quel che mi riguarda... Ti perdono volentieri la sillaba in più, non facendo mai caso a queste cose... Provo una lieve ammirazione mista ad incomprensione verso chi si mangia praticamente la testa a far sonetti e roba varia! Sono sempre stata un verso libero, al Surrealismo per intenderci... Anche se so di non potermi ancora definire cosi' brava per rientrare in quel genere o in qualsiasi altro, vecchio o nuovo che sia! Ora pero' passiamo al tuo scritto... Diavolo ma sei migliorata un sacco! Bravissima! E sai che io non faccio complimenti a casaccio, mi limito a dire quello che penso cercando, al massimo, di non essere brusca et similia. Quindi credici. Questa tua poesia è davvero bellissima e, a mio avviso, perfettamente in armonia con il tema da te scelto: la notte vista da un'angolazione sognatrice ed orfeica (ossia mitologico). Versi viranti al fantastico e lo straordinario sfumato, significato dolce e non totalmente esplicito (cosa che lo rende ai miei occhi ancora più delicato.). Mi hai piacevolmente colpita con questa tua poesia... Già eri abbastanza brava prima, ma con questo ti sei davvero superata!
(Recensione modificata il 22/04/2012 - 10:52 am)

Recensore Veterano
18/04/12, ore 19:42
Cap. 1:

Ok, dopo "quest'indegna accozzaglia di miti e divinità" volevo seriamente girarmi e andarmene... cioè, chiudere la pagina, gnè u_u
Perché non è vero, e uno: amo quando i miei autori preferiti finalmente aggiornano (al contrario di me che sono fin troppo prolifica [?] ._.) e due: questa tua poesia è semplicemente magnifica *___* e poi invidio il tuo linguaggio, e il significato di cui è pregno (spero si dica così!) ogni singolo verso, e al diavolo le sillabe in più, scrivi anche in endecasillabi! Splendida.
Effettivamente i versi che hai inserito nell'introduzione sono anche i miei preferiti, quell' "orlo del mondo" m'ispira troppo, e l'immagine dell'aurora è fantastica e e e l'uomo che indugia nei suoi sogni d'avorio mi ricorda la me stessa che non vuole accettare quel che la circonda e preferisce il nascondiglio della notte, ma in fondo è anche un po' una condizione comune... il classico fa male sì -a volte penso che anche se non l'avessi preso la mia naturale curiosità m'avrebbe aiutato comunque nello studio della mitologia e blabla- ma è servito a sfornare questa meraviglia! Bravissima!

Recensore Master
16/04/12, ore 17:54
Cap. 1:

Non solo ho letto tutta la poesia, ma sono arrivata anche alla fine delle note sottostanti! Sarà che io recensisco praticamente tutto quello che leggo e che mi piace proprio recensire le storie, chissà!
Ad ogni modo, la tua poesia mi è piaciuta moltissimo, proprio perchè aveva tutti questi richiami mitologici, come se la notte si mescolasse con il mito, con il passato, come se creasse un ponte, un contatto con la parte più remota della nostra memoria, che è poi la parte di noi più splendida e più fragile che abbiamo e che dobbiamo conservare.
E' bellissimo il primo verso, in cui colpisci gli occhi del lettore con quel "sanguina" e imbratti tutta la mente di un rosso acceso, dopo averla preparata ad un pacato e rassicurante blu. Come se volessi dire che la notte non è solo quello che sembra, che nella notte si cela molto di più, qualcosa addirittura di più vivo di quello che potremmo trovare al di fuori. Così vivo da poter essere ferito e da sanguinare. Inutile dire che l'effetto che l'immagine ha nella mia immaginazione è splendido, come un quadro espressionista che prende vita e che mi parla.
Salto alle ultime due strofe, dove ritorna anche una notazione cromatica (oddio, come sembro aulica in questa recensione!) che aggiunge ancora più vivacità alla scena. Sono le strofe che mi sono piaciute di più, forse proprio perchè entrano in scena l'uomo e la sua invincibile angoscia dinnanzi all'oscurità, forse perchè è sinonimo di fine, forse perchè non gli permette di controllare tutto, forse perchè significa affidarsi all'inconscio e questo, inevitabilmente, fa paura. Mi sembra che la sensazione di cui parli sia quella del dormiveglia, che è una delle sensazioni più strane che si possano provare, a mio parere e che, in qualche modo, è un contatto col divino, perchè in quel momento siamo sia padroni di noi stessi che del nostro sogno. Mi piace moltissimo questa tua descrizione.
Chiedo scusa per aver "sezionato" la tua poesia, forse è una brutta abitudine che dovrei togliermi, ma devo ammettere che è più forte di me!
Rinnovo i complimenti per questa poesia, che definirei "delicata".

Recensore Veterano
15/04/12, ore 11:42
Cap. 1:

La notte e` così tersa,
qui forse anche morire non fa male, ...

Chi non ama la notte non è degno di vivere neppure il più squallido giorno, fin qui il tema mi trova assolutamente concorde con il vecchio Brand. feat. Esenjn ma tornando alla tua poesia trovo che la ricercatezza e le classiche rimenbranze invero non l'appesantiscano affatto e del resto la metrica non è la base su cui nascono le emozioni.
Molto bene Taw! A me è piaciuta e tanto basta ... ed ora me ne torno oltre il limes ben sapendo di avere una figlia che compone (per) versi (e col cilindro in testa ella cammina).

Tschüss CC

Recensore Veterano
14/04/12, ore 16:13
Cap. 1:

Direi che era una vita che non leggevo una tua poesia (e che non avevo il piacere di commentarla, ovviamnte!) forse neppure ti ricorderai di me (vecchia Ss904) io però mi ricordo molto bene di alcuni tuoi lavori che mi piacquaero moltissimo!
E anche questa poesia l'ho trovata semplicemente stupenda. forse per l'oscura ambientazione, o per il ritmo lento, ma musicale... non  saprei. fatto sta che la trovo veramente ben scritta.
In paricolare "Sanguina ancora la volta celeste / Dietro agli artigli ricurvi dei rami" questa frase mi ha colpito fin da subito -non si vede che mi piace il macabro eh??- per come riesce a delineare i caratteri dell'ambiente in pochissime parole.
E anche il finale è qualcosa di magico e spettacolare! *.*
Quindi davvero compliemnti!!

Un bacio
Sophrosouneh.

ps. concordo con te: il classico travia la mente di molti giovani, sottarendoci -oltre che una vita privata- anche molte nottate di sonno!

Recensore Veterano
14/04/12, ore 00:50
Cap. 1:

Bellissima questa poesia e non credo che il classico fa male se fa partorire una poesia tanto bella. Ho un solo appunto da farti la grafica, le parole sono troppo grosse, è difficile la lettura, se non fossi stata tu la Poetessa(con la p maiuscola) appena visto che era così grossa la scrittura avrei lasciato da parte la poesia, invece essendo tua son andato avanti, poiché tu sei una delle Poetesse di efp che preferisco e attendo con ansia tue nuove creazioni. Questo testo è bellissimo, mi piace la mitologia e mi piace il tuo linguaggio ricercato, mi piace questo stile abbastanza neoclassico, tralasciando la grafica e la metrica che tu stessa dici non essere perfetta(ma non mi interessa molto, amo anche la poesia libera). Sei bravissima e so che lo sai, mi duole che nessuno ha recensito questa prodigiosa tua poesia. Brava. Ciao da Davide