Recensioni per
Ballando con la preda.
di phoenix_esmeralda

Questa storia ha ottenuto 27 recensioni.
Positive : 27
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
28/05/17, ore 16:37
Cap. 6:

Molto molto carina e originale questa storia! Quando l'ho iniziata mi aspettavo qualcosa di molto più leggero e forse demenziale, per l'assurdità della lotteria, ma andando avanti si è rivelata una storia più seria e malinconica. Il finale però è molto "lieto" ed è bello che tutti i problemi si risolvino "alla radice", che cioè Christian riesca a parlare con i suoi genitori invece di scappare ancora. Mi sono piaciuti molto i protagonisti e l'unica critica che posso fare è che avrei voluto che durasse tutto di più! Dalla lunghezza dei capitoli al numero degli stessi, non mi sarei stancata di leggere qualcosa di più! Un'altra cosa che mi è piaciuta molto sono i titoli dei capitoli, che riflettono la vicenda e anche le emozioni dei protagonisti.
Complimenti e alla prossima,
FatSalad

Recensore Veterano
13/07/15, ore 23:11
Cap. 6:

Recensione per il contest "Cento giorni di introspezione, fantasia e romanticismo"
 
Correttezza grammaticale e sintattica: - 0,75 punti
Purtroppo ho dovuto penalizzarti, perché ho notato alcuni errori nel corso della lettura. Per la maggior parte si tratta di errori poco gravi, distrazioni che una revisione può facilmente eliminare, quindi diciamo che non mi preoccupo.
- Visto che roba? – le grida Viola all’orecchio- → l'ultimo trattino è attaccato;
al venerdì a quanto pare, lo stesso servizio è offerto da una ragazza → prima di "a quanto pare" dovresti mettere un'altra virgola;
Ha mai pensato lei, che potesse muoversi a quel modo? → anche qui, dovresti isolare "lei" con delle virgole;
Già...deve essere informato → manca lo spazio dopo i puntini di sospensione;
Non è grande, ma è molto più graziosa di quanto si aspettava. → aspettasse;
I toni delle tende, dell’armadio, della specchiera e del lampadario, sono tutti sul rosso ciliegia → l'ultima virgola andrebbe tolta, perché separa il soggetto dal verbo;
Christian... sì è carino! → dopo il "sì" bisogna mettere la virgola;
Dì  al padrone del Planet che mi sono rifiutato di fare il lavoro → di'; inoltre, anche se questo è un appunto lessicale, più che "padrone" avrei detto "proprietario"; inoltre, trovandosi i due al Planet, è superfluo specificare;
Dopo un mese e mezzo di conoscenza, quando ormai Camilla era più che cotta, la Cacciatrice in lei decise di esporsi → aveva deciso;
viveva in un paese di mare in Toscana, vicino alla Versilia e Camilla → dopo "Versilia" andrebbe una virgola;
Mi scopo il figo Cami! → il complemento di vocazione va isolato con la virgola;
Mentre cammina dietro di lui, non può fare a meno di riflettere sulle sue parole. Hanno senso purtroppo. → prima di "purtroppo" bisognerebbe mettere una virgola;
-“Perché ci sei tu. È facile ballare con te... Sei così bravo che potresti farlo per mestiere. → credo sia un residuo del passaggio dalle virgolette ai trattini;
- Ma l’unica cosa che riuscivo a pensare alla fine. è che ti desidero. → errore di battitura, punto al posto dello spazio ‒ perché se fosse una virgola sarebbe sbagliato;
Testistica è un esame opzionale che entrambi hanno messo nel piano di studi prevedendo che tornerà  utile al momento di affrontare la tesi. → che sarebbe tornato utile.
 
 
Stile e lessico: 13/15
In genere preferisco uno stile più preciso, più attento ai dettagli e con più scene mostrate, ma credo che tu riesca, anche se in molti punti "racconti", a prendere i dati essenziali e a renderli più efficaci che mai. Può darsi che sia comunque meglio mostrare, alcune volte ‒ sono abbastanza ferma su questa posizione ‒ ma sei riuscita a cogliere nel segno anche così, secondo me. In altri casi mi è capitato di penalizzare questa scelta, ma con te proprio non me la sento, perché nonostante alcune scene importanti non siano mostrate, lasci comunque la sensazione di possedere tutte le informazioni di cui si ha bisogno per capire i personaggi e immaginare la scena e in effetti non è una cosa che mi capita spesso con il "raccontato": è un tipo di stile che tiene il lettore fuori dalla storia, in genere, limitandone il coinvolgimento, mentre nel tuo caso questa stessa scelta, in alcuni momenti, lo ha addirittura accentuato.
Mi è piaciuto meno rispetto allo stile delle altre tue storie perché, nonostante il tema lo richiedesse, l'ho trovato davvero un po' troppo semplice e colloquiale, in alcuni punti. Credo che tu sia riuscita in ogni caso a gestire benissimo i pensieri, i sentimenti e le azioni dei tuoi personaggi, ma ci sono delle cose che mi hanno un po' perplessa a livello di "resa", per così dire.
- ...i sdia ue diposa..? → questa scelta, per quanto sia abbastanza efficace per far immaginare la scena, non mi ha convinta molto. Forse perché su un libro stampato mi farebbe strano, non so, ma avrei optato per una soluzione più discreta;
VUOI BERE QUALCOSA ? –  Viola ormai sta gridando a pochi millimetri dal suo padiglione auricolare. → come sopra: secondo me il caps lock è proprio una soluzione estrema, da usare per mettere davvero in risalto qualcosa o per riportare, in mezzo al testo, un indirizzo o qualcosa di simile: sarò vecchia scuola, ma vedere una battuta evidenziata graficamente per far comprendere il tono per me è "di troppo". Indubbiamente rende bene, ma mi sarei semplicemente limitata al "grida". Inoltre, qui c'è anche una scelta che non mi ha convinta molto a livello lessicale: perché "padiglione auricolare"? È certamente corretto, ma un personaggio non penserebbe mai così, a parte in rari casi;
Non si ricorda di averlo infilato in tasca, ma deve averlo fatto soprappensiero. → credo che la seconda precisazione sfoci troppo nel "raccontato" e che sia superflua, visto che se Camilla non si ricorda nonostante il biglietto sia lì deve aver per forza di cose averlo infilato in tasca senza pensarci;
Lui sta ballando ed è terribilmente sexy. Alto e slanciato, fisico atletico, capelli scuri scarmigliati e movenze da far rigirare lo stomaco su se stesso → credo che avresti potuto togliere "su se stesso";
- Nooo! Non è il mio! – esplode Viola delusa → anche qui, non condivido la scelta di rendere graficamente il suono;
Ha sempre pensato che fosse carino a suo modo, quell’essere carino che hanno i bravi ragazzi, quelli senza grilli per la testa, dal sorriso aperto e lo sguardo pulito → credo che al posto della prima virgola sia meglio mettere i due punti.
Oltre a questo, ho trovato un paio di espressioni che non mi hanno convinta perché troppo "enfatiche": quella in cui dici "cosa potrebbe esserci di più interessante per Camilla la Cacciatrice?" e quella in cui Christian trova Camilla a piangere "come la cascata delle Marmore". Non c'è nulla di davvero sbagliato, ma ho voluto segnalartele comunque perché mi sono sembrate un po' esagerate e fuori luogo.
 
 
 
Trama e originalità: 13/15
Per quanto riguarda la trama, devo dire di aver temuto il peggio all'inizio. Mi sono convinta che le cose non sarebbero andate come sembrava soltanto perché ti conosco come autrice, ma se la storia fosse stata di qualche autore che non conoscevo probabilmente mi sarei preoccupata molto. Insomma, credo che il protagonista "ragazzo carino" che, in questo caso per soldi, ha rapporti con ragazze presentate come superficiali (poi di fatto non si sa nulla di loro) e per qualche motivo assurdo rifiuta la protagonista ci sia stato proposto ormai in tutte le salse. L'esito della storia è insomma facilmente intuibile: dopo una serie di avvenimenti, lui smetterà di lavorare come cubista (diciamo cubista) e il rapporto con l'amica diventerà qualcosa di più. Questo sembrava scontato, leggendo l'inizio della storia, ma ci sono dei particolari che mi hanno convinta ad optare per un punteggio abbastanza alto.
Innanzitutto, il ritmo: la storia si legge velocemente, è piuttosto coinvolgente nonostante si immagini il finale e i colpi di scena si susseguono con un ritmo piuttosto serrato, facendo sì che la storia, anche se prevedibile, non risulti noiosa, monotona o pesante ‒ e dato l'argomento scelto era facile caderci, insomma.
Secondo: i colpi di scena. Il colpo di scena che mi ha colpita di più è stato il primo dopo la "rivelazione", ovvero il fatto che Camilla scenda a patti per avere il biglietto vincente: è una scelta che in parte spiazza, visto che le protagoniste delle storie romantiche sono spesso descritte come eroine innocenti, che mai si abbasserebbero a cose simili per quello che desiderano. Camilla, il cui carattere determinato ‒ fin troppo! ‒ si inizia a scoprire davvero in quel momento, è davvero disposta a tutto, anche a scendere a un compromesso simile con la sua coscienza.
Un'altra cosa che mi ha convinta a dare il voto alto è stata l'attenzione che hai posto nel background dei protagonisti. Il genere romantico ci abitua spesso a scelte narrative imbarazzanti e personaggi di carta velina, ma tu hai cercato di motivare molto bene i tuoi personaggi e le loro azioni.
Ho trovato forse un po' forzata la "coincidenza" di Viola: possibile che lei faccia un favore proprio a uno che conosce il proprietario del locale e che questa persona, tra tantissimi altri modi per ringraziarla decisamente meno imbarazzanti, scelga proprio di proporle una notte con Christian? Non so, mi ha lasciata leggermente perplessa. Certo, farle vincere la notte con lui per caso sarebbe stato ancora più assurdo, ma la scelta non mi ha convinta molto. Se fosse stata Viola a chiedere esplicitamente a questo amico di ricambiare il favore così già sarebbe stato diverso, però non mi vengono in mente soluzioni migliori.
Ho notato anche questa piccola incongruenza riguardo alla professione di Christian. Non credo sia possibile, almeno in Italia, che un locale faccia prostituire i suoi dipendenti in modo così esplicito: è anche un po' strano che proprio a nessuno non dico degli avventori (che se vanno è perché sono interessati), ma delle persone che hanno sentito dire di questa cosa venga in mente di denunciare. Insomma, ho trovato questa situazione un po' surreale e personalmente avrei usato un pretesto come lo spogliarello o qualcosa di simile e comunque legale in Italia. Insomma, la solita "copertura", come le escort (poi sanno tutti cosa facciano in realtà, ma si fa finta di niente). Lo dico perché il contesto della storia è chiaramente italiano, altrimenti avrei ipotizzato che la storia fosse ambientata in qualche Paese in cui lo sfruttamento della prostituzione è legale.
Inoltre, ho notato questa piccola incongruenza, probabilmente una distrazione:
Mi ritrovavo il venerdì  successivo ancora in quella gabbia e poi ammanettato a una ragazza qualunque e poi di nuovo in camera.
Christian non lavorava il sabato? O lui e la ragazza si alternavano?
 
 
Caratterizzazione: 14/15
Credo che i tuoi personaggi siano caratterizzati in modo molto preciso e che le loro scelte siano sempre coerenti, rispetto al loro modo di pensare ed essere.
Christian è il classico bravo ragazzo ‒ non un "bravo ragazzo" di quelli che si lamentano se non ricambi la loro gentilezza con amore eterno, se conosci la specie ‒ proprio un vero bravo ragazzo, educatissimo e senza secondi fini. Ma c'è qualcos'altro in lui, oltre all'educazione ‒ e ci vuole un'educazione impeccabile e un autocontrollo ferreo per non mandare a quel paese Camilla in certe circostanze, in effetti: una gentilezza incredibile e una capacità di capire gli altri e di rispettarli per quello che sono senza giudicare quasi surreale. In questo hai fatto una mossa pericolosa: tu hai descritto il carattere di Christian tramite un flashback e un elenco di informazioni e, trattandosi di una persona così particolare, così sopra le righe e con tante qualità "impegnative", un lettore si accorgerebbe in un attimo di qualsiasi incongruenza. Ma tu non sei stata incoerente, no: hai fatto sì questo elenco esplicativo che potrebbe far storcere gli occhi, ma sei anche stata in grado di mostrare questi aspetti del carattere del ragazzo nella storia, senza contraddirti mai. Questo sicuramente è un merito.
Ho trovato parecchio toccante il dramma di Christian: è un ragazzo costretto a fare un lavoro che nessuno desidererebbe fare ‒ e in effetti credo che si faccia quasi sempre per necessità economiche o perché costretti, in rarissimi casi per scelta ‒ perché è troppo orgoglioso per farsi aiutare dalla famiglia e un lavoro più normale non gli lascia abbastanza tempo per studiare o è troppo poco redditizio. Sono ammirevoli anche la dignità e la forza che usa con Camilla: lei lo aggredisce, lo provoca, a volte persino lo insulta, ma lui si limita a girarsi dall'altra parte e a dare risposte rispettosissime ma lapidarie, che la lasciano senza parole e probabilmente la fanno anche sentire "piccola", immatura, irrispettosa e per certi versi crudele rispetto a lui.
Insomma, lui mi è davvero piaciuto da impazzire, anche se ragazzi simili ‒ persone simili, in generale ‒ sono rarissimi. Forse ne ho conosciuto uno solo in tutta la mia vita.
Camilla, invece… che dire di lei? Anche la sua caratterizzazione e la sua evoluzione nel corso della storia sono parecchio coerenti, ma devo ammettere di averla un po' odiata, soprattutto all'inizio. Insomma, è molto aggressiva e irrispettosa nei confronti dell'amico quando scopre di questa sua doppia vita e, invece di provare a chiedere spiegazioni ‒ spiegazioni che lui non le deve, in ogni caso, non essendo né suo fratello, né suo figlio, né il suo ragazzo ‒ lo aggredisce e lo accusa, quasi come se quel lavoro dovesse per forza piacergli. Questo tratto è perfettamente in linea con la sua personalità di "cacciatrice": se non riesce ad avere la sua "preda", è comprensibile che non sopporti che tale "preda" si conceda per soldi ad altre donne che non conosce. Sì, è esecrabile, ma ha senso. Ho notato che Camilla, soprattutto nella prima parte, ha un atteggiamento molto possessivo e aggressivo nei confronti di Christian, che si evince soprattutto in questi due passaggi ‒ che, immagino non a caso, sono vicinissimi nella storia:
‒ Così è la vita Christian! Se ti metti in vendita, sarai soggetto al miglior offerente. Non è così difficile da accettare, paragonato al mio digerire di poterti avere solo in questo modo. → qui la frustrazione di Camilla è palpabile, un po' come il suo egoismo: considera peggiore il desiderare una persona e poterla "avere" solo con i soldi rispetto al doversi vendere e all'essere soggetto a "intrighi" come il suo.
Ma Camilla non vuole compassione, stanotte l’ha sottratto alle grinfie di una qualsiasi bionda  arrapata con le tette rifatte e questo basta già a sollevare il suo umore. → qui, neanche due righe dopo, ha il coraggio di dare dell' "arrapata" alle altre, quando in effetti non è che lei sia esattamente da meno, per quanto il sentimento sincero provato per Christian possa un po' alleggerire la cosa ‒ non la giustifica in ogni caso, però, visto che lei sta "litigando" per lui come fanno gli animali con il territorio ed è anche questo molto coerente con la caratterizzazione che le hai dato.
Il punto è che, nonostante questi suoi impulsi un po' bassi, la sua prepotenza e la sua aggressività, Camilla non è una persona cattiva. Ama Christian sinceramente, anche se per stare con lui si spinge a cose discutibili di cui poi si pente, come la "mazzetta" ‒ da me si dice così, non so dove vivi tu… è un sinonimo colloquiale di "tangente", ecco.
Questo suo lato si capisce soprattutto dal quarto capitolo in poi, quando lei inizia a impegnarsi per aiutare Christian a liberarsi di quella situazione e per capire le sue ragioni. C'è un momento in cui desidera picchiarlo, senza averne alcuna ragione ‒ Christian potrà pure concedersi a chi gli pare, no? ‒. Però alla fine sa farsi perdonare, riuscendo a liberarsi della "Cacciatrice" e vivendo la storia con Christian nel migliore dei modi.
 
 
Giudizio personale: 17,5/20
Devo dire che questa storia mi è piaciuta molto. Hai trattato una tematica delicata ‒ per questo in effetti metterei l'avvertimento ‒ attraverso gli occhi dei due protagonisti, che magari hanno pensieri un po' superficiali in proposito all'inizio, specialmente Camilla, ma poi riescono a capire che non è così semplice e che le cose non sono mai "bianche o nere", ma che ci sono tante vie di mezzo e tanti compromessi a cui qualche volta non si riesce a evitare di cedere: Christian si prostituisce perché non ha i soldi per mantenersi e chiederli ai suoi genitori sarebbe come una sconfitta, mentre Camilla paga di nascosto per avere un uomo che non riesce ad avere altrimenti. Come avrai capito, provo molta più simpatia per lui, ma mi è piaciuto il fatto che tu abbia presentato dei personaggi che si trovano davanti a delle scelte difficili, che sanno essere sbagliate, ma che ci cadono lo stesso e ne pagano le conseguenze. Mi è piaciuto molto anche il tuo saper coinvolgere in modo così naturale: hai descritto le emozioni di Camilla in modo molto semplice, ma evocativo; si provavano gli stessi brividi che provava lei e sembrava proprio di essere lì con lei, in tutti i momenti.
Christian, d'altra parte, mi è piaciuto ancora di più: è un ragazzo deciso, ambizioso, ma questo non gli impedisce di essere gentile e comprensivo con gli altri, mostrando un incredibile rispetto anche nei confronti di chi gli fa del male. Probabilmente questo andava detto nella caratterizzazione, ma credo che qui faccia più effetto. Nonostante tutto quello che ha passato, Christian non ha mai accusato o giudicato nessuno. Non se l'è mai presa con i suoi genitori e la loro ottusità nel credere che lui fosse stupido per forza, che lo ha portato prima a dover far tutto da solo e poi anche a prostituirsi; non ha mai espresso un giudizio negativo nei confronti di un datore di lavoro così senza scrupoli da offrirlo come premio in una lotteria solo per avere più avventori né nei confronti delle sue clienti, di cui certamente non pensa un gran bene. Non ha mai neanche rinfacciato a Camilla la sua aggressività nell'accusarlo di quello che faceva, come se gli fosse piaciuto e, come se non bastasse, l'unica volta che a una richiesta discutibile di Camilla, anche se fatta con leggerezza, gli sfugge una risposta acida più che giustificabile, è il primo a scusarsi.
Ho apprezzato tantissimo questo personaggio e può darsi che sia uno dei migliori che tu abbia mai scritto (anche se Milanda ha un posto speciale nel mio cuore di lettrice e non è riuscito a superarla).
Mi è piaciuto molto anche il ritmo della storia, come ho detto nella trama: parti da un presupposto tutto sommato un po' cliché, ma riesci a svilupparlo inserendo dettagli personali e caratterizzando a fondo i personaggi e queste sono cose che mi fanno chiudere un occhio anche davanti alla trama più scontata e banale che possa esistere.
Ho apprezzato anche che tu abbia voluto affrontare il tema della prostituzione da un punto di vista maschile: ovviamente dal punto di vista femminile il problema è molto più diffuso e radicato, tuttavia penso che mostrare un ragazzo in queste vesti ‒ un ragazzo costretto da necessità economiche ‒ crei un effetto di straniamento sulle "dinamiche" della vita di chi fa questo tipo di lavoro ed è particolarmente attraente: le attenzioni eccessive che hanno le ragazze nei confronti di Christian sembrano al lettore davvero fuori luogo e questo spinge a fare il paragone con una situazione analoga, ma a sessi invertiti. È davvero normale che le ragazze attraenti ricevano continue attenzioni fastidiose e imbarazzanti, se nei confronti di un ragazzo la stessa cosa sembra così strana e degradante? Probabilmente non lo è.
Come non è normale credere che ogni uomo desideri qualsiasi ragazza che gli si propone, purché sia carina, quando è evidente che per Christian (e sicuramente anche per molti altri) non è così. Ho trovato molto significativo anche il suo coprire costantemente il suo corpo, tanto attraente da portarlo a ricevere moltissime attenzioni indesiderate. È una cosa che ho visto fare a tante ragazze e che a volte faccio anch'io, se so di dovermi trovare in contesti potenzialmente imbarazzanti, ed è brutto non potersi vestire come si vuole per paura di ricevere attenzioni indesiderate, anche se solo "verbali".
Il motivo dei punti in meno, nonostante la storia mi sia piaciuta moltissimo, è che mi sarebbe piaciuto vedere questo aspetto delicato trattato in modo più approfondito, oltre alle piccole problematiche che ho fatto notare prima.
 
Totale: 56,75/65

Nuovo recensore
24/05/13, ore 12:42
Cap. 6:

RECENSIONE PREMIO ORIGINAL CONCORSI
Vinta al contest "La Polvere e… la Sera"
Recensore: Mitsutsuki

Grammatica, sintassi, ortografia e lessico: 9 / 10
Sviluppo della trama: 10 / 10
Caratterizzazione dei personaggi: 10 / 10
Espressività: 9 / 10
Originalità: 8 / 10

Valutazione finale: 9,2 / 10
A livello di forma ci sono alcune sviste (non veri e propri errori, ma cose come "bread&breakfast" invece di "bed&breakfast"…), ma in generale la storia è scritta bene. Ottima la caratterizzazione dei personaggi, così come lo sviluppo della trama. Sono stata piacevolmente sorpresa da Viola, che sembrava destinata ad essere la classica amica stronza della protagonista che marcia sui sentimenti di tutti pur di avere il suo lieto fine. Mi ha trasmesso lo stesso affetto per l'amica di Lottie de "La Principessa e il Ranocchio".
L'originalità è anch'essa piuttosto buona, non è una storia d'amore proprio come le altre anche se i tocchi classici non mancano (non sono proprio una fan dei momenti di tristezza contornati dalla pioggia battente, ma son gusti). È un racconto piacevole da leggere, buon lavoro!

(La prossima recensione dovrebbe lasciartela la Suprema Admin, che viene gentilmente in mio soccorso dato che mi si stanno affollando un po' di cose IRL).

Recensore Master
28/08/12, ore 14:31
Cap. 6:

I personaggi sono ben caratterizzati , la trama è intrigante e Christian è un gran pezzo di figo  il finale è molto dolce.
Sarò sincera: all'inizio il comportamento di Camilla- e Camilla stessa in realtà- mi infastidiva molto, perché non riuscivo proprio a concepire la bellezza di una battuta di caccia. Poi ho capito...a lei non interessava la preda in questione, perciò si comportava così. Quindi, dopo aver incontrato la persona giusta- Christian- ha abbandonato la veste di cacciatrice, per vestire quella di "compagna di vita."
Christian... è assurdamente perfetto, il che non è molto consolante, perché non fa altro che aumentare le mie aspettative verso i maschi. Cioè quando mai un uomo rifiuterebbe una ragazza, pronta ad avere anche solo una notte di fuoco con lui ? Se trovo qualche esemplare simile dalle tua parti, mandamelo, ti prego!
Scherzi a parte, tanti complimenti per la storia.
Alla prossima

Recensore Master
24/07/12, ore 11:40
Cap. 6:

Bellissima conclusione della storia mi è piciuta tantissimo,spero che scriverai ancora e se cosi fosse mandami una e mail per avvisare ,ciao

Nuovo recensore
20/07/12, ore 21:07
Cap. 6:

Amo questa storia, e mi sono commossa leggendo la conclusione. E' scritta bene, come tutti gli altri tuoi lavori d'altronde, e sei riuscita a farmi affezionare ai persoaggi, in particolare a Camilla, che sotto alcuni aspetti mi assomiglia.Sono una coppia bellissima a mio parere,lei, la "Cacciatrice" e lui,il ragazzo misterioso. La "doppia identità di Christian mi ha scioccata, lo ammetto! 
Insomma, ti rifaccio i miei complimenti, è una storia che coinvolge molto il lettore, te lo assicuro.
Un bacio,
_Chimi

Recensore Master
20/07/12, ore 19:05
Cap. 6:

Evviva quanto amo i finali felici *-*
Bella bella davero. E' una storia fresca e piacevolissima da leggere, e per me queste sono le caratteristiche fondamentali per un buon racconto.
Alla prossima ^^

Recensore Junior
19/07/12, ore 19:21
Cap. 6:

Da una parte queste recensioni date all'ultimo sono utili perchè arrivo subito al finale, senza dover aspettare troppo. Dall'altra, cazzarola, finiscono troppo in fretta e rimango con il becco spalancato attendendo che qualcuno mi imbocchi dall'alto!
Ma ben venga, visto che dovrei recensire una montagna di storie (dovute e non).
Certo che hai scelto un ragazzo molto... perfetto. Intelligente, studioso, diligente, bello -molto bello-, che sa ballare, che sa -soprattutto- cantare ♥ Cos'è? Mi vuoi fare innamorare? xD
Ho come un sospetto che questa storia non sia del tutto inventata... l'università di psicologia mi ricorda molto te... dovrei leggere una sorta di autobiografia tra le righe? :>
Comunque non sembra affatto sofferto come racconto, anzi! Ti assicuro che se non me lo suggerivi io non l'avrei mai detto nè pensato. 
Finale lieto, amorevole, zuccheroso, direi un romantico con i fiocchi :D
Ancora brava e attendimi! 
Sbucherò quando meno te lo aspetti u.u

Recensore Junior
19/07/12, ore 16:38
Cap. 6:

ciao! ti lascio una recensione solo all'ultimo capitolo, non riesco a giudicare ( oddio che brutta parola) prima, diciamo che aspetto sempre la fine per realizzare meglio le sensazioni che una storia mi lascia. Ballando con la preda è come un caffè buono, dolce e amara al punto giusto! Ti faccio i miei complimenti :)

Recensore Master
19/07/12, ore 15:37
Cap. 6:

Ciao,
devo dire che tra tutti i capitoli sin qui letti, questo è il più tranquillo, riposante e quasi statico. davvero ricorda la tranquilla rugiada...
Cam, finalmente, ha recuperato il buon senso sotterrato in fondo al cassetto con le mutandine di winny pooh, e Christian... beh, l'ho giàà detto, se si dovesse clonare ne vorrei un esemplare (intelligente, bello, maturo... il massimo in ogni senso)
... però... porca briscola! una sbirciatina ce la potevi anche regalare! tanto per essere sicuri che si comportassero bene!
ok, al prossimo parto
baciotti