Recensioni per
Vento dell’Ovest
di Halley Silver Comet

Questa storia ha ottenuto 230 recensioni.
Positive : 230
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
22/04/17, ore 20:02

Ciao Halley,
come promesso sono riuscita a ritagliarmi del tempo da dedicare alla tua storia.
Parto da un paio di precisazioni per poi poterti dare un commento complessivo su questo capitolo.
La prima riguarda l'ubicazione della casa fiorentina di Beatrice. Nel testo la collochi accanto alla chiesa di Santa Maria del Fiore. Sarebbe più corretto esprimersi in un modo diverso, perché il Duomo di Firenze è praticamente circondato da una piazza su ogni lato e non ha edifici accanto a sé, se escludiamo il campanile di Giotto. Credo che tu volessi dire che la loro casa era nei pressi del duomo, ma da come hai scritto s'intuisce che sia appunto accanto e questo, come ti dicevo, non è possibile.
Altra cosa che volevo farti notare sono delle espressioni dialettali con cui Beatrice si esprime. Do per scontato che la ragazza sia di buon famiglia e perciò mi suona un po' strano che usi certe espressioni, anziché esprimersi in un italiano corretto. Ad ogni modo, credo che volessi caratterizzarla utilizzando una forma dialettale. Però ci sono alcune imprecisioni che ti segnalo di seguito:
"Lo sai che non l’era possibile dirgli di no." ti consiglio ->" Lo sai che un era possibile ..."
"A me non l’è sembrato un perdente» -> "A me un è sembrato..."
"Pensi ai tuo’ vestiti nuovi!" -> "pensa a' tu' vestiti..."
"Non l'era" nessun fiorentino lo direbbe. Inoltre, quando metti l'articolo determinativo davanti all'aggettivo possessivo mio diventerebbe i' mi' e non il mi'. Questo giusto per chiariti alcune sfumature del dialetto fiorentino, che comunque ti ripeto, solitamente poco usato da persone con una certa cultura e educazione, se non per scherzare, che per forza di cose si esprimono in italiano corretto, escludendo la pronuncia con la c e la t aspirata, che è di difficile correzione.
In sintesi non l'era non è un'espressione fiorentina, semmai la forma dialettale corretta è "un era".
Mentre «L’è il secondo da sinistra» è invece corretto.
Passando invece ai contenuti, la situazione si fa ingarbugliata. Beatrice è purtroppo decaduta da ricca fiorentina alla Cenerentola della situazione, tanto che dorme in una stanza che non è una vera e propria camera da letto, ma una ex stireria. Come se non bastasse il lutto per il padre oltre a quello della madre, è pure preda delle angherie della zia e della cugina che per davvero sembrano non volerle un gran bene.
Non è una situazione invidiabile la sua.
Marcello, povera stella, anche lui ha le sue gatte da pelare. La madre non approva le attenzioni che sta dedicando a Beatrice perché poco sostanziosa in quanto a patrimonio e, considerando il personaggio, non mi stupisce questa sua presa di posizione.
Siamo ancora lontani dal cuore della storia, per carità, però alcuni eventi burrascosi già s'intravedono all'orizzonte.
Il contorno in cui i tuoi personaggi si muovono è estremamente gretto e superficiale e sembra appartenere a un contesto storico arcaico per la chiusura mentale e la bassezza delle motivazioni che animano gli intenti sia della madre sia del fratello di Marcello. Purtroppo, mi piacerebbe dirti che mal s'incassa con il periodo storico in cui hai ambientato la storia, anni '80, invece questa serie di pochezze sono presenti anche ai nostri giorni in alcuni contesti, quindi figurati, su questo non ho niente da ridire.
Aspetto ancora un po' prima di esprimermi su Beatrice e Marcello, conosco ancora poco di loro se non quello che gli gira intorno e da quelle semplici battute che si sono scambiati, nel loro primo appuntamento, ho potuto solo constatare una certa armonia nella reciproca compagnia, forse perché ciascuno appartiene ad un contesto estraneo all'altro e per ognuno sembra una boccata d'aria fresca.
Su questo capitolo non ho altro da sottolineare, se non la forma sempre corretta e appropriata. Volevo però avvisarti che non so quando potrò continuare, perché si avvicina la sessione e dovrò rimettermi sui libri , perciò credo che andrò molto a rilento con le recensioni e mi sembra doveroso avvisarti.
Spero di esserti stata utile con le segnalazioni che ti ho fatto e che non ti abbiano dato fastidio.
Un abbraccio e alla prossima. ^^

Recensore Junior
18/04/17, ore 02:25

Carissima, sono tornata a recensire questa tua perla!
Mi scuso tantissimo per il ritardo, ma con tutti gli impicci scolastici non ho proprio avuto tempo per passare e solo questo interludio di Pasqua mi ha garantito qualche attimo di stallo.
Passiamo immediatamente alla storia: ci viene presentato un piccolo scorcio sulla realtà quotidiana di Beatrice, che dà l'impressione di essere catapultati nella favola di Cenerentola col suo binomio "parenti malevoli e vita difficile". Tuttavia la zia e la cugina della protagonista sono tutt'altro che personaggi piatti e incolori: basti pensare a come Anna Laura sbeffeggia Beatrice e subito dopo le posa un affettuoso bacio di commiato. Insomma abbiamo di fronte dei personaggi che, sì, possono sembrare i soliti del repertorio, ma che presentano sfumature più umane e meno fittizie. Lo si nota bene anche in Guido, che m'incuriosisce molto e su cui spero di leggere qualcosa in aggiunta.
Adoro, in questo capitolo, il modo in cui sei riuscita a miscelare l'elemento reale a quello fiabesco e senza tempo. Davvero un artifizio di tecnica magnifico!
Sono contenta di come le cose si stiano sviluppando dopo il primo capitolo. Abbiamo personaggi a contatto con situazioni diverse e personaggi che iniziano a rivelare sfaccettature nuove o nascoste: è il caso di Marcello, così adorabile alle prese con la sua prima "sbandata". L'ho trovato davvero carino mentre si arrabbattava a far funzionare l'appuntamento con Beatrice, nervoso e leggermente impacciato. A fronte del capitolo precedente, non avrei immaginato di vederlo così e tale cosa non mi è dispiaciuta. Oppure di Gerardo, che ha messo in scena il suo lato geloso. Uè, nessuno mi tocchi Gerardo!
Il personaggio femminile che indossa la medaglia d'oro, fino ad ora, continua ad essere Vittoria, una ragazza decisamente ingegnosa, allegra e alla mano. Davvero un personaggio divertente e ben costruito, di vitale importanza nella costruzione della storia. 
La Matrona possiede un carattere dualistico non intenzionale, infatti, sebbene sia una che fa la voce grossa e, in quanto al timore che suscita, può essere accostata alla figura di terribili dittatori, possiede anche una controparte comica che, talvolta, suscita il riso del lettore.
Devo dire che Beatrice, per quanto l'aspetto fisico prometta bene, non mi piace. Sarà quella sua aria da principessa Disney, bella ed eterea, a cui è impossibile resistere e che prova un'attrazione irrimediabile per i "bei tenebrosi". Quest'ultima frase mi ha saputo un po' di "end game". 
Gli inserti descrittivi su Caravaggio e Michelangelo li ho amati dal profondo del mio cuore. Non solo sono due artisti che adoro, ma hai saputo valorizzarli e mettere in mostra la conoscenza che hai in materia.
Per quanto riguarda il fratello di Marcello...mi fa una pena, poveretto! Desidera solo l'approvazione della madre, nient'altro! Sono ansiosa di vedere come si svilupperano le cose per lui in seguito. 
Passiamo alla parte stilistica della storia. Adoro così visceralmente il tuo stile che non trovo un termine o un modo adatto per esprimere quanto mi fa impazzire. Davvero! Le descrizioni sono una bomba (un pollice in alto per quella della stanza di Beatrice) e ti immettono ala perfezione nell'ambiente. Caspita, devi avere lavorato molto ai dettagli! Anche su quelli geografici, nulla da dire. Tutto perfetto e rigorosamente al suo giusto posto.
Il fatto che tu sottolinei l'accento toscano attraverso l'uso del corsivo è un ottimo espediente. Ho letto tutte le battute in dialetto nella mia mente con la voce e l'accento dei personaggi. Altro punto a tuo favore.
Questo capitolo mi ha presa, non riuscivo a staccarne gli occhi di dosso, poco importava che fosse notte fonda. Dovevo sapere come continuava la fanfiction.
Termino con una piccola parentesi sul finale: Fulmine a ciel sereno, ecco cos'è stato. Un colpo di scena che non m'aspettavo per niente ad un secondo capitolo. Già le cose si complicano esponenzialmente prima di iniziare, wow. Mi sa che altri grovigli complicati attendono di essere scoperti nei capitoli a venire. Questo scioglie di poco il fattore "end game" che ti dicevo prima e che mi ha fatto storcere il naso anche in "Vento di novità". Insomma si capisce che Marcello e Beatrice sono destinati a finire insieme per il fatto che il loro interesse sia stato troppo precipitoso e le reazioni di Beatrice troppo da innamorata standard. Vi conoscete appena, calmini eh (scherzo, ovviamente).
Alla fine, però, non posso sentenziare con certezza perchè potrebbe ancora accadere di tutto. Siamo ancora al secondo capitolo, no?
P.s. il dettaglio della stanza di Beatrice che dà ad Ovest non è passato inosservato.
Ok, credo di aver detto tutto. 
Alla prossima!
M y r t u s 
 
(Recensione modificata il 18/04/2017 - 02:27 am)
(Recensione modificata il 18/04/2017 - 02:28 am)

Recensore Master
17/04/16, ore 01:17

Ciao, Halley! Nonostante l'orario, eccomi qui.
Più vado avanti a leggere e più mi convinco che le ricerche su nomi, luoghi, arredamento e quant'altro, devono essere state innumerevoli. Si vede che tieni molto a questa storia, perché non tutti avrebbero una simile dedizione.
Non mi aspettavo che si passasse al punto di vista, per così dire, di Beatrice; hai fatto una buona scelta, perché è bello conoscere le vite di entrambi quelli che ormai è sottinteso siano i protagonisti, o comunque entrare nella loro quotidianità. Da come Beatrice si era presentata nel capitolo precedente, non immaginavo che vivesse in simili condizioni. Ogni singolo dettaglio fa entrare nella vita di Beatrice, dal paravento, allo spazzolarsi i capelli, al lasciare che l'aria entri in quella piccola stanzetta. Il fatto che la sua stanza un tempo fosse un'angusta stireria fa intuire che la zia proprio non avesse la minima voglia di tenerli con sé. Anna Laura, per il suo comportamento da smorfiosetta isterica, mi ha ricordato molto le sorellastre di Cenerentola. XD
Ah, complimenti per la descrizione della stanza di Beatrice: è raro riuscire a descrivere in modo efficace, usando termini particolari ma corretti, il tutto in poche righe, questo è un altro sinonimo dell'impegno di cui questa storia è intrisa - o almeno dà l'impressione di esserlo. 
Guido per adesso m'ispira simpatia: sarà perché si comporta come un qualsiasi giovane irresponsabile dei nostri tempi e scommetto che saranno innumerevoli ad avere un fratello del genere, che ritorna a casa a notte tarda ubriaco. Questa è la prova che è sempre stato così, nonostante le buone maniere eccetera che regnavano in passato!
Anna Laura invece m'ispira tutto tranne che simpatia, ma d'altronde si comporta come una qualsiasi cugina un po' antipatica. Si prende la confidenza di raccontare pettegolezzi, prende le cose senza chiedere e fa commenti sui ragazzi. Il suo piano comunque era chiaro e ho tirato un sospiro di sollievo al leggere che Beatrice, fortunatamente, l'ha ingannata non rivelandole il luogo reale dell'appuntamento.
Tiberio mi fa un po' pena, perché passare la vita a compiacere un genitore egoista e tanto frivolo non dev'essere proprio il massimo. Questo però non giustifica il suo gesto meschino: è stato interessante leggere prima di Marcello che si sente superato dal fratello in qualsiasi cosa, poi del fratello che invece sente che i suoi sforzi - dato che le attenzioni della madre vanno sempre al minore - siano stati tutti inutili. Alla fine il modo per capire a fondo i personaggi è confrontarli e dare ad ognuno la caratterizzazione che merita e tu, finora, ci sei riuscita appieno!
Qualcosa mi fa presupporre che Vittoria finirà con Gerardo, ma spero comunque che i due amici facciano presto pace. Vittoria comunque è adorabile, dà un tocco di allegria e di vivacità in mezzo a quell'atmosfera molto formale in cui vivono i giovani. Infatti non mi si toglieva il sorriso dalle labbra, al leggere la parte dove fa un comunissimo sclero da migliore amica al sapere che c'è di mezzo una ragazza e cerca in tutti i modi di aiutarlo.
L'appuntamento di Marcello e Beatrice è stato molto tenero, all'insegna di una timidezza che pian piano è sfumata. Penso che sia un ottimo inizio per quella che sarà sicuramente una bella storia d'amore, ma ovviamente con le loro disastrose situazioni familiari - tra i due, non saprei dire chi se la passa peggio - prevedo molti guai.
Non ho trovato alcun errore, anche se al tuo posto avrei dosato un po' di più i soggetti e in certi punti usato sinonimi meno complessi e che rendessero più immediata la lettura. Comunque come ho già ribadito le descrizioni sono accurate e di una perfezione invidiabile e i personaggi sono caratterizzati così bene che non mi riesce affatto difficile credere che sia una storia vera ascoltata dal nostro caro amico vento.
Ti ho già detto più volte della tua bravura e precisione, per cui penso di aver concluso. Sono ansiosa di leggere il prossimo capitolo!
Alla prossima :)
-H.H.-

Recensore Master
13/04/16, ore 15:41

Allora, io sono pessima, ma proprio pessima, straordinariamente pessima— ok, hai capito. Il punto è che non so come giustificare questo ritardo — quando poi, ad aspettarmi, c'era un capitolo così bello e un'autrice così in gamba. Eviterò di tardare in così malo modo la prossima volta.
Partendo dall'inizio, la descrizione della condizione di vita di Beatrice mi ha inevitabilmente ricordato quella della bella Cenerentola, con la cugina (in quel caso la sorellastra) che rompeimaroni si crede tanto superiore e la infastidisce. Quando poi ho scoperto anche i legami che la legano a quella famiglia, mi sono messa una mano sulla fronte per lal povera ragazza: ma dico, è questo il modo di trattare una giovincella? A parte che non è di certo colpa sua se è più bella della figlia di quella pernacchia di Assunta. Ora, poverina, si ritrova senza genitori e con gli unici "cari" al mondo che non sono presenti abbastanza da garantirle affetto. È una cosa un po' triste e a tratti specchio di quanto un legame di sangue non garantisca sentimenti di affetto e amore. Menomale solo che esista il signor Rossiglione, sicuramente in lutto per il padre quanto lei e voglioso di dare il suo contributo (se te lo stai chiedendo, , sto recensendo mentre leggo, altrimenti dimentico le cose--).
Il fratello — che nel capitolo precedente mi era totalmente indifferente — mi sta palesemente antipatico, perché  invece di comprendere che tante delle disgrazie che stanno accadendo alla loro famiglia sono causa sua e che anche Beatrice ne sta pagando le conseguenze, se ne frega bellamente e se la spassa, cercando anche di convincere sua sorella a intrattenere qualche relazione con un qualsiasi Lord da quattro soldi. Non riesco a comprendere se è il suo modo di sfogare la rabbia, se dentro di sé sta solo cercando di preservare il futuro di sua sorella (consapevole di averglielo in parte danneggiato) et simila, ma di certo non è l'impressione che sta dando a Bea. 
La scena nella quale pensa a quanto successo con coso Conrado e quella in cui magicamente le viene in mente il caro (<3) Marcello sono adorabili e descritte molto bene: il lettore riesce a focalizzarsi sulla mentalità della fanciulla, sconvolta dal torto subito e piacevolmente sorpresa da quel giovane che la porta a essere più spigliata del solito. 
OK, HO APPENA FINITO IL PEZZO CON ANNA LAURA. L'invidia è una brutta bestia. Allora: innanzitutto all'inizio mi era quasi piaciuta, quando le ha chiesto se era stato Conrado a ridurre così il vestito e quando le ha detto di andare con lei la prossima volta, poi hanno continuato il dialogo e stavo quasi per ucciderla tramite computer. Hai senza dubbio fanno una versione ancora meno simpatica di Genoveffa, non so come hai fatto. Assurdo sia il modo in cui si pone con lei nonostante non sia brutta ma manco tanto bella (e comunque Bea è dieci volte più carina di lei), quell'aria di superiorità che ti dico io dove schiaffartela, ma poi il pezzo finale in cui prova a convincerla che Marcello sia un cattivo ragazzo etc solo perché è troppo gelosa della cugina e quindi non può sopportare che lei abbia un appuntamento con Marcello e lei (e le sue amiche oche, presumo) no. La scena finale, poi, in cui bacia il ritaglio di giornale (grande idea, comunque!) è patetico. Bah.
Ma stavamo proprio scarsi, devo dire. Ci mancava solo Tiberio distocazzo a complicare le cose nella vita di Marcello, che già per fatti suoi è più che complessa. Non riesco a provare neanche un po' di compassione per questo tizio, perché non è all'ammirazione della madre che avrebbe dovuto puntare nella sua esistenza ma nel realizzarsi personalmente — come tenta di fare Marcello. Beh, da questo pezzo mi sembra di capire che come Beatrice non sapeva tante cose su Marcello anche per lui è lo stesso, ma d'altra parte è proprio questa la cosa bella del loro rapporto: non ci sono pregiudizi, non sono partiti con un obiettivo specifico, ma semplicemente attratti dal carattere. E questo probabilmente Tiberio non lo capirà mai.
Ne approfitto per dirti che le descrizioni fatte con l'ometto(?) mi sono piaciute molto, mi sono immaginata perfettamente la scena nella mia mente, quindi tanto di cappello.
Devo dire che questo complotto tra il fratello maggiore e la madre brilla di luci diverse: per quanto possa sembrare strano, a differenza di Tiberio, Claudia mi sta leggeremente ma leggermente più simpatica. Diciamo che rilevo in lei un certo bene incondizionato e un'apprensione tipiche di qualsiasi madre che si rispetti, sebbene i pensieri all'antica offuschino il resto. Tiberio, invece, è sul mio Death Note.
IO. AMO. VITTORIA. Dalla risposta alla recensione dell'altra volta mi è sembrato di capire che per qualche strano motivo potrei cambiare idea su di lei (spero che non la farai cinguettare con Marcello perché altrimenti ti lincio, adoro la loro amicizia) ma io non credo affatto. Ho amato la battuta sulla Befana e in genere tutto il loro dialogo, sono carinissimi (come amici, ovviamente) e ho mantenuto un gran sorriso per tutto il tempo. Quando poi si è intromessa Claudia, mi aspettavo che Marcello difendesse Bea un po' di più (come lei ha fatto con Anna Laura), ma va beh, lui è flemmatico, quindi immagino ci voglia tempo; e poi ha detto la verità: del resto, l'ha solo riaccompagnata a casa. Molto carina anche la frecciatina al fratello, mi sembrava di essere lì con loro a godermi la discussione con tanto di pop-corn: ottimo lavoro!
"«Be, se le piace cucinare, puoi anche optare per un mazzo di cime di rapa»" AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH. A parte che sto amando l'intera scena, il modo in cui Marcello mi somiglia quando parlo dei fatti miei (molto eloquente, sì...) e la stessa cosa vale per Vittoria che è la mia copia sputata di quanto scopro che uno dei miei migliori amici ha una cotta per qualcuno. Quella battuta, poi, mi ha steso, sta piano piano emergendo tutta l'ignoranza del piccolo Marcello.
Ho appena scoperto cos'è la genziana e, cazzo, è bellissima! Solo che nella foto l'avevo vista di un bel blu di Prussia (non so nemmeno come sia ma capiscimi), invece nel brano dici che sono bianche... Sicuramente ti sarai documentata, quindi possono essere di colori diversi?
Oh mio Dio ma quanto sono dolci! Come avevo già predetto prima, nonostante il flemma di Marcello in questo genere di cose si sente adorabilmente in imbarazzo! Per Beatrice si era già capito, però va beh, è carinissima anche lei. E sì, Marcello, ringrazia Vittoria ogni volta che ne hai la possibilità, perché lei è mitica. Devo dire che ho molto apprezzato questo pezzo perché comunque è un po' come se i due giovani normalmente viaggiassero in un mondo che guardano in bianco e nero, del quale diffidano, ma scoprendosi l'un l'altro stanno venendo alla conclusione che persone come loro, persone fuori da quell'epoca, esistono e che ne hanno appena incontrata una. 
A parte che in realtà penso proprio che tu ti sia informata veramente tantissimo per scrivere questo capitolo e non posso non dedurre che la storia dell'arte sia anche una tua passione, perché il modo in cui mi hai fatto immaginare le opere e in generale con cui parlavi dei vari artisti è stato sublime. Poi il modo in cui i due interagiscono è bellissimo, aww, ed è stato fantastico che questa volta sia stato lo stesso Marcello a proporre un appuntamento! Quanto awww. E la scena del bacetto è molto dolce, specchio di quanto la loro relazione stia progredendo per gradi e che nessuno dei due abbia particolare fretta di accellerare le cose.
MA GESUCRISTO. QUESTO TIZIO NON STA BENE? MA IO SONO VERAMENTE INCAZZAT-- ok, un bel respiro, un due e tre. Sto cazzo. Dai, ma come si fa? Ammetto che non me l'ero aspettata, non adesso che le cose stavano andando tanto bene! Uffa. Hai presente quando ero indecisa se odiarlo o meno? Indovina: ho deciso.
Ok, ho definitivamente concluso questo bellissimo capitolo e ti faccio notare i pochi errori che ho notato:
"L’unico lusso che aveva era un paravento in seta persiana, decorato con motivi floreali, appartenuto alla contessa Elena, ed il solo oggetto fuori posto, una moderna macchina per cucire poggiata sul tavolo scheggiato, un regalo che risaliva al tempo in cui i Tolomei non erano ancora in bancarotta e costretti a chiedere asilo a parenti poco disposti ad offrirlo loro." Ho notato diversi errori di punteggiatura e in generale un qualcosa di molto strano: allora, dici che l'unico lusso che aveva avuto è un paravento di seta persiana, poi però dici che ha anche avuto l'unico oggetto fuori posto in quella stanza: la macchina per cucire; quindi, già unico non è più corretto. In generale, ti direi anche di modificare le virgole, perché messe in queste posizioni rendono tutto un po' confusionario.
"Fu indecisa se scendere o meno a preparare la colazione a Guido, ma, poi, decise di no: l’aveva sentito distintamente rientrare intorno alle quattro del mattino, ubriaco fradicio, che cantava una canzonaccia, perciò, certamente doveva star ancora dormendo come un sasso." La virgola prima di ma e quelle prima di perciò a mio dire andrebbero tolte (specialmente la prima).
"nell’ armadio" Hai lasciato erroneamente uno spazietto.
"-ma quanto mai giustificata-" Tra le parole dell'inciso e i trattini va sempre uno spazio (sia prima che dopo).
"affari». spiegò lui" Penso proprio che quel punto vada tolto, ma anche in caso contrario ci andrebbe la lettera grande.
"pensato:  «Beatrice... Ti piacerebbe visitare la Cappella Sistina?»" Tra i due-punti e le virgolette c'è uno spazio in più.
Ok, finito. Questo testo è stato scritto mostruosamente bene, le descrizioni sono meravigliose e i dialoghi incalzanti, inoltre sei riuscita a stendere un brano molto lungo senza che nessuna scena risulti di troppo, senza annoiare mai il lettore — o, almeno, me. Quindi, complimenti e a presto si spera!
Bye, Halley.

Recensore Junior
25/10/15, ore 17:23

Ciao! Eccomi qui!
Cavolo, capitoli belli lunghi scrivi!
Meglio, meglio così c'è sempre da leggere. Inoltre, le tue fan non possono esserne che felici!
Allora, da dove comincio?
La storia, a parer mio, intriga fin dall'inizio.
Parti subito diretta, dichiarando quello che sta accadendo e facendo capire subito chi saranno i protagonisti della vicenda.
La partenza iniziale l'ho trovata molto carina. Quando hai parlato del vento chiacchierino mi hai fatto sorridere non poco e quindi come sprint di partenze non è per niente male.
Marcello mi piace. In qualche modo, è un ribelle. Ok non uno di quei ribelli che distrugge tutto o che diventa criminale, ma un ribelle perché ha le sue idee in testa. E questa è cosa che adoro.
Non si fa comandare a bacchetta dalle madre (che lasciamelo dire, è una gran rompiballe) e soprattutto non sembra soccombere a lei e alla sua alterigia.
Quindi, lo scopo di tutto, è trovare una moglie al bel Marcello? Sicuramente le peripezie non mancheranno.
La madre come ti ho già detto, mi sta molto antipatica. È uno di quei personaggi che nelle storie non sopporto, ma che purtroppo spesso sono necessarie.
Gli amici del caro Marcello, mi piacciono. Vittoria è un bel piperino e ti dico subito che mi sta molto simpatica.
Gerardo non l'ho ancora inquadrato bene, ma sembra uno di quei ragazzi che purtroppo non hanno una gran spina dorsale. Potrei anche sbagliarmi però.
Poi incontriamo la bella Beatrice (che non so proprio perché, ma quando una donna, che fa di nome Beatrice ed è la protagonista, la collego subito a Dante. Ti avviso che la Beatrice di Dante non mi sta particolarmente simpatica ma lei mi sembra ben più sveglia) che si scontra con il nostro sventurato. Per me sappi che è già amore XD
Beatrice, come ti stavo dicendo, mi sembra più sveglia. Soprattutto come si sbroglia di dosso quella rompiballe della cugina. Altra donna che va aggiunta alla lista nera insieme alla madre di Marcello.
Sono molto curiosa di sapere come andrà avanti, mi hai proprio stupita. Mi sono anche fermata in un punto in cui la povera cara deve sposarsi quel maiale di Navarra. Staremo a vedere se riuscirà a salvarsi dalle sue grinfie.
Un'ultima cosa, mi è piaciuto moltissimo che il loro primo incontro riguardasse l'arte. Mi sto laureando in quell'ambito e quando riesco a trovare una storia che unisce la passione della scrittura a quella dell'arte, sono praticamente al settimo cielo.
Per la scrittura, non ho nulla da dichiarare. Scrivi in un modo molto chiaro e la lettura risulta piacevole.
Forse l'unica nota, ma potrei sbagliarmi io, è la mancanza di qualche virgola nelle frasi molto lunghe.
Cap.1 "ne era convinto...né a commuoverla" secondo me ci va una virgola per rallentare la frase.
Poi c'è un'altra frase lunga, che adesso non ricordo, che era senza virgole.
Per il resto nulla, mi è sembrato tutto perfetto.
Ti saluto, ci becchiamo ai prossimi capitoli! 👋

Recensore Veterano
06/09/15, ore 17:38

Con deciso ritardo riesco finalmente oggi a leggere in totale calma questo tuo secondo capitolo.
Partiamo dai personaggi.
Sebbene sul piano dei pettegolezzi Anna Laura e Vittoria si contendano il primato, tra le due ho rilevato una sostanziale differenza: la prima sembra andare a caccia di informazioni soltanto per poter uscire vittoriosa da una qualsivoglia situazione senza risparmiarsi colpi bassi a chiunque incappi nel suo percorso; Vittoria, invece, sembra quasi che spettegoli con la stessa leggerezza che userebbe nel parlare di un qualsiasi altro argomento atto ad intrattenere i suoi ospiti.
Per quanto le persone pettegole suscitino la mia irritazione tanto nella vita di tutti i giorni quanto nella letteratura - e il tuo modo di raccontare è così realistico da scatenare immediatamente le reazioni che avrei nella quotidianità - non riesco ad avercela davvero con Vittoria.
Restando su di lei ho la sensazione che non ce la racconti giusta in merito a Gerardo e la sua infatuazione per Maria Luisa. O meglio, ho la sensazione che Vittoria non la dica tutta sul rapporto che lei stessa ha con Gerardo. Mentre è tutto molto chiaro tra lei e Marcello, non riesco a dire lo stesso con assoluta certezza in merito all'altro giovane, memore anche della reazione di lei nel precedente capitolo al momento dell'entrata in scena di Maria Luisa. Sono quindi molto curiosa di vedere come procederà il tutto.
Beatrice e Marcello hanno suscitato la mia simpatia sia singolarmente che in coppia. Lei è senza dubbio una di quelle persone buone che solitamente non hanno vita facile nella realtà che ci circonda. È buona, ma non stupida, tant'è che comprende per tempo il gioco di sua cugina e vi pone rimedio a suo modo - ho esultato quando ha creduto alle false informazioni di Beatrice. Sicuramente Anna Laura, pur non brillando per intelligenza - o almeno così sembra per ora - troverà il modo di mettersi in mezzo combinandone magari di tutti i colori. Anche qui ne vedremo delle belle.
Guido, anche se non lo si conosce ancora quasi per nulla mi ha dato l'impressione di ragionare in maniera simile a Madama Claudia, pertanto non entrerà facilmente nelle mie grazie.

In quanto al background abbiamo ottenuto alcune informazioni molto interessanti sul passato di Beatrice, così da poterne comprendere meglio la situazione e alcuni atteggiamenti.
Il quadro generale di partenza si arricchisce quindi di nuovi preziosi dettagli che invogliano il lettore a proseguire con i successivi capitoli: un uomo che non sopporta le donne conosciute fino ad ora nel proprio ambiente inizia a nutrire interesse nei confronti di una giovane donna intrappolata in una situazione tutt'altro che semplice; un'amica storica e un amico e collega di lavoro a comporre insieme a Marcello un trio attorno cui sembra ruotare buona parte della storia; famiglie opprimenti; ambienti troppo stretti da cui è necessario alle volte fuggire. Il tutto scritto ad arte.
Cosa potrei chiedere di più?
Ah, sì... Mi rendo conto di fare io stessa la figura della pettegola, ma spero che farai un po' di luce anche sulla figura di Gerardo nei prossimi capitoli.

Leggere la tua storia mi fa davvero molto piacere, perciò mi auguro di avere al più presto un po' di tempo da dedicarti.
Per il momento ti rinnovo i miei complimenti.
A presto!

Recensore Junior
04/09/15, ore 19:59

Ciao :) davvero interessante anche questo capitolo e finale che mi ha lasciato di stucco.. avrei davvero voglia di leggere il prossimo ma siccome intuisco che è lungo come questo non ho proprio tempo.. procediamo un po' alla volta.. Sto cominciando a leggere i dialoghi di Beatrice con l'accento fiorentino e questo mi diverte un mondo, complice anche il fatto che tu metta le c in corsivo! Mi sembra di aver intuito un po' di cose per quanto riguarda Vittoria, chissà se ci azzecco così come avevo pensato che a Gerardo piacesse Anna Laura. Beh che dire sulla scrittura non ho davvero nulla da farti notare, davvero complimenti, alla prossima!

Recensore Veterano
03/05/15, ore 13:09

Sono tornata! Purtroppo il tempo non mi permette di procedere velocemente come volevo, quindi credo che andrò avanti di capitolo in capitolo.
Ho notato un parallelismo tra la figura di Beatrice e quella di Cenerentola. Sembra piuttosto evidente, insomma la zia che le fa da matrigna cattiva, la cugina è praticamente un'arpia con lei, vive in una sorta di cantina. La poverina ha perso il padre e si ritrova senza soldi con un fratello ubriacone a carico. Casualemente si innamora di Marcello, l'uomo più ambito di tutta la città, di cui la cugina è follemente innamorata (forse lo è più dei suoi soldi). Marcello, il principino in questione, è stato beccato con la Cenerentola di turno. Al contrario della fiaba, la madre non accetterebbe mai un simile affronto alla famiglia. Anche se non credo abbia capito che un divieto non fa altro che rende il tutto molto più intrigante. Il parallelismo è una bella idea, non so se fosse voluto. Sarà interessante vedere le differenze e fare dei paragoni.
Quindi avevo indovinato i sentimenti di Gerardo; abbiamo già un triangolo amoroso in soli due capitoli! Anche se ovviamente Marcello non ne vuole assolutamente partecipare. Adoro la coloritura dialettale che dai alle frasi di Beatrice, è un ottimo espediente per variare un po' la narrazione. Vittoria è fantastica, è il prototipo della migliore amica perfetta. E poi è riuscita a corrompere Marcellino, solo per questo meriterebbe un elogio.
L'appuntamento è stato abbastanza semplice,conforme alla personalità di entrambi. Marcello sembrava un bambino spaesato, non lo facevo così romanticone; merito di Vittoria. La frase finale mi ha fatto cadere le braccia. Non è possibile che appena io inizi a simpatizzare succede sempre qualcosa che li allontani. 
Non ho trovato errori e il tuo stile mi piace, non è complicato, scorre bene.
Spero di farmi sentire presto, anche perchè voglio sapere come ne usciranno da questo nuovo imprevisto.
A presto!
21century

Recensore Master
18/03/15, ore 01:02

Oh, questo capitolo me lo sono gustato dall'inizio alla fine! GiuRo, non ho avuto nessuna difficoltà ad arrivare in fondo u.u forse sarà che ero curiosa di sapere come fosse questa Beatrice o forse volevo semplicemente sapere come sarebbe andato il loro appuntamento. Be, fatto sta che mi ritrovo con la bava alla bocca e il cuoricino pieno di feels. Innanzitutto posso tranquillamente affermare che la mia simpatia per vittoria è cresciuta esponenzialmente: quella donna è il cupido di questa storia, me la sento xD inoltre amo il suo modo di prendere in giro il povero Marcello. Ti giuro, mi sono immaginata la scena quando lei lo erudisce su tutti i significati dei fiori e su come comportarsi con una ragazza e penso di aver perso un polmone per le risate xD Marcello mi piace, soprattutto questo suo carattere freddo, ma che si scioglie quando si trova vicino alla piccola Beatrice. Ecco, parliamo di lei: all'inizio del capitolo scorso non mi aveva entusiasmata, lo ammetto, ma in qui mi ha completamente conquistata. Non è per niente una donna che si lascia sopraffare dagli eventi, ma ha un certo spirito d'intraprendenza e un'intelligenza e cultura ammirevole. non mi sorprende che Marcello ne sia rimasto affascinato. Adesso sono curiosa di sapere come farà ad uscire da questa brutta situazione in cui quel cretino di suo fratello l'ha cacciata. Capisco che è quasi sempre ubriaco, ma non credevo fosse così stupido. A volte la natura si fa beffe della genetica -.- non che la cugina di Beatrice sia meglio ( l ho trovata patetica quando si sbaciucchia va la foto di Marcello ) Però non credevo che in quella famiglia si rasentassero dei livelli di cattiveria e stupidità come quelli che ho appena letto. Spero che Marcello la tiri fuori da quel casino in qualche modo, guarda. Sono solo al secondo capitolo e già lì shippo *^* ecco, ti odio. Ora ho un'altra coppia per cui il mio cuore dovrà soffrire, me lo sento. Vabbe...comunque veramente bello come capitolo, penso tu abbia capito quanto mi abbia colpita xD un bacione e a domani u.u non vedo l'ora di leggere il seguito.
Hime

Recensore Master
05/03/15, ore 16:41

Visto che i capitoli sono molto lunghi preferisco recensirli un po’ per volta!
E così Beatrice ha un fratello che si è giocato tutto il patrimonio al gioco, che fortuna! xD Ed è ancora più fortunata ad avere una cugina simpatica e gentile come Anna Laura! *rotola tra le risate*
Bhe, all’inizio temevo davvero che Beatrice avrebbe accettato la proposta della cugina… e a quel punto le avrei rifilato un pugno in testa!
Non so chi sia peggio tra il fratello o la madre di Marcello, da impiccarsi a vivere con loro! Ma seriamente, lui non ha mai pensato di andare a vivere per i conti suoi visti i soldi e l’età?
Nel discutere con Vittoria è stata una mia impressione o forse lei è in qualche modo innamorata di Gerardo?
Ovviamente il punto cardine del capitolo è l’incontro tra Beatrice e Marcello che è stato molto tenero.
Però, ne ha coraggio Guido a farsi vedere in giro dopo il debito che la famiglia ha accumulato a causa sua! Non ci vedo alcun comportamento fraterno in lui, è solo un egoista che non sa come uscire dalla situazione in cui si è ficcato.
By Cleo!

Recensore Veterano
04/02/15, ore 19:21

Eccomi!
Finalmente mi sono ristabilita, dunque ho possibilità di leggere e recensire almeno un poco, anche perché - strano ma vero - anche con la scuola ho alcuni giorni di pace.
Posso dirti una cosa? La lunghezza dei capitoli non mi pesa affatto, e lo dico io che mi affatico subito a leggere al computer.
Non è un commento che ti faccio a caso; mi complimento davvero, nuovamente, per come scrivi... La narrazione è assolutamente perfetta, gli errori sono pressoché inesistenti, lo stile così alto ma adeguato allo stesso tempo al contesto, le descrizioni particolareggiati al punto giusto e i dialoghi realistici, sono davvero innamorata della tua storia e del modo in cui scrivi.
Passando alla trama non posso che esprimere ancora una volta un giudizio positivo pure su questa.
Adoro, sia come autrice che come lettrice, le lunghe descrizioni intervallate da non troppi dialoghi, ed è quello che accade all'inizio di questo capitolo con la narrazione della storia di Beatrice, della quale scopriamo qualcosa in più che sicuramente ci è utile per comprendere anche il suo comportamento.
Dio quanto detesto la zia e la cugina, più o meno l'odio che ho per la madre di Marcello, mentre penso che il fratello di Beatrice, forse, malgrado tutto abbia la testa sulle spalle e nutra affetto per la sorella.
Certo, il finale non mostra proprio questo aspetto di amore fraterno, ma io credo che anche nella scelta di maritarla con Conrado ci sia una sorta di desiderio di proteggerla e donarle un futuro migliore, anche se probabilmente lui davvero non comprende che tipo di uomo sia quello lì.
Tornando indietro col capitolo sono un genio ** ho capito di Gerardo XD E ora scommetto di azzeccarci anche se dico che Vittoria, a sua volta, è innamorata del ragazzo u.u
Su Marcello e Beatrice non c'è ancora molto da dire, anche se mi auguro davvero possa nascere qualcosa di forte tra di loro. Soprattutto mi piacciono perché, a mio dire, ognuno di loro ha qualcosa da insegnare all'altro, che si tratti di storia dell'arte, altaborghesia Romana o chissà cos'altro deve ancora accadere.
Se non ci fosse il parere contrario della matrona, quello spione del fratello di Marcello e questo ipotetico matrimonio alle porte direi che sarebbero pronti per un lieto fine :D Scherzi a parte mi auguro davvero che possano un giorno essere felici insieme.
Un altro piccolo commento te lo faccio sui riferimenti alla storia (vedi caso Mattei) e all'arte, mi piace quando un racconto non è fine a sé stesso ma inserito in un contesto reale, come se potessimo davvero immaginarci che questa gente è vissuta davvero nel suo tempo (sembra una cavolata ma nella maggior parte delle storie che ho letto, eccezione ovviamente fatta per fantasy e fantascienza, nessuno fa riferimento a ciò che avviene nel mondo intorno ai protagonisti, e questo spesso fa perdere realismo al tutto).
Bene, direi che non ho molto altro da aggiungere, penso tornerò a leggere la prossima settimana (ho davvero tantissime storie arretrate, ma ce la posso fare).
Complimenterrimi <3 un abbraccio!
Francesca :)

Nuovo recensore
05/01/15, ore 16:56

Recensione per il contest "I colori del Natale - Contest di recensioni".
"Capitolo secondo - Vento di Incontri"
Allora, eccomi qui come promesso a recensire la tua storia stupenda che mi sta prendendo sempre più. Ho deciso di abbandonare lo schemino che ho utilizzato nel primo capitolo e dilungarmi in una recensione meno schematica e più "emotiva", date le emozioni che questo capitolo mi ha suscitato. 
Allora, partiamo con la giovane e innocente Beatrice. Che dire, mi fa tanta tenerezza e sicuramente è il personaggio che più apprezzo, fino ad ora, fra tutti quelli che hanno fatto la loro comparsa. E' sola al mondo e l'unica persona che potrebbe, e dovrebbe, aiutarla, ovvero suo fratello, invece si fa i porci cavoli suoi, lasciando Beatrice a cavarsela da sola. Spendaccione, giocatore, libertino: cos'altro? Ha tutti i difetti che un uomo potrebbe avere. Il problema vero è che questi suoi difetti, appunto, si riversano sulla vita di Beatrice in modo inevitabile, dato che lui è l'unico che potrebbe rappresentare un appiglio, un punto fermo nella vita di questa povera - in tutti i sensi - ragazza. Spero solo che Marcello possa rappresentare una svolta per lei, anche se credo proprio che dovremmo penare molto prima di vedere questi due piccioncini felicie e contenti. 
Passando appunto a Marcello, posso dire che il punto in cui l'ho apprezzato di più è proprio nell'uscita che fa con Beatrice. Sono così teneri e dolci! E il bacio sulla guancia mi ha entusiasmato più di quanto avrei pensato: tutto merito della tua abilità nel descrivere le scene e le sensazioni dei personaggi. Questi due insieme esprimono un'innocenza e una dolcezza indescrivibili e che fa capire quanto l'amore sia cambiato dal passato ad oggi, e di certo non in meglio. Non ci rimane altro, purtroppo, che sognare con racconti di questo genere.
Inutile dire che odio Anna Laura in maniera spropositata, e Tiberio anche merita tutta la mia antipatia. Entrambi sembrano, anzi, vogliono il peggio per Beatrice e per Marcello. Fortunatamente Beatrice è stata abbastanza furba e sveglia da mentirle e andarsene con Marcello, e scommetto che presto ci sarà un'altra uscita tra i due, o perlomeno lo spero proprio!
Vittoria non riesco a capire se mi piaccia o meno. Di certo non capisco come Marcello, che si proclama così restio all'invadenza femminile, possa esser così tanto legato a lei. Vabè, comunque secondo me è una ragazza che ci riserverà qualche sorpresa, anche se non so ancora se saranno positive o negative: di certo sta nascondendo qualcosa. Non so perché ma ho questa strana impressione, potrò anche sbagliarmi.
Detto questo, procediamo con la recensione, passando alla parte un poì più "tecnica".
La grammatica, come sempre, è perfetta. Nessun errore ortografico, nessun errore di sintassi e nemmeno di battitura! Inserisco anche questi ultimi perché, come sappiamo tutti, gli errori di battitura sono una cosa che può succedere a chiunque e di certo non stanno a dimostrare una scarsa conoscenza della grammatica italiana: sta di fatto che a me danno non poco fastidio perché sono la conseguenza di scarsi e frettolosi controlli, che sono la prova dello scarso impegno che l'autore ci ha messo nello scrivere la storia e nel cercare di renderla il più piacevole possibile. E' una delizia, invece, leggere i tuoi capitoli, così perfetti sotto ogni punto di vista. 
Per lo stile non ho nulla da aggiungere a quello che ti ho detto nella recensione precedente: come ti ho già detto, hai uno stile e un'accuratezza che apprezzo davvero molto e che mi invogliano a leggere i prossimi capitoli il più presto possibile (cosa che spero di riuscire a fare). 
Spero di poter apprezzare anche i prossimi capitoli tanto quanto ho apprezzato i primi due!
Ancora i miei complimenti. <3
BooksAnchor. 
 

Recensore Master
30/12/14, ore 20:35

Recensione per il contest "I colori del Natale - contest di Recensioni":

Seconda recensione.
Sono di nuovo qui ad infastidire a quanto pare c:
Il capitolo si apre con la dolcissima Beatrice, ma che amore che è... così giovane e innocente. Mi dispiace per quel brutto momento che ha passato con il conte Navarra... non se lo meritava proprio. E mi dispiace perchè è proprio una portatrice di sfiga questa giovane ragazza. Sola, senza una lira e con delle gente che la tratta neanche fosse una pezza da piede, pronta a ritenerla la Cenerentola di turno e con una cugina la cui sola cosa saggia da fare sarebbe di mandarla a quel paese.

La Matrona dovrebbe farsi una vagonata di affari suoi, anche perchè Marcello, da quel che ho capito, è testa dura e non potrebbe nulla contro quello che vuole.
Poi devo dire che a me non va giù tutta la gente che non vuole far altro che accumulare soldi su soldi. Poi che te ne fai? E Marcello sembra essere abbastanza capace da potersi mantenere senza il bisogno economico dei genitori, quindi non riesco a capire come non decida di alzare i tacchi ed andarsene.

L'appuntamento dei due è la cosa più dolce che io abbia mai letto sebbene a me le romantiche non piacciono affatto.
Mi dispiace soltanto che la situazione sia stata rovinata dalla " bella " notizia del fratello di Beatrice ( è in polposition come personaggio più odioso di questa storia insieme alla Matrona ed a Navarra. )
Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo e conoscere cosa accadrà ai nostri protagonisti e la reazione della bella Beatrice.
Balder Moon.
(Recensione modificata il 30/12/2014 - 08:36 pm)

Recensore Junior
27/12/14, ore 16:31

Ma che bello!
Sono così abituata a leggere fantasy eroici, impegnativi e guerreschi che quando decido di leggere la tua storia mi distendo e vado in relax completo :) 
Beatrice, che nel primo capitolo mi lasciava indecisa, ora ha il mio più completo e indiscusso sostegno: è una ragazza dolce, spensierata nonostante la brutta situazione in cui si trova e forte. Fa compassione perché pur somigliando a una moderna cenerentola -sebbene le siano risparmiate le schiavitù domestiche- è sola al mondo e l'unica persona su cui potrebbe contare suo fratello, è un disgustoso, orribile e dissoluto libertino con le mani bucate e per di più giocatore: ha tutti gli aspetti che più detesto di un uomo -ma anche di una donna- e lo odio ancora di più perché, essendo il suo unico parente di sangue, la povera Beatrice non può far altro che riversare comunque su di lui quel po' di affetto che non ha nessun altra persona a cui rivolgersi.
La cugina di Beatrice è di poco inferiore a lui nella scala dei personaggi odiosi di questa storia e alla descrizione del suo viso manca solo -ma ovviamente non potevi aggiungerlo- che il suo sorriso attira sciami di badilate nei denti, perché è quello che si merita, questa smorfiosa intrigante.
Ma davvero credeva Beatrice così fessa? Voglio proprio vedere che faccia farà quando proverà a presentarsi lei sotto l'Ara Pacis, magari con una bella pioggia torrenziale a rovinarle i tacchi o qualcosa del genere. Ghigno solo al pensiero.
Vittoria è come sempre una fedele alleata di Marcello sebbene un po' invadente: viene da chiedersi come mai lui, che tanto mal sopporta l'impicciarsi delle donne, tenga a lei tanto come amica. Forse è la conoscenza di lunga data, chissà.
Comunque ho avuto come il sentore lontano che Vittoria questo Bartolomeo scultore non è proprio che la prenda così tanto e invece mi pare un po' troppo impensierita dal remissivo Gerardo... uhm, vedremo dove andranno a finire i miei sospetti xD
Splendida l'uscita dei due, perfetta per quell'intellettuale di Marcello e quella sognatrice di Beatrice -che fa anche rima-: ero un po' dubbiosa ma adesso comincio davvero a vederli bene insieme e a fare il tifo per loro.
Quando lei dà un bacio sulla guancia a Marcello mi stavo entusiasmando più di lui! Che tenerezza *-* Ben fatto, Beatrice! E quanto l'ho capita dopo quando gioiva pensando a come potrebbe reagire la malefica cugina sapendo dell'uscita e anche del bacio. Tiè!
Bene, dopo aver sfogato tutte le frustrazioni e le gioie che mi ha scatenato questo capitolo passo alla parte più seria della recensione.
Il capitolo è splendido, scritto bene e mi ha intrattenuta in questa fredda e bellissima giornata di neve. Mi mancava solo una tazza di té caldo e sarebbe stato perfetto, la prossima volta che leggo la tua storia provvedo in anticipo.
Scrivi davvero bene e l'unico aspetto che non mi piace molto -ma sono gusti personali- è quando chiamo Marcello "il biondo" dato che chiamare i personaggi con il loro colore di capelli è una cosa che a me personalmente proprio non va giù: lo trovo un'espediente poco elegante quando si potrebbe benissimo usare un più semplice e letterario "lui" o "lei."
Non ho consigli o critiche da fare quindi posso solo dirti vai avanti così, ci sentiamo al prossimo capitolo.
A presto!
​M.

Recensore Master
30/10/14, ore 15:36

Eccomi qui cara :)
Già dalle prime righe mi viene voglia di infiltrarmi nella tua storia per strozzare Anna Laura, regina di casa? ma vaaaa xD
Ti faccio un appunto sulla tua maniera di descrivere: l'amo *-* Non sei affatto noiosa, scrivi fluidamente e stai attenta ai particolari che è una cosa che veramente adoro. Mi piace leggere ed immaginare ciò che hai descritto come faccio per ogni libro che leggo. Inoltre la lunghezza dei capitoli è veramente fantastica: non amo quelli troppo corti preferisco nettamente quelli un pò più lunghi e sostanziosi, non come altri che sono lunghi ma di parti avvincenti ce ne sono granchè poche.
Essendo ai primi capitoli della storia hai bisogno di narrare e farci sapere i particolari dei personaggi e quindi apprezzo che usi molta narrazione all'inizio per poi andar ad incentrare il capitolo sui dialoghi.
Ok, la smetto sennò ti annoio troppo x'D
Passando alla trama: è ufficiale che mi infiltrerò per bastonare Anna Laura, ma perchè non ti fai un pò gli affari tuoi?
Marcello invece è il TOP! è così galante e caruccio *-* con Beatrice fanno davvero una bella coppia e non vedo l'ora di andare avanti a leggere e recensire ^^
Ti sei trovata un'altra lettrice accanita hahahah
Un bacione,
Sere

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