Ev!
Ma quanto sono contenta di sentirti!
Meriteresti un gran bacione SOLO per l’idea di una raccolta di ff Horror dedicate ad Halloween.
Io, da che mi ricordo, non ho mai realizzato Halloween in modo decente, e mi piacerebbe organizzare qualcosa di speciale…
Tu cosa mi consigli?
Beh, ora torniamo alla ff.
Aww, è davvero adorabile! E’ un bel modo di aprire e chiudere una raccolta horror, quello di usare anche storie dolci ^^ (che poi, non sono nemmeno troppo dolci, lo sono il giusto e si rimane in tema v.v)
Ma bellino, il piccolo Roxy! Lo spupazzerei volentieri ^^
Che ambiente curioso, quel quartiere: frivolo, mi ricorda un po’ i quartieri aristocratici, o comunque delle persone un po’ snob che pensano solo alle apparenze.
È un effetto strano, questo mondo ovattato di competizioni e sorrisi.
Quasi finto, decisamente troppo sereno e tranquillo. Non è mica tanto normale!
Roxas ha ragione: Il Babbo Natale zombie non piace neanche a me v.v E’ inquietante ed esagerato. Perché storpiare così il simbolo del Natale? Bah, sti adulti…
(sarà che io ho una mezza fobia per gli zombie… posso sopportare pazzi schizzati, mummie. serial killer, vampiri, demoni, lupi mannari, creature d’incubo e chi più ne ha più ne metta. Ma gli zombie no, mi fanno orrore.)
I bambini sono gli individui con più buon senso, alla fine.
Ecco che torna Hayner!
In versione decisamente più pestifera e molesta.
Qui, piuttosto che scherzare con lui (come succede in “Insidie Interiori”) mi vien voglia di tirargli un orecchio, bambino monello! E lo stesso vale per Riku.
Roxas non si tocca! (chissà perché, poi, ma qui me lo immagino come un bel bambino dalle guanciotte tonde tonde…)
[«Allora lo scherzo di Riku è servito, hai visto? Adesso avremo tante caramelle, magari qualcuna riusciremo a tenercela!»
Roxas non rispose e abbassò le iridi verso la propria zucca vuota.
Non era esattamente sicuro che spaventarsi così tanto per un po' di caramelle ne valesse la pena. ]
Nonostante sia un bambino, comunque, Roxy è molto saggio v.v
Ah, ecco, qua viene introdotto il ricatto che i bambini di quel quartiere subiscono da un “bambino cattivo del quartiere di persone strane che non curano il proprio giardino.”
E’ bellissimo il tuo modo di accennare un mistero all’inizio della ff per poi svelare i dettagli piano, man mano che si prosegue.
Come in questo caso, per esempio.
C’è un bambino cattivo (ma chi sarà mai..?) che li costringe a consegnargli tutte le caramelle, e loro non possono dire niente ai genitori.
Posso dire, per esperienza personale, che è un aspetto del bambino di quell’età non voler chiedere aiuto ai genitori (a parte il fatto che lì non possono proprio, pena chissà quale orribile vendetta del “bambino cattivo”) e tentare di cavarsela da soli.
Io ricordo che facevo così, come anche i miei compagni.
Non so perché, però è così.. questo mi ha riportato alla mia infanzia ^^ Quanta nostalgia…
Alla fine portare le caramelle tocca proprio al nostro Roxy! (cucciolo lui n.n)
La frase che più mi è piaciuta qui, è questa:
[Roxas fu indeciso sul da farsi. Non voleva allontanarsi troppo, altrimenti avrebbe rischiato di perdersi veramente, anche perché non era affatto vero che sapeva dove abitava quel bambino cattivo. Non era una cosa che sapevi e basta. Non lo era proprio.]
Ha ragione. Nella sua semplicità, nella sua mente di bambino, ha perfettamente ragione.
Evgenia, come ci riesci? E’ qualcosa di incredibile.
Riesci a equilibrare buon senso e ingenuità in una maniera meravigliosa. Perché Roxas è un bambino, e ragiona come tale. (usi anche un linguaggio adatto, quindi mi sembra proprio di essere un bambino) Eppure fa tanti ragionamenti che, nella loro semplicità, sono veri, sono giusti.
Eh, se pensassimo tutti come i bambini questo mondo sarebbe un posto migliore…
Ah, la mia parte preferita è l’incontro con il bambino cattivo, ovvero Axel!
Qui ti sei superata, mi hai lasciata proprio a bocca aperta.
I loro dialoghi, le descrizioni, i comportamenti…
Non so nemmeno io cosa mi abbiano comunicato di preciso, non lo so descrivere, ma è qualcosa che mi è piaciuto da impazzire. Sono bellissimi, questi due bambini che litigano: l’uno perché vuole tenersi le proprie caramelle, l’altro per fare il bulletto.
C’è tanta tenerezza (o forse la vedo solo io..?) nelle loro azioni: sarà che i bambini sono qualcosa di stupendo, e non posso non vederli sotto una luce tenera. Accidenti, è tutta colpa del lato più materno della mia personalità!
[«Mi devi baciare.»
«S-Scusa?», balbettò il biondo, spaesato e smarrito. I bacini li aveva dati solo alla mamma e alla nonna, lui!
«Qui.», disse Axel, e indicò la propria bocca rosea. ]
Ahah, qua avresti dovuto vedere la mia faccia. Mascella al pian terreno, occhi sgranati, espressione da “ho visto giusto?” e rilettura veloce della sopracitata parte.
Hai capito che furbetto è Axel! E fortuna che dovrebbe essere un bambino!
No, davvero, questo colpo di scena proprio non me l’aspettavo. Tutto, ma questo no.
E la cosa mi ha reso tanto felice ^^
L’amore che provo per l’AkuRoku mi ha fatto saltellare come una decerebrata, ma questi sono dettagli insignificanti…
[«Puoi tenerti le caramelle anche l'anno prossimo, se tornerai qui.»
«Io voglio tenere le mie caramelle.»
«E allora torna.»
«Sì.» ]
Aww, solo io riesco a vedere quanta tenerezza trasudi da questo semplicissimo scambio di battute?
Perché devi sapere, io non sono normale: io non ho il batticuore quando sento un “ti amo”.
Assolutamente no.
Io ho il batticuore quando sento “torna, ti prego, torna” o qualcosa del genere.
In quella richiesta sento tutto l’amore che una persona può metterci.
Ecco perché questo pezzetto mi è piaciuto tanto. Mi fa battere forte il cuore.
Mi piacerebbe da morire avere qualcuno che mi dicesse “torna” e a cui rispondere “si. Torno.”
Beh, direi che ho già detto abbastanza cavolate per oggi.
Scappo, che devo studiare.
Al prossimo capitolo (che attenderò con ansia!)
Kiss
Rae |