Recensioni per
Jay Hahn
di Bloomsbury

Questa storia ha ottenuto 444 recensioni.
Positive : 444
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
28/03/14, ore 22:52
Cap. 1:

Ciao :) Inizio subito col dirti che questa è proprio una storia degna di essere definita tale: scritta bene e con una trama che è tutto fuorché banale.
Mi piace molto il tuo stile e adoro giù i personaggi! :) corro a leggere i prossimi.
Ciao, R.

Recensore Junior
07/03/14, ore 13:58
Cap. 1:

E' impossibile non simpatizzare con un personaggio come Jay. Esce di casa rifiutato dai genitori che non gli rivolgono nemmeno una parola rassicurante. Cerca il conforto in una guida spirituale ma trova il sacerdote sbagliato e viene marchiato a fuoco come un peccatore che può redimersi solo attraverso la castità.
Sarebbe forse finito a faccia in giù nella tempesta se non fosse stato per il salvataggio di quel passante.
Sono sollevata che verso la fine si riprenda un po' e soprattutto non si senta in colpa per quello che è.
Mi incuriosisce come mai tu abbia voluto trattare di un tema così complesso ma puoi non spiegarmelo se non c'è un motivo particolare. ;)
Solo un appunto, si dice sullo Strand e non sulla Strand, è maschile in italiano, anche se probabile volessi concordarlo con strada.

Recensore Junior
25/02/14, ore 08:46
Cap. 1:

Questo capitolo è sensazionale.
E' scritto bene, e in più narra la vicenda in modo dettagliato. Complimenti!
Mi è piaciuto il fatto che hai narrato del problema del protagonista solo verso la metà del capitolo, il perchè di quella tristezza e della rabbia.
A presto
Gaia

Recensore Master
24/02/14, ore 19:25
Cap. 1:

Ciao!
Parto col dirti subito una cosa non propriamente simpatica, ma spero che in qualche modo possa esserti utile: il banner non mi fa impazzire, lo trovo fin troppo caotico nella diversità di colori che hai cercato di amalgamare tra loro, forse per via del fatto che rende tutto troppo diverso e distante, monocromatico – certo, anche se pare un’antitesi se parlo di differenza di colori, ma giuro che non è affatto un controsenso, perché noterai che sebbene la gamma sia la medesima, forse non è propriamente d’interazione con lo sfondo per qualche minuzia. È troppo d’impatto e di mio penso che non riuscirei a farmi accattivare troppo, eccezion fatta per il bel visino del character, ecco; ma con meno superficialità non posso che criticare un po’ la scelta e dirti che probabilmente, provando con un secondo tentativo, magari anche con degli effetti più d’impatto, potresti fondere meglio le due immagini senza creare questo netto stacco di cui parlo.
Superata questa piccola parentesi fanatica della grafica passo alla storia e dico subito che il font usato per il titolo è bellissimo, magnetico e fascinoso, che mi riporta un po’ alla mente la calamità del film “Il grande Gatsby” – giusto per rimanere in tema di Jay, lol.
Adoro questo tipo di narrazione intensa, madida e piena, come un fiume che scorre e tutto trascina: è un altro mio punto cruciale, lo ammetto, perché sebbene io sia abituata a differenti stili, questo è uno di quelli che più preferisco e che tra l’altro tento di utilizzare nelle narrazioni introspettive, perciò devo ammettere che sono un po’ di parte; amo gl’incisi e le andate a capo, le trovo particolarmente incalzanti con il tema della camminata e della riflessione, dunque non posso che complimentarmi per la scelta, perché come spesso dico penso che ci sia un modo per parlare di determinate cose e un altro modo per altre – e così via, fino all’infinito, credo.
L’unica cosa che mi sento di dire, la quale però non è affatto un problema, è che non amo vedere i discorsi così lasciati in sospeso. Per certi versi credo sia sempre bene mettere un punto o una virgola laddove è necessario, anche all’interno di un discorso o nella sua conclusione; ed è proprio alla conclusione che mi riferisco, quando chiudi le virgolette e non apponti alcun punto per il cambio di prospettiva. Ad ogni modo sono consapevole che esiste anche questa scelta narrativa e non te la pongo certamente come errore, bensì come nota personale.
Non so se è un errore o una scelta anche quanto cito, ma se fosse un’altra scelta personale mi scuso:
CIT: ““Come l’hanno presa?”.”
Ecco, mi chiedevo perché cambiare virgolette in un discorso a tu per tu, ma se si tratta di un eco di coscienza, allora devo proprio chiederti scusa; altrimenti, se è una svista o una correzione/cambiamento di virgolette postdatato alla stesura completa, allora spero di poterti essere stata utile.
Quanto mi duole questa situazione in cui s’è trovato il protagonista! Purtroppo è il dramma di molte persone e ne sono più che consapevole, perciò non posso che complimentarmi per la scelta del tema trattato che di per sé viene spesso sorvolato dalle persone o semplicemente discriminato. Credo che il modo in cui hai proposto il personaggio sia davvero affascinante, pieno di una caratterizzazione interiore che lo porta a chiedere e a cercare conferme e negazioni nel suo agire.
Piccola premessa è che di mio sono più improntata per prendere a cuore le storie di carattere slash, quindi posso solo dire che mi fa piacere notare un simile pairing sin dalle info della fan fiction, nonché nel suo contenuto che mi permetto di interpretare da queste poche righe iniziali e che spero di approfondire in seguito.
Alla prossima,
xoxo

Recensore Master
24/02/14, ore 18:53
Cap. 1:

Ciao =)

Devo dire che la figura di ragazzo che si intravede in questo primo capitolo (forse è lo stesso citato nel titolo, i dubbi sovvengono perché recensisco pezzo per pezzo, passo dopo passo, per non dimenticare nulla!) mi ha colpito sin da subito. Il turbinio di emozioni è quello che ci sconquassa sempre dall'interno. La rabbia verso suo padre e la delusione verso sua madre è un mix davvero atroce, forse prova rabbia anche per se stesso.
Mentre lui corre sotto la pioggia, forse per purificarsi anche da tutti quei brutti sentimenti e mentre desidera di diventare parte di quelle goccioline d'acqua, lui, si sente solo. Il vuoto che può procurare la solitudine è un vuoto tiranno che non accetta ostaggi, ma solo defunti. La disperazione della sua anima grida e la si può percepire dalle parole che hai usato. Vedo l'immagine di quelle goccioline d'acqua che lo sfiorano e lui, probabilmente, le sentirà come lame.
Il rifiuto ecco cosa lo tormenta, il rifiuto tormenta tutti anche i più forti e i più menefreghisti. Per quanto la gente possa dire di non ascoltare gli altri, c'è sempre qualcosa che tocca (in positivo o in negativo) le corde della loro anima. Il prete mi ha dato un po' su di nervi, ma infondo è un prete(?) e praticamente ha fatto il suo mestiere, quello di dire cosa gli hanno indottrinato e non ciò che veramente pensa.
Cura, conversione, peccato, sono parole che secondo me non si dovrebbero accostare a un sentimento umano, ma ovviamente non ce l'ho con te, ma mi riferisco a tutte quelle persone che ahimè la pensano come quel sacerdote.
Si ora posso confermare di aver letto che il ragazzo è Jay =)
C'è da dire che l'intolleranza verso l'omosessualità da parte di varie tipologie di persone come: genitori ed ecclesiastici non la tollero, perché Jay era lo stesso di prima, solo che adesso aveva palesato un altro lato di se stesso e allora perché discriminarlo?
No, io purtroppo sono una persona molto tollerante e poco giudiziosa su alcune cose, quindi non riesco proprio a immedesimarmi nei bigotti di turno. Mi dispiace per il "piccolo" Jay che adesso dovrà trovare un modo per integrarsi in un mondo che non lo desidera affatto, o meglio la maggior parte di questo e vivere lontano dalla sua casa e dai suoi genitori che a quanto ho capito erano davvero un punto saldo per lui.
Alla prossima!

Recensore Veterano
24/02/14, ore 12:19
Cap. 1:

Mio dio, il mio povero cuore.
Cioè, ma questa storia è una cosa stupenda. La tenerezza, la malinconia, la dolcezza immensa di questo ragazzo. Mi hai rapito... davvero, sono sconvolta. Sarà che sono facilmente corruttibile se si parla di storie drammatiche (sono masochista, lo so), ma mi hai conquistato già dalle prime righe. Ti faccio i miei complimenti per lo stile: introspettivo e delicato, con la giusta nota di malinconia e trasporto e tecnicamente impeccabile.
Ma parliamo di Jay: hai dipinto un personaggio degno di nota, a mio parere. La sua sensibilità, quella sua tristezza delicata che permea l'aria uggiosa di Londra (ambientazione che calza alla perfezione) e il candore - adorabile, mio dio - con cui cerca Dio, per poi ammettere con fierezza che non sente di aver peccato. Il merito che devo assolutamente riconoscerti è l'aver scelto di affrontare l'esordio di questa storia coniugando una narrazione soffice e malinconica, mai pesante, a un tema di enorme importanza - in particolare ho apprezzato questa tua scelta di portare Jay in una chiesa, a confrontarsi direttamente con Dio. E' inutile dirti quanto condivida i suoi pensieri, quella dignità con cui si accetta. E' la solitudine a condurlo lì, non la vergogna per ciò che è, ed è un dettaglio da non sottovalutare: dimostra una una grande forza nel tuo personaggio, nonostante tutte le debolezze.
Ti seguirò, assolutamente. Mi hai letteralmente conquistato (non l'avevi capito, vero? u.u).
Al prossimo capitolo :)

Recensore Master
17/02/14, ore 21:05
Cap. 1:

Ci sono! Scusami il ritardo Bloom, ma sono qui!!!
Non ricordo precisamente com'era la prima versione di questo capitolo, ma posso dirti che quando l'ho letto l'ho trovato praticamente perfetto.
Rendi bene lo stato emotivo di Jay, il suo sentirsi solo e abbandonato da tutti, così solo da aver isogno di trovare conforto in Dio.
Ma neppure Dio è con lui.
Credo che in parte sia un bene che lui non si senta un peccatore! Insomma si sente abbandonato, solo, ma lui sa di non essere sbagliato! Credo che questo sia davvero un bel punto di partenza!
Poi è arrivato il nostro Izaya a trarlo in salvo e credo che i miei occhi hanno sbrilluccicato per almeno cinque minuti. Ma tecnicamente ancora non si conosce il nome dell'uomo misterioso che l'ha portato nel bar, quindi riscrivo la frase.
Ma chi sarà mai il ragazzo che lo porta in salvo. Mah, è forse un figo paura di cui lui si innamorerà follemente? Chi lo sa?
Ok la smetto di fare la scema, sappi solo che riprenderò a leggere la tua storia pian pianino e che mi dispiace davvero per l'immenso, imperdonabile ritardo!
Questo capitolo è bellissimo, e se anche i successivi sono anche lontanamente simili a questo allora questa storia sarà un capolavoro :)
Daisy

Nuovo recensore
15/02/14, ore 03:12
Cap. 1:

Sulla Strand la vita continuava a procedere incurante di ciò che gli stava accadendo, si sentì ancora più solo. Sapeva che nessuno, guardandolo, poteva immaginare il suo dolore, ma avrebbe voluto che esistesse anche solo una persona capace di accorgersi di lui.


Mia adorabile Bloom, eccomi qui, finalmente, a scoprire questa storia che già il titolo racchiudeva in sè un certo fascino. Questo primo capitolo non si è smentito e ribadisco che tu hai un talento enorme. Il modo in cui scrivi è davvero invidiabile *-*
Ahhh perché sono così orgogliosa di te? XD hahahaha
Jay è adorabile! Durante tutta la lettura avevo una voglia incredibile di abbracciarlo e mandare, ehm, a quel paese i genitori, quel grande idiota del sacerdote e perfino la tempesta U.U
Come sempre mi ritrovo in tante frasi.
Volevo iniziare questa storia da un po' e alla fine ci sono riuscita. *saltella e spara coriandoli*
Sappi che già la adoro, e spero non ci sia nessun finale drammatico (ovviamente ti starai chiedendo "questa l'ha appena iniziata e già pensa al finale?"). Ho una fobia per le fini tragiche. 
Ti abbraccio forte forte, e scusa per la recensione breve ma non sono brava quanto te in queste cose.
Calliope.

Recensore Junior
14/02/14, ore 15:36
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Beh, è ora che io, come hanno già fatto altre persone, faccia capire all'intero sito di efp quanto questa tua storia sia bella, avvincente, delicata e degna di stare tra le scelte di questo sito.
Fin dal primo capitolo ho percepito l'incessante bisogno di volerne sapere di più sulla storia di Jay Hahn, sulla triste e cupa storia di Jay Hahn, come fosse un libro vero, come se stessi leggendo una storia di un autore già affermato, che spero un giorno diventerai. Questa storia ha sortito tutti gli effetti che un buon libro rievoca in me. Mi ha fatta intristire per i mille crucci del protagonista, che viene bastonato da quella stessa vita e da quella famiglia che prima lo cullava dolcemente, mi ha fatta gioire insieme ai suoi personaggi, mi ha fatta stare in pensiero per alcuni di loro, mi ha fatto desiderare di poter girare quella pagina che riga dopo riga ti conduce dolcemente fino alla fine. La tua storia mi ha fatto anche male talvolta, ma anche per questo ti ringrazio, perché grazie alla tua premurosa tela ho scoperto un mondo del tutto nuovo, una vita che ora appartiene anche a me.
E poi che dire dell'autrice? Lei è bravissima, ed ha una dimestichezza nella scrittura che ho visto raramente in questo sito.
So che questa recensione potrà sembrare banale e scontata ma spero di riuscire a far capire a tutti, quanto questa perla sia stupenda, degna di esser pubblicata da una casa editrice.
Bravissima, impeccabile, meticolosa e dettagliata come sempre.
Non smettere mai di scrivere.
ti ringrazio Bloomy
un bacio
Emide

Recensore Veterano
07/02/14, ore 23:24
Cap. 1:

Ciao Bloom, scusa il ritardo, ma piano piano io faccio sempre tutto quello che prometto, e non me ne sono pentito, come previsto d`altronde. Allora partiamo con le considerazioni puramente grammaticali.
Vuoi sapere se il tuo impegno, il tuo lavoro, le tue riflessioni su come rendere meglio la storia sono trasparite? Sì.
Ci sei riuscita? DECISAMENTE SÌ.
Il linguaggio, il tono la giusta dose di disperazione, è tutto stupendo. Ci sono un paio di periodi che sono migliorabili, ma il tutto nella sua interezza è stato costituito così perfettamente bene che qualsiasi errors (casomai ce ne fosse stato uno l...e non c`è) si dissolve e scompare annegato, sommerso, soverchiato da tutto il resto...perfetto è la terza volta che lo dico...ma è l`aggettivo che più rende l`idea dei sentimenti e delle sensazioni che ho provato leggendo questa storia.
Il tema, ne hai scelto uno davvero complicato e controverso, uno stagno in cui sgiazzare per questo genere...l`omosessualità non è facile da gestire in una stora, non è semplice riportare la.somma di disagi e paure a cui è sottoposto a questa...malattia NON credo sia il termine adatto, è qualcosa di molto diverso e assai complicato da comprendere a fondo per noi etero, tuttavia tu lo hai fatto benissimo.
Al prossimo capitolo di questa tua storia Bloom,
Aurelianus
(Recensione modificata il 07/02/2014 - 11:27 pm)

Nuovo recensore
07/02/14, ore 22:07
Cap. 1:

Ciao bloom
finalmente recensisco questa meraviglia!
sei un artista, degna di essere definita scrittrice. Ogni frase è perfetta, pura poesia, chiara e illuminante. Sono stata Jay,l ho compreso e condiviso. Ho sofferto con lui l'abbandono e il rifiuto. Hai fatto una introspezione degna di nota. Leggo molto e ti assicuro che non sempre riesci a sentire fino nel profondo quello che succede al protagonista di una storia, tu sei stata capace di farmi toccare l'anima di Jay, di fondermi con lu, assaporare il suo dolore e restare con l'amaro in bocca. Sei geniale, l'incontro con Dio è di quelli più reali. Non è quello in chiesa ma quello alla fine del capitolo, dove lui stesso realizza che Dio non ce l ha con lui, che quella tempesta non è la sua ira contro Jay, ma una terribile coincidenza. Intelligente e saggio il nostro Jay. Intelligente, saggia e creativa tu, cara scrittrice.
adesso basta, so di non averti scritto tutto quello che penso di te e della tua storia...solo cose belle, chiaro! Adesso ti saluto e continuo a leggere...
al prossimo capitolo.
�� Mrs Burro

Recensore Veterano
01/02/14, ore 17:04
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)

È inutile dire che è una bellissima storia, perché è di più.
Questa è la storia di Jay Hahn, un ragazzo come gli altri, un ragazzo che ha qualcosa più degli altri, qualcosa in meno degli altri, un ragazzo normale, un ragazzo omosessuale.
Vive in un quartiere privilegiato di Londra e ha sempre avuto ciò che ogni altro suo coetaneo avrebbe mai voluto nella sua vita. Bellezza, popolarità, ottimi risultati a scuola, un buon rapporto con i genitori, un stuolo di ragazze adoranti...
Ma non è così. Non è mai stato così.
Decide di rivelare il suo orientamento sessuale ai suoi genitori. Decide di rilevare il vero lui, un lui nascosto che che chiede la libertà da ormai troppo tempo, che brama la luce.
Suo padre non capisce cosa abbia di sbagliato Jay, sua madre gli volta le spalle.
E così il suo mondo è andato in frantumi. È un mondo falso quello in cui è nato, cresciuto e vissuto, un mondo che non lascia spazio ai veri sentimenti... alle vere persone. Un mondo costruito sull'ipocrisia e sulla falsa apparenza.
Jay scappa di casa, ma anche il cielo pare furente con lui, tant'è che si fa sempre più cupo fino a piovere fortissimo tanto da trascinare via le persone.
Jay, dopo aver scoperto che i suoi genitori lo hanno lasciato fuori casa, cerca un riparo, una protezione, ma neanche la Chiesa lo accoglie. Anzi, il padre che incontra gli dice che ha un male, che deve essere curato.
In quella tempesta di emozioni, tristezza, falsità, illusioni e rifiuti Jay si perde, ritrovandosi, poi, in un bar, che lui trova caldo e accogliente.
Non si pente di aver rivelato la verità ai suoi genitori, che gli hanno voltato le spalle, forse per sempre.
Quasi diciottenne, senza amore, senza genitori, senza casa, senza essere accettato, Jay inizia la sua avventura, vive la sua storia, una storia in cui non è solo e ci sono Chaz, il suo migliore amico ; Lizzie, una ragazza che trova il suo profumo particolarmente inebriante; e Izaya, un ragazzo misterioso che cattura la sua attenzione con un solo sguardo.
Una storia, intensa e profonda, scritta con uno stile semplicemente meraviglioso e fluido.
Le parole di Jay e dell'autrice faranno riflettere, faranno inumidire gli occhi e insegneranno valori profondi.
Per me a una buona introspezione deve corrispondere una buona azione.
L'introspezione dei personaggi è ottima, giustificata, mai affrettata, e va di pari passo con il succedersi degli eventi. I personaggi si evolvono, si rivelano mentre le azioni progrediscono. Al non essere accettati e alla tempesta interiore si affianca il temporale sempre più violento, impietoso e pressante, fino a diventare impossibile muoversi in esso. Il dolore invade ed è incontenibile così come la pioggia. Il dolore cresce, si espande fino a infiltrarsi nei più piccoli fori così come fa l'acqua.
Ho letto diverse storie scelte del sito e credo (soggettivamente parlando sono assolutamente convinta) che questa ne sia più che degna.
(Recensione modificata il 02/02/2014 - 05:22 pm)
(Recensione modificata il 02/02/2014 - 05:33 pm)

Recensore Master
30/01/14, ore 14:00
Cap. 1:

Ciao!
Sono passata perchè era da tanto che mi riproponevo di farlo.
Inizio col dirti che al momento, fino a fine marzo a dirla tutta, non avrò il tempo per seguirla con costanza e serietà, ma appena mi liberò rileggerò il cap. I e sicuramente leggerò il resto.
Mi piace. Io amo le drammatiche, gli animi straziati e in conflitto e mi piace (ok suonerò masochista) immergermi nel dolore dei personaggi, quasi fino a soffocare con loro, per poi forse riprendere vita.
Ho notato due cosine che non mi convincevano, ma rileggerò il capitolo prima di segnalartele, sono talmente cotta, post nottata in bianco, che non vorrei dire una cosa per un'altra.
Non amo recensire i primi capitoli, perché trovo difficile soffermarmi su stile o trama, perché un solo capitolo non credo sia sufficiente, però mi pare che tu sia stata molto meticolosa e scrupolosa e molto attenta ai dettagli. Insomma, si vede e si sente che ci hai messo il cuore.
Per cui per ora ti saluto, ma ti do appuntamento a presto!

Recensore Master
25/01/14, ore 18:21
Cap. 1:

Ciao :) Ho pensato di passare a leggere la tua storia incuriosita dalla tua spam in un gruppo fb.. Devo dire che questo primo capitolo mi è piaciuto davvero molto. Ho percepito tutta la paura e la rabbia di
Jay, la sua voglia di scomparire, ma allo stesso tempo di cercare rassicurazione. Nemmeno nella casa di Dio l'ha trovata. Considerato un peccatore, che tristezza.
Qualcuno l'ha salvato da quel tornado, non è riuscito a ringraziarlo anche se avrebbe voluto farlo. Almeno a qualcuno era importato di lui in quel momento.
Alla prossima

Nuovo recensore
21/01/14, ore 23:43
Cap. 1:

Allora... premetto dicendo che scrivi davvero benissimo! E per benissimo io intendo in modo tale da farmi percepire ogni singola emozione del protagonista, sentire il suo dolore, la sua angoscia, il suo smarrimento. Oltre alle emozioni sei riuscita anche a darmi la sensazione di essere lì e di ritrovarmi sotto la pioggia insieme a Jay. Mi hai fatto vivere il luogo, i sui colori, la sua atmosfera. Scrivi proprio come piace a me, insomma! Lineare, semplice, perfetto, non falsamente artefatto o aulico. Una scrittura viva.
E, a differenza di altre, la tua storia mi incuriosisce. Voglio sapere cosa accadrà ora a Jay e come affronterà da solo la situazione in cui si trova. Se fosse un libro cartaceo direi che spinge il lettore a voltare pagina...
Complimenti davvero!