Ok, la descrizione del 'cadavere' era FANTASTICA, devo dire che me la sono goduta, immaginandomela alla perfezione, per il modo in cui è scritta. Non sono una che si impressiona facilmente, ma scoprire, poi, che il morto non era realmente morto mi ha dato un brivido. Faceva molta pena per il modo in cui lo avevano ridotto, anche se era un assassino. Mi hanno un po' disturbata i continui puntini di sospensione nel discorso diretto, secondo me sarebbe stato meglio scrivere tutto per esteso e poi indicare indirettamente che aveva difficoltà nel continuare a parlare. Comprensibile, viste le sue condizioni.
Mi è piaciuto anche il 'saluto' che gli hanno voluto dare quando è morto per davvero. Non so, mi ha fatto pensare che, nonostante il loro 'lavoro', siano un gruppo più unito di quello che si potrebbe pensare.
Che altro? Ah, sì. Quando scrivi "sè stesso" non dovresti scriverlo con l'accento, è considerato non un errore ma una ridondanza, anche se ormai è nell'uso comune.
ti saluto!

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