Recensioni per
Giorni di luglio
di Francine

Questa storia ha ottenuto 54 recensioni.
Positive : 54
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
03/03/15, ore 20:19

Ecco dov'è che Angelo Branduardi ha preso il titolo per la sua canzone "Il dito e la luna"!!! Doko che dice a Shion che non è un salto adatto a una persona anziana come lui? E' il bue che dice cornuto all'asino? E Shion che "certe mattine ha bisogno della gru per alzarsi dal letto" T_T ... non assomiglia per niente al suo maestro, che a 260 anni era tutto tranne rinsecchito e menava come un giovincello... se Hakurei lo sapesse, lo rincorrerebbe per dargli un po' di pugni in testa...
Aiolos non sta ritto come uno stoccafisso, Aiolos E' uno stoccafisso! Saga stava costruendo la prigione per il fratellino?
"Sembra quasi una Cariatide che ha lasciato l’Eretteo per andare a farsi una passeggiata": ecco, hai centrato il problema!
Shion ha visto qualcosa in Saga che, invece, Aiolos non vedrebbe neanche con la lente? ^_^ Sai se fosse stato Aiolos il successore di Shion...
Camus e Milo dovrebbero fare la coppia di comici, sono un vero spasso insieme!!!
"Saori sta a Sasha come la Strega Bacheca sta a Biancaneve": sacrosanta verità!!!

Recensore Junior
03/03/15, ore 20:02

Aldebaran che fa le prove per la presentazione... magistrale! Certo che, se gli venissero i capelli cresci, ahia! Come gli entrerebbe l'elmo con tutta quella chioma? (a parte che non ne avrebbe bisogno...) Quello che frulla per la capoccia bicentenaria di Shion: Ade ha scoperto come disfarsi dei goldini senza alzare un dito! Beh, davanti alla scena del non poi tanto piccolo Aldebaran che frigna come una bambina, con tanto di naso che cola e di cuscino a mo' di strascico, gli concedo i suoi dubbi! E gli raddrizza anche il collo! E Milo sempre più incavolato nero con Camus, è sua la colpa di tutto, dalle Guerre Puniche in poi!
Hai ragione, noi siamo abituati alla nostra bella lingua italiana, arciricca di vocaboli, ciascuno adatto per una diversa sfumatura. Mi sono accorta più volte che, traducendo, le altre lingue non hanno questa vastità di parole! Spesso rendono un decimo dell'idea originaria! Hai ragione anche su Lost Canvas: la Teshirogi ha dato una spiegazione plausibile a un'infinità di punti che Kurumada aveva lasciato in sospeso!

Recensore Junior
03/03/15, ore 19:44

Milo non è sicuro che Aphrodite sia un uomo... che piccino! Aphrodite mostra una profonda conoscenza del popolo d'oltralpe. Quanti francesi avrà incontrato? Milo è molto pratico: si fa una domanda e si dà da solo la risposta! Come dicono da me, se la canta, se la balla e se la suona. Milo deve aver letto le "leggi degli anime", "la potenza di un attacco è direttamente proporzionale al volume con cui viene annunciato". Death Mask e Aphrodite promettono molto bene: il granchietto è sempre mooolto raffinato e il suo compare è come le sue rose: bello ma pieno di spine! E poi, Milo che fa il misterioso con tutta la sua famiglia... Troppo tenero!!!

Recensore Junior
03/03/15, ore 19:17

Milo deve aver detto il suo nome a una tale velocità, che Camus, esperto in decifrare i geroglifici, non ha capito quasi niente! Certo, che è proprio amore a prima vista fra i due, eh??? Si dovevano sentire le scintille ogni volta che erano vicini... brr... Aphrodite che spara pensieri filosofici modello Baci Perugina! Camus che non batte ciglio anche con un Milo che sputa fuoco...^_^ Aiolos... è un secchione, cos'altro?

Recensore Junior
03/03/15, ore 19:10

Immagine della dignità e dell'amor proprio della donzella nei panni della Tosca (no, quella si buttava di sotto...) Ahahah!!! Le risate che mi sono fatta neanche immagini! Ma Milo dopo tutto questo tempo a frequentare Camus, ancora non sa dire croissant decentemente? Una rosa sul naso le fa pensare alle olimpiadi invernali? Muahahah!!!

Recensore Master
20/02/15, ore 20:05

Aphrodite è un serpente velenoso, proprio come le sue rose.
Ma mi piace. C'è già in questo piccolo Aphrodite tanto di colui che tredici anni dopo si schiererà dalla parte del Grande Sacerdote.
Se poi aggiungiamo Deathmask, Milo non ha scampo.

Recensore Master
20/02/15, ore 20:03

Carinissimo.
Di solito, di fronte all'affermazione "Alcuni santi d'oro hanno ricevuto l'investitura da piccoli", io non vedo e non sento, ma questo capitolo mi è piaciuto così tanto, che posso pure accettare un Milos o Milo o il Pazzo in armatura alto un metro e una banana. E poi, qui, Etienne è semplicemente adorabile.

Recensore Master
16/02/15, ore 14:03

Grazie per aver postato questo aggiornamento inaspettato di una storia che ha tanto il sapore dell'estate.
Come sono carini questi due! Una coppia male assortita di ragazzini che più diversi di così non si può. Non ho mai notato se Camus (notoriamente detestato da Kurumanda, visto che nel giro di tre puntate lo fa comparire e surgelare per omnia secula seculorum) condividesse con il suo predecessore Degel la stessa passione per i libri, ma se vogliamo sposare la testi della metempsicosi allora sì, ci sta. Come ci sta pure il carattere impaziente del suo amico Milo, molto simile a Kardia nel suo sfrigolare per partire in missione. Passando da zio Kostas prima, è ovvio. Shhhht, che sono in missione segreta! Certo, ormai lo sanno pure le pietre. Cosa combineranno questi due? E cos'ha in mente Saga, che affida loro una lettera... A se stesso?? (e non penso si tratti dell'omonima poesia di Leopardi)
I casi sono due: o Saga è afflitto da schizofrenia totale, oppure sta mettendo i due mocciosetti alla prova. mmmmmmmm credo di conoscere la risposta. Furbetto!
A presto cara!
S.

Recensore Veterano
14/02/15, ore 19:45

Prima reazione: ahjjjghflahgfghfahuhauhuiafhfguiha.

Baby Milo è un'arma di distruzione di massa. Anche quando pianifica omicidi e vuole fare l'egocentrico (come ogni bambino di sette anni che si rispetti, tra l'altro). Me lo sono immaginato, che scavalcava il cancello con i riccioli al vento e poi metteva il broncio con quegli occhioni...

*muore*

Camus ha preso la cosa molto sul serio, naturalmente. Milo vuole solo toglierselo dai piedi e dimostrare a tutti che aveva ragione, a detestare il francesino... Farebbe meglio a non cercare di vendicare l'onore di Phro. Lo svedese sa difenderselo benissimo da solo!

E' stata una gioia leggere di nuovo del Kallistè. Ormai sono convinta che esista sul serio e che, se prendessi e andassi ad Atene, lo troverei e potrei provare ad accarezzarlo, quel gatto ciccione che dorme sotto ai limoni.
E comunque, divento sempre più curiosa riguardo ai risvolti della famiglia di Milo...

Magnifico regalo di San Valentino! Meriti i cioccolatini!
JudithlovesJane

Recensore Master
14/02/15, ore 19:09

*si commuove* ♥♥♥

Sono tornati Kostas e Melpomenê e io BRILLO come una bambina nel mezzo di un parco giochi - o come una nerd al Lucca Comics, più o meno siamo lì. 
Le interazioni tra quei due sono spettacolari e sembrano proprio due piccoli pesti (ma noi sappiamo che diventeranno BELLISSIMI e ci faranno sbavare come lumache quando saranno adulti) nel mezzo della loro prima avventura. 
La calma di Camus che fa da perfetto contrasto all'ira funesta di Milo è uno di quegli aspetti che contribuisce a far sorridere per tutta la lettura; a chiedersi e mo'? Adesso gli tira un pugno e iniziano a rotolarsi nella polvere. 
Bella, leggera, che mi ha sollevato il cuore; al solito, valangata di complimenti. ♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥

*porge ouzo con ghiaccio. Stasera ci diamo all'alcol, che un po' non guasta mai* 

Recensore Veterano
08/10/14, ore 04:00

Ho sempre pensato anche io che i Santi della Teshi fossero le precedenti incarnazioni dei Gold Saints classici. Anzi, lo trovavo ovvio, ma poi chiacchierando un pò in giro ho scoperto che non è così per tutti, a quanto pare...

Devo confessare che quando ho letto 'Sasha' ho avuto un momento di profondo sconforto XD
Lost Canvas lo sto riprendendo in mano giusto in questo periodo, ma i gold Saints del XVIII secolo, lo dico a costo di venire falciata, non sono mai riusciti a piacermi (a parte qualche raro caso come Regulus o Manigoldo, che non si può non apprezzare per la sua illustre fine). Se non fosse stato per gli Spectres (ed anche lì, Teshirogi inclemente!, tempo due volumi e potevo anche mollare la serie) forse non avrei mai nemmeno cominciato, a suo tempo, a leggere questa versione...comunque lo sto rivalutando, mondandomi di qualsivoglia pregiudizio, ed anche se quei Gold Saints continuano a darmi un pò ai nervi, lo capisco dal fatto che non ho subito chiuso la storia alla menzione della precedente incarnazione della Dea.
Bisogna sorpassare certi limiti da purista semiincallita, no? ^^

Senza contare che, non smetterò mai di dirlo, la tua storia merita davvero tanto, troppo.

Scansando le ciance, non poteva mancare Dohko! Nella versione che prediligo, uvetta catatonica e dal saggio sapore orientale!
Profonda tenerezza e tanta malinconia questi due amici che nonostante i secoli continuano ad incontrarsi, conversando amabilmente con una leggerezza che elude il peso del loro compito. Stan lì ad assicurarsi che il Dahrma non si rompa davanti ad una tazza di tè, pazzesco!
Nonostante quanto lagnato in apertura a questa recensione, devo ammettere che le svariate pennellate di ricordi, nomi e volti appena accennati estrapolati da una fitta trama di emozioni, sono caduti nel testo col dolce tintinnio di perle su di un pavimento (???)
Quindi Shion ancora non ha cominciato ad addestrare Mu?

Siamo sicuri che quei due -leggasi Scorpio e Aquarius- non si ammazzino nel tragitto per giungere da Saga?
Ora sono vis a vis, solo loro due, saranno costretti ad affrontarsi...non sarebbe da Camus, ma vuoi che con un compagno di viaggio simile non gli sfugga un ceffone di mano?
Milo è un pò irritante ^^
(Recensione modificata il 09/10/2014 - 03:20 am)

Recensore Veterano
08/10/14, ore 02:22

Ed ecco che gli eventi prendono una piega inaspettata, i sentimenti negativi, quando non li si sa addomesticare, travolgono indiscriminatamente ogni cosa nel corso della loro fiumana, lasciano dietro di sè strascichi e ferite dalle quali chissà che non nasca un nuovo flusso 'distruttore'...Milo, Milo, che tenero pasticcione!
Dovrebbe scambiare due paroline con Shaka...o con Mu, forse è meglio ^^

Shion è un personaggio che proprio non mi coinvolge (sorvolo sul fatto di averlo detestato nel capitolo Santuario), ma questa sorta di calata improvvisa nei suoi panni mi ha dato da pensare parecchio...e certo non è facile dover gestire un drappello così turbolento di piccoli Saints, tanto più che ce lo siamo domandati tutti se si trattasse davvero di un manipolo di enfants prodiges oppure...Shion è anziano, e saggio, e mi piace che ammetta di avvertire il peso amaro che talvolta prende l' esistenza. 
Così come Aiolos, che qui, chez toi, è un pò meno martire di come ci siamo tutti abituati a pensarlo in virtù del suo prodigioso sacrificio. 
I dubbi rendono i due personaggi così umani...ed è bello che lo siano. Perchè c'è un Cosmo dentro tutti loro, l' Anima è di un' immensità che annichilisce, ma sceglie di incarnarsi in qualche cosa di così potente nella sua effimera fragilità come l' individuo, e sceglie di viverli quei dubbi, di buttarsi nel gioco nonostante sullo sfondo resti solida quell' attitudine che dicevi anche tu nella risposta, o un' immobilità più grande...

Adesso voglio proprio vedere che cos' ha in mente il Vecchio per far andare d'Amore e d'accordo i due belligeranti!
Ah, giusto, complimenti per la ventata di Brazil!
Al solito con pochi tocchi trascini le impressioni più fugaci ma tangibili di una terra lontana nei tuoi racconti!

Namastè 

p.s.
Ma povero Aldo ç_ç
Me lo immagino guarda, che tira su col naso...lui, così dolce e fiero che proprio non riesce a darsi una risposta...ed i suoi capelli, un legame con la sua terra natia così brutalmente reciso...    

(Recensione modificata il 08/10/2014 - 02:53 am)

Recensore Veterano
02/10/14, ore 04:01

…come volevasi dimostrare.
Milo dovrebbe ascoltare quel senso arcano che mette sempre all’erta, ed invece no, segue gli occhi che si beano della visione serafica di Aphrodite, scambiando la pianta carnivora per una gemma in boccio.
Io e le mie amiche gazzelle siamo qui, dopo tanto tempo, per una nuova recensione, che, mi spiace, temo sarà logorroica.
Con Saint Seiya, non appena si mette anche solo un piede fuori dal tracciato degli eventi che tutti conosciamo, ognuno ha la possibilità di crearsi la sua dimensione. Ne ho lette a centinaia, ma la tua, il piccolo universo che hai creato, ricco di nomi, e di personalità come zio Kostas o nonna Melpomenê, di gesti che un po’ tutti conserviamo nella nostra memoria con affetto (le caramelle rifilate di nascosto…), mi ha conquistata. Mi ci sono affezionata – me ne sono innamorata.
Così come del tuo stile.
Che forse non predilige il phatos angoscioso che questo drappello di giovani Saints ospiterà in seno in futuro ma…appunto, il futuro è un’ altra storia. Tu operi magistralmente nel ricalibrare i potenti flussi di emozioni, le equivoche sfaccettature dell’animo, a misura d’ infanzia.
Perché Milo che sottolinea i suoi legittimi perché con una pedata, ha già in nuce qualche cosa del Milo che trafiggerà Kanon o che stringerà le mani al collo di Camus. Non so spiegarlo in poche parole…
Aphrodite. Strano ma non mi ha disturbata il fatto che tu lo abbia reso così maligno. Al di là del fatto che assieme a Deathmask mi ricordano troppo una coppia di malavitosi dove (spero mi perdonerai, non è questione di yaoi qui) c’è la bella che accalappia e il bruto che mette giù le condizioni.
Lo hai reso raffinato e letale, e si avverte anche il peso che quei tre anni in più hanno sulla bilancia della ‘responsabilità’.
Perché Milo è un bambino, non è né buono né cattivo, segue la pancia come è giusto che sia, ma non è ancora capace di vivere col giusto distacco le sue furie, le sue emozioni. Aphrodite agisce già deliberatamente, è nel momento in cui, sebbene non esistano, attraverso scelte ed azioni si comincia a creare il bianco ed il nero…
Mi fermo qua che sento di star partendo per la tangente e rischio di finire in inutili disquisizioni rompicapo.
Un abbraccio Stella, alla prossima
Namastè
p.s.
Milo, caro, Aiolos è l’adorabile guastafeste per eccellenza! Saga lo saprà bene…
(Recensione modificata il 02/10/2014 - 04:07 am)

Recensore Master
09/09/14, ore 13:16

In questo capitolo le cose si fanno serie. Non potrebbe essere altrimenti con la solennità intrinseca che comunicano questi due vegliardi a colloquio privato. Mi piace quell'incursione nei pensieri di Sion, che o è un paranoico da manuale oppure ha un grande intuito, visto che fiuta il pericolo di Saga con anni di anticipo (e noi sappiamo che aveva capito tutto!).
Ho riso davanti alle battute dei due santini che partono in missione pensando, essì!, che magari ci si può pure lasciare la pelle a lavorare per Atena. Ma va?
Grazie per aver messo un po' di ciccia narrativa su Aiolos. Benché secondo il Kuru sia l'EROE supermegaperfetto, nell'originale è evanescente come la carta velina. Pure io ho sostenuto in una mia storia il parallelo iconografico fra Sagittario e angelo vendicatore, e pure io sono arciconvinta che i saint si reincarnino secondo la metempsicosi per chiudere i conti in sospeso. Amenoché la Teshirogi non fosse troppo pigra per sviluppare fisionomie diverse, la vedo come l'unica (e più interessante) spiegazione possibile di cotanta somiglianza.
A presto cara, sono proprio curiosa di vedere come procederai nella storia!!!
(Recensione modificata il 09/09/2014 - 01:20 pm)

Recensore Master
08/09/14, ore 16:43

Visto che nei commenti parte la gara a trovare il proverbio, io aggiungo "what goes around comes around", che più o meno significa la stessa cosa di quello molto più chic che hai usato tu per introdurre il capitolo.
Qui riprendi e sviluppi un trascorso dell'infanzia di Aldebaran solo accennato in una tua precedente fic e lo inserisci in un contesto interessante. Carino lui, e vanitoso!, davanti allo specchio che fa le prove per dire il suo nome ad alto rischio di bbabababablbettamento in modo fico. Chi di noi non si è trovato in situazioni analoghe in passato? Io almeno sì, visto che non ero la superfighettina della scuola che tutti i maschietti rincorrevano (si recupera con gli anni, capisciammè). Bello Milo con il sangue alla testa di fronte alla calma olimpica di Camus e approvazione incondizionata per il tuo outing finale sulla linea temporale del settecento. Pure io sono per la versione della Teshirogi. Un abbraccio!