Recensioni per
Dentro agli occhi
di Alley
Allora. Allora.
Stucky = angst. Su questo siamo tutti d'accordo. Anche questa tua OS, infatti, trasuda angst da tutti i pori. E soprattutto perché all'inizio tutto era così roseo... Sei partita mostrando il primo incontro tra i nostri due adorabili ragazzuoli, sei partita dal tempo in cui erano solo due bambini (e Steve faceva già tenerezza, nel suo cercare quel barlume di ammirazione negli occhi di Bucky), andando poi a sprofondare sempre più nell'abisso. Amo le storie in cui Steve e Bucky amoreggiano durante la guerra, e gli scorci di vita che tu hai descritto sono semplicemente meravigliosi, anche quelli ambientati prima dell'arruolamento di Bucky. Mi è piaciuta infatti anche la classica scena "post pestaggio", e soprattutto lo sguardo di finto rimprovero di Bucky. Perché per quanto gli dica di smetterla, per quanto si preoccupi della sua incolumità, secondo me Bucky ammira il suo Steve e lo ha sempre considerato superiore a lui. La scena dell'ultima serata di Bucky e Steve mi ha fatto venire gli occhi lucidi, nonostante io sappia benissimo che si rincontreranno, e questo indica quanto tu sia stata brava a trasmettere le emozioni dei personaggi. Mi è piaciuto che fosse Steve a fare "quello forte", mentre Bucky si lascia andare a realismo e malinconia. Non so, è qualcosa di molto tenero. "Gli occhi di Bucky ridono e sono sempre lì e tutto fa un po' meno paura." (ti segnalo che hai dimenticato lo spazio tra "un po'" e "meno", già che ci sono ;)) Comunque, questa frase è magnifica. Mi piace quando Steve ha dubbi sul suo nuovo aspetto, perché in fondo si ritrova con un corpo non suo, insomma, non sarà tutto così semplice, dovrà per lo meno abituarsi! E mi piace ancora di più quando teme il giudizio di Bucky. Ma non dovrebbe, perché "resterà sempre Steve, per lui". Continuerà a preoccuparsi per lui, a guardargli le spalle, a non vedere l'uniforme, ma la persona - l'eroe - che c'è sotto. E poi il disastro. Dopo l'amore - che viene comunque da una situazione di terrore, mi piace l'idea che Bucky si "dichiari" a Steve dopo aver temuto di perderlo, anche se solo per qualche istante - e la felicità abbiamo la caduta di Bucky e in seguito l'ancora più doloro Soldato d'Inverno. Complimenti per la frase finale: molto ad effetto. Insomma, mi piace lo stile che hai usato: molto semplice, forse quasi scolastico (l'utilizzo del tempo presente mi sa di scolastico, non so perché xD) ma in ogni caso efficace, perché la ficenda mi è parsa molto vicina, concreta. Lessico e periodi molto semplici, a volte predominanza di dialoghi nelle scene che dovevano suggerire immediatezza, mentre hai usato frasi più incisive nei momenti dolorosi, di rottura. Tutto mi è parso gestito molto bene, lo stile "di base" è rimasto omogeneo per tutta la OS, ma a seconda dei momenti hai smussato gli angoli dove necessario. Un ottimo lavoro, insomma. A presto :) |
LA. TRISTEZZA. |
Come iniziare bene la domenica mattina? Piangendo come una fontana, ovviamente. |
“Come non c’è un cuore da trapiantarmi ora seduta stante? Ma se vi ho detto che mi manda il signor Stark?!” |