Mi viene l'immagine di questa donna che sul far della sera si rigira tra le mani una penna per capire che cosa prova in quel momento. Un bellissimo componimento.
Forse la parte che ho più apprezzato è
Ma ho le palpebre pesanti e le ciglia che
piangono postille in una lingua dimenticata;
leggere e delicate lettere trapuntate di sogni.
Ogni parola occupa un posto quasi naturale.
Bellissima :)