Recensioni per
Vento dell’Ovest
di Halley Silver Comet

Questa storia ha ottenuto 230 recensioni.
Positive : 230
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
14/07/17, ore 23:02

Ciao, son tornata!
Devo dire che dopo aver inghiottito questo terzo capitolo d'un sol boccone, quasi non mi veniva l'accento fiorentino!
Allora, quello che ho avuto sotto il naso è sicuramente un capitolo di passaggio, preludio di cambiamenti: abbiamo l'insolita confessione di Geraldo (spero che la ragazza a cui si riferisce sia proprio  Vittoria!), l'affare con lo sprezzante Lord Carter, che suppongo tornerà ad avere importanza, e IL RITORNO DI NAVARRA, signori! Aspettavo questo momento da tempo, ora s'intravede che le cose prenderanno pieghe diverse, mi aspetto molti plot twist da questa storia e non vedo l'ora di entusiasmarmi per questo.
Sai la mia opinione riguardo ai personaggi, Beatrice ancora non vuole starmi simpatica (serafica e dolce, all'inverosimile, la voglio vedere più donna!), ma tutti gli altri ho imparato ad apprezzarli ad uno ad uno, chi per una caratteristica chi per un'altra. Ci proponi un campionario variegatissimo di persone, tra cui anche coloro che fanno da sfondo spiccano per qualche motivo, ad esempio il guercio proprietario del locale o la libraia. Sono contenta che tu riesca ad inserire, sistematicamente e metodicamente, degli ottimi e realistici individui e poi le storie son interessanti soprattutto quando hanno un notevole catalogo di personaggi.
Inutile aggiungere che amo sempre di più il padre di Marcello, è un tale bignè!
Il tuo lessico mi fa impazzire, delicato, opportuno e adatto alla prosa che hai deciso di usare. Prosa molto versatile, tra l'altro, che si conforma a peronaggi e situazioni. Inoltre trovo graziosi questi piccoli inserti culturali che dissemini nel testo (a maggior ragione ora che hai inserito Via col Vento, lo adoro).
Ho notato due errori, delle sviste, nulla di grave, tuttavia mi è parso strano considerando che la storia è stata betata. Te li riporto immediatamente:
1. "Non sono ingrado di provvedere ad alcuno!";
2."Abbiamo avuto molto da fare la settimana dopo che si siamo visti".

Questo è quanto, non vedo l'ora di vedere cosa accadrà successivamente!
A prestissimo
M y r t u s

Recensore Veterano
22/05/17, ore 16:33

Halley, finalmente torno da te. È quasi passato un secolo, ma la tua storia mi è rimasta così impressa che è come se l'ultimo capitolo l'avessi letto ieri.
Quest'ultimo è stato parecchio denso di avvenimenti ed ha messo un po' di carte sul tavolo chiarendo la posizione di alcuni dei tuoi personaggi.
Ho trovato Marcello particolarmente glaciale in tante cose, che mi sembra un temperamento un po' distaccato da tante cose della vita. Se da una parte capisco che non essendosi innamorato non voglia sposarsi, il fatto che ci abbia messo così tanto a farsi vivo con Beatrice, ti dirò, mi è sembrato molto strano. Mi ha fatto comunque piacere che le abbia fatto un pensiero, oltre a regalarle una magnifica vista alla Cappella Sistina.
Sono curiosa di scoprire chi sia la donna del mistero che fa tanto sospirare Gerardo e mi ha stupito molto che Marcello non se ne sia interessato fino a farsi dire nome e cognome. Per questo lo trovo molto freddo come indole, ma in questo caso, capisco che una tale caratterizzazione porti acqua la mulino della narrazione, permettendo di creare curiosità circa questo amore arcano. Ho una mia idea, ma chissà... te la dirò più avanti, è solo una sensazione per il momento che non non mi sento ancora di mettere nero su bianco. ;)
Riguardo Vittoria mi sempre il personaggio che più di altri sprizzi vitalità da ogni poro e non ti nascondo che è uno die miei preferiti. La trovo particolarmente viva, specialmente in questo capitolo, e spero di rivederla presto.
Sulla cugina Anna Laura non mi esprimo più perché non ho un granché bene da dire sul suo conto e immagino che farci affezionare a lei fosse l'ultimo dei tuoi pensieri da come ce l'hai presentata.
Venendo alle new entry, invece, ho apprezzato tantissimo la caratterizzazione di Lord Carter: un perfetto snob inglese e almeno secondo la mia esperienza, il suo personaggio è molto in linea co il mio concetto di English gentleman. No, non si può dire che siano delle sagome, in generale intendo.
Stilisticamente parlando, hai fatto un uso molto abbondante di virgole, che forse a mio avviso hanno rallentato molto la narrazione, ma questo non è un appunto bensì un mio personale gusto.
Veniamo poi alle parte del fiorentino. Come al solito i miei sono solo suggerimenti, non fraintendermi.
Ho trovato molte meno imprecisioni rispetto ai capitoli scorsi e, tenendo conto di quanto ci eravamo dette in precedenza sull'inflessione linguistica che vuoi dare al personaggio, ho solo poche correzioni da suggerirti che metto in maiuscolo in modo che ti risultino nella lettura)
1) «Sì, lo so, me l’ha già fatto questo discorso. I’ cerco di metterci tutto l’impegno possibile» rispose la fanciulla, infastidita dalle considerazioni che aveva appena tratto.
«Sì, lo so, me l’ha già fatto questo discorso. E cerco di metterci tutto l’impegno possibile» rispose la fanciulla, infastidita dalle considerazioni che aveva appena tratto.
2) «Io... I’ vorrei solo parlare un attimino con Marcello».
«Io... E vorrei solo parlare un attimino con Marcello».
3) «Hanno un aspetto magnifico!» nel tuo testo hai calzato la g invece nel parlato fiorentino la lettera che esprime meglio l'inflessione è la C. La g viene pronunciata come in italiano, anche in dialetto. Questo, se vuoi, dovresti correggerlo nei casi in cui calchi di più l'inflessione sulla g. Non sto a segnalarteli tutti, sarebbe noioso per entrambe.
Nel complesso, la storia risulta pimpante e sembra che nel proseguimento i colpi di scena non debbano mancare. L'intreccio non affatto male, anzi invoglia a proseguire.
Ultime parole sul piano criminale di Guido, che per mantenere un tenore di vita fuori dalla sua portata mette nei guai la sorella. Non so cosa aspettarmi da questo personaggio: o meglio, lo so benissimo ed è il classico mare di guai, ma spero che lungo il racconto possa ritrovare il lume della ragione.
Un abbraccio e come al solito i miei complimenti.

Recensore Master
22/04/16, ore 23:10

Ciao, finalmente riesco a passare! Partirò con un commento diretto della storia, che ho scritto negli appunti man mano che leggevo, così da essere sicura di non tralasciare nulla :)
Questo signor Carter appare come un uomo molto importante, senza rispetto per la gente, già per il fatto di farsi desiderare tanto; anche il modello di macchina fa la sua bella figura, non penso ve ne fosse di più adatto per un uomo simile. Hai descritto bene l'ansia di Marcello e Gerardo nell'attenderlo, così come molto precisamente il suo aspetto fisico. Sono sorpresa che esistesse già Via col Vento XD
L'incontro tra i tre personaggi è stato dipinto perfettamente: per il linguaggio che usavano, sembrava davvero di sentire tre uomini discutere di affari importanti. Nel mentre sei riuscita a evidenziare l'antipatia che suscitava Carter e la delicatezza della situazione, o quantomeno di ciò che egli stava proponendo loro.
Come tutti i maschi, Marcello è molto ingenuo: sarà il mio buon intuito, ma era abbastanza ovvio che Gerardo parlasse di Vittoria come suo amore segreto. Però ahimè, è molto frequente anche nella realtà che i ragazzi a queste cose non ci arrivino senza qualche aiuto!
Il mio pensiero, al leggere del ragazzo in libreria, è corso subito a Guido: e invece si trattava di quel manigoldo di Ascanio! È proprio vero che le persone che ti stanno antipatiche te le ritrovi sempre ovunque, come il prezzemolo.
Hai reso molto bene l'atmosfera del mercato di paese e la meraviglia di Beatrice nell'osservare quell'insieme di colori e svariati oggetti. È piuttosto malinconico il pensiero che non possa neanche comprarsi una piantina da tenere in camera: un desiderio semplice, ma che per lei pare irrealizzabile... E ovviamente Anna Laura si riconferma una perfetta unione di Genoveffa/Anastasia. 
Qui ho notato una piccola svista: «Mastelli? Ma se ha chiuso per rinnovo dell negozio!» come avrai visto ora, c'è una l di troppo!
Tornando a commentare la trama, trovo molto divertente che ci sia questo intreccio che è andato a crearsi tra tutti i personaggi femminili - che secondo Anna Laura devono intraprendere una sanguinosa guerra. 
La poesia di Carducci mi ha fatto rivenire in mente la scuola media! Ricordo di aver studiato proprio quella, in terza: hai fatto bene a sceglierne una famosa (e deduco che lo sia, date le scarse conoscenze che ho io della letteratura).
Anche il ritorno a casa di Marcello rispecchia un quadretto di famiglia un po' buffo. Se Beatrice è Cenerentola, la Matrona è Crudelia Demon! E con questo non vuol dire assolutamente che si manchi di originalità: anzi, vuol dire che riesci a dare una caratterizzazione molto chiara e ben distinta a ciascuno. Poi ho apprezzato particolarmente l'allusione al fatto che, tra la Matrona e la bambina, non si capisse chi delle due urlasse più forte. Ma d'altronde chiunque piangerebbe, a essere tra le braccia di una persona così! I bambini sono molto sensibili, infatti ha capito subito che con Marcello non temeva nulla. Però il fatto che Ortensia se ne sia andata dimenticandosi della figlia mi sconvolge un po', ma ovviamente a quei tempi non c'era tutta l'attenzione di adesso.
L'incontro di Marcello e Beatrice è stato molto dolce: ha fatto bene ad andarci, non tutti ne avrebbero avuto la sfacciataggine. L'imbarazzo di Marcello per la frase innocente di Beatrice anche è stato davvero tenero, così come la sua commozione e gratitutine per un pensiero così semplice - forse perché le ha fatto capire che Marcello ha davvero pensato a lei in quel lasso di tempo di lontananza.
Ho notato quel "la" davanti a Vittoria che mi ha fatto molto piacere: sono del nord e capita spesso anche a me di usarlo, com'è risaputo XD
Un vento leggero cominciò a spirare, comea volergli dire qualcosa - anche qui c'è una piccola svista, come da staccare da a!
Riguardo alla fine, mi complimento per la precisione che hai avuto nel descrivere il luogo dove si sono incontrati Guido e Navarra: un postaccio, adatto per discutere di affari sporchi, per così dire. Ed è il segno che la storia si complica ancora di più e l'amore di Beatrice e Marcello non sarà tanto semplice, nonostante la tenerezza che hanno quando sono insieme!
Fine dell'analisi e beh, non ho nient'altro da dire: della lunghezza a mio parere un po' eccessiva ne abbiamo già parlato e come sai mi piace molto questa storia, perché si vede tutto l'impegno che ci metti e le ricerche che fai - e mi stupiscono ogni volta di più, perché mi chiedo come tu faccia a trovare così tante informazioni precise. Finalmente il nostro amico vento ha fatto la sua comparsa nuovamente, comunque!
Credo di aver detto davveo tutto, adesso. Quindi, alla prossima! :)
-H.H.-

Recensore Master
13/04/16, ore 23:58

Ho pensato di recensire adesso perché in sostanza ho tempo, quindi mi rimetto in pari per i vari capitoli che avrei già dovuto recensire e non ho fatto. E non preoccuparti di ricambiare, ok? Lo sto facendo perché la storia mi piace, non perché sono forzata; anzi, mi è proprio venuta voglia di scoprire il seguito, quindi ricomincio con la recensione in diretta.
A parte che adoro il fatto che finalmente anche Gerardo è tornato in scena, poi mi aspettavo che mentre aspettavano il Lord distaminchia parlassero di quanto successo a causa di Maria Luisa, ma va beh: avranno altre occasioni. Poi, Carter? Lo sai che è il nome di uno dei personaggi di Legends of Tomorrow, un telefilm che amo? Non posso vederlo così cattivo e spocchioso, quando invece il mio Carter era un figo pazzesco. Ma andiamo avanti. OK, ADESSO MI METTI MILLER, come il cognome del mio idolo indiscusso, mi stai prendendo in giro? Anyway, quest'aria che ha l'inglese è particolarmente fastidiosa: reputare i due ragazzi meno importanti di un altro affare, dirglielo in faccia, rendere quasi palese che in sostanza il loro incontro è poca cosa rispetto a chissà quale bisness trattato in precedenza... tutti atteggiamenti particolarmente irritanti. Ora, oltre a essere irritante, è anche palesemente un uomo losco e sporco, che trama chissà quali affari: sempre più simpatico, insomma. Per quanto non voglio che i due amici finiscano nei guai, vorrei tanto che andassero in fondo a quella faccenda. Comunque, mi è piaciuto tantissimo il carattere che ha manenuto il caro Marcello di fronte a quel tipaccio: mostra nervi saldi e convinzione nei propri ideali. Lui e Vittoria, insieme, formano me medesima, quindi non posso non amarli(?).
Per quanto riguarda invece Gerardo, onestamente mi spiace molto per lui: sentirsi sempre inferiore a qualcuno, sapere di essere la seconda scelta, non è facile; se poi aggiungi che quella persona è il tuo migliore amico, che quindi è cresciuto con te e avete condiviso una vita insieme, la situazione diventa ancora peggiore. Difatti mi fa tanta pena, ma non per questo credo che il suo ragionamento sul prender moglie sia corretto: la tecnica del chiodo-scaccia-chiodo non mi è mai piaciuta. E chi cavolo è la tipa che gli piace? Ho pensato a Vittoria per la frecciatina "Perfino Vittoria, che ci conosce entrambi da tempo immemore, preferisce te a me", ma non ne sono sicura.
È adorabile il fatto che Marcello pensi a Beatrice guardando il libro di storia dell'arte, ancora di più che gli torni in mente il loro prossimo appuntamento e che decida proprio di acquistare il volume per la cara ragazza (). Non ho capito bene l'utilizzo del verbo languire, che io so significare "essere debole" o al massimo "scemare"; sicuramente è una mia mancanza, ti va di spiegarmi il tutto? 
Oh, pare che abbiamo aggiunto una specie di sosia meno violento di Conrado, il caro Colonna. Il loro dialogo è stato memorabile, le risposte di Marcello sono FJNDJNSDWEJNDW, ho mantenuto un gran sorriso per tutto il tempo! E la commessa, poi, povera illusa, ma un po' mi spiace per lei — non troppo.
Ci mancava davvero Anna Laura, eh; ma non la sopporto, ti giuro, non può finire sotto un treno perchéc'eranogiàitrenigiusto?? È insopportabile, ma la mia prediletta ovviamente non si lascia intimidire dal suo carattere e le tiene testa alla perfezione, facendole anche notare che dire un fottuto parere su un mazzo di fiori non è indice di maleducazione. È stato molto bello che Vittoria abbia riconosciuto Beatrice e che si siano conosciute così, in totale armonia, con un invito prossimamente (in un qualche ricevimento al quale, spero, parteciperà anche il caro Marcello). Ma questa gelosia dove te la ficchi? No, davvero, non lo accetto: questa è una delle cose che odio di questa società (e quando dico questa, non intendo quella da te descritta, ma quella odierna) e che a quanto pare era contenuta in ogni epoca è senza dubbio l'impossibilità di comprendere l'amicizia tra maschio e femmina; non ha assolutamente senso e la cosa mi fa imbestialire, così come sicuramente farebbe innervosire almeno un po' anche Vittoria — almeno credo. In più, anche questo fatto che lei è una delle poche donzelle che non si sia lasciata corteggiare da cento di loro, quanto invece da uno solo è notevole, anche se in realtà io voglio conoscere quel tipo perché, punto primo, devo capire se è degno di lei e, punto secondo, necessito di dare un'occhiata al loro rapporto e accertarmi del tutto che le insinuazioni fatte da Anna Laura restino false.
Rossiglioni è di una pucciosaggine che non ha limite, mi piace molto come personaggio e spero che gli darai modo di farsi più spazio all'inizio della storia. Il rapporto che lo lega e Beatrice è la chiara dimostrazione sia di quanto l'amicizia possa essere forte (dato che sta facendo il tutto anche in memoria del suo amico defunto) sia di quanto un rapporto familiare non debba necessariamente essere determinato dal sangue. Anzi, nel caso della ragazza lui è appunto l'unica figura che riesca a rivedere come un vero e proprio parente, perché le sta sempre vicina e la tratta come una figlia. Molto carina anche la frecciatina che egli le pone, rendendo chiaro che riconosce quel genere di testa tra le nuvole. 
La decisione di Bea di andare da Marcello è sicuramente molto audace, ma d'altra parte stava impazzendo, povera stella: possibile davvero che il ragazzo non si sia più fatto sentire? La cosa mi sconvolge! Cosa passa per la testa di quel giovincello proprio non lo so. Sicuramente deve esserci una spiegazione e sono curiosa al massimo di vedere come Marcello prenderà sia la notizia che lei e Vittoria si sono conosciute (oh cielo: e se li trova a casa insieme e si crede chissà cosa?) sia la sua entrata in scena più che inaspettata.
La scena della famiglia mi sembra alquanto inutile, ma bada bene: non è una critica a te, anzi, tu sei riuscita a renderla meravigliosamente, è per questo che mi risulta inutile; come in quei telefilm in cui a un certo punto la coppia che non sopporti/ti sta indifferente si prende cinque minuti interi di puntata (e tipo ce ne sono quaranta e devi aspettare una settimana per vedere quella dopo, cazz-). Quindi, non è colpa tua, è che trovo quella famiglia insopportabile. Il padre è tipo una boccata d'aria nel deserto, davvero amabile, e non so perché ma mi sono immaginata la piccola Claudia come un fagottino carino(?) che si calma in braccio a Marcello e per questo motivo è tremendamente adorabile. Per la moglie di Tiberio, invece, ha la mia più completa indifferenza, non fosse che capisco il suo fingere attacchi d'ansia pur di star lontano da Madama Claudia. Il rapporto tra la moglie di Tiberio e lui è strano, insomma: nonostante non l'abbia sposata per amore mi sembra piuttosto affezionato a lei — mi sta comunque sul cazzo, ma va beh.
Devo dire che Bea sia stata profondamente fortunata ad aver trovato lì l'amabile padre di Marcello e non la madre o il fratello, per cui che culo— no, ciò che volevo dire è che il modo in cui pensa a Marcello, arrossisce e lo guarda con un sorriso è tenerissimo. La scena in cui ci sono loro due è oddio bellissima: sia il modo in cui Marcello si sente profondamente a disagio e in colpa per non averla chiamata e non essersi nemmeno accorto del tempo che passa, sia il disappunto più che visibile della piccola Bea, ma anche la sua spontaneità alla vista della bambina, la gelosia per Vittoria che Marcello non comprende e la sincera gratitudine per il regalo appena ricevuto. Sono shippabili al mille per mille, davvero.
Poi, il riferimento al Vento è meraviglioso: non avevo avuto modo di dirtelo, ma già l'introduzione del primo capitolo è spettacolare, questa volta il caro vento prova persino a inviargli un messaggio e il modo in cui rendi la scena è sublime.
Cos'è, gli sta crescendo una coscienza? MI FA SCHIFO Guido, davvero, così come Conrado, sono tipo vomitevoli, preferisco non commentare quell'ultimo pezzo (descritto, comunque, benissimo). È un ottimo finale, calza a pennello, incalzante e incuriosisce il lettore a proseguire per vedere cosa l'animo del fratello di Bea gli dirà di fare.
Ti faccio notare gli errorini:
"tanto meno" Si scrive "tantomeno".
"«Sì, è vero. Li fa tutti, Ottavia»" Non ho capito l'utilità della virgola.
"«Sarei dovuto passare io, ma, conoscendo la situazione che c’è a casa di tua zia, non sapevo quando fosse il momento giusto per farlo»", "Ne prese una, ma, una volta alla cassa per pagare, notò che la cassiera era impegnata in tutt’altre faccende, infatti, stava gaiamente civettando con un giovane, mollemente appoggiato al bancone." in entrambi i casi la virgola prima di ma è errata, nel secondo dopo faccende metterei i due-punti e non la virgola.
"«Scommetto che, nemmeno durante il recente incontro tra Gorbačëv e Reagan, c’è stata tutta questa tensione»" Non essendo un vero e proprio inciso, le virgole non ci vanno.
"Ogni passo che l’avvicinava alla residenza dei Tornatore, le faceva venire in mente almeno dieci buoni motivi per i quali avrebbe dovuto fare dietro-front" La virgola dopo Tornatore è sbagliata, perché in pratica è come se stessi separando soggetto e verbo, ovvero ogni passo e faceva venire.
"Gli dispiaceva vedere la persona, che considerava al pari di un fratello, così affranta e, in certo senso, rassegnata." Anche in questo caso che considerava al pari di un fratello non è un inciso, perché in gli dispiaceva vedere la persona così affranta è chiaro che ci manca qualcosa nel mezzo. 
Ok, finito. Anche questo capitolo è scritto benissimo, ma ormai dovresti aver capito che adoro il tuo stile, con un sacco di paroloni che ho dovuto cercare (pof-pof) e che rendeno il testo elegante e curato. Tutto scandito alla perfezione, complimenti!
Bye, Halley.

Recensore Junior
13/09/15, ore 15:46

Ciao :) Eccomi qui a commentare il terzo capitolo. Ben scritto e interessante come i precedenti :) Beatrice è un personaggio, che nella sua spontaneità apprezzo sempre di più, sono curiosa di sapere come manderai a monte i piani del fratello ;)
Questo capitolo inoltre non fa che avvalorare le mie tesi su Vittoria e Gerardo, mi sembra abbastanza evidente ormai ahah
A presto, complimenti ancora,
Em.

Recensore Veterano
09/09/15, ore 14:38

Complice una giornata piovosa, che mi tiene intrappolata a casa, in questo inizio di settembre eccomi qui a leggerti con il consueto piacere che mi accompagna già dal primo capitolo.
Ti confesso che con ogni probabilità, se non fosse stato per canali esterni, non sarei mai inciampata nella tua storia perdendomi così una preziosa perla. Sono quindi immensamente felice che le strade si siano intrecciate come sappiamo consentendomi oggi di godere della tua bravura.

Mi affascina particolarmente il modo in cui gestisci le informazioni. Ci sono dettagli, come ad esempio le compagnie petrolifere da te citate, presi in prestito dalla realtà storica dei fatti. La sensazione che si ha ritrovandoli nella trama delle tue vicende è che queste ultime siano incredibilmente reali. Si potrebbe senza difficoltà arrivare a credere che Marcello Tornatore e compagni siano storicamente esistiti, abbiano sul serio camminato per le strade di Roma e compiuto le azioni da te descritte. Emozioni come queste, come ogni lettore potrà ampiamente confermarti, sono aria fresca dopo una lunga immersione nel caldo afoso e asfissiante di una metropoli.

Pian piano, con il susseguirsi degli eventi, i tuoi personaggi si arricchiscono di nuovi particolari alle volte soltanto accennati, altre invece ben delineati. Anche qui sei incredibilmente abile.
La mia attenzione, come già ti dicevo, è focalizzata sul personaggio di Gerardo. Un personaggio che parla poco, che appare quasi schivo e riservato, che sembra messo all'angolo dalla figura più brillante di Marcello. Mi sono permessa di dire "sembra" perché in effetti anche se ci hai detto qualcosa, mancano ancora diverse tessere per poterlo comprendere davvero.
Mi piace inoltre che tu dia molto spazio al lato psicologico dei tuoi personaggi, delineando comunque così anche quello caratteriale, e ponendo in secondo piano l'aspetto fisico: è ciò che tutti noi vorremmo nella vita di tutti i giorni, che ci guardassero per ciò che siamo, non per come siamo fisicamente.
Un picco di curiosità, devo ammetterlo, me l'ha suscitato la cognata di Marcello. In realtà farei meglio a dirti che ogni tuo personaggio riesce ad incuriosire chi legge grazie al modo in cui ne parli: nessuno è lì per caso ed ognuno fornisce direttamente o indirettamente dettagli relativi a se stesso e/o ad altri. È una meravigliosa caccia al tesoro.

Adoro i tuoi scorci. È bello in un momento essere nel curato giardino di Villa Tornatore ed un momento più tardi trovarsi per le strade della Capitale. È stimolante camminare accanto ai protagonsti, respirare l'aria di Campo de' Fiori, ammirare i monumenti che via via si incontrano. È come guardare un album di fotografie scattate da una nostra fortunata amica che ha potuto visitare con accuratezza la città.

Mi rendo conto di averti lasciato una recensione forse fin troppo lunga, ma non sono mai abbastanza le parole da spendere per una storia come la tua. È d'obbligo rivolgerti tutti i complimenti di cui sono capace.
Spero di aver presto il tempo di immergermi nel quarto capitolo.
Alla prossima!

Recensore Master
12/08/15, ore 19:56

RECENSIONE PER IL SUMMER CONTEST

l'inizio con la parte del vento bella e poetica, mi ha vagamente ricordato la piuma di Forrest Gump, non so bene perché, ma mi è piaciuto molto.
Io ho una certa età *fischietta* e gli anni 80 li ho vissuti, anche se ero piccola, e quell'atmosfera mi ha un po'... stonato con i mii ricordi. Quasi troppo artificiosa e costruita, mi ha ricordato un po' le atmosfere da telenovela. Il linguaggio è davvero artefatto per il 1986, sembra molto di più quello del secolo precedente...
Ma, a parte quello, e la costruzione di alcune frasi che mi ha un po' fatto storcere il naso, la vicenda ha comunque dei punti interessanti.
Proseguendo con la lettura il linguaggio migliora un po', diventando meno ampolloso, questo va detto, eppure ancora non mi convince del tutto, ma sarà un problema mio...
Mi piace la "gara d'appalto" e la vividezza con cui descrivi le situazioni e, lo ammetto, ho un debole per Gerardo XD
Apprezzo molto l'ambientazione tutta italiana, Roma, sono poche le persone che lo fanno e non ne capisco il perché. Parlare dii ciò che hai vicino e conosci è sempre meglio, rende le cose più verosimili e credibili.
Bene, ora ti saluto!

Nem

Recensore Veterano
16/05/15, ore 15:52

Mi dispiace di non proseguire spedita come volevo, ma questo maggio è uno strazio. Cercherò di ritagliarmi un po' di spazio nel fine settimana.
Passando alla storia, la prima parte era molto impegnativa. Forse perché non trovavo molto interessante l'argomento della discussione, ma ho apprezzato i particolari attraverso i quali ci hai presentato i due inglesi. Benché ne sappia meno di Marcello sulla faccenda, ho comunque gradito vederlo all'opera con Gerardo. Si capisce che sono amici da lungo tempo, sono in confidenza tra di loro al punto da capirsi a sguardi. Sono molto legati e Marcello tiene in modo particolare alla loro amicizia. Gerardo si è fatto scappare qualcosa, non ho ben compreso se sia innamorati di Maria Luisa o di qualcun altra. Dopo tutte le paranoie che ha confessato, sono quasi propensa a pensare che provi qualcosa per Victoria. Un po' lo comprendo. Sentirsi mediocri tra amici che invece sono straordinari non è il massimo. Lo trovo un personaggio che comunque ha molto da offrire, non tutti devono essere perfetti. Apprezzo la mediocrità di Gerardo, le sue debolezze, lo rendono vero e realistico. Talvolta i ragazzi come Marcello sembrano solo delle utopie, i personaggi troppo artificiosi tendono ad apparire irreali. Marcello in ogni caso non mi sembra così divino come lo considera Gerardo, è un po' brusco, ogni tanto anche superbo. Trattandosi di superbia intellettuale, lo posso perdonare.
Ti prego dimmi che Anna Laura si ammalerà per i prossimi venti capitoli. Non sopporto le persone come lei, posso perfino sentire la sua voce gracchiante uscire dal computer. Faceva meglio a stare zitta. Vittoria non mi sembra il tipo di ragazza che architetterebbe una cosa simile, Marcello ha chiarito in precedenza che non prova nulla per lei e sembra sinceramente preso da Beatrice. Eppure i giri mentali di quella pettegola sembrano anche riflettersi nelle preoccupazioni di Gerardo. Tre capitoli e mi sto già perdendo. Mi piacciano tutti questi intrighi e le infinite possibilità, mi invogliano a continuare per capire se non sto facendo congetture inutili. 
Ormai abbiamo capito da dove hai preso ispirazione per il nome di Beatrice. La Beatrice di Dante non mi fa impazzire quanto la sua poesia, sembra quasi l'opposto della tua Beatrice. Un altro parallelismo voluto? Comunque la situazione famigliare a casa di Marcello è ridicola, sono tutti dei pazzi questi dell'alta borghesia.
Andiamo, sono troppo carini insieme. Non si capisce chi è il più imbarazzato trai due! Poi anche ci si mette anche il vento a shipparli! Non puoi concludere in questo modo, mi metti ansia. Beatrice ha il fratello migliore che si possa desiderare, tra l'altro. Insomma, non gliene va bene una. 
Vedremo cosa accadrà alla mostra. Continuo a sperare che una scultura cada addosso a Anna Laura. Io inizio a buttarti lì l'idea ;)
A presto!
21century



 

Recensore Master
15/05/15, ore 17:45

Oh, finalmente ci sono. Mettere una storia tra le preferite e non commentare mai non ha minimamente senso -.- comunque, scusami, ma sono stata piena di robe da fare. Allora, sul capitolo e su come sia scritto non ho molto da dire, a parte che il tuo stile ha fatto un salto di qualità: non so se tu abbia cambiato beta, ma sicuramente qui lo stile è decisamente meno ampolloso dei capitoli precedenti. Mi è piaciuto davvero molto e l'ho apprezzato dall'inizio alla fine. Per non parlare delle vicende che ci racconti. Allora, Carter non me la racconta giusta, secondo me se Marcello e Gerardo riescono a vincere la "gara d'appalto" si troveranno in un gran bel casino, soprattutto perchè questo magnante inglese mi sembra tutto tranne che una persona affidabile. Ma, se so come sono fatti gli scrittori, ho come una mezza idea di come si svolgerà la vicenda -.- Già t'odio e non ho ancora letto il capitolo -.- Mannaggia.
Invece... bè, Beatrice e Marcello sono una coppia dolcissima. Io, guarda, te lo giuro, non ho la ship facile, ma loro due mi piacciono troppo. Sono dei teneri imbranati che non sanno dove girarsi quando si parla d'amore XD Però, spero che per la fine di questa storia riescano a convolare a nozze e avere magari anche più di un bambino ( preferibilmente che non somigli a quell'oca di Claudia che ODIO dal profondo dell'anima. Al secondo posto c'è Anna Laura e la sua compagnia d'oche giulive.) quindi *^* Awwwww scusa, so che doveva essere una recensione seria, ma ho i penseri che vorticano senza un senso logico -.- abbi pazienza. Guido invece è squallido. No, davvero, lo so che non è una cattiva persona, ma addirittura vendere la sorella a uno come Navarra per saldare i debiti... dio santo, spero che Marcello faccia qualcosa prima che accada l'irreparabile. Insomma... dai... Beatrice con la brutta copia di Capitan Uncino no, eh! Non li voglio, soprattutto visto come si comporterebbe lui con lei. Comunque, tornando a Guido... non riesco a provare pietà per lui. Spero che trovi le palle di reagire e " see you, Navarra" se no... tifo per Marcello. Ok, adesso torno a studiare, ma prometto di mettermi in pari con questa storia. Sia chiaro, se fosse un libro cartaceo lo comprerei u.u 
Un bacione
Hime

Recensore Master
05/03/15, ore 18:19

Partiamo da Carter.
Inutile dire che come non convince Marcello, non riesce a darmela a bere nemmeno a me! Quell’uomo nasconde qualche segreto e sono certa he prima o poi verranno a galla! Inutile dire che lo hai reso benissimo e che bhe, credo proprio l’odierò fino alla fine!
Su Beatrice comincio a ricredermi. Se nel primo capitolo mi aveva lasciato parecchie perplessità sto cominciando ad apprezzarla.
Vittoria… se avevo sospetti su Gerardo, ora credo di intuire che in realtà anche lei abbia una cotta gigante per il migliore amico! Come risolveranno la situazione? Sono curiosa di scoprirlo!
Mi è piaciuto l’incontro tra Vittoria e Beatrice dove hai dato modo di far notare l’insopportabilità della cugina. In quanto a parenti né lei né Marcello sono stati molto fortunati, una sciagura dietro l’altra!
Marcello, Marcello, Marcello… due settimane!?! Ma dico, povera Beatrice! Ci credo che la poveretta ci è rimasta malissimo. Ti perdoniamo perché le hai regalato il libro e la porterai a vedere la Cappella Sistina.
Un minuto di silenzio pure per Ortensia… non deve essere facile nemmeno per lei, ci credo che ha crisi di nervi! xD
Su Guido ho poco da dire. Non mi piace anche se ha mostrato un minimo di rimorso nelle ultime battute del capitolo.
Ci tenevo a dire che la storia fa proprio respirare “aria romana”. Non so se sei di Roma, ma complimenti per il modo in cui sai descrivere questa città!
By Cleo^^

Nuovo recensore
05/01/15, ore 19:59

Recensione per il contest "I colori del Natale - Contest di recensioni".
"Capitolo terzo - Vento di intrecci".
Rieccomi qui a recensire questo terzo, meraviglioso e intrigsnte capitolo. 
Partiamo con l'inizio, quindi con il personaggio di Carter. Che dire di lui: è odioso che più odioso non si può. Non lo sopprorto. E' una persona egocentrica, rude, meschino, privo di tatto e di buone maniere. Non riesco davvero a salvare niente di questo personaggio. Solitamente, ho una strana propensione per i personaggi "cattivi": la maggior parte delle volte li trovo molto più intriganti di quelli buoni, molto più interessanti e degni della mia curiosità. Ma non in questo caso: questo Lord Carter non mi convince sotto nessun punto di vista, e non penso che cambierò idea nei prossimi capitoli. E' proprio uno di quei personaggi che ti fanno ribrezzo a pelle, anche se ancora non hanno fatto niente di eccessivamente grave. 
Passiamo invece ad un'altra "stranezza": adoro immensamente Beatrice. E ti spiego anche perché l'ho chiamata "stranezza": solitamente odio i personaggi così ingenui, delicati, dolci e teneri. Non li sopporto e li trovo innaturali. Ma nel contesto che hai creato tu non mi risulta affatto difficile immaginare una giovane e bella ragazza dalle guance rosee camminare con un'aura di innocenza per le vie della città. E' questa un immagine che non riesco a togliermi dalla mente e che mi fa apprezzare ancora di più questo personaggio. Tu, poi, sei riuscita a caratterizzarlo meravigliosamente e a renderlo originale e mai banale. Insomma, come ti ho già detto nella recensione precedente, è il personaggio che amo di più. 
Un altro personaggio per cui sto sviluppando un interesse particolare è Gerardo. Non so perché, ma mi fa molta tenerezza: è un amico fedele e leale, eppure è sempre messo un po' in "ombra" da Marcello. Scommetto che nel corso della storia avrà anche lui il suo ruolo importante, o perlomeno lo spero perché mi piace parecchio e se lo merita. 
Vittoria... Vittoria, Vittoria, Vittoria.. Questo è un personaggio che mi mette non poco in crisi: come già accennato nella recensione precedente, ancora non riesco a inquadrarlo bene. Non riesco a capire se amarlo o odiarlo, se apprezzarlo o disprezzarlo. L'unica cosa certa, secondo me, è che sta nascondendo qualcosa. Ha non-so-cosa in serbo per-non-so-chi, ma ce l'ha, secondo me. Inoltre ho stimato immensamente Beatrice che non si è fatta sopraffare dalla gelosia e che è riuscita a mantenere una relativa calma di fronte all'amica più cara e vicina a Marcello. 
Inutile dire che odio Anna Laura e che per me può anche buttarsi nell'olio bollente. Voglio dire, come si fa ad essere così crudeli, meschini, odiosi e antipatici allo stesso tempo? Non riesco a tollerarla. 
Comunque, detto questo, mi sento in dovere di rinnovarti i complimenti per questa storia. Hai avuto il coraggio di scrivere una storia completamente italiana e ambientata nel passato, senza i soliti personaggi banali e noiosi, con una trama pura e semplice ma che intriga il lettore ogni capitolo che passa. E lo stai facendo meravigliosamente. Solo chi ha vero talento e molta inventiva è capace di uscire dalla banalità e dai soliti schemi che si ripetono come un manuale nelle miriadi di storie romantiche che si trovano qui su efp, e tu di certo hai entrambe le cose. Continua così e non mollare mai perché sei davvero brava e un talento come il tuo merita di essere coltivato. 
Complimenti ancora <3
BooksAnchor. 

Recensore Master
02/01/15, ore 10:34

Recensione per il contest "I colori del Natale - contest di Recensioni":
Volevo recensire almeno un capitolo il 31 e poi il tempo è volato e mi ritrovata due giorni dopo.
Scusami, volevo fare molto prima, ma non ci sono riuscita.
Iniziamo dalla prima parte: Carter, come hanno ben capito i due ragazzi, meglio star lontano da tipi simili, non mi piace neanche un po' e devo ammettere che sono stati molto furbi i ragazzi a capirlo.
Gerardo ama Vittoria e Vittoria ama Gerardo. Questo credo di averlo capitolo molto, molto bene e credo che anche che Vittoria non si senta all'altezza di Gerardo e Gerardo non si senta all'altezza di Vittoria o forse è la paura di dover trasformare il loro rapporto di amicizia in amore. ( però sono contenta che almeno le cose tra lui e Marcello si siano risolte. )
La prova della "gelosia" di Beatrice, per le parole della cugina, ritengo soltanto che sia un altro punto dell'ingenuità di questa ragazzina. E la rende adorabile. Pensa che in genere a me neanche piace questo tipo di personaggio, perché sono COSì' ingenui. Ma Beatrice mi è entrata nel cuore, non so perché---
La presa di coscienza di Guido mi fa pensare che le cose potrebbero cambiare, ma cavolo Navarra lo odio proprio. è uno di quei personaggi di infimo ordine, che bisognerebbe rinchiuderlo in una cella e buttare la chiave.
Sono curiosa di leggere i prossimo aggiornamenti:
Al prossimo capito
Balder Moon

Recensore Junior
31/12/14, ore 10:48

Ciao!
Sono lentissima, lo so, ma purtroppo a leggere veloce non riesco perché ho una durata limitata davanti allo schermo dopo la quale gli occhi cominciano a risentirne e Calibre non vuole saperne di inserirmi le fanfiction sul kindle.
Comunque sia, che capitolo! Mi è piaciuto molto e mi è scivolato via che è un piacere.
Partendo dall'inizio devo dire che lord carter è odioso, veramente una persona grezza, come l'hai definita e completamente priva di quelle maniere che teoricamente un uomo di mondo dovrebbe possedere. Ahimè, pare lo specchio di tante persone importanti dei nostri tempi (e non dubito che fossero già presenti negli anni Ottanta, ma spero in misura minore) che lungi dal cercare di adeguare il comportamento alla loro fama, vi sguazzano senza cercare di mascherare vizi, maleducazione e ignoranza.
Lord Carter certo non è ignorante, è vero, ma mi sembra di capire che sia un uomo meschino ed egocentrico, privo di qualsiasi forma di tatto: l'unico dubbio che ho è che la sensazione che passa è quella anche se l'affermazione di Marcello "farebbe qualsiasi cosa per ottenere i suoi scopi" ma non è pienamente giustificata da quello che abbiamo visto di quest'uomo- ma forse Marcello sa qualcosa che il lettore (io, magari altri lettori sono più arguti di me) non conosce- Non so se è voluto che il lettore ignori in parte su che basi Marcello faccia tale affermazione o se Marcello stesso la dica in base a sensazioni prettamente personali comunque Lord Carter, almeno dal mio punto di vista, risulta sì maleducato e "intrallazzone" ma il fatto che egli non voglia interferire con un'azienda petrolifera del paese e voglia invece costruire una piattaforma petrolifera a Nord non basta a definirlo "privo di scrupoli", almeno per quel che ho capito io.
Passando a un personaggio più piacevole, trovo Gerardo tenero: poveraccio, lui è l'eterno secondo, il classico amico di chi primeggia in tutto e che si accontenta delle briciole che avanzano -anche se nel caso di Gerardo e Marcello direi che non sono affatto briciole da buttare via. Gerardo deve capire che in realtà è secondo perché gioca su campi in cui Marcello è forte ma sicuramente ci sono altri ambiti dove Gerardo ha più capacità di lui e deve solo capire quali ;) Comunque su una cosa Gerardo è arrivato prima di lui, o perlomeno è quello che mi azzardo a pronosticare io: Vittoria! Non mi spiegavo il suo imbarazzo dell'altro capitolo ma non è che lei in realtà stravede per il tenero Gerardo? E non è che la misteriosa ragazza di Gerardo è lei? E questi due babbei non si sono ancora accorti di niente?
È la mia previsione ma magari è sbagliata, però io ci spero ;)
Proseguendo sulla scia di Vittoria, ecco che incontra la dolce Beatrice che sono assolutamente felice di vedere che nonostante la giustificata gelosia nei confronti dell'"amica di sempre" del suo bel Marcello, è anche abbastanza intelligente da non farsi prendere subito da attacchi isterici e drammi interiori sulla cosa, non prima di poterlo accertare di persona. Brava Beatrice, altro che quelle donnette isteriche di film e fiction che appena sentono un pettegolezzo vanno in paranoia! Mi piace sempre di più questo personaggio ^-^
Anzi, devo dire che mi piace sempre di più tutta la storia e ti devo fare i complimenti perché hai avuto il coraggio di scrivere un racconto ambientato in Italia con personaggi italiani anzichè quegli adolescenti inglesi o americani faciloni, trasgressivi, autolesionisti eccetera che intasano con le loro vicende sentimentali da quattro soldi la sezione romantica. Brava! E brava Beatrice che con un nome splendido come quello che porta, pretende che lo sia pronunciato per intero: anche qui, dieci punti a lei in barba a quegli orrendi soprannomi campati in aria e terribili abbreviazioni che vanno tanto di moda.
E abbasso Anna Laura, miss-io-posso-essere-invitata-e-tu-no-perché-sei-una-poveraccia: ci tengo a sottolineare di nuovo la questione della badilata dei denti che si meriterebbe tanto. L'unico punto a suo favore è stato il termine "bagascia lussuriosa" che anche se non condivido, mi ha fatto morire dal ridere: che bello leggere per una volta anziché termini scurrili dei begli insulti forbiti!
Commento brevemente la scena successiva di Beatrice che va a trovare Marcello perché non ho niente da dire tranne che è adorabile *-* Tralasciando Ortensia e le sue crisi isteriche (magari a lei il badile glielo possono tirare in testa, secondo me si ripiglia ma dopotutto non posso nemmeno biasimarla con la suocera che si ritrova), e il siparietto dello svenimento, quando Beatrice avvista Marcello e poi Marcello se la trova davanti mi ha preso una sensazione calda e confortante. Che bella coppia, che carini, awww.
Ora ti devo lasciare, accidenti, ho da preparare tutto per stasera e non riesco a dilungarmi quanto vorrei (anche se ho la sensazione di aver già scritto una recensione chilometrica).
A presto!
M.
 

Recensore Master
02/11/14, ore 22:51

Rieccomi qui carissima <3
La scena iniziale è fissa su Marcello, sulla sua professione e il duro lavoro che svolge dovendo sopportare anche persone che eviterebbe volentieri tipo Carter. Vabbè non è che mi sia piaciuto neanche a me, non ho avuto la stessa simpatia a botta come con Marcello... poi magari cambio idea chissà xD
Bea invece era tutta intensa a pensar ad altro invece che a Carducci, sembra me quando sono a scuola. Del tipo: "eh? cosa? ma dove sono?" hhahahaha quindi la capisco benissimo xD
Spunta anche il padre di Marcello, un tipetto che mi garba assai come il figlio.
aww amo le scene tra Bea e Marcello, poi quando c'è la piccola Claudia me li sono visti come una famigliola caruccia caruccia... chissà se mai arriveranno a quel livello *-* con calma ovviamente, però sarebbe il top!
Ti faccio un appuntino: amo quando metti le parti del dialetto, rende tutto più vero. I love it!
Un Bacione e complimenti, domani sera passerò a recensire il quarto capitolo <3
Sere

Recensore Junior
22/10/14, ore 15:51

Il padre di Marcello mi piace moltissimo, spunta sempre fuori da qualche cespuglio! Probabilmente in una Diana sarebbe stato "l'aiutante" magico che soccorre l'eroe nel momento del bisogno. Mi piace come il fatto che si dedichi personalmente alla cura del giardino rispecchi il suo essere un uomo mite e pratico. O almeno è questa l'impressione che ho avuto.
Mi chiedo come possa crescere la povera nipotina in mezzo a gente tanto disagiata. Marcello dovrebbe provare a ottenere l'affidamento! In più con la bimba in braccio guadagna subito 15000 punti tenerezza!
Empatizzo tantissimo con Gerardo. Sono stata spesso nella sua stessa situazione e non è bello per niente. Mi offro volontaria come fidanzata XD
Che altro dire? Tutti i dettagli sulle compagnie petrolifere rendono la storia molto realistica e interessante. Leggendo le tue storie mi sento sempre un po' ignorante, non so niente della storia degli anni ottanta. Però la poesia di Carducci la sapevo tutta a memoria! (Tralasciamo il fatto che è grazie alla canzone di Fiorello XD).
Il vento dell'ovest mi ricorda sempre più quello della canzone dei Modena City Ramblers (Un giorno di pioggia). La conosci o è un caso?
Scusa se la recensione è un po' sconnessa, ma ho letto il capitolo a spizzichi e boccono durante le pause dallo studio. Non sono più capace di formulare pensieri coerenti XD
Alla prossima! 羽毛
(Recensione modificata il 22/10/2014 - 03:53 pm)

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