Let's try this again.
Ho provato a inviarti la recensione, poco fa, ma proprio quando ero arrivata all'incirca a metà, il computer ha deciso di spegnersi. Per cui, eccomi di nuovo qui a scusarmi per il clamoroso ritardo: credo che i tuoi corposi capitoli richiedano tempo e pazienza, ma penso anche che non posso assolutamente farti aspettare troppo tempo, considerando che tu hai già una recensione avanti a me! Con questa, siamo pari e i sensi di colpa scenderanno per un po' di tempo.
Detto questo, cominciamo con la vera e propria recensione, come sempre in diretta.
Il personaggio di Anna Laura è davvero il più negativo che fin'ora abbia mai incontrato nella lettura di questa Long, Carter e Navarra compresi. Lei non ha un sentimento avverso o del rancore per la cugina in generale, è così con il mondo, e il suo obiettivo è quello di sottrarre la felicità agli altri perché lei non può averla. Professa tanto il fatto che per lei andrebbe bene anche solo che Marcello stesse con una dama di una certa classe, ma la sola verità è che lo vorrebbe tutto per sé ed è pronta a mietere vittime per farlo. Difatti, il piano che ha escogitato è veramente subdolo e malefico. Spero solo che le sue cattiverie le si ritorcano contro.
Finalmente ecco un nuovo velo di dolcezza con il paragrafo dedicato a Marcello e Bea, che shippo come se non ci fosse un domani. Infatti, credo che siano veramente carini questi due che si stanno scoprendo insieme a poco a poco e che nello stesso tempo diventano sempre più sciolti: infatti, non credo che Beatrice ai primi tempi sarebbe stata così audace da uscirsene con quella battutina sarcastica (molto carina però) e il mignolino. Quest'ultimo è stato un gesto infinitamente tenero, così come il fatto che Marcello abbia ricambiato. Bello anche che la giovane sia arrossita e che avrebbe voluto qualche attenzione in più, in un certo senso, eppure è pronta ad aspettare.
Per quanto riguarda il rientro in casa, non mi aspettavo che Anna Laura le facesse quella sparata: credevo che facesse la spia e basta, invece quella tr-/ censuriamo l'ha anche chiamata baldracca. Ma dico, come si permette?
Mi sembra che accennasti al fatto che la mia ipotesi non era quella giusta, ma io continuo a pensare che a Gerardo piace Vittoria! Ma non deve preoccuparsi, quel piccolo e dolce fagottino: lei non ama Marcello in quel senso, quindi non ha nessunissimo motivo per essere geloso di lui; e in quanto al vero fidanzato della ragazza... non saprei, ma a questo punto sono davvero curiosa di conoscerlo! Questo paragrafo è stato molto bello anche per le interazioni con Carter: insomma, io amo Marcello, ha davvero un carattere frizzante, non ha un pelo sulla lingua (probabilmente lo rivedo in me stessa per questo, lol) e sa farsi rispettare con l'arma più potente che ha, ovvero la conoscenza. Difatti, non ci ho capito un tubo di quanto detto da parte loro, sebbene abbia intuito qualcosa riguardo Chernobyl e le centrali nucleari; ma va beh, spero solo che la loro carriera vada a gonfie vele, anche se non me ne intendo! Ah, per quanto riguarda Miller: non è che Carter mi sia simpatico, ma lui mi sta molto più antipatico. Può darsi che sia a pelle, oppure perché di fronte alla splendida faccia tosta di Marcello reagisce con un'indifferenza irritante (come facevo io alle elementari, il che è tutto dire). Un'ultima cosa: ho notato che sei particolarmente ferrata nelle descrizioni, ma in particolare ho amato l'espressione "seguendo con il dito una venatura del tavolo particolarmente contorta", che prima o poi ti ruberò; il punto è che non sempre riusciamo a descrivere le cose così come le viviamo, piccole azioni che compiamo distrattamente, per cui leggere un qualcosa del genere fa sempre piacere (almeno a me).
Io davvero non riesco a capire come si possa essere così cattivi. Quella povera donna, Beatrice, persino la memoria di Elena, come si può ferire così tante cose e persone all'interno di una sola conversazione? Beh, del resto i mostri nascono solo da mostri più grandi e questa ne è evidentemente la prova. So io dove può schiaffarsi il suo yogurt magro.
Giuro che non avevo idea che ci fosse la metro, a quell'epoca! Anyway: adoro il rapporto che c'è tra Vittoria e Marcello. Lo avevo già detto nei capitoli precedenti e continuerò a dirlo fino all'ultimo (o almeno spero). Penso infatti che siano esattamente lo specchio del legame fraterno, sebbene non abbiano sangue in comune. Per quanto riguarda la vita di Vittoria, sembra molto più problematica del previsto: quella frecciatina sull'assistente del fidanzato era chiaramente uno scatto di gelosia, il che mi fa pensare che a lui ci tiene davvero, ma sono curiosa di capire meglio che tipo è; per Leandro (che nome carino!), invece, ho solo il suo punto di vista, ma penso che come fratello sia molto meglio Marcello che quello reale. In conclusione, la tua passione e/o cultura verso l'arte traspare anche in questo paragrafo!
Awwwww. Allora, partendo dal fatto che io amo le conversazioni tra migliori amici, dove ci si può confidare etc etc, ma ancora di più mi piace il fatto che siamo scesi sugli argomenti Beatrice e Gerardo: sì, ora shippo anche Vittoria e Gerardo, perché gli ultimi righi sul suo uomo e quell'interesse scattante su qualsiasi cosa Gerardo avesse potuto dire a Marcello la dicono lunga. Oddio, spero solo che Marcello riesca sul serio a fare qualcosa riguardo Beatrice, perché il fatto che non gli abbia risposto mi inquieta.
L'ultimo pezzo è senza dubbio il più bello e profondo: in sintonia con Beatrice, anche io provo gli stessi identici sentimenti per il fratello. È come se in fondo ci tenesse davvero a lei, però boh, la sua vita è così incasinata e sa di averla resa incasinata che forse l'unico suo vero obiettivo è uscire dai guai il più presto possibile, a prescindere di chi ci andrà per sotto per far sì che ciò accada. Questa non è una bella cosa, anzi, però credo che il suo è un personaggio che evolverà nel corso del tempo — o, almeno, lo spero. Per Beatrice, beh, gli ultimi pensieri sono davvero tristi e malinconici, ma sono più che certa che con Marcello le cose andranno man mano per il meglio ♥.
Ti faccio notare un piccolo errorino che probabilmente ti è sfuggito: "Inoltre, si meravigliò anche del fatto che un sostenitore di prodotti originari dell’Inghilterra come Carter (la volta scorsa aveva vantato l’unico vino autoctono inglese), consumasse cibo di provenienza chiaramente francese." se togli l'inciso, noterai che hai separato il soggetto (un sostenitore) dal verbo (consumasse) con la virgola, cosa assolutamente da non fare. Se poi posso anche darti un suggerimento, l'espressione fare gli scherzi la modificherei in "fare scherzi", che risulta meno cacofonica.
Bellissimo capitolo anche questo, sono molto curiosa di vedere come evolveranno le cose!
Bye, Halley. |