Recensioni per
Vento dell’Ovest
di Halley Silver Comet

Questa storia ha ottenuto 230 recensioni.
Positive : 230
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
08/09/17, ore 18:22

Ciao!
Sorpresa di vedermi da te? scusa per la lunga assenza ma l'estate ha stravolto ritmi e impegni, dopo di esse tocca alla sessione d'esami e tornar da te con un ritardo mostruoso è il minimo che mi potesse capitare.
Allora, capitolo corposetto, lungo e denso di avvenimenti. Essendo una narrazione corale, capisco che sia impossibile non partorire capitoli lunghi ma, a essere onesta, forse sono troppo farciti e per il lettore potrebbe essere difficile digerire tutta questa serie di informazioni e di avvenimenti. Forse spezzarli aiuterebbe a seguirli meglio? Non so, ti do il mio punto di vista che puoi accogliere o meno. Nessun problema.
La povera Beatrice adesso è Cenerentola a tutti gli effetti e ti dirò, un po' mi fa rabbia che non possa ribellarsi o che non pensi neanche a trovare una via di fuga dalla situazione di schiavitù in cui è stata messa.
Dal lato Marcello, invece, nessuna buona nuova per quanto riguarda il contratto e gli sviluppi non sembrerebbero essere positivi nel caso ve ne fossero nell'immediato futuro. Speriamo solo che, a differenza di tutti i nobili decaduti che popolano la scena, anche lui non debba essere costretto a tirare la cinghia.
Ancora, però, è troppo presto per capire che piega prenderanno gli avvenimenti futuri. Perciò posso solo confermarti le impressioni come da scorsa recensione.
Per finire, per quanto riguarda la consulenza linguistica ti segnalo «Buon marito? Certo, quando non mi piccherà, violenterà o mi concederà ai su’ luridi amici, potrebbe anche l’essere un buon marito (...)
Via l' davanti a essere, al limite poi mettere "anch'essere", ma mai "l'essere" quando essere è inteso come verbo e non come sostantivo l'essere. Questa espressione in fiorentino non esiste. :D
Alla prossima, e spero che possa essere a breve. Un bacione e complimenti

Recensore Master
04/05/16, ore 15:17

Let's try this again.
Ho provato a inviarti la recensione, poco fa, ma proprio quando ero arrivata all'incirca a metà, il computer ha deciso di spegnersi. Per cui, eccomi di nuovo qui a scusarmi per il clamoroso ritardo: credo che i tuoi corposi capitoli richiedano tempo e pazienza, ma penso anche che non posso assolutamente farti aspettare troppo tempo, considerando che tu hai già una recensione avanti a me! Con questa, siamo pari e i sensi di colpa scenderanno per un po' di tempo. 
Detto questo, cominciamo con la vera e propria recensione, come sempre in diretta.
Il personaggio di Anna Laura è davvero il più negativo che fin'ora abbia mai incontrato nella lettura di questa Long, Carter e Navarra compresi. Lei non ha un sentimento avverso o del rancore per la cugina in generale, è così con il mondo, e il suo obiettivo è quello di sottrarre la felicità agli altri perché lei non può averla. Professa tanto il fatto che per lei andrebbe bene anche solo che Marcello stesse con una dama di una certa classe, ma la sola verità è che lo vorrebbe tutto per sé ed è pronta a mietere vittime per farlo. Difatti, il piano che ha escogitato è veramente subdolo e malefico. Spero solo che le sue cattiverie le si ritorcano contro.
Finalmente ecco un nuovo velo di dolcezza con il paragrafo dedicato a Marcello e Bea, che shippo come se non ci fosse un domani. Infatti, credo che siano veramente carini questi due che si stanno scoprendo insieme a poco a poco e che nello stesso tempo diventano sempre più sciolti: infatti, non credo che Beatrice ai primi tempi sarebbe stata così audace da uscirsene con quella battutina sarcastica (molto carina però) e il mignolino. Quest'ultimo è stato un gesto infinitamente tenero, così come il fatto che Marcello abbia ricambiato. Bello anche che la giovane sia arrossita e che avrebbe voluto qualche attenzione in più, in un certo senso, eppure è pronta ad aspettare. 
Per quanto riguarda il rientro in casa, non mi aspettavo che Anna Laura le facesse quella sparata: credevo che facesse la spia e basta, invece quella tr-/ censuriamo l'ha anche chiamata baldracca. Ma dico, come si permette?
Mi sembra che accennasti al fatto che la mia ipotesi non era quella giusta, ma io continuo a pensare che a Gerardo piace Vittoria! Ma non deve preoccuparsi, quel piccolo e dolce fagottino: lei non ama Marcello in quel senso, quindi non ha nessunissimo motivo per essere geloso di lui; e in quanto al vero fidanzato della ragazza... non saprei, ma a questo punto sono davvero curiosa di conoscerlo! Questo paragrafo è stato molto bello anche per le interazioni con Carter: insomma, io amo Marcello, ha davvero un carattere frizzante, non ha un pelo sulla lingua (probabilmente lo rivedo in me stessa per questo, lol) e sa farsi rispettare con l'arma più potente che ha, ovvero la conoscenza. Difatti, non ci ho capito un tubo di quanto detto da parte loro, sebbene abbia intuito qualcosa riguardo Chernobyl e le centrali nucleari; ma va beh, spero solo che la loro carriera vada a gonfie vele, anche se non me ne intendo! Ah, per quanto riguarda Miller: non è che Carter mi sia simpatico, ma lui mi sta molto più antipatico. Può darsi che sia a pelle, oppure perché di fronte alla splendida faccia tosta di Marcello reagisce con un'indifferenza irritante (come facevo io alle elementari, il che è tutto dire). Un'ultima cosa: ho notato che sei particolarmente ferrata nelle descrizioni, ma in particolare ho amato l'espressione "seguendo con il dito una venatura del tavolo particolarmente contorta", che prima o poi ti ruberò; il punto è che non sempre riusciamo a descrivere le cose così come le viviamo, piccole azioni che compiamo distrattamente, per cui leggere un qualcosa del genere fa sempre piacere (almeno a me).
Io davvero non riesco a capire come si possa essere così cattivi. Quella povera donna, Beatrice, persino la memoria di Elena, come si può ferire così tante cose e persone all'interno di una sola conversazione? Beh, del resto i mostri nascono solo da mostri più grandi e questa ne è evidentemente la prova. So io dove può schiaffarsi il suo yogurt magro.
Giuro che non avevo idea che ci fosse la metro, a quell'epoca! Anyway: adoro il rapporto che c'è tra Vittoria e Marcello. Lo avevo già detto nei capitoli precedenti e continuerò a dirlo fino all'ultimo (o almeno spero). Penso infatti che siano esattamente lo specchio del legame fraterno, sebbene non abbiano sangue in comune. Per quanto riguarda la vita di Vittoria, sembra molto più problematica del previsto: quella frecciatina sull'assistente del fidanzato era chiaramente uno scatto di gelosia, il che mi fa pensare che a lui ci tiene davvero, ma sono curiosa di capire meglio che tipo è; per Leandro (che nome carino!), invece, ho solo il suo punto di vista, ma penso che come fratello sia molto meglio Marcello che quello reale. In conclusione, la tua passione e/o cultura verso l'arte traspare anche in questo paragrafo!
Awwwww. Allora, partendo dal fatto che io amo le conversazioni tra migliori amici, dove ci si può confidare etc etc, ma ancora di più mi piace il fatto che siamo scesi sugli argomenti Beatrice e Gerardo: sì, ora shippo anche Vittoria e Gerardo, perché gli ultimi righi sul suo uomo e quell'interesse scattante su qualsiasi cosa Gerardo avesse potuto dire a Marcello la dicono lunga. Oddio, spero solo che Marcello riesca sul serio a fare qualcosa riguardo Beatrice, perché il fatto che non gli abbia risposto mi inquieta. 
L'ultimo pezzo è senza dubbio il più bello e profondo: in sintonia con Beatrice, anche io provo gli stessi identici sentimenti per il fratello. È come se in fondo ci tenesse davvero a lei, però boh, la sua vita è così incasinata e sa di averla resa incasinata che forse l'unico suo vero obiettivo è uscire dai guai il più presto possibile, a prescindere di chi ci andrà per sotto per far sì che ciò accada. Questa non è una bella cosa, anzi, però credo che il suo è un personaggio che evolverà nel corso del tempo — o, almeno, lo spero. Per Beatrice, beh, gli ultimi pensieri sono davvero tristi e malinconici, ma sono più che certa che con Marcello le cose andranno man mano per il meglio ♥.
Ti faccio notare un piccolo errorino che probabilmente ti è sfuggito: "Inoltre, si meravigliò anche del fatto che un sostenitore di prodotti originari dell’Inghilterra come Carter (la volta scorsa aveva vantato l’unico vino autoctono inglese), consumasse cibo di provenienza chiaramente francese." se togli l'inciso, noterai che hai separato il soggetto (un sostenitore) dal verbo (consumasse) con la virgola, cosa assolutamente da non fare. Se poi posso anche darti un suggerimento, l'espressione fare gli scherzi la modificherei in "fare scherzi", che risulta meno cacofonica.
Bellissimo capitolo anche questo, sono molto curiosa di vedere come evolveranno le cose!
Bye, Halley.

Recensore Master
26/04/16, ore 00:06

Salve, eccomi qua!
Partirò commentando ovviamente il pezzo iniziale: è stato carino vedere il punto di vista di Anna Laura, entrando nella sua testa un po' capricciosa, cosa che emerge da ogni più piccolo dettaglio e pensiero che esprime - prima le maledizioni a Beatrice per il mancato pranzo, poi il vestito (vede Beatrice come la sua schiava e non come una parente, a quanto sembra), infine il ricatto. Si mostra comunque una ragazzina frivola, per la sua attrazione morbosa verso Marcello.
Il dialogo tra Marcello e Beatrice rasenta come sempre la dolcezza, soprattutto il momento in cui lei si sente stupida per aver assunto un comportamento che poteva apparire troppo infantile e contrariamente alle sue aspettative viene assecondata. Ha vissuto davvero un bel momento, peccato che spunti Anna Laura dietro l'angolo a rovinare tutto con la sua perfidia... Ma d'altronde, un po' di cattivi ci vogliono, altrimenti non sarebbe una fanfiction come si deve.
La scena con Carter ti è riuscita bene come la prima, anche per questa è evidente dal linguaggio sicuro che hai usato che ci sono dietro tantissime ricerche, assieme a tutti quei "paroloni" che probabilmente nel linguaggio d'affari vengono realmente usati. L'affare con questo Carter continua a procedere e secondo me Marcello sbaglia: li immischieranno in qualche modo. Si fa di nuovo sentire, qui, la classica ingenuità maschile - che spesso a noi donne, o almeno a me, fa abbastanza sorridere - che non concepisce che tra due migliori amici uno possa essere innamorato dell'altro (ovviamente se non è lui ad essere innamorato, in quel caso il ragionamento cambia).
Grazie a te ho appena imparato la parola potpourri (che secondo Google però si scrive attaccato), prima o poi mi verrà utile XD 
Trovo che tu sia riuscita a rendere bene la differenza tra la vecchia casa di Beatrice, tutta bella e allegra in un certo senso, con quella spenta e monotona della zia (a cui di rendere più allegra la sua casa a quanto pare poco importa, tanto per rendere la nostra Cenerentola ancora più sfortunata).
Povera Beatrice, davvero, ho angoscia per lei. Spero vivamente che riesca a scappare da quella situazione familiare orribile, piena d'odio e d'ignoranza. Ti faccio i miei complimenti comunque per il paragone sembrava una bambina che aveva appena vinto il più bello dei giocattoli, perché rende appieno ciò che in quel momento Anna Laura sembra o forse davvero è. Il fatto della cameriera, comunque, mi ha spezzato il cuore... Avere tre figli e dover lavorare dal mattino alla sera senza poterli vedere già di per sé dev'essere straziante, poi un licenziamento immotivato è proprio orrendo. Ma almeno si è liberata di quella famiglia presuntuosa e pazza, come giustamente detto da Beatrice, chissà che non ne trovi una migliore.
Il fatto che Marcello preferisca stare in mezzo alla gente comune è un altro segno che anche lui è nato nella famiglia sbagliata: l'umiltà è uno dei pregi più belli che una persona possa avere, secondo me.
Leandro è davvero un bel nome, che sinceramente mi fa pensare al Leandro del Mondo di Patty, dato che non ne conosco altri. A quanto pare comunque nessuno qui è fortunato coi fratelli, visto quelli che si ritrovano Marcello, Beatrice e adesso anche Vittoria.
Il modo in cui Vittoria parla di Bartolomeo fa intendere che, forse, potrebbero lasciarsi - e lo spero vivamente per il povero Gerardo, che forse però avrebbe potuto essere un po' più coraggioso e prestantarsi all'incontro. La sua frase finale, comunque, è carica di dolcezza: a volte è proprio vero che nessuno ci conosce meglio dei migliori amici e lei è fortunata ad averne uno che la capisca così.
Dal dialogo al bar emerge una cosa che non mi aspettavo: ossia che l'amore nascosto di Gerardo a quanto pare è più ricambiato di quanto credessi.
È sempre un bene inserire piccoli accenni a personaggi secondari - Ascanio e le rose, in questo caso - perché aiuta a non dimenticarli e farli sentire parti integranti della storia, anche se magari hanno un ruolo minore. Non è affatto facile, ma tu ci riesci con facilità :D
"Sono anni che sogno di vederti frequentare una ragazza" AHAHAHAHA, amo Vittoria.
Ne approfitto per dirti, comunque, che anche "buon umore" può essere scritto attaccato in modo da diventare una parola unica!
La punizione di Beatrice dev'essere davvero dura e orribile, se non è riuscita a rispondere alla chiamata di Marcello... Speriamo che a lui venga presto a galla la verità, altrimenti potrebbe rischiare di lasciarla perdere D:
Qui ho trovato un'altra piccola svista: sarebbe "di tanto in tanto" credo, non "di tanto intanto".
Se avessi un fratello che mi chiama Cicci, gli avrei già mollato un bello schiaffone XD
L'ultima frase che Beatrice rivolge al fratello speriamo lo faccia ragionare, perché non poteva trovare parola più giuste. Comunque ha mantenuto abbastanza la calma, nonostante il destino funesto che sa che l'aspetta. Il paragone dei dipinti con la sua vita l'ho trovato davvero stupendo.
Bene, direi che ho finito il commento degli avvenimenti! Ribadisco i complimenti sul tuo modo di descrivere che mi sorprende ogni volta e la tua bravura nel diversificare i personaggi e dare phatos, se così possiamo chiamarlo, alla storia. Hai mai pensato di tramutarla in libro? Ne ha tutte le carte, secondo me!
In sintesi come al solito mi è piaciuto molto e non vedo l'ora di leggere il prossimo per sapere le nuove sventure della povera Beatrice (mai 'na gioia per adesso, ma speriamo che più avanti si risolva tutto).
Alla prossima!
-H.H.-

Recensore Junior
26/10/15, ore 11:10

Ciao! Ho deciso di andare un pochetto avanti, visto che avevo un po di tempo libero.
Che dire, la storia diventa sempre più interessante e aggiungo sempre più persone alla mia lista nera.
Guido ne è partecipe. Più che antipatico, lui mi fa veramente pena. Spero che si riscatti in qualche modo, altrimenti rimane una mezza tacca.
Con questo non sto assolutamente criticando il personaggio eh. È giusto che ci siano personaggi del genere, che poi il lettore decide se odiarli o amarli.
Altrimenti, se ami tutti più diventa una palla no?
Comunque, parlando di personaggi che però si sono un po riscattati, abbiamo l'amico Gerardo. Ammetto che ora mi piace molto di più e mi viene da tifare per lui. Ovviamente non ne sono certa, ma pensò che abbia una bella cotta per la cara Vittoria e che in qualche modo lei lo ricambi. Penso anche che ci sia stato qualcosa tra i due, che però hanno deciso di tenere nascosto. Magari sto completamente prendendo una cantonata, in ogni caso lo scoprirò prossimamente.
Mi è piaciuta la parte, nello scorso capitolo, quando Gerardo e Marcello sono in attesa dei tizi e loro si presentano in ritardo poiché avevano affari presedenti.
Subito Marcello pensa "perché con noi deve parlare del tempo?" E subito dopo infatti parlano del tempo. Meraviglioso.
Marcello che dimentica di chiamare la fanciulla. Pessimo. Andrebbe messo alla gogna XD
Però per fortuna Beatrice non se l'è presa più di tanto. Ha dimostrato maturità.
La cugina non la sopporto proprio. Spero che la farai diventare una cicciona (visto che è fissata con la dieta) sola, in una casa poraccia piena di gatti. Nono i gatti no. I gatti sono meravigliosi, lei non se li merita.
Adesso alla cara Bea tocca fare la cenerentola della situazione. Povera cara.
Vabbè che dire altro? Come al solito ho trovato il tuo modo di scrivere splendido e non ho nulla da dichiarare in fatto di errori.
Quindi, alla prossima!

Recensore Junior
07/10/15, ore 10:00

Ciao :) ho approfittato della mattina libera per portarmi un po' avanti :) Guarda leggendo il capitolo ho provato una forte rabbia.. perché anche se Bea volesse ribellarsi alle ingiurie dei tre nemmeno potrebbe considerando che ormai non hai più nessuno dalla sua parte. Ma magari più avanti Marcello lo scopre e cerca di fare qualcosa? xD d'altronde è sempre una romantica u.u non sarebbe strano ahah mi piace anche il modo in cui stai facendo andare avanti la storia Vittoria-Gerardo.
Spero di leggere il prossimo quanto prima :)
Alla prossima, un bacio, Em.

Recensore Veterano
21/09/15, ore 19:24

Una volta mi è capitato di ascoltare un discorso il cui succo può essere così riassunto: ogni storia necessita di un cattivo per essere credibile, per essere vera, per essere reale.
In effetti, se consideriamo che ognuno di noi è di fatto protagonista di una storia - quella della propria vita - ci rendiamo conto di quanto siano importanti i "cattivi". Chi di noi infatti non ne ha incontrato uno durante il percorso? Sono loro a determinare molto spesso il corso degli eventi, ad agire sul carattere del "protagonista", ad influire sul suo umore. Al pari dei "buoni" anche loro meritano uno spazio in fin dei conti.
Tutto questo per tentare di spiegarti la mia posizione in merito ad Anna Laura e sua madre. Sebbene l'istinto mi spinga a togliermi entrambe le scarpe per colpirle, a ragionarci meglio mi rendo conto che loro, così come Navarra, sono necessari a questa storia che altrimenti sarebbe... Cosa? Non mi sento neanche di dire una "favola" perché perfino nelle storie a lieto fine per antonomasia c'è il cattivo di turno. Perciò senza i suddetti personaggi la tua storia perderebbe lo spiccato realismo di cui si veste con così tanta eleganza da spingere il lettore ad apprezzare perfino gli antagonisti.
È davvero il caso di dire chapeau.

Tuttavia non ho esaurito gli aspetti che intendo analizzare insieme a te.
Sempre ricollegandomi al realismo che ti caratterizza non ti nascondo di essere rimasta piacevolmente soddisfatta dai dettagli che, con molta cura, dissemini nel corso della narrazione (forse te l'ho già detto, ma in fin dei conti repetita iuvant come insegnano latini). Uno, in particolare, mi ha fatto sorridere facendomi ripensare agli anni passati; parlo del richiamo alla nostra vecchia moneta. È un'ovvietà dal momento che siamo negli anni Ottanta, ma non è scontata una così precisa attenzione e scrupolosità da parte di chi scrive. Molto spesso si sceglie un'epoca diversa da quella contemporanea per attirare forse il lettore, incuriosirlo o semplicemente creare "qualcosa di diverso", ma con altrettanta frequenza si incappa in errori grossolani. Sono sicura che sia tutt'altro che semplice il lavoro che stai svolgendo, ma posso dirti che lo stai facendo molto bene.

Ancora, ho molto apprezzato il modo in cui ci hai fornito indizi sulla natura sincera dell'amicizia che lega Marcello e Vittoria: solo un vero amico sa ciò che tutti gli altri non sono in grado neanche lontanamente di intuire, sono un amico sincero sa restituire il sorriso con poco.
In quanto a Vittoria... Hai sapientemente piantato un seme nella mente del lettore lasciandogli intendere "qualcosa" che forse prima o poi confermerai o smentirai ed è questo uno degli aspetti che mi piace e affascina di te: non ti impegni solo a incuriosire chi legge, lo stimoli e inviti a ragionare sui tuoi personaggi.
Non potrei davvero chiedere di meglio.
Poi c'è Guido, un personaggio ancora marginale che secondo me nasconde molto più di ciò che ci fa vedere. Sebbene non ci sarebbe da stupirci se fratello e sorella siano molto diversi l'uno dall'altra, non credo che Guido sia veramente un uomo senza scrupoli capace di "vendere" sua sorella in cambio di denaro. La dimostrazione sta nella sua reazione alle parole di Beatrice. Perciò leggerò il resto dei capitoli nella speranza di collezionare nuovi dettagli anche su di lui.

Prima di rinnovarti definitivamente i complimenti vorrei segnalarti un paio di sviste in cui sono incappata durante la lettura.
Una è questa: "senza avere priva di un riparo.", sicuramente una ripetizione sfuggita al labor limae.
L'altra è "per tanto", che io ho sempre visto scritto unito. Pur non essendo certa che non sia possibile scriverlo in entrambe le forme, mi sono permessa di segnalartelo.

Mi spiace dedicarmi a te rispondendo a tempistiche piuttosto lunghe, ma sappi che tutte le volte è un immenso piacere. Leggerti è una bella ventata d'aria fresca, perciò non c'è davvero pericolo che io smetta.
A presto, spero!

Recensore Master
06/03/15, ore 08:41

Ciao!
Mazza, non ne posso più di Anna Laura! Davvero, davvero odiosa, gelosa fin al midollo! Giuro che mi è venuto spontaneo paragonare lei e la zia ala fiaba di Cenerentola. Pure pulire casa! O.O Ma scherziamo? E Beatrice lo farà? No, voglio che mostri un po’ di grinta la ragazza! Che poi, davvero, minacciala finché vuoi con Navarro ma se davanti all’altare Beatrice dice no, è no. Addio matrimonio!
Uh, quindi Carter progetta programmi per centrali nucleari?! Sappi che ho adorato il riferimento ai cavalieri Jedi. Amo Star Wars!
Vittoria, ora è lampante, è innamorata di Gerardo. Anche se per ora non ce li vedo insieme, mi piace di più con Marcello che però è occupato con Beatrice!
Ho apprezzato moltissimo la protagonista quando finalmente si decide ad alzare la voce con il fratello! Voglio vederla più spesso così combattiva e spero vivamente che Guido vada fuori dalle scatole. xD Irritante, inutile, parecchio stronzo… Se anche ci sono momenti che sembra pentirsi, è impossibile concedergli la grazia del dubbio. Che vada pure a quel paese!
Non capisco perché la sorella, dopo la sfuriata, pensi ad un suo matrimonio con Navarro… Visto che appunto siamo negli anni 80 questa sua reticenza mi ricorda troppo periodo precedenti quando la donna non aveva alcun diritto. È l’unica cosa che ho trovato stonata all’interno del capitolo.
By Cleo^^

Nuovo recensore
05/01/15, ore 20:24

Recensione per il contest "I colori del Natale - Contest di recensioni".
"Capitol Quarto - Vento di sospiri".
Rieccomi qui! Non riesco più a staccarmi da questa storia e quando mi sono accorta che mi mancano in realtà solo quattro capitoli da leggere per finire quelli che hai postato mi è preso un coccolone: posta presto! Dato che probabilmente finirò questi quattro capitoli entro stasera. 
Allora, come sempre partiamo dai vari personaggi che si sono susseguiti in questo capitolo e dalle vicende che li hanno caratterizzati.
Questa volta, voglio partire con le due figure femminili che più sto apprezzando: Beatrice e Vittoria. Ho già espresso più volte il mio amore per Beatrice, personaggio dolce e delicato ma allo stesso tempo forte e audace: forse è proprio per questo che riesco ad apprezzarlo così tanto, nonostante la sua spiccata ingenuità, caratteristica che di solito non amo molto. Mi piace la sua fermezza e la sua positività, il fatto che, invece di buttarsi giù, si aggrappi sempre alla speranza che prima o poi la ruota girerà e che la fortuna arriverà anche per lei. Non si è lasciata abbattere dai parenti meschini e viscidi che si ritrova vicino e dagli ostacoli che la vita le ha posto nel suo cammino. Trova sempre la forza per andare avanti e per sperare, e per questo che mi piace così tanto. 
Passiamo ora a Vittoria. Eravamo rimaste con l'ultima recensione in cui esprimevo la mia incertezza su questo personaggio. Bene, con questo capitolo sono finalmente riuscita ad apprezzarla e devo dire che è probabimente il secondo personaggio che amo di più. Inoltre mi piace questo strana situazione che si è venuto a creare con Gerardo. Entrambi ancora non se ne rendono conto, ma questi due si amano, eccome se si amano. Ma purtroppo la sfacciata e spigliata Vittoria non sembra avere l'audacia per ammeterlo a se' stessa, figuriamoci a Gerardo, e il dolce Gerardo non riesce ad uscire all'aperto e dichiarare i suoi sentimenti che, chiaramente, prova. Bartolomeo, invece, non mi piace per niente: non solo perché rappresenta il più grande ostacolo per il congiungimento tra Vittoria e Gerardo, ma prorprio non mi convince come personaggio. Non mi resta che sperare che la situazione si evolvi a favore dei due -segreti- piccioncini Vittoria e Gerardo. 
Vorrei dire di apprezzare molto Marcello, ma purtroppo non riesco ad amarlo come amo invece Beatrice: se si dasse una svegliata, magari! Sarebbe ora, direi. Sembra sempre scendere dalle nuvole e non capire cosa gli sta succedendo davanti agli occhi. L'unica cosa in cui riesce ad eccellerle è il lavoro: anche in amore, secondo me, lascia un pochino a desiderare. Spero che nei prossimi capitoli si svegli un po'. 
Passando ai personaggi negativi.. Beh, odio immensamente Anna Laura e zia Assunta. Due vipere che non hanno veramente nulla di buono dentro. "Tale madre tale figlia", o come vogliamo dire.. Sta di fatto che non si sopportano nessuna delle due. 
Come già detto, non apprezzo nemmeno Carter e il fratello di Beatrice. Ho già spiegato i motivi quindi non voglio dilungarmi troppo per non rendere la recensione troppo pesante. 
Ho apprezzato molto questo capitolo e sono contenta di vedere la tua costanza e la tua accuratezza nello scrivere capitoli così bene. Posso dirti che leggerti è solo che un piacere e che se questa storia divenisse un libro mi farei in quattro per comprarlo. E' sempre un piacere leggere storie originali e che non annoiano mai, scritte da autori/autrici che sanno cosa vuol dire "scrivere". 
Detto questo, corro a leggere il quinto capitolo. 
BooksAnchor. 

Recensore Junior
03/01/15, ore 18:40

Ciao!
Ho letto anche questo quarto capitolo e devo dire che più vado avanti con questa storia e più mi ci affeziono.
Mi sento sempre più in sintonia con Beatrice -tra l'altro abbiamo in comune la passione per il cucito-, così bistrattata dalle circostanze e dalle orribili persone che la circondano.
Una volta avrei razionalmente sbuffato asserendo che non esistono persone così gratuitamente maligne e odiose come Anna Laura o la zia Assunta, così simili alle fiabesche sorellastre e matrigna di Cenerentola ma ora che sono un po' meno ingenua e di gente qualcosa ho imparato, posso dire che invece spesso -e purtroppo- la realtà supera la fantasia, sia in meglio che in peggio.
Sempre parlando di personaggi negativi troviamo ancora Carter in questo capitolo, un personaggio sempre più "disturbante" e che, detto tra noi, vorrei che Marcello e Gerardo lasciassero perdere al più presto perché ha tutta l'aria di uno che li metterà nei guai, se non se ne tengono lontani. Senza contare il suo viscido, orribile assistente Miller che mi irrita sempre più ogni riga che leggo.
Per fortuna poi che la storia procede e ti soffermi per qualche momento su Gerardo, il misterioso e tenero amico di Marcello. Ah, caro ragazzo, quando chiami "carciofone" il ragazzo della tua migliore amica, ti adombri pensando a lei e alla mostra imminente e ti rifiuti di andare vuol dire che qualcosa bolle in pentola e Marcello farebbe meglio ad accorgersene: e invece che mi fa questo "pezzo di legno" (come giustamente l'ha chiamato poi Vittoria)? Ha un'intuizione fulminante e poi la abbandona istantaneamente. Marcello, sveglia! Fai qualcosa per questi due, che da soli sono proprio persi.
Poi ecco tornare la zia Assunta: mamma mia, dicono parenti serpenti ma questa zia non è una vipera, è un'arpia fatta e finita, e la figlia è sulla buona strada per diventare tale e quale! Qualcuno glielo spiega che nella fiaba di Cenerentola alle due sorellastre vengono cavati entrambi gli occhi per punirle della malvagità e della falsità?
Ah, ride bene chi ride ultimo e Beatrice è da ammirare: lungi dal lasciarsi andare a un pianto disperato o sconsolarsi non si lascia scoraggiare e sa che prima o poi la situazione volgerà di nuovo in suo favore.
Quello che mi chiedo è perché, essendo gli anni Ottanta e quindi le donne emancipate, non si trovi un lavoro altrove e abbandoni quell'orribile casa della zia. Ma forse rimane per amore del fratello, che comunque non merita assolutamente niente secondo me e, anzi, sembra sempre più smidollato.
Neanche a lavare i piatti la aiuta, e anzi si presta al gioco della zia questo verme disgustoso. Ah, che rabbia che mi fa venire!
Mi sono ripresa un po' con Vittoria, che magari è la volta buona che si sveglia e va da Gerardo -perché io sono sicura che c'è qualcosa tra quei due, ormai è lampante- ma temo che per quanto si mostri spigliata e mordace di conversazione, non ha tutta l'iniziativa che invece caratterizza la dolce ma audace Beatrice.
Sono due personaggi femminili splendidi, entrambi con delle prerogative loro e forze e debolezze che le rendono molto umane e assolutamente amabili dal lettore.
Anche la conclusione di questo capitolo è particolarmente bella e poetica, con la metafora dei contrasti caravaggeschi e la vita di Beatrice: povera ragazza, la vita si sta rivelando dura ma non deve demordere; è una ragazza determinata e saprà trarsi d'impaccio.
Non mi dilungo oltre perché credo di aver già sproloquiato abbastanza ma ti rinnovo i miei complimenti e non vedo l'ora di sapere come procede la storia.
Perciò a presto!
M.
- P.s. piccola nota: "contente" è un errore di battitura, credo intendessi "contenente"

Recensore Master
26/11/14, ore 15:59

Eccomi qui a recensire questa tua favolosa storia :)
Anna-Laura continua a rientrare tra i personaggi dei libri che detesto, grrr quanto mi sta antipatica. Sembra voler il mondo ai suoi piedi e lei pensa pure di meritarlo! Cioè ma che si guardi allo specchio e veda quanto in realtà è solo una stupida oca! Embè sì, Bea sta chiacchierando allegramente con Marcello e vorrebbe anche fare una scenata?! ma questa stà fuori come un balcone xD
Eh sì, bum! avverti pure il papa delle scappatelle di Bea -.-" santo cielo!
aww Marcello e Bea sono così carini e ti dirò che le scene dove i due innamorati si punzecchiano rientrano tra le mie preferite, superano anche quelle romantiche.
arrrg ancora Anna-Laura >.<
Mi piacciono molto le scene in cui descrivi e narri di Marcello al lavoro e di come si impegna per far quadrare tutto giusto secondo anche la sua coscenza. Gli da quel tocco di persona moralmente giusta e da spessore al personaggio.
Grandioso -.-" mò ci si mette pure 'sta zie dei miei stivali! Povera Bea, guarda... spero proprio che Anna-Laura le paghi tutte e con gli interessi!
Ce l'ho davvero a morte con quella *** non stai quante parole giuste per lei dovrebbero stare al posto degli asterischi aaaaarg!
Un bacione e complimenti per come sta andando la storia. Ovviamente odio Anna-Laura però come figura dell'antagonista è perfetta... e come antagonista credo proprio che riceverà ciò che merita prima o poi muahahahah
Ancora complimenti, dearie!
Sere

 

Nuovo recensore
20/11/14, ore 19:28

Finalmente riesco a recensirti questo quarto capitolo.
Allora iniziamo con il dire che a me Anna Laura mi sta proprio sugli zebedei se a questo associamo la sua morbosità per la dieta per i chili di troppo e tutto ciò che ne comporta, qui allora ci vuole un bel fucile.
Odio con tutto il cuore tutti quelli che si comportano così, va bene essere in forma, va bene pensare alla salute, ma basta!! Un po’ di contegno per l’amor del cielo. Ma da un soggetto del genere non mi aspettavo atteggiamenti più da persona con un minimo di cervello.
Ma chiudiamo questa piccola parentesi con annesso sfogo XD.
Di sicuro se si prepara la colazione da sola non le succede niente, le braccia le rimarranno sempre attaccate lo posso garantire (tranne se passo io e gliele spezzo io definitivamente, qui invece non posso proprio garantire ecco XD).
Anche perché a Beatrice più che come una cugina la tratta come una schiava, oltre che umiliarla, credendosi chissà chi è lei.. quando non è proprio nessuno.
Marcello credo, anzi, ne sono sicura preferirebbe farsi monaco buddhista che stare con quella li.
E poi è cattiva, malvagia, subdola… si nasconde nell’ombra come un ratto, persone come lei non dovrebbero ne esistere ne altro. Inutili sotto ogni punto di vista e passano la loro esistenza a rovinare la vita degli altri, considerandosi delle divinità in terra.. controllando a loro piacimento le persone che devono sottostare a loro. Ma vai a pulire le latrine che li è il tuo posto. Con tutto il rispetto per chi ci sta e per chi le pulisce ogni giorno.
Sta li ad impicciarsi dei fatti che non sono i suoi… ma esci con Ramona ( brrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr) e levati di torno.
Ma i tifoni localizzati quando servono non arrivano mai?! -_-
Passiamo ai piccioncini… il gesto della promessa l’ho trovata una cosa dolcissima, si è un po’ da bambini, ma le cose che si vogliono veramente con il cuore richiedono gesti o suggellazioni come in questo caso, semplici, puri e spontanei. E poi Marcello non se n’è curato se fosse o no infantile.. lo scopo era solo poterla rivedere e risentire quindi se faccia o no cose “imbarazzanti” (che poi secondo me non c’è nulla del quale imbarazzarsi) non gli importa minimamente.. lui da quando la conosce e da quando ha capito di essersene innamorato è ritornato un ragazzino sempre mantenendo ovviamente la sua maturità e la sua compostezza che tanto lo contraddistingue.
Un’altra coppia di serpi presenti in questo capitolo sono Carter e il suo leccapiedi Miller.. che si porta sempre appresso. Ovvio che al sentire nominare il disastro di Chernobyl abbiano avuto simili reazioni, dei disastri che le centrali nucleari possano provocare non interessa sicuramente loro.. come sempre è tutta una questione di denaro. Una volta assegnato l’appalto non è più problema loro.
Ed ovviamente non devono presentarsi problemi sulla loro strada, avendo toccato quel tasto Gerardo e Marcello sono automaticamente diventati pericolosi, sassolini nelle scarpe da eliminare.
Tra l’altro Marcello diventa un mastino per quanto riguarda il suo lavoro, ma in amore ha ancora molto su cui lavorare. E’ proprio duro di comprendonio… non c’è niente da fare. E’ troppo scontato per lui pensare che Gerardo sia innamorato di Vittoria. Ma le cose più scontate alla fine si rivelano essere invece le risposte giuste.
L’ambientazione descritta per la stanza o ufficio della zia Assunta mi ricorda un po’ e mi si raffigura proprio in mente come lo stile oscuro e freddo che usa Tim Burton nei suoi tanti capolavori.. privi di qualsivoglia calore o colore.. tipo gli scenari presenti in “La sposa cadavere” quando si viene catapultati in quelle case inquietanti.. non so perché, ma mi ha dato quella sensazione. Giocando non con le tonalità o sfumature di nero e grigio così tanto amati ed usati dal regista.. ma qui si può scorgere una qualche sfumatura di marrone.
Per quanto riguarda la zia Assunta stesso discorso fatto per la figlia.. si capisce fin troppo chiaramente la malignità da chi l’abbia ereditata. Gli insulti che le due rivolgono a Beatrice in maniera così accanita e orribile.. per non dire anche gratuitamente per odio, mettendo in mezzo ed offendendo tra l’altro una persona che non c’è più lo trovo alquanto schifoso. Le ripicche poi, licenziando quella poverina di Bettina, ma a che pro? Hanno tutto il mio disprezzo più totale.
Ci vorrebbe una bella carica di dinamite rinchiudere tutti li dentro e farli saltare tutti in aria.
Ed eccoli qua i miei preferiti, Vittoria e Gerardo..li adoro e non poco.
Capisco Gerardo, non vorrei mai assistere in prima persona a qualcosa anche ad una semplice chiacchierata tra la persona di cui so di provare qualcosa e colui che me l’ha portata via.
Ovviamente da amico non può fare purtroppo nulla, per sapendo che Bartolomeo o il carciofone come lo definisce lui, non è e non può essere l’uomo giusto per lei. Ma c’è sempre quel maledetto freno del “rovinare poi tutto” e la paura di poter perdere del tutto quella persona.
A lei manca tra l’altro Gerardo, si percepisce molto dai suoi gesti e la tristezza non che rabbia nelle sue parole… qui mi sa che si va ben oltre la meravigliosa amicizia che li unisce *^*. Anche perché si è attaccata effetto martello pneumatico per l’assenza di lui.
Marcello poi, ribadisco è proprio un baccalà.. ma se non gliele dicono pane pane vino al vino le cose non arriva a capirle? Definirlo pezzo di legno come lo definisce Vittoria è parecchio riduttivo.
Ritornando nei panni di Gerardo, io onestamente non me la sentirei di aiutare Vittoria per fare qualcosa per Bartolomeo, non esiste proprio!! Mi sentirei doppiamente ferito.. Va bene che per amore si lascia da parte tutto.. ma fino ad un certo punto.
Tra Marcello e Vittoria c’è una bella complicità.. e quando lei lo stuzzica su argomenti che lo imbarazzano e agitano.. rincara la dose… e lei gongola se la ride sotto i baffi anzi se la ride proprio senza problemi.. questo perché sono molto uniti e mi piace tantissimo. Quando fa l’impicciona per sapere di Beatrice per esempio.. non si può vedere XD.
Per quanto riguarda Guido… mi fa solo tanto schifo non c’è da aggiungere altro, e i suoi sensi di colpa su quello che ha fatto con la sorella Beatrice.. Sorella! Se li può anche risparmiare che non ci crede nessuno. E’ troppo facile così..
Per concludere il capitolo è stato come sempre intenso… sta di fatto che i “cattivi” si fanno odiare tranquillamente senza troppi problemi. Li vorresti proprio uccidere.
La trama si sta sviluppando molto e man mano diventa sempre più carica, completa e coinvolgente. Una bella tripletta di C.
Complimenti come sempre per l’impegno che metti nello scrivere e descrivere ogni scena, personaggio e capitolo.
Un abbraccio immenso <3 <3 <3
 
Anto

Recensore Junior
04/11/14, ore 08:22

Ci ho messo un po' a recensire questo capitolo, ma so che puoi capirmi se dico che l'università mi tiene impegnata!
Sarà che di mattina sono di poche parole ma non ho molto da dire XD
Sul tema centrali nucleari non posso che essere d'accordo con Marcello. Non abito lontano da Trino ed è un sollievo saperla spenta, anche se comunque da ancora qualche problema.
Per quanto riguarda Bea, se fossi in lei ruberei di un po' di cose di valore, le venderei e me ne andrei di casa. In fondo ha 18 anni, non possono obbligarla a restare nè a sposarsi. Ed è anche troppo buona col fratello ,che secondo me lì dentro è il peggiore degli stronzi. Aspetto con ansia di sapere che ne sarà di lei, ma sono sicura che se la caverá alla grande!

Recensore Veterano
26/10/14, ore 10:16

Ciao!
Chiamala pure storia da "tè delle cinque", ma è decisamente molto carina e coinvolgente, per certi versi.
La domanda principale è: sei di Roma? Perché se non sei di Roma, riesci perfettamente a ricostruire l'immagine della Capitale negli anni '80 (e la stessa che ho io, nella mia testa).
La storia, per quanto semplice, è molto curata e apprezzo i particolari e i riferimenti storici che molti, scrivendo storie così, credono di non dover mettere perché sono superflui.
Hai uno stile di scrittura molto delicato, particolare... dipingi le vicende con colori delicati ad acquerello, le tinte sono pastellate e l'atmosfera è molto rilassante.
Ormai mi sono appassionata! Sono curiosa di sapere che fine faranno i vari personaggi quindi, la storia, la seguo ^^

Alla prossima,
Feynman

Recensore Junior
19/10/14, ore 18:19

Cavolo, Beatrice è una povera, piccola, tenera ragazzina sfruttata. No, seriamente, quella cugina deve morire. Ho già affittato uno schiacciasassi :D e mi ha fatto incredibilmente ridere il fatto che sia stata costretta ad interrompere la sua dieta "ingurgitando carboidrati" :')
"Ti ho vista baldracca". Ora più che uno schiacciasassi vorrei una mitragliatrice. Con tanti proiettili. Conficcati nel cervello dell' "affettuosa" cuginetta.
La povera Beatrice sembra una Cenerentola degli anni '80!! Vuole il succo di pompelmo nel bicchiere alto... brucerà sul rogo -.-
Vittoria, invece, mi sta enormemente simpatica, anche se non ho ben chiaro il motivo. Lo è e basta :P
Guido...Guido..... anche lui è sulla mia lista nera >-< lo incenerirò con un lanciafiamme!!!

Ok eccomi, perdono per il ritardo, credevo da sabato di poter essere più libera ma in realtà non avevo tenuto in considerazione fattori quali feste di compleanno, cuginetti che fanno "sorprese" e via dicendo c.c Mi spiace molto.
Comunque come sempre la storia è prefetta. I capitoli lunghi vengono tranquillamente compensati dalla trama della storia molto interessante. Hai già letto i miei commenti riguardo i personaggi, no?
Grammaticalmente impeccabile, quindi penso che un complimento anche alla tua Beta sia dovuto!
Non vedo l'ora che arrivino i primi di novembre per il seguito :D

MoMo

P.s.Ammetto che non conoscevo il dettaglio sulle centrali nucleari, l'ho trovato davvero molto interessante :P

Recensore Master
17/10/14, ore 10:10

Beatrice è vittima di un violento attacco di Dissennatori! Diamole del cioccolato!
Va bene, basta con le idiozie. Ciao Halley! Come sempre leggere i tuoi capitoli è un piacere, e non ho notato la lunghezza del capitoli, segno che comunque sia riesci a essere abbastanza scorrevole. Ora, non so bene come andrà a finire il problema della rossa fiorentina, ma di sicuro io le suggerirei di scappare da quella villa di matti! Davvero, Anna Laura nel momento in cui ha comandato alla cugina quella lunga lista di colazione mi è venuta voglia di buttarla dalla finestra! Un personaggio estremamente negativo che ti è riuscito abbastanza bene.
E se facesse armi e bagagli e sparisse dalla villa? Zia e cugina rimarrebbero senza schiava, il che le starebbe bene.
Inoltre anche la faccenda di Miller è abbastanza realistica, e i riferimenti agli anni Ottanta qui sono molto più chiari.
Tutto questo per dire che sei stata bravissima e il tuo paragone con il te alle cinque ci sta tutto (ok, non sono le cinque e io ho bevuto caffellatte, però è stato un piacere dividere tutto questo col tuo capitolo)

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