Recensioni per
Saga e Aiolos (BDT – Big Damn Table - 100 prompt)
di titania76

Questa storia ha ottenuto 195 recensioni.
Positive : 195
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
11/05/19, ore 18:05

Molto bello questo capitolo,complimenti per le idee. È vero che la materia prima,ossia i Gemelli,son dei personaggi davvero unici ed affascinanti,ma non è facile trattarli proprio in quanto tali, essendo cosí complicati. L'associazione fra l'esser diamante e l'esser pietra grezza è molto pertinente ed interessante da analizzare,portando a considerazioni sul percorso esistenziale di ognuno di noi. L'essere perfetti può essere come una gabbia,senza avere più scopi,l'essere al grado più basso può invece far soffrire terribilmente. Vi è un discorso antitetico che fa molto riflettere e chi può farsi portavoce meglio di questi due fratelli,identici nell'aspetto,ma con un divario incommensurabile nell'anima?
(Recensione modificata il 11/05/2019 - 06:07 pm)

Recensore Junior
09/02/15, ore 00:57

Il fatto è questo. Si parte dal presupposto che il diamante sia la forma perfetta a cui ambire. Una specie di punto di arrivo. Già quando si parla di punto di arrivo è meglio farsi gli scongiuri: è un evento nefasto, ciò che garantisce di essere arrivati al punto più alto, oltre il quale non è possibile andare. Non hanno torto quelli che dicono che la parte più interessante del viaggio è il percorso. L'arrivo lascia solo vuolo, fine dei giochi, divertimento svanito. Di conseguenza mi chiedo se essere diamanti sia davvero una cosa così positiva. La pietra grezza ha tutta la strada davanti, anche il rischio di non trasformarsi mai e passare l'esistenza con addosso l'etichetta di eterna promessa. In questi casi una parte importante del metro di valutazione è arrivare, raggiungere qualcosa. Allora non riesco proprio a vedere un lato positivo in niente. Ogni diamante ha i suoi svantaggi. Primo tra tutti il prezzo. Non credo sia affatto positivo il fatto di doversi mantenere sempre splendente, curato, all'altezza della propria fama e inarrivabile. Stare in cima comporta sacrifici e la gente non ha assolutamente voglia né di ricredersi né di provare delusioni. Purtroppo è esattamente quello che ha accaduto... non riesco a vederci un vantaggio nell'essere la massima espressione di una pietra.

Stesso discorso potrei fare per la pietra grezza. Guardata sempre con sospetto e disagio, con la gente che non vive in una favoletta e sa perfettamente che i discorsi sul potenziale e sul dover ancora iniziare il proprio cammino lasciano il tempo che trovano. È una specie di circolo vizioso: la stessa gente che ti vuole all'apice è la stessa che ti butterà giù. Kanon in quella fase ha addosso un senso di sporcizia e se qualcuno sapesse della sua esistenza non potrebbe che averne una scarsa considerazione. Normale per una persona che vive all'ombra e alla quale è negata ogni possibilità di emergere e ritagliarsi un proprio spazio. Vivere in quel modo è terribile, almeno quanto stare all'apice. Insomma, io ci vedo solo tragicità, come possono essere tragici solo gli estremi. Sarebbe facile dire che la virtù sta nel mezzo, ma anche questo è sbagliato. Nessuno si interesserebbe mai a un mediocre uguale a milioni di altre persone, senza niente che risalti. Dunque dove bisogna stare per essere felici? Semplice, non si sta, perché nessuna posizione è adatta. Per questo vedo la vita dei gemelli in un certo senso maledetta: ovunque arrivino, ovunque si collochino, finirà sempre in sciagura. Dei fuori posto per eccellenza.

Probabilmente il senso non è così negativo, ma io ho percepito questo. Brillare troppo e dare troppo sfoggio di sé ha brutte ripercussioni sulla salute fisica e mentale. Non brillare affatto, essere sporchi e di ultima scelta ha altre ripercussioni. Insomma, niente funziona, tutto va male, la pace è una chimera. Seppur svettare sia qualcosa meritevole di lodi, io preferisco sempre guardare il lato oscuro e poco nascosto. Quella luce non farà altro che tirare fuori il peggio del lato umano. Esternamente, senza dubbio, c'è solo un'idea di perfezione. Molto finta, artificiosa e che inganna giusto gli occhi. Almeno quanto un pessimo aspetto che repelle. Che sia giù o che sia su, tutto va male.